Il “nemico” che oscura la mente
pegne senza alcun freno e pudore passioni, soddisfazioni e tutte quelle esperienze che ci rendono originali, unici e speciali; in breve, si è alle prese con un continuo tormento ed irrequietezza che noi stessi generiamo attraverso una percezione distorta: non si riesce più a godere delle cose semplici e belle della vita; un dibattito continuo ed incessante con se stessi, tra andare o restare, ciò che si può fare o ciò che si può tenere in sospeso … mollare ad altri … lasciarsi alle spalle ogni cosa “superflua” senza rimuginio, rimpianto ed esitazione; uno stato mentale e fisico che non solo porta ad una percezione alterata della realtà, ma spegne anche l'animo più vivace e sensibile, fa sentire demoralizzati e privi di valore, crea tensione confusione, spossatezza ed astenia: lascia in eredità un forte senso di malessere diffuso e disagio generalizzato; paralizza il movimento, annulla schemi di pensiero, progetti specifici ed obiettivi importanti; “limita” i rapporti interpersonali, produce errori cognitivi e manda in confusione l'intero stato cosciente; sopprime come di incanto la capacità di scegliere, decidere, sentire e pensare; in compenso, lascia spazio a cianfrusaglie mentali di poco conto, a pensieri spazzatura, inutili e superflui; il tutto viene condito, nel contempo, con sintomi fisici piuttosto allarmanti: respiro veloce e superficiale, dispnea, tachicardia, pelle fredda e sudaticcia e disturbi intestinali fastidiosi; un “repertorio” di sensazioni e comportamenti piuttosto comune, ma “tossico” ed invasivo che esprime uno stato d'animo alquanto doloroso e “bizzarro” attraverso il linguaggio somatico; trova la sua vera espressione emotiva nel corpo per mezzo di un'unica realtà indissolubile: un sofisticato lavoro in sinergia tra mente – corpo; due entità che interagiscono senza sosta e, soprattutto, comunicano tra loro in modo bidirezionale; i segnali sono netti e chiari: affaticamento, svogliatezza, batticuore, acufeni e dolori generalizzati; quando l'asticella è alta, sproporzionata ed eccessiva, rispetto alla causa concreta del fenomeno in questione, smantella completamente orientamento, tolleranza, pazienza, umorismo e senso di identità; in uno stato simile diventa difficile, per chiunque, percepire in modo chiaro e nitido le situazioni, esprimersi liberamente, essere sereni, ”navigare” in sicurezza, assaporare e mantenere alta l'autostima: “assorbire” e riconoscere anche le parti migliori dei vari interlocutori con cui si interagisce quotidianamente.
sintomi fisici più evidenti e forti - quando il soggetto è preso da un attacco di panico prolungato - sono: palpitazioni, sensazione di pressione al petto, dolore pulsante o trafittivo, difficoltà a respirare, acufene, spasmi ai muscoli del collo, mal di schiena, sudorazione, stordimento, gonfiori, affaticamento e nausea. Se ci si concentra un attimo su alcune esperienze della vita, si scopre immediatamente che non sono poi così rari certi segnali episodici fisiologici correlati con il nervosismo o associati allo stress “patologico”, come ad esempio i crampi allo stomaco prima di una prova importante oppure di un incontro galante (bruciore di stomaco o scariche diarroiche). Tanti ne soffrono, tutti la temono, parecchi la negano ma, purtroppo, è un tiranno che non si sottrae mai alle sue diavolerie: genera malevolenza e impone il suo potere coercitivo - manipolatorio. Anche se molti cercano di ignorarla completamente, il senso di insicurezza, sfiducia, pericolo immediato e di minaccia è lì pronto a “scardinare” - in ogni momento del giorno e della notte – equilibrio, serenità e benessere; attivare quei fantasmi inquietanti che continuano senza sosta a tormentare, seminare disagio e covare sofferenza … impediscono di stare bene con se stessi e gli altri!!! Spesso può essere una semplice modalità reattiva, una banale reazione istintiva nei confronti di segreti “imbarazzanti” o di oggetti insignificanti e comuni che continuano imperterriti a preoccupare, impressionare ed allarmare; oppure, più semplicemente, situazioni nuove, imprevisti o novità che creano un clima emotivo di allerta e tensione in cui prevale solo insicurezza, indifferenza ed irritabilità; se quel fenomeno di “poco conto” diventa, invece, cronico, insopportabile ed eccessivamente allarmante significa che quegli eventi “percepiti” mancano di un attento esame critico della realtà: fatti poco chiari ed ingestibili creati solo da una mente confusa e terrorizzata … un'energia cerebrale bloccata da sentimenti ambivalenti, emozioni forti e contrastanti!!! … a volte bloccano la gola, rendendo deboli ed impotenti, incapaci di chiedere “aiuto”, di reggere una semplice interazione poco empatica o un banale conflitto quotidiano: anche le cose più semplici o che spettano di diritto non si riesce a realizzare o concludere ... l'unica cosa possibile è procrastinare, rimandare il tutto alle calende greche, all'infinito!!! Si è tesi verso un contesto spesso fantasioso o una situazione “esagerata”, spinti da pensieri del tutto involontari, suggestioni e convinzioni assurde; un qualcosa di indefinito, governato da qualche idea vaga e minacciosa che annuncia un pericolo inverosimile o stravagante ... che non ci sarà mai!!! Una continua attesa che - mescolata al timore costante di sbagliare, del nuovo e dell’imprevisto - paralizza l’organismo e limita completamente le varie potenzialità … si attiva cosi l'effetto freezing per tenere sotto controllo il senso di irrealtà, evitare di essere “disintegrati” dagli eventi e di perdere la propria individualità: una risposta “strategica” che paralizza corpo e sensi “diminuendo” in tal modo la percezione del pericolo in atto … per gestire la “minaccia”, ma quale?
a dimensione ansiosa ostacola - come è già stato sottolineato più volte - i rapporti sociali, l'area professionale e, soprattutto, influenza in modo negativo il potere decisionale; questa forma di passività compromette direttamente - sempre connessa alla mancanza di una forte motivazione - al modo di interagire col mondo lavorativo e tanti altri settori importanti della routine quotidiana legati al benessere ricreativo; non solo condiziona, compromette ed impedisce l'azione, ma crea anche distorsioni percettive, produce schemi di pensiero e comportamenti insoliti che deviano dalla norma: per certi versi eccentrici, inappropriati, strani e bizzarri!!! Esprime uno stato emotivo apprensivo stabile, persistente ed immotivato di cui il soggetto, spesso, non riesce a collegarlo ad una causa specifica. Si presenta con una irrequietezza generale, un allarme prolungato, uno smarrimento di fronte a qualcosa che non riesce ad “afferrare”, a gestire o comprendere completamente: una snervante attesa di un evento che, probabilmente non prenderà mai “forma”; provoca, comunque, nel tempo - allontanando dal senso di soddisfazione, spegnendo desideri, contentezza ed il fuoco della passione - un forte nervosismo e una marcata frustrazione … una anticipazione deludente che crea sconforto e depressione … se l'azione è bloccata e, quindi, non si procede per raggiungere risultati effettivi il corpo prenderà in consegna questa tensione: quella catena di pensieri “spazzatura”, ripetitivi e, soprattutto, negativi si trasformerà in malattia … se non si risolve la situazione problematica, avremo un tangibile peggioramento sullo stato di salute generale ed effetti negativi a livello comunicativo e relazionale. L’ansioso è sempre pieno di dubbi e contraddizioni, in balia degli eventi e dei suoi fantasmi passati o futuri che continuano ad influenzare e destabilizzare il suo equilibrio presente: ingigantisce in maniera ingiustificata i rischi e gli ostacoli della vita; si sente costantemente messo alle corde, minacciato, disorientato, inadeguato, impacciato nel gestire ed affrontare gli impegni quotidiani; i piccoli progetti e fatti concreti sono, di colpo, accantonati; tutto si ferma e rimane immobile … anche i preziosi apprendimenti attraverso i sensi - chiave per una corretta evoluzione affettiva - diventano sbiaditi e appaiono sempre più incerti e confusi … non si gode più delle piccole e semplici esperienze quotidiane che la vita sa offrire senza tante pretese. Bisogna fermarsi!!! Basta lasciarsi tormentare da quel fastidioso rimuginare incessante, porsi continuamente delle domande oziose e proiettarsi in un tempo inesistente; le trappole mentali legate ai “tempi” in cui avvengono le azioni li conosciamo ormai molto bene: chi è legato al passato è depresso, chi attende il futuro con troppa enfasi sperimenta ansia generalizzata, mentre chi vive appieno il presente è sereno!!! ... ecco il vero “amico” dell’ansia l'istante giusto: attimo, ora, adesso, il “battito di ciglia” … il momento opportuno, conveniente per fare qualcosa di buono per noi!!! Spesso però la funzione dell'ansia non è sempre negativa o catastrofica; i suoi segnali possono indicare la strada giusta, diventare utili e costruttivi, un importante campanello d'allarme che può mettere in guardia, aiutare a riflettere, conoscere, affrontare certe sfide complicate con fermezza, determinazione, chiarezza e lucidità, uscire da contesti difficili o invalidanti, riportare un nuovo equilibrio psicofisico, raccontare o far emergere un disagio con cui non si vuole entrare in contatto … un fenomeno che si cerca di evitare, ma che tiene sulle spine, creando apprensione, impazienza ed agitazione!!! Conoscendo questo stato emotivo in profondità può diventare un prezioso alleato e un ottimo strumento educativo, efficace, coinvolgente, divertente e stimolante; una consapevolezza che può - aprendo gli occhi e la mente - aiutare ad essere più consapevoli dei propri bisogni reali, prendere le distanze da atteggiamenti pessimistici e schemi mentali catastrofici concentrati esclusivamente sui dettagli più sfavorevoli e negativi degli eventi … interrompere la routine quotidiana, introdurre piccoli cambiamenti e concentrandosi su se stessi è possibile migliorare i rapporti e vedere un mondo più armonioso, disponibile ed accogliente. Molti, invece, quando sono dominati dall'ansia brutale, convogliano l’esistenza su un binario morto … la loro vita stagnante procede su una strada dissestata: senza prospettiva e cambiamenti, piena di difficoltà e sofferenza ... in una direzione completamente estranea … un cambiamento totalmente inaspettato!!! Così facendo ci si ritrova ben presto imprigionati, lontani da se stessi, da quel sentire che dovrebbe far vivere in armonia, che aiuta ad evolvere, a cambiare di momento in momento, che fa sperimentare delle emozioni sane, fa sentire aperti, spontanei e naturali ... rende i rapporti liberi, indipendenti, veri, sinceri e più autentici!!!
