venerdì 12 dicembre 2014

-ANSIA. Vincere i disagi quotidiani.


Vincere i più comuni

DISAGI    QUOTIDIANI




n questo periodo storico, caratterizzato da una profonda crisi economica e segnato da un indiscutibile declino dei valori tradizionali, le sensazioni negative che rendono spiacevole la vita sono all’ordine del giorno. Tutto cambia con estrema rapidità. Le convinzioni, i modi di pensare, il senso di precarietà, i fenomeni in costume, l’amore, l’aggressività, determinano una cultura imprevedibile, confusa e provvisoria sul domani. Si diventa sempre più vulnerabili alle novità della vita. La realtà circostante si colora intensamente di sensazioni negative e di avvenimenti spiacevoli. 


ale fenomeno tocca, in modo differente, ogni individuo. Ed ecco, all’improvviso, comparire una serie di scomodi e sgradevoli compagni di viaggio: la paura di perdere quello che si è conquistato nel tempo, rende la vita sempre più invivibile, l’ansia per un futuro incerto rende apprensivi e fa girare a vuoto, un senso di impotenza per il timore di non riuscire cambiare le cose fa sentire inadeguati e a corto di energia,  la rabbia, che aumenta per le ingiustizie subite, si fa sempre più distruttiva, l’insicurezza, rigorosamente collegata a tratti depressivi, fa scivolare sempre più in uno stato di buio assoluto e di totale apatia. La paura è una sensazione piuttosto diffusa in certi momenti di crisi. 


opo tanti sforzi per raggiungere una tranquillità economica e sociale, ecco che si rischia di perdere improvvisamente tutte quelle condizioni di benessere acquisite nel tempo. La paura è un modo fisiologico di reagire alle novità o a tutto ciò che turba l’equilibrio. Quando la convinzione di aver perso l’appoggio esterno, che caratterizzava e sosteneva la propria esistenza, si fa sempre più dilagante, si crea una condizione che finisce per annichilire l’individuo che si trova immobile, disorientato e terrorizzato di fronte a qualunque cosa possa riservargli il futuro. Queste paure, secondo la medicina psicosomatica, possono esprimersi a livello somatico attraverso vari disturbi come: calcoli renali, pollachiuria, colite e incubi notturni.

Risultati immagini per disagi quotidiani nei dipintiCOSA FARE. Alcune strategie terapeutiche cognitive, basate sulla concretezza e sulla realtà, aiutano ad allontanare i timori e i fantasmi del futuro. L’ansia, invece, è la paura senza oggetto specifico. Si vive nella dolorosa attesa di un pericolo indefinito ed imprevedibile. E’ caratterizzata da un’inspiegabile ed immotivata frenesia: il soggetto si sente un po’ strano, il cuore batte velocemente, la gola è contratta, manca il respiro e, all’improvviso, si trova madido di sudore. E’ un fenomeno di grande agitazione che, oltre a scatenare un grande timore per la propria salute, si insinua nella quotidianità producendo stanchezza e malesseri diffusi. Anche in questa condizione emotiva ci si sente ingabbiati, i ritmi naturali vengono completamente sconvolti e possono comparire: palpitazioni, insonnia, sudorazioni, eiaculazione precoce, dispareunia e disturbi alimentari. 


on semplici esercizi distensivi psicosomatici è possibile ritrovare il ritmo giusto e la propria serenità. Il senso di impotenza emerge quando la persona, di fronte anche ad un problema di poco conto, è bloccata dalla convinzione di non potercela fare o di non avere sufficienti energie per terminare un progetto che, improvvisamente, appare inaffrontabile: tutto sembra impossibile a realizzarsi. La paralisi è totale: amarezza e delusione aumentano in maniera esagerata, e ben presto il senso di impotenza lascia il posto ad un’amara rassegnazione; in questa condizione prende corpo la convinzione che la vita non riservi più nulla di interessante. Questa sensazione si esprime nel corpo attraverso: aritmia cardiaca, impotenza e frigidità, perdita di capelli e astenia.  Poiché sono sensazioni difficili da sradicare sarà utile suddividere tutti gli impegni della vita quotidiana in piccole tappe in modo tale da ottenere non solo un risultato immediato e, quindi, la conferma delle potenzialità, ma soprattutto ritrovare, man mano che si raggiungono i risultati,  l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità. 


