pesso nella mente ronza, ridonda senza sosta, qualcosa che non si riesce a gestire o bloccare. Il linguaggio popolare le chiama idee fisse per descrivere una mente “appesa” ad un chiodo fisso: un estenuante rimuginare di pensieri ricorrenti che dominano completamente la mente e creano grande sofferenza. I “pensieri fissi” sono caratterizzati da idee o immagini invalidanti ed invadenti che non abbandonano nemmeno per un istante la mente di una persona (il “tarlo” colpisce in qualunque momento: mentre si lavora, ci si diverte, si fa l’amore, si mangia). Compaiono improvvisamente rituali ripetitivi che emergono dal bisogno imperioso di dire cose o attivare azioni per placare l’ansia e la tensione. Sono pensieri assurdi, imbarazzanti, impropri o bizzarri che invadono senza tregua la mente e che interferiscono con quello che si sta facendo. E’ un pensiero - prodotto sempre dalla propria mente - costantemente in agguato, irrompe all’improvviso pronto a sorprendere quando uno meno se lo aspetta: non è stato interpellato eppure si presenta puntuale come un orologio svizzero.
er evolvere, però, ha bisogno di un “terreno fertile”, idoneo a tale processo. Le idee ricorrenti, infatti, colpiscono soprattutto soggetti con tratti caratteriali “esagerati” connessi a: meticolosità, controllo, ordine, rigidità mentale, parsimoniosità, perfezionismo. Alcuni soggetti, perennemente spaventati, dubitano di tutto ciò che li circonda scontrandosi continuamente con i cambiamenti esistenziali; l’inevitabile mutevolezza del vivere, spesso, viene vissuta con sospetto e diffidenza. Paradossalmente sono spinti a diffidare dei propri occhi, delle proprie conoscenze o del proprio buon senso: dubitano di tutto ciò che vedono e di tutto ciò che sanno, devono controllare o eseguire continuamente estenuanti rituali. In questo modo i “tarli” diventano un vortice di energia inespressa, trattenuta e deviata in un circuito (nervoso) senza uscita. Fatto veramente curioso è che tutte le idee ricorrenti possono dissolversi di colpo e in maniera spontanea, quando viene dato spazio alla novità e, soprattutto, si è coinvolti in qualcosa di entusiasmante (attività piacevole). Il corpo prende in consegna, pagando uno scotto altissimo, tutte le anomalie (idee fisse) biochimiche cerebrali. Quando il cervello perde la sua libertà, sotto il dominio di un padrone senza scrupoli, che blocca l’energia attraverso i pensieri ossessivi, il corpo paga aprendo la strada a vari disturbi e malattie (la mente bloccata nelle sue elementari espressioni può colpire: fegato, pelle, polmoni, testa, cuore, intestino, muscoli, ossa, sistema immunitario). Le idee fisse modificano in profondità le funzioni neurofisiologiche: si consuma in maniera inappropriata tutte le risorse psichiche. Quando il fenomeno dilaga nella mente, non solo modifica le funzioni biochimiche fisiologiche, ma anche tutto il mondo relazionale, i rapporti sociali si tingono di colori cupi come se le relazioni con gli altri fossero continuamente alterate e deformate da una potentissima lente di ingrandimento. Le persone affette da questo disagio tendono ad isolarsi e con l’aggravarsi dei sintomi fanno davvero fatica a lavorare e instaurare rapporti normali con gli altri.
e persone che
sono cresciute in un clima di paura, di rimprovero o di violenza sono molto
spesso quelle che, con grande astuzia e sofferenza, hanno imparato ad usare
meglio i “Meccanismi di difesa” (del controllo) per sopravvivere. Tuttavia,
quando una situazione sfugge loro di mano, perché si sentono minacciate nella
salute, nelle relazioni affettive o nella sicurezza materiale, ecco che sono in
preda all’ansia.
OSA FARE. L’obiettivo
principale della terapia consiste nell’alleviare l’ansia e, spesso,
alcuni tratti depressivi, in modo tale da diminuire la frequenza dei
pensieri e dei comportamenti coatti. Per gestire questi malesseri
esistenziali (addormentare il tarlo), comunque, è fondamentale che il
soggetto si dedichi a tutte quelle cose piacevoli e gratificanti che,
da tempo, ha lasciato in sospeso, ovvero realizzare quei progetti che
per pigrizia o per il quieto vivere ha sempre rimandato: dare spazio ad
interessi ed alle vere passioni (le scelte e le decisioni liberano
sempre l’energia rimasta imprigionata nella mente). Ciò è indispensabile
per togliere potere ai “tarli”, che si sono impropriamente impadroniti
della mente, e dare spazio a qualcosa di gradevole che procura
soddisfazione e che rende orgogliosi… perché, sicuramente, il senso
della vita non è solo espiazione e sofferenza. Siamo sempre noi i
padroni e gli artefici dei nostri atteggiamenti, dei nostri gesti, delle
nostre ambizioni, delle nostre abitudini, delle nostre azioni e non i
“vampiri” della mente.
ICORDA, cerca di essere
un po’ più “egoista”, prendi tutto
ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri …
cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in
funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia
cibi “buoni”, gustati se lo desideri in
compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino
o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo
corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori,
gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”,
INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle
persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e
ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di
valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale
lentamente attraverso i tuoi sensi … NON
TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti
permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a
lungo … non lasciarti sfuggire niente, ‘INVESTI’
sulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su
una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita.
artecipa attivamente al tuo benessere, NON
lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose
difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale
fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con
saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti
mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro
impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti
qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non
lasciare MAI il compito di
‘aggiustare’ la tua esistenza ad altri … la
posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una
buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche
possibile far pendere la bilancia verso di te,
con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le
avversità a tuo vantaggio.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551
E mail: bonipozzi@libero.it
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