uesto stato emotivo apprensivo prolungato interferisce in modo significativo con la vita quotidiana: relazionale ed affettiva; è legato ad una evidente incapacità di modulare e gestire l'intensità dei sentimenti. Occupando completamente la mente con pensieri inutili, vuoti ed idee nocive, crea non solo stanchezza, apatia, esasperazione ed apprensione, ma anche una visione del mondo ristretta, pregiudizi e limiti mentali: si rimane bloccati, in balia di tutto e di tutti, completamente fermi, immobili ed inattivi!!! L'armatura mentale prodotta manda al tappeto ed imprigiona al palo; ci si ritrova improvvisamente annullati, incapaci di migliorarsi, di cambiare rotta ed evolversi; anziché superare l'ansia o reagire con fermezza a ipotetici ed inesistenti pericoli futuri, rimuovere proiezioni inaccettabili, scenari incerti e negativi, si rimane completamente in disparte e paralizzati: su di giri, sotto il controllo di una fastidiosa ed intollerante agitazione!!! Se si allenta la presa e non si attivano le difese necessarie relative a “lotta o fuga”, si teme possa accadere il peggio, qualcosa di terribile, inquietante ed irreparabile: una catastrofe improvvisa e distruttiva che appare senza soluzione!!! L’ansia, infatti, in tutte le sue gradazioni con cui viene percepita, va comunque intesa come un campanello d’allarme da non trascurare mai, sia quando cronicizza, sia quando si presenta improvvisamente ed inaspettatamente senza un motivo evidente. Non serve allarmarsi, ma neanche liquidarla con la convinzione che “Tanto prima o poi tutto passerà” oppure come semplice fattore caratteriale; è necessario, in ogni caso, concederle sempre le dovute attenzioni, guai girarsi dall'altra parte, giustificare o ignorare quei segnali importanti che allontanano da un vivere sereno e da un certo grado di soddisfazione. Se soffri non rimandare, non rinviare un affettuoso e genuino sostegno; l’aiuto deve essere chiesto al momento giusto, quando serve realmente, altrimenti puoi trasformare la situazione in un qualcosa di poco chiaro, persistente e difficilmente risolvibile: soffrire inutilmente in silenzio, isolato e lontano da tutti.
e poi ti ritrovi continuamente inchiodato al dolore forse è davvero il momento di dire basta, bisogna prendere una posizione netta: farsi aiutare per mettere ordine e fine ai propri patimenti reali o immaginari … non è mai un gesto di debolezza ma di grande forza!!! Alla larga di chi dice: “Fatti coraggio, tanto prima o poi tutto finirà!” Sappiamo da tempo che contro la "biochimica cerebrale” la forza di volontà non ha alcuna presa, anzi, se si caricano eccessivamente i “piani alti” di tarli mentali o cianfrusaglie emotive varie, il fenomeno può degenerare in dinamiche psichiche più complesse: peggiorare lentamente, far aumentare silenziosamente il malessere, scatenare una violenta crisi neurovegetativa; il corpo, saggio, chiede attenzione e racconta sempre - nel suo stile - attraverso cambiamenti chimici, la sua storia, anche quello che la mente non esprime e non dice su: pensieri, baci, abbracci, legami, fedeltà, opinioni, convinzioni, credenze, scontri, speranze, paure, pianti, vittimismo, responsabilità, angoscia, frustrazioni, insoddisfazioni, obblighi, valori, senso di responsabilità, giudizi di valore, biasimi, debolezze, inadeguatezze, battaglie, bullismo, minacce, aggressioni, cose belle e cose brutte ... ogni esperienza di vita quotidiana, trasformandosi in energia, lascia la sua impronta nel corpo, alterando equilibrio, funzionalità ed il suo potere energetico, positivamente o negativamente ... determina una risposta fisiologica chiara e precisa: indebolisce il sistema biologico … in ogni scelta c'è sempre la controparte biologica ... nulla si crea a caso, alla fine chi paga siamo sempre noi, in modo morboso, doloroso e, soprattutto, disfunzionale!!! Si diventa particolarmente introversi, sempre orientati e concentrati a prefigurare il peggio: tutto diventa negativo, irrisolvibile, drammatico e catastrofico … la mente dà espressione ai pensieri, successivamente le idee scatenandosi si trasformano in un processo ossessivo - compulsivo e, poi, sfociano in una allerta ipocondriaca!!! Ricorda, le reazioni emotive sono sempre connesse alle nostre scelte e, soprattutto, intrecciate ai fatti quotidiani, eventi, relazioni, posizioni e visioni soggettive … non solo una turbolenza fisica e psichica disordinata può rendere vulnerale la biochimica di molti tessuti, ma anche le piccole cose relazionali complicate, se continuative, lasciano un segno: il corpo “assorbe” ogni cosa; la cellula al suo interno gestisce, quindi, le impronte energetiche legate ad esperienze, atteggiamenti e comportamenti frequenti: gesti che lasciano un segno, interferiscono o modificano il benessere in generale … il tessuto cellulare altro non può fare che prendere in consegna, nel bene o nel male, ogni stato d'animo “imposto”!!! … le dinamiche emotive interiori parlano, in ogni caso, della reale qualità di vita: precedono o aggravano l'insorgenza di problemi fisici!!!
e esperienze, i pensieri, i ricordi, i rapporti e le varie umiliazioni accumulate nel tempo posso danneggiare la struttura cellulare; dare l'inizio ad un cambiamento, alla formazione di un nuovo meccanismo biologico modificando la sua funzionalità. Nel quadro clinico ansiogeno troviamo - come è già ampiamente sottolineato - la compresenza di sintomi psichici e fisici. In tale situazione emotiva può esprimersi anche uno stato d’animo connaturale, molto comune e familiare alla maggior parte degli esseri umani. Può presentarsi con intensità diverse: un momentaneo lieve disagio o una paura intensa di minaccia incombente e protratta nel tempo. Spesso tutto ciò produce molto disagio, degenera in un meccanismo incontrollabile, porta confusione ai pensieri e può trasformarsi in una angusta prigione emotiva; può essere, a seconda del contesto, stimolante o paralizzante, in grado di modificare le difese attive o invece segnalare il sorgere di un profondo disordine psichico. L’ansia è, quella "normale", considerata una reazione sana dell’organismo che si prepara a fronteggiare, attraverso una produzione adeguata di sostanze chimiche presenti nel sistema nervoso centrale e periferico, gli eventi della vita: ogni avvenimento deve essere, però, di volta in volta, affrontato, gestito e poi risolto (inizia e finisce). Quella patologica è, invece, caratterizzata da uno stato di tensione che perdura nel tempo, stimola ininterrottamente la produzione dei vari neurotrasmettitori, anche quando la situazione vissuta come problematica non è più presente … esiste solo nella mente!!! Questi messaggeri chimici prodotti in eccesso, senza una reale necessità, creano seri problemi sia psichici sia fisici: limitano le capacità relazionali, comportamentali ed abilità cognitive fondamentali (pensiero - ragionamento). In questa situazione specifica l’unica cosa che si desidera è sfuggire al “pericolo” che incombe … ma essendo bloccati, si rimani lì immobili, fermi, attorcigliati su se stessi … intrappolati senza una vera via di fuga.
rovarsi improvvisamente in una confusione mentale persistente, che altera la capacità di percepire correttamente la realtà, si sperimenta direttamente apprensione, disistima e senso di precarietà: un mondo interno ed esterno complesso e tremendamente minaccioso; in queste condizioni emotive si rischia di buttare all'aria ogni “miglioramento” terapeutico, seppur esiguo, fino a quel momento raggiunto; la tentazione di abbandonare ogni cosa è davvero tanta, soprattutto quando gli effetti benefici sulla salute tardano ad arrivare; ci si demoralizza perché i piccoli “cambiamenti” sono in “stand by”, quasi impercettibili, magari troppo scarsi, lenti o deludenti in confronto alle aspettative e a tutta l'energia impiegata per “tamponare” il turbamento affettivo. La difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti, ad un futuro inquietante ed incerto, cancella ogni passo in avanti: si è frustrati, frastornati e delusi!!! Si è talmente rassegnati, scoraggiati, avviliti e privi di speranza che ogni motivazione diminuisce o si spegne improvvisamente … crolla, di punto in bianco, la voglia di fare, di prendere iniziative, posizioni nette circa l'attenzione focalizzata sul benessere personale … pronti, ad assegnare comunque colpe e responsabilità ad altri, assolutamente “innocenti”!!! Interrompere impulsivamente una terapia sembra sia, in quel frangente particolare di sconforto e rassegnazione - riesumando le vecchie abitudini “dannose” e poco salutari - l'unica strada percorribile possibile; niente di più sbagliato procedere in questo modo; agire in contromano, istintivamente, senza riflettere, è sempre un errore, perché dal fenomeno ansiogeno non solo se ne esce a testa alta e vincitori, ma anche più forti e determinati di prima. Alcune tracce mnestiche insistenti, inoltre, possono essere d'impiccio, remare contro, non aiutare ad evolvere, ostacolare il processo di crescita emotivo. Se lasciamo circolare i pensieri tossici, ad esempio, legati al passato, le cellule “sobbalzano” immediatamente, “denunciano” con la massima solerzia il “fuori tempo”, perché la loro chimica vuole vivere il tempo presente; per funzionare correttamente reclamano il “carburante” giusto: gioia, passione, stupore, interessi, entusiasmo e curiosità … hanno bisogno di “sognare”, di equilibrio, dell'inedito, della meraviglia e di nuove idee per prosperare!!! Non possiamo costringere il corpo cellulare a concludere - rievocando o ritagliando una fetta del passato - le beghe e i conflitti sospesi da decenni: lo affatichiamo e lo indeboliamo inutilmente!!!