n altro atteggiamento che spesso si accompagna a sofferenza piuttosto diffusa è la tendenza a frenare o soffocare l’espressione di rabbia che le varie situazioni quotidiane possono fare insorgere. Alcuni ambienti sociali suggeriscono di reprimerla e di controllarla dando, in tal modo, un volto negativo e non costruttivo dell’aggressività. Molte persone, infatti, anziché “sbottare” di fronte a situazioni ingiuste ingoiano completamente la rabbia e il risentimento. Questi sentimenti, però, non essendo completamente “neutralizzati”, continuano a ribollire determinando nel soggetto una forte tensione invalidante. Ecco allora che, continuando ad accumulare rabbia senza sapere come esprimerla, il corpo prenderà in consegna tale disagio emotivo. Per dare libero sfogo all’aggressività il corpo avrà una propria modalità espressiva specifica: cefalea martellante, crampi muscolari, gastrite, esofagite da reflusso, eczema alle mani. 


er questa emozione l’intervento terapeutico principale sarà quello di sciogliere completamente le tensioni e decomprimere tutti gli organi troppo sollecitati da istanze aggressive non adeguatamente espresse. Attraverso alcune metodiche terapeutiche immaginative sarà possibile entrare in contatto con gli aspetti più costruttivi del sentimento di rabbia. L’insicurezza è una condizione psicologica che si manifesta col timore che “manchi la terra sotto i piedi”. Le preoccupazioni, i timori e i vari malesseri generalizzati, quando il futuro appare incerto, sono più che “giustificati”: ci si sente smarriti, sfiduciati ed insicuri. Si ha la sensazione che da un momento all’altro alcuni eventi della vita possano sovvertire in maniera drammatica il corso della vita. Non avendo più nessun punto rassicurante si è completamente in balia degli eventi e, quindi, presi dal dubbio si è incapaci di fare scelte adeguate. Una condizione, questa,  che si accompagna spesso ad alcuni sintomi che traducono nel corpo questo stato di preoccupante insicurezza: vertigini, bulimia, cefalea, disturbi oculari.  Per questo disturbo esistenziale saranno utili tutte quelle metodiche terapeutiche rivolte a migliorare le condizioni di autostima.


Se soffri non rimandare, 
non rinviare un affettuoso e genuino sostegno:
l’aiuto deve essere chiesto quando serve realmente! 
… altrimenti puoi cronicizzare e soffrire inutilmente in silenzio. Se, poi, ti ritrovi continuamente 'inchiodato' al dolore forse è davvero il momento di farti aiutare, di mettere fine ai tuoi patimenti reali o immaginari, non è un gesto di debolezza ma di grande forza.




ICORDA, cerca di essere un po’ più egoista, prendi tutto ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri … cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia cibi “buoni”, gustati  se lo desideri in compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori, gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”, INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale lentamente attraverso i tuoi sensi … NON TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a lungo.

non lasciarti sfuggire niente, INVESTI sulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita … partecipa attivamente al tuo benessere, NON lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non lasciare MAI il compito di ‘aggiustare’ la tua esistenza  ad altri …la posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche possibile far pendere la bilancia verso di te, con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le avversità a tuo vantaggio.





NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.

Bonipozzi dr. Claudio Tel. 349.1050551 
 E mail: bonipozzi@libero.it

lunedì 1 dicembre 2014

-ANSIA. Un continuo allarme.


Il   'Tedio' della vita …


ansia è una condizione interiore di allarme, tensione, incertezza, irrequietezza, paura che si può esprimere attraverso il panico, tachicardia e tremore diffuso.
E’ uno stato emotivo caratterizzato dal timore, reale o immaginario, per un evento futuro, interpretato come spiacevole o pericoloso: timore che qualcosa di inquietante o di avverso stia per accadere. Di solito il soggetto esibisce un’espressione timida e rinunciataria, un atteggiamento completamente privo di speranza, una gestualità, a dir poco, goffa e impacciata. Improvvisamente è preso da inquietudine, si trova in balia di una mente confusa e sotto la tirannia dell’insonnia. Assale a tradimento e si agita all’interno del corpo e della mente. Un eccitazione esagerata in cui l’individuo si adatta più lentamente agli eventi della vita. Si diventa particolarmente introversi e sempre orientati a prefigurare il peggio: tutto diventa negativo e catastrofico. Nel quadro clinico ansiogeno troviamo la compresenza di sintomi psichici e fisici. E’ uno stato d’animo connaturale, molto comune e familiare alla maggior parte degli esseri umani. 


