Rimanere “SANI” …
volte avere la consapevolezza e riconoscere perfettamente il proprio stato di salute, evitando abilmente i conflitti emotivi – perché a lungo andare fanno ammalare – serve, purtroppo, a ben poco. Risulta più realistico prendere atto che la propria volontà non può fare nulla contro alcune sofferenze psicologiche: il partner ci abbandona, nostro figlio è dedito alla droga, quando perdiamo il lavoro e non riusciamo a pagare i debiti o quando ci troviamo improvvisamente invischiati in qualche questione legale. Per superare senza danno questi fenomeni di profonda infelicità è dunque necessario rafforzare contemporaneamente la mente ed il corpo. I problemi di natura affettiva, quindi, legati in gran parte al partner, alla famiglia, alla sessualità e alla vita professionale e sociale che si estrinsecano, inevitabilmente, in disturbi psicosomatici andrebbero affrontati di preferenza nel modo seguente:
1 - Innanzitutto rivolgendo più attenzione a se stessi.
2 - Dedicando più tempo ed energia alla vita sociale (coppia, famiglia e amicizie).
3 - Rinforzando gli organi interessati e le loro funzioni, abolendo le cattive abitudini e stili di vita.
URA DI SE STESSI (punto 1). Perché l’essere umano possa sviluppare una buona stima di se stesso, mantenere e vivere armoniosamente i rapporti interpersonali è necessario che la psiche sia in perfetta forma, diversamente vengono a mancare tutti i presupposti per una buona salute. Ognuno di noi può avere cura del proprio apparato psichico attraverso pensieri di cui si appropria col tempo e che acquisisce attraverso le esperienze. In realtà, si tratta di mettere in atto quei processi psichici e quelle “formule” mentali (stili di vita, schemi mentali modi di pensare), di seguito indicate, che consentono di migliorare e di risparmiare quella preziosa ed indispensabile energia mentale utile per vivere in perfetto equilibrio psicosomatico:
- Io sono io e tu sei tu, per cui il mio scopo non è quello di soddisfare le tue aspettative. E tu a tua volta non devi orientarti e basarti su di me.
- Insieme possiamo rendere la vita più vivibile, per questo motivo non mi pongo in una posizione di predominanza, né di subordinazione nei tuoi confronti.
- Tu non sei perfetto e io non sono perfetto, quindi non aspettiamoci mai soluzioni perfette.
- Mi riservo il diritto di cambiare la mia opinione: perseverare nell’errore è una condizione di stasi; esercitarsi, apprendere e riconoscere sono condizioni di progresso.
- Abbandono ciò che è negativo, questo vale per le opinioni, le cose e le persone. Nessuna “mente” sopporta a lungo la negatività.
- La mente e il corpo sono un’unica entità, per questo motivo l’unità psicosomatica è molto di più della somma di tutti gli elementi parziali.
- Attuare quei gesti con valenza pratica ed emotiva che consentono di nutrire ed incrementare il proprio benessere e di stare bene con se stessi, indipendentemente dalle attenzioni che ci possono riservare gli altri.
ER MIGLIORARE LA VITA DI RELAZIONE (punto 2). Per relazione solitamente si intende il rapporto di coppia, ma per i nostri fini descrittivi includiamo anche le relazioni che comprendono amicizia ed ambiente lavorativo. Per gestire con successo le relazioni interpersonali è necessario innanzitutto essere in grado di svilupparle ma, soprattutto, di mantenerle, diversamente si rimane proprio soli (influenzando anche la salute). L’abitudine (la noia) ai rapporti personali può essere tranquillamente migliorata seguendo i punti di seguito indicati:
- Dedicarsi al proprio partner (colleghi, amici) con intensità crescente in proporzione al tempo condiviso con lei/lui.
- Se la vita di coppia lascia a desiderare, non dare la colpa a se stessi e al partner, perché spesso non vi è alcuna colpa (concentrarsi e individuare il problema, invece, se la coppia ovviamente ha ancora qualcosa da dirsi, è uno dei primi passi per risolverlo).
- Prima di accingersi ad eliminare gli ostacoli dal proprio cammino, è necessario cercare di cambiare il modo di pensare, perché contrariamente a quello che si pensa, attraverso questo gesto, apparentemente banale, anche le cose e le persone cambieranno. Ogni reazione emotiva scaturisce sempre dopo che i pensieri hanno interpretato i fatti e, ovviamente, dopo che si è dato loro un significato. E’ sempre la persona quindi ad avere il potere di decidere come sentirsi in qualsiasi circostanza, perché è stato scelto di pensare e di interpretare in un certo modo le cose intorno a se stessi.