gni azione, opinione e alcuni schemi mentali generano sempre una reazione energetica e chimica: una benefica o malefica conseguenza diretta. C'è sempre una stretta relazione tra pensieri - atteggiamenti e salute fisica … ogni evento, volenti o nolenti, influisce - modificando struttura e funzione - sul contenuto genetico (epigenesi). Allora, pensiamoci su un secondo: ma possiamo davvero modificare le vicende passate? Direi proprio di no, restiamo solo delusi, frustrati, imprigionati e “bruciacchiati” sulla griglia del tempo!!! Ricorda, nessuno può liberarci dagli impicci quotidiani, in tempo reale, meglio di noi!!! Non bisogna mai dimenticare che alcune malattie impiegano, inoltre, essendo asintomatiche, molto tempo per svilupparsi, per cui i cambiamenti inversi richiedono pazienza e continuità; non bisogna mai “bruciare” - quando si lavora sul proprio benessere evolutivo - le tappe, avere troppa fretta nel raggiungere gli obiettivi salutari: mai distrarsi dalla propria meta o delegare altri; è fondamentale insistere, non scoraggiarsi, guai perdere il focus verso il raggiungimento dei propri scopi (disturbi cardiovascolari, certe malattie croniche e tumori, ad esempio, spesso, rimangono in uno stato di incubazione o magari inattivi per anni); dobbiamo prendere il controllo, essere responsabili, lucidi, consapevoli ed “attenti” non solo di quello che avviene fuori, ma anche ciò che è dentro di noi; consci dei segnali e sensazioni fisiche che il nostro corpo, nel bene o nel male, ma sempre geniale per la sua straordinaria saggezza biochimica, ci invia incessantemente. Molte sono le metodiche terapeutiche psicosomatiche sicure, “rispettose” ed affidabili utilizzate per intervenire su questa sofferenza emotiva complessa, soggettiva, persistente ed invalidante che fa apparire goffi, indecisi ed insicuri: medicina allopatica (per chi vuol “delegare”: Lorans, Tavor, Lexotan, Xanas …), terapia metacognitiva (controllo pensieri), ipnosi, biofeedback (controllo funzioni fisiologiche), integratori specifici per compensare eventuali carenze nutrizionali, respirazione diaframmatica utile per una ossigenazione più profonda e completa, attività fisica “moderata” (prevenire patologie), trattamenti olistici cioè tutte quelle pratiche e terapie che considerano la persona nella sua interezza e, non meno importante, una alimentazione corretta e sana in grado di riequilibrare a livello biochimico il corpo e la mente, stabilizzare l'umore e ridurre sia l'ansia sia la depressione; ogni cosa, comunque, perché funzioni deve essere assunta in modo continuativo, in “quantità” moderata, sempre secondo la necessità individuale e, soprattutto, rispettando il meccanismo “entrata ed uscita”; alimentarsi “bene” significa, inoltre, valorizzare gli aspetti positivi relativi ad una discreta produzione ormonale ed energetica ... tenendo sempre sotto stretto controllo i tratti che ostacolano il buon funzionamento corpo – mente ... mantenere la glicemia più stabile possibile!!!
l consumo abituale di cibo “spazzatura” può contribuire a produrre reazioni emotive “sproporzionate” come accentuazione del senso di insoddisfazione, intolleranza, fastidio, impazienza, apatia ed irritabilità verso se stessi e le idee altrui; sono alimenti malsani che, spesso, concorrono ad alterare alcuni processi biochimici, a sviluppare disturbi metabolici di grande rilievo e, nel contempo, ad indebolire l'intero organismo; producono lentamente processi infiammatori cronici e danni tissutali irreparabili; una reazione fisica prolungata che crea una flogosi persistente con dolori localizzati e profondi!!! Il corpo, nel tentativo di riparare e correggere i loro danni e, quindi, la disfunzionalità cellulare, mette in atto prontamente risposte complesse ed impegnative: attiva il processo omeostatico, ripara e ripristina - finché riesce - la funzionalità delle cellule danneggiate. Il “junk food”, povero di nutrienti importanti, ricco di zuccheri e grassi nocivi, non solo ha un impatto sul sistema nervoso centrale e periferico, e altera il sistema immunitario, ma porta anche - se non gestite correttamente - a complicate malattie metaboliche complesse, di difficile diagnosi (vedasi la sindrome da insulino – resistenza). Tutti gli alimenti “malsani” ed eccessivamente calorici vanno sempre eliminati dal frigo, compresi coloranti, dolcificanti e composti artificiali. Spetta sempre a noi scegliere e decidere cosa fare, se continuare a delegare il nostro benessere o gestirlo direttamente e consapevolmente nel modo migliore possibile … come dire, “Uomo informato, mezzo salvato”!!! Siamo sempre noi che conduciamo la moto e non è certo questo mezzo di trasporto che ci porta a spasso autonomamente … bisogna cambiare prospettiva e la narrazione interiore; avere - senza alcuna polemica e pregiudizio - una “visione” consapevole, responsabile e più attenta nel prendersi cura di se stessi … andare oltre l'occhio che guarda, senza proiettare sugli altri le proprie “difficoltà” emotive inaccettabili ed intense: nessuno può trarci d'impiccio meglio di noi!!! Volersi bene significa pensare alla propria persona, ma anche prendere con coerenza le giuste distanze da dipendenze e stili di vita sbagliati!!!
olo il processo di conoscenza e del sapere ci può aprire la mente!!! Teniamo ben presente che se a qualsiasi conoscenza psichica non si applicano gli “antidoti” specifici ovvero azione, impegno e responsabilità (non in senso moralistico, ma come strumento per scegliere e decidere autonomamente), tutto rimane in sospeso, ogni “disegno” o progetto diventa inutile, irrealizzabile se non impossibile; agire, infatti, significa non solo evitare l'immobilismo, ruotare su se stessi e essere dominati dal “rimuginio mentale” persistente, ma può diventare anche un prezioso ed indispensabile banco di prova; l'esperienza diretta, infatti, stimola competenze, abilità pratiche cognitive, insegna a gestire e controllare se stessi ed il mondo circostante. Allenarsi a trasformare le situazioni difficili, interne ed esterne, con coerenza, genera vigore, e vitalità: stimola l'iniziativa e alimenta la voglia di fare; essere attivi e determinati rinforza il senso di sicurezza interiore, aumenta la fiducia nelle proprie azioni, riduce i rischi di esporsi ad errori e, quindi, placa l'ansia … un atteggiamento dinamico che non solo stimola pensiero, apprendimento e creatività, ma produce senso di appagamento, soddisfazione e crescita personale; ogni traguardo raggiunto con consapevolezza e responsabilità ci rende sempre unici, attivi, energici, leggeri e più forti: educa ed “irrobustisce” a livello psicologico … promuove equilibrio, motivazione e dialogo con se stessi e gli altri!!! Torniamo ancora una volta a noi, al tema principale: alla “famigerata” alimentazione. Ogni volta che ci mettiamo a tavola deve essere un'azione importante, un rituale quotidiano grandioso, sorprendente, di valore, un evento a dir poco prezioso: un'occasione speciale che deve sbalordire e risvegliare i sensi; dobbiamo imparare, valorizzare e riscoprire, soprattutto, con l'aiuto di un professionista preparato, qualificato ed aggiornato - “libero” da pressioni di marketing, da vincoli e poteri economici forti - il valore nutritivo degli alimenti, rispettando le “virtù” dei cibi e le varie sinergie nutrizionali … combinazioni che potenziano reciprocamente gli effetti benefici e riparano i danni cellulari dell'intera struttura psicosomatica: un impatto importante con risultati notevoli sull'energia, efficienza e funzionalità corretta dell'organismo!!!
apire, scegliere ed usare tutti quegli alimenti che meglio soddisfano il proprio metabolismo individuale è sempre il primo passo per crescita e riparazione; sono tutti atteggiamenti che facilitano nel modo più favorevole ed armonioso possibile i processi chimici all'interno della struttura psicosomatica. Una alimentazione moderata - varia, “gustosa” e “colorata” - che fa bene alla “vista”, al cuore e alle arterie, può migliorare sicuramente anche l'umore e la voglia di fare; godere dei piccoli piaceri della tavola non solo stimola l'immaginazione e ci rende disinvolti ed energici, ma soddisfa anche i bisogni del corpo e della mente ... la privazione crea, invece, impotenza sia fisica sia mentale!!! Premiarsi di tanto in tanto non significa “impigozzarsi”, essere egoisti o egocentrici, ma volersi semplicemente bene, premiarsi, ascoltando e rispettando i propri bisogni ed esigenze … è un modo semplice e sano per prendersi cura di se stessi anche quando diciamo di “no” a qualcuno, ci mettiamo di traverso o stiamo attraversando più semplicemente alcuni momenti relazionali difficili!!! Sono queste le fondamenta da cui partire per sviluppare il vero sentimento di affetto verso se stessi e gli altri!!! Ricorda, la privazione non è mai utile a nessuno perché tormenta, crea stanchezza, genera svogliatezza e fa sentire infelici a livello psicologico … “umilia” e priva il corpo della sua “dignità”!!! Il cibo giusto, fresco e vario, quindi, anche se “semplice”, non deve mai mancare sulla tavola; sempre a portata di mano diventa - con i suoi preziosi nutrienti, equilibri, sinergie, accostamenti mirati e legami specifici - un prezioso e ben fornito armadietto dei medicinali per ognuno di noi.
na alimentazione bilanciata non solo fa diminuire alcune malattie croniche e gestire al meglio le infezioni, ma fa aumentare la capacità dell'organismo a combatterle e riprendersi velocemente, potenziando il sistema immunitario … è vero, non siamo eterni, prima o poi dobbiamo lasciare questo mondo, ma finché ci siamo è meglio vivere sorridendo e godere appieno delle risorse a portata di mano che la vita ci offre spontaneamente. Una corretta alimentazione può aiutarci, dunque, a vivere meglio, con “gusto”, soddisfazione, felicità, sicurezza, determinazione ed energia; diventa essenziale per combattere o tenere sotto controllo molte patologie tra cui ipertensione, diabete, artrosi, cataratta, cardiopatie, obesità e cancro. Poiché il sistema immunitario è sempre collegato anche a quello che mangiamo, e siccome è anche in funzione all'età, una dieta sana, equilibrata, moderata e diversificata, man mano che passa il tempo, se vuoi che questa protezione rimanga forte e stabile, deve essere presa sempre nella giusta considerazione, non deve mai essere sottovalutata o lasciata in mano ai “campioni” della sofferenza emotiva: stress psico – fisico, ansia e depressione (gli ormoni e le cellule che combattono le infezioni si indeboliscono e calano con l'avanzare dell'età sia in quantità sia in qualità). L'alimentazione è una condizione fondamentale per il benessere e la salute dell'intero organismo; un cibo ben equilibrato ci assicura non solo energia, costanza, forza e determinazione nel condurre le nostre esperienze, ma anche una serena e pronta attività mentale, gesti armoniosi, fermi, decisi e disinvolti negli atteggiamenti quotidiani ... crea una preziosa sinergia fra i due "cervelli": pancia e cervello!!! Risulta essenziale per combattere i rischi di infezione e riparare i guasti cellulari provocati direttamente dai radicali liberi (prodotto di scarto delle cellule derivante dalla trasformazione degli elementi nutritivi); tale aggressione viene respinta da alcuni enzimi cellulari (antiossidanti) che si trovano nel cibo, come rame, zinco, selenio, manganese, ferro, vit. A, E, C, B1, B5, B6, B9; quando questi antiossidanti calano o non si introducono in maniera corretta dall'esterno, le difese calano, si rimane in balia dei radicali liberi e, quindi, possono danneggiare le cellule: esporci a malattie ed invecchiamento precoce (vedasi ad esempio le cellule insulino resistenti che di buona funzionalità, sottoposte a continue ed eccessive sollecitazioni e picchi glicemici, si indeboliscono e fanno fatica a rispondere in modo corretto all'ormone insulinico). NB. Gli antiossidanti si distruggono con l'alcol, luce, temperature alte e prolungate; frutta, verdura e succhi si ossidano facilmente, per cui questi alimenti vanno preparati al momento, max pochi minuti prima di mangiarli.