uò presentarsi con intensità diverse, da un momentaneo lieve disagio ad una paura intensa di minaccia incombente. Spesso tutto ciò produce molto disagio, degenera in un meccanismo incontrollabile, porta confusione ai pensieri e può trasformarsi in una angusta prigione emotiva. Può essere, a seconda delle situazioni, stimolante o paralizzante, può modificare le difese attive o invece segnalare il sorgere di un profondo disordine psichico. L’ansia, quella normale, è considerata una reazione dell’organismo che si prepara a fronteggiare, attraverso una produzione adeguata di sostanze chimiche presenti nel sistema nervoso (adrenalina e cortisolo: ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali), un problema o un pericolo (evento reale). 
Risultati immagini per noia nei dipintiQuella patologica, invece, è uno stato di tensione che perdura nel tempo anche quando la situazione problematica non è più presente: ha un effetto limitante sulle capacità intellettive e comportamentali. In questa situazione specifica l’unica cosa che si desidera è sfuggire al pericolo che incombe. A volte inizia in modo graduale con un po’di tensione, strano nervosismo, eccessiva preoccupazione per se stessi e gli altri, improvvisi e ingiustificati pianti: si è in balia al senso di impotenza e di agitazione diffusa. La classificazione del malessere ansiogeno viene effettuato attraverso la natura dei sintomi e, soprattutto, la presenza o meno di una causa scatenante. Nella diagnosi risulta fondamentale distinguere l’attacco d’ansia improvviso e devastante (attacco di panico), dall’ansia scaturita da uno specifico oggetto o da una precisa situazione (fobia), dallo stato d’ansia intenso, diffuso e continuativo (ansia generalizzata).


n segnale inequivocabile dell’ansia è il famoso “nodo alla gola”. Questo sintomo si manifesta attraverso la raccapricciante sensazione fisica di soffocamento (contrazione, secchezza, difficoltà di deglutizione). C’è sempre una stretta relazione tra stato d’animo e condizione fisiologica (patologie dell’apparato gastroenterico, dell’apparato respiratorio, dell’apparato cardiocircolatorio). I valori pressori, la funzione respiratoria, il battito cardiaco, la temperatura della pelle sono tutti fenomeni influenzati dallo stato mentale. I sintomi fisici più evidenti quando il soggetto è preso da un attacco d’ansia sono: palpitazioni, dolore pulsante o trafittivo, sensazione di costrizione e difficoltà di respirare, spasmi ai muscoli del collo, mal di schiena, sudorazione, stordimento, gonfiori, nausea. Se ci si concentra un attimo su alcune esperienze della vita si scopre che non sono poi rari questi segnali fisiologici correlati con il nervosismo, come ad esempio i crampi allo stomaco prima di una prova importante oppure di un incontro galante (bruciore di stomaco, scariche diarroiche). 





e persone che sono cresciute in un clima di paura, di rimprovero o di violenza sono molto spesso quelle che, con grande astuzia e sofferenza, hanno imparato ad usare meglio i “Meccanismi di difesa” (del controllo) per sopravvivere. Tuttavia, quando una situazione sfugge loro di mano, perché si sentono minacciate nella salute, nelle relazioni affettive o nella sicurezza materiale, ecco che sono in preda all’ansia.





Risultati immagini per ansia nei dipintiCOSA FARE. Tale disagio - proprio perché compromette la qualità della vita e può evolvere verso quadri clinici più seri - non deve mai essere affrontato alla leggera. Se il disturbo non viene riconosciuto in tempo, valutata la sua gravità con tempestività e trattato correttamente può protrarsi in maniera invalidante per lunghi periodi, acutizzandosi poi nei momenti in cui l’individuo è sottoposto a maggiore stress: il soggetto diserta il lavoro, annulla completamente ogni attività sociale e si isola dagli altri. Chiudersi in se stessi è il pericolo maggiore per chi soffre di ansia. Le persone affette da sintomi connessi alla condizione ansiogena o da un vero e proprio disturbo d’ansia traggono notevole beneficio da tutte quelle metodiche terapeutiche che aiutano a rilassarsi, le portano ad esprimere le proprie sensazioni (scaricare tutte quelle sostanze chimiche accumulate nell’esperienza ansiogena) ed insegnano delle tecniche pratiche con cui reagire a questa condizione, spesso, debilitante. 


ttraverso tali esperienze terapeutiche si liberano dal peso di questo continuo e pressante malessere. La spiegazione dei meccanismi fisiologici coinvolti nella manifestazione ansiogena è sempre fondamentale, non solo a livello di rassicurazione, per eliminare quelle “convinzioni” che causano apprensione e preoccupazione, ma anche nella gestione della sintomatologia in atto. E’ possibile, infatti, con le opportune informazioni imparare ad alleviare e controllare i sintomi che creano questa profonda sofferenza esistenziale che schiaccia la mente e agita il corpo.

Se soffri non rimandare,
 non rinviare un affettuoso e genuino sostegno:
l’aiuto deve essere chiesto quando serve realmente!
… altrimenti puoi cronicizzare e soffrire inutilmente in silenzio. Se, poi, ti ritrovi continuamente inchiodato al dolore forse è davvero il momento di farti aiutare, di mettere fine ai tuoi patimenti reali o immaginari, non è un gesto di debolezza ma di grande forza.


NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.

Bonipozzi dott. Claudio - Tel. 349.1050551  -  0532.476055
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