INDECISIONE, scarsa stima di sé … i veri ostacoli del processo decisionale
lcune parti del corpo, pertanto, esprimono il turbamento reale della condizione emotiva. Per alcuni il distretto corporeo privilegiato è la pelle, oppure lo stomaco, per altri è la schiena nella sua totalità. Le espressioni di ansietà, di paura, di collera, di conflitto sono infinite e si trasformato, a lungo andare, in disturbi psicosomatici quali gastrite, ulcera, colite, disturbi sessuali, dolori muscolari, mal di testa, allergie. Ma il sintomo più frequente e devastante, che non sempre è riconosciuto come tale, è la stanchezza cronica (espressione di resistenza, risentimento e indecisione). Non dobbiamo dimenticare che la stanchezza può diventare un perfetto alibi del non fare: “Non è che non voglia, sono troppo stanco per realizzare quella determinata cosa”. Come è stato appena descritto, l’indecisione di natura maligna è il primo evidente segnale di malessere psicosomatico. L’atteggiamento di “stallo” porta a un rimuginare continuo, a sviluppare sentimenti di inadeguatezza, insufficienza, impotenza, frustrazione, invidia, ostilità, paura, chiusura in se stessi, insuccesso, amarezza e una profonda disperazione senza rimedio. Quando non si raggiunge la soddisfazione dei bisogni e dei desideri si diventa particolarmente ostili: la gente diventa il capro espiatorio per il senso di inadeguatezza diffuso che l’individuo sta sperimentando.
e una piccola insicurezza può interferire e boicottare il processo decisionale, una scarsa stima di se stessi è, a dir poco, devastante. Un sentimento di inferiorità, una scarsa opinione di se stessi fanno sentire mediocri in quanto privano l’individuo del successo e della felicità in tutti i settori dell’esistenza. Tutto ciò che l’essere umano realizza nella vita è connesso al modo in cui valuta e considera. Il giudizio che si ha di se stessi determina, inevitabilmente, azioni pensieri, convinzioni e stati emotivi. In breve, il modo in cui si guardano le cose è un fenomeno condizionato da quel che si pensa di se stessi. Rinunciare alle decisioni e compiere scelte basate su una “traballante” stima di sé è la garanzia più sicura per demolire ulteriormente l’autostima. L’individuo che ha “fiducia” in se stesso, non prevedendo catastrofismi e godendo di una buona obiettività, è in grado di prendere decisioni perché non è terrorizzato dalla paura di sbagliare o di essere biasimato. Godere la vita migliora, indubbiamente, l’immagine di se stessi. Molti sono i sentimenti e gli atteggiamenti che mettono in pericolo o ostacolano la capacità di operare ed essere attivi. I più significativi sono: inadeguatezza, paura, ostilità, senso di colpa.
nadeguatezza. E’ la sensazione diffusa di non valere abbastanza, di non essere sufficiente (vari sono i settori: decisionale, sessuale, professionale, relazionale). Ci si considera sbagliati o particolarmente carenti. Questa senso di insufficienza si sviluppa a seguito delle considerazioni che alcune figure di riferimento (genitori, insegnanti, coniuge, amici) manifestano nei confronti del soggetto, minando profondamente anche la sua autostima. Le espressioni più comuni, per destabilizzare, creare in senso di insufficienza, attraverso lo sguardo iperprotettivo o da carceriere, sono: “Non illuderti, senza di me non andresti lontano”, “Ne combini una dietro l’altra”, “Veramente, da te questa cosa non me l’aspettavo” e ancora “Pure oggi sei in balia dei tuoi umori”, “Insieme siamo proprio vincenti”.
PAURA. E’ un senso diffuso di dipendenza. Tale sentimento infatti spinge a cercare continuamente aiuto. La paura è uno dei sentimenti umani più importanti, ma anche più distruttivi. E’ utile ai fini dell’autoconservazione e dell’autoprotezione. Se tale condizione emotiva non desse l’allarme non si potrebbe sopravvivere ai molti pericoli che ci si trova davanti nella vita. la paura distruttiva è però qualcosa di molto diverso. Può portare infatti alla paralisi mentale: si ha paura di aprirsi mentalmente, non meno che aprire bocca. E’ una condizione mentale che induce a esitare, a ritirarsi, oppure per spirito di sopravvivenza, a reagire in maniera eccessiva, mentre sarebbe più appropriata, risparmiando una buona quota di energia, un’azione diretta, adeguata e sicura. Oltre a bloccare, alla dipendenza e all’isolamento dal punto di vista psicosomatico questi sentimenti, se ostacolanti, possono portare a vere e proprie patologie. Rischiano di esplodere in disturbi fisici quali cefalea, ipertensione, ulcera, disturbi sessuali, abbassamento delle difese immunitarie. Quella distruttiva è sempre di ostacolo alla vita semplice e tranquilla… ma soprattutto al processo decisionale.
STILITA'. E’ un sentimento di avversione verso il prossimo. Quando si ha una profonda insoddisfazione, per reazione, si cova un senso di rabbia che può portare dritti a forme di aggressività particolarmente violente. Un soggetto ostile è decisamente un arrabbiato cronico, perennemente critico verso gli altri che, magari, hanno raggiunto posizioni o traguardi superiori. Tale sentimento, pertanto, nei rapporti interpersonali, si esprime sempre, in ogni modo, attraverso sottili sabotaggi, messaggi confusi e decisamente contradditori, in rapporti maldestri e disturbati, e soprattutto in decisioni fallimentari.
l SENSO DI COLPA. E’ uno stato mentale sgradevole, una sensazione decisamente spiacevole: il soggetto pensa di aver commesso o violato qualcosa di più o meno grave. Questa condizione e reazione è diversa da persona a persona, da quadro clinico a quadro clinico. Il senso di colpa, ben radicato, anche se non è facilmente riconoscibile, si esprime attraverso sentimenti di paura o di forte rabbia, e viene segnalato attraverso varie somatizzazioni quali ad esempio problemi cutanei, artritici e intestinali, mal di testa, vertigini. Anche chiedere scusa continuamente può essere un prezioso segnale di questo stato emozionale: è un soggetto fin troppo educato, non solo quando l’educazione è pertinente alla situazione in cui si sta vivendo ma anche quando è decisamente fuori luogo. Il comportamento di questi individui oscilla sempre tra una dolcezza immensa ed una perfida cattiveria.
ICORDA, cerca di essere
un po’ più “egoista”, prendi tutto
ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri …
cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in
funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia
cibi “buoni”, gustati se lo desideri in
compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino
o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo
corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori,
gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”,
INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle
persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e
ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di
valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale
lentamente attraverso i tuoi sensi … NON
TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti
permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a
lungo.
on lasciarti sfuggire niente, ‘INVESTI’
sulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su
una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita …
partecipa attivamente al tuo benessere, NON
lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose
difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale
fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con
saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti
mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro
impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti
qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non
lasciare MAI il compito di
‘aggiustare’ la tua esistenza ad altri … la
posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una
buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche
possibile far pendere la bilancia verso di te,
con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le
avversità a tuo vantaggio .
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – 0532.476055
E mail: bonipozzi@libero.it
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