n “luogo” “pulito”, “equilibrato” e “tranquillo”, quindi, fornisce - assieme ad altri fattori importanti come buone relazioni sociali, legami rispettosi, discreto esercizio fisico, meticolosa cura della persona e sana alimentazione - il necessario per un buon funzionamento del corpo e della mente (un ambiente colorato con piante, stimoli sensoriali che rallegrano e creano armonia, ben illuminato, aiuta ad essere rilassati, sereni, tranquilli decisi, sicuri e fiduciosi). Molte persone mangiano, inoltre, più per soddisfare i bisogni emotivi ed affettivi anziché nutrire il fisico nel modo appropriato e corretto … fanno davvero fatica a separare la fame vera da quella emotiva!!! Come è già stato sottolineato più volte, i nutrienti giusti non solo influenzano le nostre cellule (nervose, cerebrali, sanguigne, muscolari ...), ma le fanno funzionare nel modo giusto, equilibrato, senza sforzo e, nel tempo, diventano una preziosa risorsa preventiva per malattie degenerative, piuttosto serie, difficili da trattare. Bisogna contenere, inoltre, gli “zuccheri” perché causano non solo picchi glicemici eccessivi ed infiammazioni persistenti, danni e anomalie a livello cellulare, ma fanno aumentare anche risposte psicofisiche di instabilità, allarme e pericolo; in eccesso, diffondono una profonda irrequietezza, un malessere mentale caratterizzato da un profondo senso di vuoto e paura, preoccupazione e allarmismo che interferisce sui rapporti quotidiani e l'ambiente lavorativo. Le vitamine, inoltre, del gruppo B, (B1, B2, B3, B5, B6, Acido folico), supportando il metabolismo energetico e possono, quindi, se ben dosate aiutare a metterci in sesto: regolano il funzionamento del sistema nervoso centrale (SNC). Calcio e magnesio sono, insieme, importanti per regolarizzare il SNC (NB: alcuni farmaci bloccano l'ingresso del calcio nelle cellule per rallentare la contrazione muscolare: aiutare cuore e vasi sanguigni … sentire SEMPRE il parere del proprio medico prima di assumere integratori!!!); Il triptofano, precursore della serotonina, aiuta a controllare l'umore, depressione ed insonnia ... ad alcuni può ridurre l'impulso del mangiare. Attenzione, però, non è detto che ciò che è “bene” per un soggetto lo sia anche per l'altro; ognuno di noi è unico ed irripetibile, ha il suo preciso metabolismo, per cui è fondamentale - oltre ad un corretto abbinamento alimentare, attività fisica regolare e un sonno profondo - non trascurare i segnali del corpo: arrossamenti, edemi, dolori ed infiammazioni, irritazioni, infezioni … ed infine, se non si è abbastanza attenti, lesioni!!!
CARBOIDRATI SEMPLICI e COMPLESSI (zuccheri raffinati, pane, pasta, legumi, patate …) sono cibi che, mescolati, possono aumentare velocemente la glicemia; l'indice glicemico (IG) è sempre in funzione della struttura dell'alimento, secondo il contenuto di fibre e in base alla loro cottura … più è cotto e più la sua assimilazione è rapida … l'amido, ad esempio, si trasforma in “pappina” alzando l'IG … raffreddare il tutto, invece, contribuisce ad abbassarlo, ma rende il prodotto meno digeribile; un'altra cosa utile ed importante può essere quella di limitare l'assunzione di “zuccheri” - per evitare eventualmente gonfiori o infiammazioni - con proteine animali; i carboidrati e proteine richiedono, infatti, un ambiente digestivo diverso (rispettivamente alcalino e acido) e, quindi, enzimi specifici per la loro scomposizione ... sono nutrienti che dovrebbero essere “proporzionati” se mescolati o consumati insieme; i carboidrati necessitano di catalizzatori biologici con un pH alcalino (o basico), mentre le proteine preferiscono un pH acido ... un pasto con entrambi altro non fa che appesantire e creare gonfiore; mai mettere insieme più tipi di carboidrati (pane - pasta - frutta) perché non solo si crea un eccesso di glucosio nel sangue, ma fa aumentare anche la “ciccia”, stanchezza, insofferenza e fastidiosi sbalzi d'umore ... un "solo" tipo permette di gestire i picchi glicemici e tenere a freno, nel tempo, il diabete di tipo 2;
ROTEINE. L'elaborazione dei macronutrienti proteici richiede più tempo rispetto al processo di trasformazione dei carboidrati; una assimilazione ben riuscita delle proteine dipende sempre da diversi fattori: dalla quantità assunta, dal tipo di sostanza e dall'età del soggetto; esse si combinano bene con tutte le verdure amare cotte o crude che stimolano il fegato (rucola, radicchio, cicoria ...). L'assunzione di pesce, carne, uova, formaggio e legumi - se si hanno patologie croniche o problemi digestivi - deve essere bilanciata, in quanto ogni tipo di proteina ha il suo tempo di trasformazione. Abbinamento pesce: carote, asparagi, carciofi, lattuga, piselli (verdure drenanti: aiutano ad eliminano i liquidi in eccesso); abbinamento uova: asparagi, zucchine, fagiolini; abbinamento carne rossa: finocchi, cetrioli, sedano, broccoli, spinaci; abbinamento carni bianche: radicchio, funghi, cipolle e verdure a foglia verde.
per “finire” veramente questa breve esposizione relativa all'alimentazione, poniamoci una breve e “semplice” domanda: “Ma i nostri organi emuntori quali sostanze nutritive essenziali “apprezzano” maggiormente per avere un metabolismo efficiente, vigoroso e sano oltre, ovviamente, un riposo adeguato, uno stile di vita corretto, una dieta equilibrata, un movimento appropriato secondo le proprie necessità e una idratazione completa (macronutrienti: grassi, carboidrati e proteine sono i mattoni del corpo e producono energia, utili per riparare e costruire i tessuti; micronutrienti: vitamine e minerali, sono utili per un corretto metabolismo, produzione ormonale ...)?
TOMACO: Vitamina A (irrobustisce le pareti sia dello stomaco sia dell'intestino: riequilibra il microbiota, protegge mucosa, difende da batteri e virus) e vitamine del complesso B (per enzimi, formazione globuli rossi, produzione di energia, metabolismo dei grassi, carboidrati e proteine, contribuisce a mantenere in salute, pelle, unghie e capelli); FEGATO: Vit. C, A e B (sempre rigorosamente sotto controllo medico); INTESTINO CRASSO (colon): Vit. A, D, E, K (proteggono dai danni ossidativi, rafforzano il tono muscolare e le difese immunitarie) e C (importante per il tessuto intestinale: gestire la flora batterica, come antiossidante e antinfiammatorio … aiuta ad assorbire il ferro); INTESTINO TENUE: Vit. A, D, E, K (serve ad irrobustire la mucosa, regolare e rafforzare le difese immunitarie) e C (antibatterica, per facilitare l'assorbimento di altre vitamine); CISTIFELLEA: Vit. C (protegge dai calcoli), lecitina (pare sia utile per tenere sotto controllo il colesterolo e per supportare le funzioni cerebrali), omega 3 – 6 e acqua ricca di bicarbonati (insieme, oltre a stimolare vari equilibri fisiologici, presentano proprietà antinfiammatorie, portano benefici cardiovascolari, cerebrali ed immunitari, mantengono l'equilibrio acido – basico dell' intero organismo); POLMONI: Vit. C ed E (per rafforzarli e proteggere le cellule); RENI: Vit: C, D, E, B e magnesio (sempre rigorosamente sotto controllo medico); VENE: Vit. B, C, E, potassio e manganese (sempre rigorosamente sotto controllo medico); VESCICA: Vit. A, C, D (per gestire e prevenire le infezioni, supportare il sistema immunitario) e magnesio (rilassante, utile per la funzione muscolare e nervosa, regolarizza battito cardiaco e pressione); ARTERIE: Vit. C e E (per tenerle in buone condizioni); CUORE e CIRCOLAZIONE: Vit. E, C, D (per mantenere l'apparato giovane, sano e gestire lo stress ossidativo); CERVELLO: Vitamine del complesso B (B6, B9 e B12: migliorare le funzioni cerebrali), C, D e E (aiutano a proteggere e riparare i danni ossidativi); IPOFISI: Vit. A, B, C, D, E (per normalizzare la produzione ormonale) e manganese (antiossidante, migliora le funzioni cognitive e il funzionamento cerebrale); TIROIDE: Vitamine del complesso B, D, Iodio, Selenio e omega 3 (sostenere le varie funzioni); PARATIROIDI: D, calcio e magnesio (calcio: utile in caso di ipertiroidismo; magnesio: trasformare T4 in T3 e regolare il sistema immunitario); GHIANDOLE SURRENALI: Vit. C, B, Zinco e Magnesio (per contrastare lo stress ossidativo); OVAIE: Vit. A, B, D e Zinco (supportare, regolarizzare ed equilibrare a livello ormonale); TESTICOLI: Vit. A, C, E, Zinco e Selenio (stress ossidativo e produzione ormonale).
