Disturbo da Attacchi di Panico (DAP)
l panico è un’intensa manifestazione ansiosa caratterizzata da episodi della durata di 5 - 20 minuti di estrema apprensione e forte malessere psicosomatico per paure irrazionali (ansia anticipatoria). I sintomi di un attacco sono: senso di soffocamento e di costrizione allo sterno, iperventilazione, movimenti oscillatori, nausea, palpitazioni, sudorazione (iperidrosi), tremori, i muscoli della gola si contraggono, brividi o vampate di calore, formicolio degli arti, vertigini, senso di instabilità e terrore di svenire, paura di perdere il controllo (depersonalizzazione, derealizzazione). Il sintomo peggiore è comunque l’opprimente e devastante sensazione che stia per succedere qualcosa di terribile (arresto cardiaco, impazzire). Gli attacchi portano spesso all’agorafobia, che consiste nel temere o nell’evitare i luoghi o le situazioni da cui può essere difficile scappare oppure dove non è facile ricevere soccorso, se necessario (meccanismo di evitamento).
er la maggior parte delle persone questo sentimento di estrema paura non è collegato a qualcosa di specifico e reale. Inizialmente gli attacchi sono inaspettati, man mano che passa il tempo possono verificarsi immediatamente prima o nel momento in cui si affronta un oggetto o una situazione che provoca ansia. Se una persona, ad esempio, è stata colpita da un attacco mentre era alla guida della sua auto o mentre si trova in un luogo affollato, in futuro basterà una situazione simile per scatenare gli attacchi. La cosa più drammatica, al di là del disagio psicofisico, è che queste persone per il loro malessere invalidante possono perdere il lavoro e isolarsi dalla società, sviluppando in tal modo una profonda dipendenza dal partner o da un genitore. Alcuni, se non aiutati adeguatamente, cercano sollievo al terrore rifugiandosi nell’alcol o nelle droghe.
lla larga inoltre dai moralisti (non preoccuparti tanto passerà… non è niente… ti comporti proprio come un bambino, ecc.) in quanto si sa perfettamente che quando si suggerisce a qualcuno di smetterla di preoccuparsi si sente ancora peggio perché questi suggerimenti non fanno altro che aggiungere accuse e sensi di colpa ad una situazione gia molto precaria ed infelice, una condizione che si vorrebbe con tutta la forza cambiare se soltanto si sapesse come farlo. E’ come imporre di non tossire a chi soffre di bronchite! Il DAP, comunque, va curato subito e bene: può sembrare superficiale, ma la maggior parte dai disagi si sviluppano proprio dal ritardo con cui si prende in mano la situazione.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 - 0532.476055
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