domenica 14 giugno 2015

-ANSIA. I pensieri spazzatura.


I PENSIERIspazzatura

Risultati immagini per pensieri ossessivi



pesso nella mente ronza, ridonda senza sosta, qualcosa che non si riesce a gestire o bloccare. Il linguaggio popolare le chiama idee fisse per descrivere una mente “appesa” ad un chiodo fisso: un  estenuante rimuginare di pensieri ricorrenti che dominano completamente la mente e creano grande sofferenza. I “pensieri fissi” sono caratterizzati da idee o immagini invalidanti ed invadenti che non abbandonano nemmeno per un istante la mente di una persona (il “tarlo” colpisce in qualunque momento: mentre si lavora, ci si diverte, si fa l’amore, si mangia). Compaiono improvvisamente rituali ripetitivi che emergono dal bisogno imperioso di dire cose o attivare azioni per placare l’ansia e la tensione. Sono pensieri assurdi, imbarazzanti, impropri o bizzarri che invadono senza tregua la mente e che interferiscono con quello che si sta facendo. E’ un pensiero - prodotto sempre dalla propria mente - costantemente in agguato, irrompe all’improvviso pronto a sorprendere quando uno meno se lo aspetta: non è stato interpellato eppure si presenta puntuale come un orologio svizzero. 


nvade, avvelena l’esistenza, monopolizza completamente la mente e continua a scavare proprio come un parassita: una vera e propria ossessione da cui il soggetto non riesce a liberarsi.  Non si è più padroni in casa propria: la mente diventa un territorio di confine, un terreno di facile conquista. Sono i dittatori della mente che non mollano mai e si focalizzano su: soldi, gelosia, igiene, pulizia, carriera, sesso, abbigliamento, difetti fisici, invidia, salute. Il “tarlo” è un meccanismo subdolo, fastidioso e strisciante che si impossessa della mente senza alcuna possibilità di appello: diffonde amarezza e inquina lentamente l’umore quotidiano. Abitualmente tale condizione mentale è riconducibile alla struttura caratteriale dell’individuo. Molto spesso i “pensieri cattivi” si nascondono nelle pieghe di una vita noiosa, priva di slancio vitale, sempre uguale a se stessa. Sono pronti lì, in agguato, per aggredire quando meno ce lo aspettiamo e per bloccare completamente le nostre potenzialità. Ogni situazione diventa una minaccia e sicura fonte di preoccupazione destabilizzante. 


er evolvere, però, ha bisogno di un “terreno fertile”, idoneo a tale processo. Le idee ricorrenti, infatti, colpiscono soprattutto soggetti con tratti caratteriali “esagerati” connessi a: meticolosità, controllo, ordine, rigidità mentale, parsimoniosità, perfezionismo. Alcuni soggetti, perennemente spaventati, dubitano di tutto ciò che li circonda scontrandosi continuamente con i cambiamenti esistenziali; l’inevitabile mutevolezza del vivere, spesso, viene vissuta con sospetto e diffidenza. Paradossalmente sono spinti a diffidare dei propri occhi, delle proprie conoscenze o del proprio buon senso: dubitano di tutto ciò che vedono e di tutto ciò che sanno, devono controllare o eseguire continuamente estenuanti rituali. In questo modo i “tarli” diventano un vortice di energia inespressa, trattenuta e deviata in un circuito (nervoso) senza uscita. Fatto veramente curioso è che tutte le idee ricorrenti possono dissolversi di colpo e in maniera spontanea, quando viene dato spazio alla novità e, soprattutto, si è coinvolti  in qualcosa di entusiasmante (attività piacevole). Il corpo prende in consegna, pagando uno scotto altissimo,  tutte le anomalie (idee fisse) biochimiche cerebrali. Quando il cervello perde la sua libertà, sotto il dominio di un padrone senza scrupoli, che  blocca l’energia attraverso i pensieri ossessivi, il corpo paga aprendo la strada a vari disturbi e malattie (la mente bloccata nelle sue elementari espressioni può colpire: fegato, pelle, polmoni, testa, cuore, intestino, muscoli, ossa, sistema immunitario). Le idee fisse modificano in profondità le funzioni neurofisiologiche: si consuma in maniera inappropriata tutte le risorse psichiche. Quando il fenomeno dilaga nella mente, non solo modifica le funzioni biochimiche fisiologiche, ma anche tutto il mondo relazionale, i rapporti sociali si tingono di colori cupi come se le relazioni con gli altri fossero continuamente alterate e deformate da una potentissima lente di ingrandimento. Le persone affette da questo disagio tendono ad isolarsi e con l’aggravarsi dei sintomi fanno davvero fatica a lavorare e instaurare rapporti normali con gli altri. 



e persone che sono cresciute in un clima di paura, di rimprovero o di violenza sono molto spesso quelle che, con grande astuzia e sofferenza, hanno imparato ad usare meglio i “Meccanismi di difesa” (del controllo) per sopravvivere. Tuttavia, quando una situazione sfugge loro di mano, perché si sentono minacciate nella salute, nelle relazioni affettive o nella sicurezza materiale, ecco che sono in preda all’ansia.



OSA FARE. L’obiettivo principale della terapia consiste nell’alleviare l’ansia e, spesso, alcuni tratti depressivi, in modo tale da diminuire la frequenza dei pensieri e dei comportamenti coatti. Per gestire questi malesseri esistenziali (addormentare il tarlo), comunque, è fondamentale che il soggetto si dedichi a tutte quelle cose piacevoli e gratificanti  che, da tempo, ha lasciato in sospeso, ovvero realizzare quei progetti che per pigrizia o per il quieto vivere ha sempre rimandato: dare spazio ad interessi ed alle vere passioni (le scelte e le decisioni liberano sempre l’energia rimasta imprigionata nella mente). Ciò è indispensabile per togliere potere ai “tarli”, che si sono impropriamente impadroniti della mente, e dare spazio a qualcosa di gradevole che procura soddisfazione e che rende orgogliosi… perché, sicuramente, il senso della vita non è solo espiazione e sofferenza. Siamo sempre noi i padroni e gli artefici dei nostri atteggiamenti, dei nostri gesti, delle nostre ambizioni, delle nostre abitudini, delle nostre azioni e  non i “vampiri” della mente.





ICORDA, cerca di essere un po’ più egoista, prendi tutto ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri … cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia cibi “buoni”, gustati  se lo desideri in compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori, gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”, INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale lentamente attraverso i tuoi sensi … NON TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a lungo … non lasciarti sfuggire niente, ‘INVESTI’ sulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita. 

artecipa attivamente al tuo benessere, NON lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non lasciare MAI il compito di ‘aggiustare’ la tua esistenza  ad altri … la posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche possibile far pendere la bilancia verso di te, con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le avversità a tuo vantaggio. 




NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.

Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 
E mail: bonipozzi@libero.it

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