nche a tavola, seguendo una corretta alimentazione, si può ritrovare, quindi, equilibrio, forza, energia, vitalità e salute; se mangiamo con cura ed attenzione, ci possiamo mettere al sicuro dalle “ricadute” psicofisiche, prevenire stanchezza, gestire il calo delle risorse fisiche, il deterioramento cellulare e il declino cognitivo; per non appesantire l’organismo, disintossicarlo e fare funzionare bene gli organi emuntori - reni, fegato, reni, intestino, polmoni e pelle - dobbiamo portare pazienza, essere vigili, determinati, fermi ed avere un atteggiamento costante e continuativo: mantenere lo sguardo fisso e l'attenzione alta perché è un processo che si sviluppa nel tempo!!! Occorre individuare il nostro vero percorso e, soprattutto, farci del bene seguendo piccole e semplici regole culinarie, serie ed aggiornate ... documentarsi, confrontarsi con coloro che, in questo ambito specifico, ne “sanno” più di noi, sono disinteressati e, soprattutto, non sono al “servizio” di nessuno … informarsi minuziosamente, leggere e sperimentare sempre in prima persona … mai scoraggiarsi subito, il cambiamento richiede tempo, impegno e continuità!!! “Ridurre” soprattutto i cibi ultra – processati perché son pieni di grassi saturi “cattivi”, zuccheri semplici aggiunti “disastrosi” ed irreparabili, additivi e sale pericolosi. Ricorda, se non creano diabete o problemi cardiovascolari immediati, preparano sicuramente il terreno per qualche “neoplasia bizzarra” futura. Giriamoci, quindi, dalla parte buona e giusta, verso una alimentazione di buona qualità, sana, stagionale, flessibile, varia e sempre in quantità moderata: cereali integrali, legumi, agrumi, ortaggi di colore verde (contengono clorofilla che ha una funzione rilassante e disintossicante), proteine, grassi sani e il giusto quantitativo di frutta (max 2 frutti al dì). I carboidrati - nella giusta quantità - sono la “principale” fonte di energia e tonificano, mentre le proteine riparano, proteggono e producono sostanze indispensabili per il corpo. In breve, per evitare squilibri nutrizionali, mangia poco, in modo vario, cibi freschi e di stagione, evita cotture prolungate e bruciacchiate, possibilmente cuoci a vapore, riduci alcol, pane e zuccheri. Se soffriamo di insonnia possiamo farci, inoltre, senza ricorrere a sostanze “sintetiche”, aiutare dai seguenti alimenti che facilitano il sonno e fanno “addormentare”: riso integrale (contiene l'amminoacido triptofano, utile per la produzione di serotonina e melatonina), soia (triptofano), insalata, spinaci (magnesio, antiossidanti, B6 ... B9: acido folico), semi di zucca (regolano l’attività del testosterone), frutta secca a guscio (abbassa il colesterolo ed ha proprietà antiossidanti, contiene: vit. B, E, rame, ferro, potassio, fosforo, calcio ...) … anche l'Avena sativa TM (Tintura Madre) facilita il sonno e può essere d’aiuto nei tratti depressivi e stati d’ansia connessi allo stress. Al di là di un “vademecum sbrigativo” come questo, schematico, rapido, sintetico, conciso e frettoloso, per non appesantire troppo la narrazione con nozioni complesse ed eccessivamente tecniche, la gestione del nostro benessere deve essere non solo effettuata da un approccio terapeutico olistico, ma anche da un nostro atteggiamento attento, consapevole, responsabile ed attivo nel scegliere e decidere … fondamentale il contributo in prima persona (non deve mai mancare comunque il nostro impegno, motivazione e determinazione!!!); il percorso terapeutico deve essere applicato in modo preciso, globale e rigoroso per gestire le complessità soggettive: considerare il soggetto nella sua interezza; ogni persona è sempre, unica, “originale”, speciale ed irripetibile; la metodica terapeutica attivata deve considerare, quindi, sia l'aspetto “fisico” sia la psiche in profondità: una struttura meravigliosa, unica ed indivisibile; due elementi strettamente legati tra loro che possono, essendo interconnessi, influenzarsi, positivamente o negativamente, reciprocamente; attraverso questa entità mente - corpo i sistemi nervoso, endocrino ed immunitario interagiscono continuamente tra loro modificando o trasformando radicalmente, nel bene o nel male, salute e chimica cerebrale.
lcuni fattori emotivi possono, pertanto, svolgere un ruolo sia nell’insorgenza sia nel decorso della patologia. La maggior parte dei soggetti colpiti da disturbi dell’apparato muscolo – scheletrico con un coinvolgimento infiammatorio profondo, ad esempio, presenta - prima che la patologia prenda forma - sintomi fisici mescolati a sofferenza mentale connessa a pensieri intrusivi, comportamenti relazionali difficili, cambiamenti cognitivi repentini ed atteggiamenti psichici conflittuali inequivocabili. Questi individui non solo evidenziano una combinazione insolita di tratti impulsivi, aggressivi ed inflessibili, mettono in risalto l'immagine di un personaggio duro e tutto di un pezzo, ma offrono, nel contempo, anche un “ritratto” pacato, tranquillo, sereno, una condotta trattenuta, apparentemente calma e riservata ... individui incapaci di adattarsi, in tempo reale, al cambiamento, agli eventi della vita in continua trasformazione … appaiono rigidi, apparentemente disponibili ed eccessivamente accondiscendenti verso gli altri (umile malevolenza per evitare giudizi di valore, critiche o richiami). La mente, quindi, non essendo in grado di elaborare in quel preciso istante, stress, ansia e conflitti vari, cristallizza nel corpo il suo malessere “tensivo”; al nostro “involucro”, però, non sfugge mai nulla è sempre lì, pronto ad intervenire per acquietare la situazione: “somatizza” la sofferenza psichica con segnali fisici prima fastidiosi poi con una evidente e precisa disfunzionalità dell'organo coinvolto. L’elemento più oggettivo di questo personaggio è, a prima vista, un atteggiamento “altruistico” (dipendenza) che, insieme all’intraprendenza e alla buona energia cui dispone, lo rende - agli occhi della gente - iperattivo, eccellente, virtuoso e, a dir poco, instancabile; nonostante il suo palese stato di afflizione, appare “spontaneo” e “disinvolto”: presta pochissima attenzione alle proprie condizioni fisiche e mentali. Il suo atteggiamento “paziente e tranquillo” contrasta con la sofferenza psichica ben visibile in cui è imprigionato.
e persone che soffrono di dolori articolari sono quasi sempre molto esigenti nei confronti di se stessi o della propria cerchia sociale. A volte appaiono agli altri particolarmente flessibili e disponibili, ma la loro docilità è dettata dalla paura del rifiuto e da una sensazione di impotenza di fronte a figure autoritarie. In queste persone sono presenti sentimenti di collera, rabbia, frustrazione e un forte senso di rivolta (vedasi l'atteggiamento fantozziano); un fenomeno tenuto sotto silenzio, ma inevitabilmente espresso dal corpo: espressioni, gesti e posture parlano al suo posto!!! I soggetti con dolori alle ossa e articolazioni hanno - in generale - uno stile di vita piuttosto rigido … un agire inflessibile, caratterizzato da un'attenzione eccessiva ai dettagli. La loro personalità tende al perfezionismo, all’autocontrollo e negano a se stessi impulsi aggressivi e naturali ... in questo modo cercano di controllare i sentimenti di delusione e di irritazione dimostrando una certa disinvoltura e padronanza nel gestire contenuti psichici difficili ed indesiderati (controllo dei pensieri, emozioni e comportamenti). Spesso però il malessere emotivo è - assieme alla rimozione degli impulsi aggressivi - ben visibile; ansia, umore depresso e sintomi psicosomatici si fanno senire anche attraverso cefalea, disturbi cardiaci e gastrointestinali. Il conflitto emotivo non viene percepito dal soggetto, ma viene espresso attraverso il linguaggio d’organo (modo in cui il corpo esprime gli stati d'animo). Come già accennato, hanno la tendenza - sforzandosi e dissipando energia preziosa - a rendersi “disponibili” e sacrificarsi; atteggiamenti questi di esagerata disponibilità che non appare per niente naturale, ma che sembra derivare da una qualche forma di compulsione … comportamento mentale ripetitivo e compensatorio messo in atto per tentare di arginare il malessere emotivo e gestire la fatica mentale … tutto ciò per evitare brutte sorprese e rifiuti in cambio di considerazione apprezzamento, accettazione e stima!!!
a capacità difensiva del sistema immunitario, inoltre, può essere messa in relazione con uno stato “depressivo” sia fisico sia mentale; l’organismo ha più difficoltà a difendersi dalle infezioni quando si è più “tristi”, quando ci si trova in una condizione di stanchezza emotiva in cui risulta difficile difendere le proprie posizioni, i propri spazi, le proprie idee, i propri sentimenti da “ipotetiche” aggressioni e “pressioni” sociali esterne … il proprio spazio di libero movimento si riduce e ogni azione diventa complicata ed ostile!!! Non bisogna mai dimenticare che la struttura ossea soffre, proprio per quella famosa unità psicofisica mente – corpo, non solo delle temperature basse e fredde, ma teme anche le atmosfere affettive “gelide” … percepisce lo stato d'animo poco sereno, ogni tensione relazionale, si “sente” vulnerabile, “prova” profondo disagio nei confronti di rifiuti, scarsi contatti emotivi, assenza di cura ed attenzione!!! Anche il diabete può rientrare in un disturbo psicosomatico. Questa patologia metabolica cronica è legata ad una disfunzione del pancreas, con carenza di attività insulinica (incapacità di produrre l'ormone o resistenza cellulare: resistenza insulinica). Oltre ad un eccesso di urina, provoca stanchezza, una sete esagerata e una fame eccessiva … se non curato può portare a complicazioni serie come cecità e problemi renali. Nel diabete le implicazioni psicologiche, dovute alle oggettive limitazioni della libertà del soggetto, sono profonde e ben visibili. E’ un disturbo che colpisce essenzialmente il "controllo" delle emozioni e il tema relazionale del “gestire” lo stato affettivo. Sono persone caratterizzate da "carenza" affettiva, da un vuoto insopportabile, da una profonda tristezza interiore, turbate da sentimenti di abbandono e insicurezza … si sentono vittime di un destino ostile e persecutorio!!! L’ambiente in cui hanno vissuto è stato iperprotettivo e, spesso, autosvalutante. La riduzione dell’affetto produce una condizione emotiva di fame che dà luogo, indipendentemente dal mangiare, ad un metabolismo della fame simile a quella del soggetto diabetico (eccessivo e persistente). I tratti depressivi mascherati - accompagnati da una fragilità emotiva e da rimpianti della loro condizione di vita - segnalano un grande bisogno di attenzione e di amore … un perenne conflitto fra dipendenza ed autonomia. Le persone depresse hanno un rischio raddoppiato di ammalarsi di questa malattia.