- Esercitarsi a discutere con il partner rispettando sempre le seguenti regole elementari: “Prima di parlare riflettere”, “Se vuoi essere ascoltato, ascolta”, “Fare attenzione a ciò che si sta dicendo e a ciò che realmente si pensa”.
- Imparare a “sognare”. Ciò vale soprattutto per la relazione sentimentale, ma anche nell’ambito lavorativo e nell’amicizia (facilita il talento e la creatività).
- Accettare il principio: la ragione è di tutti (l’orgoglio distrugge il rapporto).
- Convincersi che i compromessi, ovvero la malleabilità nei rapporti, sono sempre positivi: ogni compromesso è una vittoria per entrambe le parti.
- Apprezzare le relazioni sentimentali, di amicizia e di collegialità, non solo per ciò che si ha in comune ma anche per le differenze.
- Non sprecare eccessivamente le forze alla ricerca di mete prefissate: la via è la meta. E’ sufficiente fare un passo per volta lungo il cammino che conduce a migliorare le relazioni interpersonali.
- Esercitarsi nell’arte della dedizione e gustare il piacere che ne può scaturire. Sviluppare la capacità di decidere.
- l’attrazione sessuale gioca indubbiamente un ruolo minore con il passare del tempo.
- Nuove amicizie: quasi tutti risentono dell’influenza delle persone. L’amicizia con persone serene ed aperte ci insegna ad essere più disponibili e sereni, mentre quella con persone “ingrugnite” ci predispone sicuramente ad essere impazienti e rabbiosi. Sarà importante, quindi, al fine di migliorare le condizioni di vita, scegliere con cura le persone che ci circondano
- Liberarsi dei chili in eccesso: un soprappeso superiore al 10% rispetto al peso ideale costa fatica all’unità psicosomatica (può creare problemi di ipertensione, diabete, ecc.).L’ uomo è ciò che mangia (per una efficace azione preventiva corpo – mente è essenziale consumare quotidianamente un quantitativo minimo di 250 g di frutta e verdura e pochi grassi). Per soddisfare la gola, privilegiare la qualità rispetto alla quantità (molti credono che “affogare” l’ansia nel mangiare, nell’alcool, nelle medicine e nello zucchero sia una strategia per sopravvivere in modo vincente… purtroppo l’ansia sa cavarsela bene da sola “nuotando”). Il cibo, inoltre, svolge un ruolo importante nel far aumentare e diminuire i sintomi d’ansia. In generale i dolci, caffeina - tè nero, caffè, bibite e cioccolato - latticini e alcolici, sono da evitare. I cibi, invece in grado di “acquietare” lo stress sono quelli ricchi di complesso vitaminico B, C, E, magnesio, potassio, calcio, zinco e fosforo. E’, indispensabile, quindi, rendersi conto di come il cibo possa influenzare l’umore. Quello che si mangia, quindi, può essere responsabile di come ci si sente.
- Stimolare il corpo: il corpo ha bisogno di stimoli per essere più attraente. Il massaggio psicosomatico è un metodo olistico attraverso il quale si può tranquillamente alleviare la tensione accumulata dallo stress. Un buon massaggio psicosomatico (realizzato da “mani sapienti” e non maniera estemporanea) rilassa i muscoli tesi, allevia i dolori e migliora la circolazione.
- Non trascurare il relax: è indispensabile per mantenere in equilibrio l’unità mente - corpo che alla tensione segua la distensione (rilassamento, massaggio psicosomatico, aromaterapia, ecc.).
- Imparare una respirazione corretta (non dobbiamo dimenticare che la prima funzione fisiologica compromessa in un disagio emotivo è proprio il respiro).
- Fare moto è un mezzo per eliminare l’energia in eccesso depositata nei muscoli sotto forma di tensione e per rilasciare nel flusso sanguigno le endorfine: questo spiega il senso di benessere che si prova dopo aver fatto del moto non competitivo. Come è stato più volte sottolineato, essendo l’individuo un’unità psicosomatica, è molto più facile rilassarsi mentalmente se il corpo è rilassato
- I disturbi, inoltre, contrariamente a quello che si crede, sono dei veri e propri “alleati”: sembra paradossale, ma i disagi sono sempre un campanello d’allarme, attraverso i quali, infatti, viene segnalato che qualcosa nell’unità psicosomatica non funziona.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 - 0532.476055
E-mail: bonipozzi@libero.it
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