opo questa breve escursione su alcuni segni organici oggettivi misurabili e certi fattori che possono influenzare patologie funzionali importanti, torniamo in carreggiata. Possiamo somministrarci tutti i farmaci specifici, innovativi e di ultima generazione, ma se non cambiamo l'atteggiamento conflittuale con noi stessi e gli altri, la risposta biologica sarà insufficiente. Attenzione, i farmaci sono strumenti - indispensabili - se usati correttamente - per il nostro benessere e, soprattutto, contribuiscono a migliorare alla grande la qualità della vita di tutti i giorni; l'uso di il ricorso ai farmaci è indispensabile anche per tutte quelle risposte fisiologiche che il corpo - quando non viene “rispettato” - difficilmente riesce a controllare, gestire o fare da solo: sostituire, prevenire, alleviare, correggere e, non meno importante, rendere la vita più lunga e di buona qualità … vanno sempre aiutati con uno tile di vita sano e comportamenti autentici!!! Anche se adottiamo un ruolo attivo, determinato e mirato per gestire la malattia - eliminiamo i sintomi manifesti, ottenendo un momentaneo di sollievo - lo stato strutturale sottostante - se si rimane in balia di conflitti interiori ed emozioni profonde - non viene rimosso completamente; l'intervento curativo sarà sempre parziale ed incompleto perché rimangono attivi squilibri metabolici e sbalzi ormonali; non vengono toccati o corretti in profondità i segnali elettrici, la comunicazione chimica, e tutti quei potenti messaggi connessi alla struttura mente - corpo; l'intervento risolutivo, su una condizione fisica sia strutturale sia funzionale, si ottiene tenendo conto indistintamente di tutti i fattori coinvolti: organici, mentali e sociali (OMS); un benessere completo si ha, quindi, solo “bonificando” l'intero “terreno” sottostante; si percepirà uno stato di “leggerezza” fisica, mentale e sociale solo quando i due “mondi” mente – corpo sono in pace ed armonia tra loro; dobbiamo tenere ben presente che lo stato di equilibrio può essere determinato non solo da fattori fisici e psichici, ma influenzato anche da dinamiche ed interazioni sociali più o meno conflittuali: esperienze dirette e sfide quotidiane possono creare tensione e condizionare lo stato di salute. Se lo stato di “salute” si raggiunge attraverso un attento e rigoroso esame clinico globale sul soggetto, anche le metodiche terapeutiche applicate devono avere un approccio non solo allopatico, ma, soprattutto, olistico, ovvero, bisogna attivare discipline specifiche per agire contemporaneamente a livello biologico, psicologico e sociale ... campi distinti, ma sempre interdipendenti!!!
iprendiamo in mano il “sestante” e continuiamo la “navigazione” mantenendo, sempre, la giusta “rotta” nel perseguire questo nostro progetto culturale. Sappiamo che poca serotonina è indice di depressione. Il triptofano aiuta la serotonina perché è il suo precursore (il corpo lo trasforma in serotonina): un amminoacido che si trova nelle proteine ed agisce come neurotrasmettitore; dobbiamo introdurlo con l'alimentazione perché il corpo non lo produce; è un prezioso amminoacido essenziale che regola l'umore ed aiuta a prendere sonno (la serotonina si trasforma in melatonina): livelli bassi sono stati associati ad atti aggressivi e violenti; questo amminoacido o nutriente si “trasforma” in serotonina nel cervello e si trova nei seguenti alimenti: tuorlo, salmone, tonno, carni bianche, latte e formaggi. La mancanza o carenza di certi minerali nel corpo può, inoltre, generare profondi squilibri ormonali: influenzare i livelli di estrogeni e progesterone; un basso contenuto di magnesio espone - pur essendo noto come buon sedativo e ottimo “sonnifero” - direttamente a tratti depressivi importanti ed ingiustificata irritabilità; un minerale che, oltre a partecipare a più di qualche centinaia di reazioni enzimatiche, è fondamentale per metabolizzare proteine e carboidrati. Esistono vari tipi di magnesio e ciascuno ha la sua precisa funzione: Pidolato - stress, irritabilità, stanchezza -, Malato - stanchezza, depressione, insonnia -, Bisglicinato - stress, ansia, tensione, crampi -, Citrato - sistema nervoso e muscolare, stanchezza - e Cloruro - cellule, muscoli, circolazione, cuore. In generale, per problemi di sonno va assunto (lontano dai pasti) prima di andare a letto, per i momenti ansiogeni a pranzo, mentre per tratti depressivi piuttosto marcati a colazione. Livelli elevati di rame, inoltre, producono sovraeccitazione cerebrale, mentre un suo dosaggio corretto rende quest'organo attivo, agile e scattante … in persone con una quantità elevata di rame sono stati riscontrati comportamenti aggressivi, collerici e violenti. L'ansia, lo stress e la depressione bruciano velocemente la Vit. C.
n suo corretto dosaggio non solo produce una sensazione di benessere e sostiene il sistema immunitario, ma allontana anche stanchezza ed irritabilità. Un respiro corretto e profondo è, inoltre, fondamentale per unire mente e corpo: fornisce un giusto quantitativo di ossigeno nel sangue, produce consapevolezza mentale e rinforza i sensi; agire sul respiro in modo profondo e consapevole fa bene alla salute: migliora la concentrazione, aumenta l'energia e facilita il rilassamento; se poi è ben eseguito e con una certa continuità cura corpo, anima e spirito; distende, riduce lo stress e guarisce le ”ferite” in profondità: aiuta a risolvere problemi di carattere sia fisico sia mentale ... una ventilazione polmonare efficace ed ottimale aiuta a gestire tutte quelle emozioni parassite che confondono, controllano, gestiscono un modo di fare che condanna alla dipendenza emotiva (stress, ansia); l'esperienza respiratoria, se corretta, può, come una buona seduta ipnotica, rilassare, ridurre tensione ed affanno: portare energia, forza, armonia, benefici nel corpo, nella mente e nello spirito … promuove, indubbiamente, un senso di pace e calma interiore!!! Unisce mente e corpo, controlla le emozioni, e regola in maniera ottimale il sistema nervoso autonomo (SNA); un ciclo completo di respiro - inspirazione ed espirazione - non solo mette in contatto il corpo con la mente, ma - migliorando l'equilibrio generale - rende più attive, resistenti e forti queste due dimensioni … si diventa più determinati, sicuri e decisi nell'affrontare situazioni di emergenza!!! Un breve e semplice esercizio respiratorio pratico, indicato di seguito, potrebbe metterci in “carreggiata”, correggere e ripristinare alcune funzioni psico - fisiche: ””Sedetevi su una sedia comoda, mantenete la schiena dritta, appoggiata allo schienale e la pianta dei piedi aderente al pavimento; socchiudete la bocca e con la punta della lingua, leggermente “arrotolata”, toccate la base dei denti incisivi interni superiori (gengive), mantenetela lì ferma per tutta la durata dell'esercizio … espirate ed inspirate lentamente e profondamente attraverso la bocca … ora chiudetela e inspirate attraverso il naso contando mentalmente fino a 5 … trattenete il respiro mentre contate nuovamente fino a 6 (con l'allenamento si può arrivare a contare mentalmente fino a 8) … ora espirate, buttate fuori l'aria in modo energico come se doveste soffiare per spegnere una candela.””” E' una tecnica respiratoria semplice e tonificante che può essere realizzata ovunque ci si trova; eseguita cinque – sei volte al giorno calma la mente e riduce lo stress. Non scoraggiatevi subito se i “miglioramenti” non si presentano immediatamente, serve allenamento, tempo, costanza e continuità!!! Il segreto è, per ottenere discreti risultati, pazienza e perseveranza. … mai tirare i remi in barca dopo un paio di tentativi!!!
nche un buon rilassamento può favorire - attraverso l'ipnosi terapeutica - uno stato diffuso di calma, quiete e pace interiore … aiuta in modo sereno a riprendersi dalle difficoltà e, soprattutto, conciliarsi con un corpo spesso teso e dolorante!!! Scuote dal torpore psicologico, cancella il “brusio” mentale, sostituisce percorsi relazionali ed affettivi conflittuali con rapporti più intensi, genuini e spontanei; un'esperienza scientifica semplice ed efficace per ridurre preoccupazioni e liberare il cervello da quel flusso continuo di pensieri parassiti, inutili ed opprimenti. L'ipnositerapia è una pratica clinica medica che ha una base sia neurologica sia psicofisiologica; uno strumento terapeutico che può aiutare a superare conflitti psicologici e, nel contempo, mobilitare preziose e profonde risorse biologiche per affrontare e risolvere le sfide quotidiane invadenti, intense e fluttuanti: migliora resilienza, aumenta la capacità di generare idee originali ed innovative; una disciplina “completa” che se viene realizzata con convinzione, impegno e regolarità non solo porta notevoli vantaggi e benefici all'intera struttura psicosomatica, ma anche stabilità al mondo affettivo, relazionale e sociale; coinvolge contemporaneamente sia la sfera biologica e neurale sia la dimensione cognitiva: rallenta il battito cardiaco, riduce la tensione muscolare, abbassa la pressione arteriosa e mantiene il respiro profondo; può facilitare, a livello psichico, il processo di elaborazione delle informazione e velocizzare la gestione o la risoluzione dei problemi emotivi; porta stabilità ed equilibrio psicosomatico: promuove “sollievo” generale e una buona qualità di vita!!! Un benessere psicofisico profondo e duraturo che rafforza il corpo, produce energia, accresce le strategie difensive psicologiche nel gestire ansia, stress e depressione; se eseguita con una certa regolarità, costanza e continuità, migliora la concentrazione, lucidità mentale e la voglia di fare … “assiste” nei cambiamenti affettivi, supporta nel “virare” verso territori emotivi nuovi, inesplorati, più creativi e soddisfacenti, migliorare abitudini stantie… una deviazione di itinerario decisamente più vantaggiosa e salutare perché si è in armonia con il corpo e la mente: con se stessi ed il mondo intero!!!
i diventa, infatti, con la pratica e il giusto allenamento, più forti, energici, dinamici ed attivi!!! Tale metodica terapeutica può aiutare - rinforzando il metabolismo e le difese immunitarie - a raggiungere non solo armonia mente – corpo, ma anche a modificare tutti quei processi disfunzionali come pensieri catastrofici, convinzioni ossessive, pregiudizi e schemi cognitivi rigidi che fanno vedere il mondo completamente in bianco o nero: tutto o niente … rimuovere, comunque, atteggiamenti negativi che ostacolano la crescita personale!!! In breve, non ha effetti iatrogeni e collaterali!!! E' efficace per far “digiunare” il cervello da da “tarli” mentali fastidiosi, liberare da “gabbie” cognitive limitanti, cancellare abitudini che rallentano il potere di libero movimento, eliminare pensieri noiosi, ripetitivi ed invalidanti ... concilia mente e corpo quando si trovano in uno stato confusionale associato ad una forte tensione!!! Uno strumento “maneggevole” e “semplice”, alla portata di tutti e, soprattutto, davvero potente per contrastare tutti quelle “cianfrusaglie” mentali invadenti, intrusive ed indesiderate che limitano il potenziale affettivo, psicofisico e relazionale; fa sentire ancora vivi e favorisce un funzionamento più naturale e spontaneo a livello respiratorio, digestivo e circolatorio; una metodica terapeutica che può portare enormi vantaggi sia per quanto riguarda l'autostima, sicurezza e fiducia in se stessi ... per trattare in profondità tutte quelle trappole mentali, modelli di pensiero acquisiti insensati e condotte dannose che ostacolano l'evoluzione psicosomatica!!! E' una metodica terapeutica “completa” utile per potenziare la chimica cerebrale che sa sempre, con grande saggezza, proteggere e rigenerare - in ogni momento - l'intera struttura corporea … sostiene il corpo, fin che può, nel correggere le nostre mancanze e disattenzioni!!!
romuove, a livello psichico ed emotivo, inoltre, un maggior senso di autodisciplina, determinazione, energia e sicurezza. Uno stato psicofisico che rilassa e purifica in profondità mente e corpo, porta enormi vantaggi sia a livello fisico sia a livello mentale ... uno stato di veglia – rilassamento al limite del sonno che rende la struttura psichica più solida, resistente e consapevole!!! Ricorda, nello stato ipnotico non si è mai in balia degli altri (specialista), ma sempre “presenti” a se stessi, a ciò che si sta realizzando e, soprattutto, non si perde mai il controllo della situazione, ma migliora sia la concentrazione sia la ricettività ... si potrà interrompere l'esperienza in qualsiasi momento lo si vorrà!!! Si possono raggiungere, comunque, buoni risultati con l'ipnosi solo dopo un adeguato addestramento e un giusto progetto terapeutico individuale: un intervento curativo specifico e sempre personalizzato; i risultati migliori si raggiungono solo con un buon allenamento, costante e prolungato, e, soprattutto se ci si avvicina ad esso con dedizione, curiosità, voglia di conoscere ed imparare qualcosa importante di se stessi. Per usarla con “disinvoltura” richiede tempo, determinazione e ripetizione: è un vero e proprio investimento sia fisico sia mentale. Lasciatemelo dire, ancora una volta, che le risorse “naturali” più preziose e migliori sono sempre dentro di noi, ed è lì che dobbiamo attingere, rivolgere lo sguardo per cercare conforto, trovare risposte, soluzioni adeguate ai nostri guai, tormenti quotidiani e recuperare una discreta stabilità emotiva, e mai sul mondo circostante ... aiuta ad esprimersi in modo autentico e spontaneo, a sperimentare le vere sensazioni di benessere per una vita più armoniosa ed equilibrata: soddisfazione, vitalità e serenità!!! Seguendo questa linea l'ipnosi, quindi, non è solo arte, ma anche - se di buona qualità - una preziosa medicina: efficace, rigorosa scienza, potenzialmente benefica e curativa; prepara il terreno (biochimico) per una vita sana, felice e, soprattutto, produttiva: una spinta per cominciare bene ogni cosa sia a livello affettivo sia in ambito sociale e lavorativo.
on le immagini stimolate da questa metodica terapeutica ci si mette in contatto con gli istinti, con il “torrente” interiore libidico, ovvero quel piacere che nutre e fa bene ai nostri neurotrasmettitori (alla mente "senziente"); in questo modo si riattivano importanti neuroni cerebrali ed energie profonde che ci fanno uscire da ogni disagio e condizione d'attesa ... una nuova situazione bio – chimica che aiuta ad autoaffermarsi, ad esprimere il massimo potenziale creativo, a contare sulle proprie risorse interiori ed energie più autentiche. Aiuta a venire a patti con i conflitti quotidiani, a pensare bene, in modo nuovo, realistico e fare sonni tranquilli; un intervento terapeutico che dà la forza e l'energia per resistere alle avversità: guarire le ferite emotive, sopravvivere alle sventure con una certa “disinvoltura” … accresce certamente la voglia di vivere!!! Quanto finora descritto potrebbe sembrare, per alcuni lettori, un lungo elenco solo di buoni propositi per ingentilire gli animi, per altri, invece, descrizioni poco oggettive o piuttosto fantasiose ... non è certo così!!! Ciò che è stato menzionato fin qui è solo una piccolissima parte reale di quello che la nostra mente potente può realizzare con un giusto impegno e costante allenamento; quando è libera da crucci, cianfrusaglie, tormenti emotivi inutili e pregiudizi vari fa cose davvero grandiose e meravigliose!!! Credetemi, sono davvero tante le nostre risorse latenti!!! Perché allora - se si vuole veramente pianificare la vita in modo originale e promuovere il vero benessere - non ci mettiamo subito in gioco, valorizziamo i punti di forza, cominciamo ad operare in prima persona attraverso un ruolo libero, autonomo ed attivo?
olo se cominciamo a sbandierare, tirare fuori, mettere a frutto, trarre il massimo vantaggio dalle nostre vere risorse interiori senza nessuna "speculazione" e compromesso, possiamo raggiungere le “vette” più alte; liberare o rinforzare, senza tanti sforzi, attraverso impegno, curiosità, determinazione e autodisciplina, tutte quelle doti preziose e di buona qualità che giacciono silenziosamente dentro di noi ... sono, tante, senza esagerare, davvero tante!!! ... già pronte a metterci sulla strada giusta: creare e favorire la vera crescita interiore!!! Tutte le metodiche distensive immaginative sono state recentemente, dal mondo scientifico, rivalutate e considerate positivamente; tecniche che diventano, in questo periodo storico frenetico e caotico, fondamentali per stimolare la mente e rafforzare la propria immagine ... hanno ricevuto il giusto riconoscimento terapeutico perché si rivelano un ottimo strumento come rimedio alle molteplici aggressioni della vita quotidiana …le aggressioni sono tante e alterano sempre più, velocemente, l'uomo e l’ambiente circostante. L’essere umano, spesso, da solo, non può uscire vittorioso da queste minacce che gravano su di lui e da questi scontri frenetici spesso ingestibili: sviluppa sempre più insicurezza, diffidenza e timori continui per la sua incolumità. Oltre alle aggressioni appena citate, non bisogna dimenticare che la tensione nervosa scaturita da tali situazioni determina anche un notevole squilibrio alimentare: i casi di sovrappeso sono quasi triplicati con un incremento delle malattie cardiovascolari piuttosto serio ed invalidante. Ricorda, una mente stanca, svogliata e “concentrata” solo sul “disfattismo” sistematico (sindrome di Cassandra), produce non solo scenari drammatici e devastanti, ma anche disistima, debolezza, insicurezza, instabilità mentale e, soprattutto, può facilitare a diffondere un senso diffuso di fallimento.
icorda, l'ipnosi è “scienza” non fantascienza!!! Il fenomeno ipnotico non ha nulla di magico o di soprannaturale, ma è uno stato di coscienza indotto benefico, utile per raggiungere una condizione di serenità, soddisfazione e gioia interiore. Una interconnessione psicologica e fisiologica normale che si manifesta a seguito di un profondo rilassamento: riduce distrazione, migliora concentrazione e attiva apertura mentale; una corretta funzionalità cerebrale che produce maggiore consapevolezza ed armonia: un giusto equilibrio tra mente e corpo!!! Abbiamo a che fare con mezzo di comunicazione semplice, speciale funzionale e, soprattutto, “potente” ... si basa su principi neurofisiologici scientificamente attendibili e validi; numerosi studi e ricerche sull'ipnosi, infatti, approvano la sua efficacia in svariati ambiti ... porta a notevoli benefici terapeutici sia funzionali sia organici!!! Tale pratica psicofisica coinvolge ed attiva direttamente aree cerebrali specifiche per elaborare informazioni e raggiungere - in maniera più concreta e spedita - grandi “traguardi” esistenziali … stabilire spazi di libero movimento, buona considerazione di se stessi e a prendere le distanze dal bisogno continuo ed esasperato di compiacere, e assecondare gli altri: essere liberi ed indipendenti!!! Stimola dunque - con il giusto allenamento - memoria, acutizza attenzione, produce una mente più flessibile e consapevole. Coinvolge, attraverso la produzione di immagini naturali, saperi originali ed innati: “visioni” mentali libere, autonome e spontanee che aiutano ad uscire da circoli mentali viziosi e pericolosi … abitudini “dannose” per se stessi e la comunità intera!!! Un percorso psico - fisico pratico che toglie dubbi, rende più sicuri, stimola e riattiva risorse creative nascoste. Un mondo mentale fantastico che aiuta a mettere in campo buoni propositi e, soprattutto, le azioni giuste: cura, crea una visione lucida, chiara e serena della realtà; le immagini spontanee prodotte insegnano ad ascoltare i propri bisogni sia fisici sia mentali e, quindi, aiutano, a delimitare i propri spazi, confini e limiti: riequilibrare il rapporto “malato” con se stessi e gli altri!!! Durante questa esperienza la chimica cerebrale - prodotta da impulsi neuronali costanti, regolari e uniformi - non solo fa emergere sensazioni di forza e vitalità, ma spinge, con i suoi impulsi primari, anche a cercare con entusiasmo nuove motivazioni, interessi e il desiderio di cambiamento: stimolare la curiosità, risvegliare la voglia di conoscere, esplorare, innovare se stessi ed il mondo circostante; le immagini sono sempre lì a portate di mano, nascoste e custodite dentro di noi con un potere immenso, basta solo stimolarle!!! Se siamo motivati e di buone intenzioni possiamo “guarire”, realizzare progetti e risolvere le cose impegnative di tutti i giorni … essere presenti a se stessi e più determinati, vivere in modo armonioso e sereno!!!
e immagini, quindi, spengono i pensieri contorti e facilitano un sonno tranquillo: attivano strutture cerebrali in grado di alleviare i dolori e diradare le “foschie" mentali (ipotalamo); mettono in contatto con un territorio energetico interiore profondo ed inesauribile, fatto di consapevolezza, emozioni, potere creativo, sensazioni ed intuizioni; un mondo “fantastico” che porta lontano da “pensieri” tormentati ed indesiderati, caratterizzati da paure, pregiudizi, rimpianti, rassegnazioni, autocensure, perfezionismo, ipercontrollo e doveri forzati; fa tabula rasa ai “piani alti”: cancella tutto per partire da zero!!! Una operazione che serve a rigenerare e ripulire completamente l'intera struttura psicosomatica: mente e corpo ne escono vincitori. Le immagini mettono in moto le potenzialità personali, ripristinano tutte quelle innumerevoli risorse “arrugginite” ed ignorate da tempo ... impedite e bloccate da apatia e disinteresse!!! Durante l'esperienza ipnotica, il cervello si nutre del nuovo e libera una quantità maggiore di sostanze del benessere (serotonina, dopamina, endorfine e ossitocina)!!! Se viene insegnata, condotta da seri, scrupolosi ed aggiornati professionisti, praticata con impegno e costanza, in modo continuativo e regolare da parte del soggetto, aiuta ad acquisire autostima, forza e determinazione; fornisce una importante difesa psicofisica e, nel contempo, un concetto di se stessi nuovo, originale e decisamente migliore … rende consapevoli delle cause dei vari disagi emotivi e, quindi, indica la via giusta da percorrere per uscire da situazioni di stallo … aiuta a prendere le distanze da abitudini dannose!!!
n breve, migliora “ferite”, risolve vari problemi, ridà equilibrio e serenità interiore, favorisce una discreta serenità, una sana felicità e una diffusa calma mentale; creando, poi, una personalità matura, equilibrata e saggia, rende meno aggressivi, apprensivi e più tolleranti verso se stessi e gli altri, garantisce risorse energetiche personali e, soprattutto, regala una vita piena di interessi e soddisfazioni: un vivere intenso, ricco e gratificante; ci si scopre più coraggiosi, cordiali, affettuosi e, perché, no, anche un po' più decisi, spiritosi e simpatici!!! Avvicina con una certa curiosità a tutto ciò che è utile e vantaggioso, mentre allontana in modo del tutto disinteressato e spontaneo da ciò che non lo è; orienta a fare le scelte giuste, rende forti e leggeri, in grado di realizzare i propri sogni, influenzare e riformulare percorsi esistenziali più gioiosi, raggiungere obiettivi e traguardi di valore, crea quella giusta sensazione di essere importanti e utili, la certezza che ogni cosa può essere - con il dovuto impegno e motivazione - raggiunta, posseduta o facilmente conquistata con pochi sforzi e nessun giro mentale tortuoso, allontana dal passato colmo di sensi di colpa, ricordi minacciosi ed offensivi (depressione), fa prendere le distanze da un futuro caratterizzato da forti timori ed intense paure (ansia): insegna a vivere nell'attimo, nel reale, nel qui e ora … nel presente concretamente!!! Conta solo quello che si fa ora, oggi … ricorda, il potere di cambiare sta sempre nel presente … ci si attacca ad un tempo inesistente (passato che non puoi cambiare - futuro che non c'è) perché quello che si sta vivendo (presente) non è per nulla felice, entusiasmante, poco stimolante ed eccitante!!! Ed ora, un breve e semplice esempio pratico. Dopo aver trovato una sistemazione comoda su un divano, chiudi gli occhi delicatamente … e piano piano orienta la mente, la tua mente sul tuo corpo e sulle sensazioni che da esso ti arrivano … il corpo … il tuo corpo sorretto, sostenuto, accolto dalla superficie d'appoggio … il tuo corpo, alcuni punti del quale più di altri, sono in contatto con la superfice d'appoggio (percepire mentalmente i punti di contatto del corpo con il divano) … il tuo corpo … il tuo corpo che sa come respirare e, col respiro, l'aria entra ed esce dal tuo corpo … l'aria che entra … l'aria che esce (ripetere mentalmente più volte) … e ogni volta che l'aria entra i tuoi polmoni si espandono e con loro il tuo corpo … mentre ogni volta che l'aria esce … la tua schiena si abbandona piacevolmente sulla superficie d'appoggio … l'aria che entra l'aria che esce … ogni volta che l'aria entra ed esce dal tuo corpo … ogni volta che respiri … si va sempre più realizzando … uno stato particolare … uno stato in cui ogni parola, ogni sensazione, ogni pensiero … si può trasformare in immagine … ed è propria un'immagine che ora, piano piano, si forma nella tua mente …
tai camminando tranquillamente lungo una spiaggia … è una calda giornata d'estate … Il sole è di un colore giallo dorato … fa caldo … molto caldo … un tepore “buono” e “gentile” … amichevole e benefico ti accompagna ...il cielo è di un azzurro splendente, la sabbia riluce come oro … senti sotto i piedi la sabbia calda … sulla battigia la sabbia è, invece, umida e compatta … cammini e cammini … la sabbia … è particolarmente calda … avverti nell'aria calda e gradevole l'odore e il sapore di sale … il sole ti riscalda … ti senti leggero e sereno … la sensazione di calore è sempre più forte … confortevole ... accogliente … il tempo passa lentamente … ora la sensazione di calore è talmente intensa, ma piacevole, che desideri entrare nell'acqua … e piano piano entri ed inizi a muoverti nell'acqua del mare … nuotando nella direzione che preferisci … quella che decidi tu va bene comunque ... l'acqua è calda piacevolmente calda … un calore che si diffonde in tutto il tuo corpo e ti rende leggero … ti accompagna un profondo senso di pace e libertà ... sentimenti intensi di leggerezza e sicurezza … ora, però, anche se è così piacevole … è ora di tornare sulla spiaggia … e con disinvoltura .. con la solita modalità che contraddistingue ogni tuo comportamento, esci dall'acqua … ti siedi sulla sabbia calda … completamente calda … se vuoi puoi sdraiarti ... il calore si diffonde in tutto il tuo corpo … guardi il mare … ti senti perfettamente calmo, tranquillo e sereno … chiudi gli occhi alla luce, al calore del sole ... sonnecchi … puoi sognare, lasciare libera la tua mente ancora per un po' … (lascia passare qualche minuto) ... (usa la seguente formula per la ripresa) ... Ora piano…piano … lascia andare quanto stai vivendo … riprendi contatto con l'ambiente in cui ti trovi … senti i suoni … i rumori … orienti la mente … la tua mente sul respiro … sui punti di contatto del tuo corpo con la superficie d'appoggio … qualche respiro profondo senza fretta ... comincia a fare qualche piccolo movimento … i piedi … le gambe … la schiena… le braccia … le mani … il collo … la testa … sbadiglia tranquillamente … e lentamente apri gli occhi. Questa traccia può essere letta da un amico di fiducia oppure registrata. Attenzione, ognuno di noi ha la sua traccia, le sue immagini terapeutiche specifiche; non tutti necessitano di ambienti marini o montani, spetta sempre allo specialista - attraverso una anamnesi accurata - proporre al paziente la traccia specifica ... formulare un programma terapeutico con i relativi temi peculiari; le immagini devono - per funzionare - essere ripetute più volte; minimo - sempre in funzione del contenuto e del programma terapeutico - cinque volte.
ipetiamo ancora una volta questa frase affermativa: ”Ognuno di noi è unico ed irripetibile”; non siamo la fotocopia di nessuno, ogni confronto è, pertanto, superfluo e fuori luogo. Adeguarsi con rassegnazione a valori, atteggiamenti e comportamenti altrui o uniformarsi a delle regole relazionali contraddittorie e discordanti, può solo disorientare, minare l'autostima, creare incertezza e insicurezza … non è possibile omologare le caratteristiche di una persona a quelle di un'altra … perché sono tutti elementi unici ed irripetibili!!! Guai “livellare” o “appiattire”, allo stesso modo, la gente … perché, altro non si fa, che cancellare la loro precisa individualità ed originalità … tutto si spegne, perde vitalità e ogni cosa diventa monotona!!! Ogni percorso evolutivo è, sempre, strettamente personale: siamo unici!!! Sono tratti distintivi che rendono ogni persona singolare e “grande” … definiscono “quadro clinico”, personalità, identità più profonda ed autentica dell'individuo; i vari successi o “traguardi” raggiunti sono sempre in funzione dell'impegno individuale assunto, determinazione, voglia di agire e decisioni prese ... ogni individuo è diverso, non migliore ma, sempre, originale, prezioso e speciale … mai comune ad un altro!!! Non esistono aspetti personali completamente identici, come passioni, “sguardi”, interessi ed obiettivi, tra due individui!!! E' un fenomeno caratterizzato da un complicato miscuglio di stati d'animo ed un intreccio complicato di pensieri, scelte e valori soggettivi che ci rendono “diversi” l'uno dall'altro. Per questa ragione l'approccio terapeutico deve essere, immancabilmente, centrato sulla persona … sempre personalizzato, adattato ed adeguato al contesto, esperienze dirette, esigenze del momento e rispetto di quella precisa identità!!! L'azione terapeutica strategica adottata, quindi, oltre a considerare l'individuo nella sua totalità (sistema olistico), deve creare un ambiente favorevole ed autentico, attivare potenzialità assopite e facilitare la libera espressione in modo tale che lui stesso possa gestire autonomamente la sua crescita personale!!! Uno “stile di vita” personalizzato, indossato come un abito sartoriale, adattato ad esigenze e caratteristiche specifiche. Un percorso terapeutico personalizzato, che prende in esame ogni caratteristica del soggetto: personalità, condizione fisica, interazione col mondo circostante, bisogni e i suoi vissuti concreti. Tieni presente che quello che va bene per uno non è detto possa andar bene per un altro, quindi, ogni intervento deve basarsi, rigorosamente, sulla raccolta completa di elementi espressi direttamente dal soggetto: clinici, emotivi, relazionali e sociali. Bisogna curare sempre il malato non la malattia!!!
ttraverso i segnali del corpo - movimento, sintomi, posture, disturbi, espressione e vestiario - comunichiamo a noi e agli altri, più o meno consapevolmente, come ci sentiamo o vorremmo essere e apparire ... le nostre convinzioni vere o finte realmente vissute!!! Gesti che ci possono rendere naturali o falsare la nostra spontaneità: plasmare la realtà o influenzare ogni cosa!!! Alla muscolatura, liscia o striata non sfugge mai nulla: percepisce sempre questo tipo di clima emotivo. Segnala, attraverso contrazione o distensione, i veri stati d'animo: sensazioni ed atmosfera dell’ambiente circostante; prende in “consegna”, dunque, nel tempo presente, nell’istante, qui e ora, qualsiasi giudizio di valore, ostilità, pregiudizi, disagio, insicurezza e competizione ... in quel preciso frangente il corpo realizza ciò che la mente declina!!! Ogni stato emotivo “bloccato” o rifiutato “spegne” le sensazioni, per cui il corpo non può che esprimersi attraverso un fastidioso malessere “funzionale” … all'inizio intermittente poi continuo!!! … non TEMERE, il corpo non è mai un nemico o un estraneo, ma un alleato, ti dà ogni giorno “segnali” specifici e concreti sullo stato reale di benessere e di salute dei vari organi: ascoltalo con più attenzione e conta su di lui, non far finta di niente … i disagi vanno ascoltati perché parlano della nostra vita … non meno importanti sono pensieri, idee, rapporti, esperienze e vissuti perché sono la base della nostra identità!!! Diversamente, il corpo rimanendo inascoltato, non solo avverte, chiede “aiuto”, ma protesta anche che stai “boicottando”, mascherando o nascondendo sentimenti e sensazioni preziose … la sua “VOCE” ti rimette sulla strada giusta!!! Non esiste processo patologico che sia fuori della portata di questo strumento terapeutico fantastico. Ricordiamolo e ripetiamolo ancora una volta che uno dei segreti più importanti della psicosomatica è contenuto in questa piccola e semplice frase: ”””Tutte le cose che ci fanno star bene sono - senza ombra di dubbio - quelle che nascono dentro di noi naturalmente, spontaneamente e sono prodotte sempre senza nessuna forzatura""" ... non certamente le invasioni scriteriate, infatuazioni, dipendenze, ricatti emotivi, disattenzioni, veleni alimentari ... non quelle prese in prestito da “suggerimenti” ambigui, da chi vuole a tutti i costi pilotare, controllare o farci apparire ... influenze strane, di parte, sofisticate ed artificiali!!!