Stress … come affrontare i cambiamenti
a vita è davvero complessa e, soprattutto, non fa "sconti" a nessuno. Le persone che amiamo si
ammalano e muoiono. Il denaro finisce. I suicidi tra i giovani aumentano. Il consumo
di droghe tra gli adolescenti è a dir poco esagerato. Le aziende falliscono. I
licenziamenti sono frequenti. I matrimoni vanno a rotoli. Il mondo cambia oggi
con estrema rapidità. Viviamo dunque in una cultura provvisoria, imprevedibile,
incerta sul domani.
ueste esperienze mettono veramente a dura prova ed è
normale che le persone che si trovano in tali situazioni si sentano tristi, ansiose,
adirate, deluse, avvilite, distrutte o incapaci di affrontare le normali
incombenze della vita di ogni giorno. Quando parliamo di stress indichiamo
dunque uno sforzo che l’organismo deve compiere per far fronte a nuove esigenze
e, quindi, adattarsi ai relativi cambiamenti (il tutto sostenuto dagli
ormoni di adrenalina e di cortisolo). Tutti eventi, comunque, che creano
uno stato di maggiore attivazione da parte dell’organismo rispetto alla norma,
come risposta di adattamento a situazioni e contesti percepiti come
problematici e pericolosi. La reazione negativa a una situazione stressante
spesso consiste in un’esagerazione del suo significato e delle sue
implicazioni per il futuro: nella rottura di una relazione amorosa si vede decretata
la definitiva impossibilità di sposarsi, una bocciatura significa non
diplomarsi mai, un semplice dolorino alla schiena significa paralisi totale. Lo stress è innanzitutto un penoso stato di allerta silenzioso; la persona
sente la presenza di pericoli - reali o
immaginati, ma vissuti soggettivamente sempre come ‘veri’ - che mettono a rischio non tanto l’incolumità
fisica personale o quella dei propri cari, quanto il suo equilibrio
psicoemotivo. Se, infatti, esiste, uno stress naturale causato da una minaccia,
per esempio, di una grave malattia, la maggior parte delle fonti di stress
‘patologico’ sono: la paura del giudizio, la
paura degli imprevisti, il timore di non farcela, che le cose vadano male.
ullo sfondo, il terrore di un disastro economico, di una separazione, di una perdita importante. Lo stress si esprime di solito attraverso sintomi psichici come ansia, depressione, attacchi di panico, disturbi ossessivi-compulsivi, tic, oppure fisici come tensione muscolare, cefalea, gastrite, ipertensione, colite, dermatite, tachicardia, obesità, stanchezza cronica (abbassamento delle difese immunitarie). Anche se gravità, durata e sintomatologia di questo disturbo sono apparentemente minori rispetto ad altri disagi emotivi, a volte subentrano complicazioni importanti come il ricorso, da non sottovalutare mai, a sostanze psicoattive per gestire il malessere in atto (alcol, gioco d’azzardo); i sintomi possono persistere per mesi, essere molto disturbanti, dolorosi, autodistruttivi, interferire pesantemente nella vita di una persona o nella sua capacità di seguire con costanza e precisione il programma terapeutico prescritto. I soggetti, infatti, affetti da stress sono spesso talmente angosciati e storditi da non essere in grado di cercare aiuto.
lcuni di loro appaiono insolitamente calmi, il che porta amici e familiari a credere erroneamente che abbiano superato le difficoltà ‘esistenziali’. Non va mai dimenticato che tale malessere causa una profonda sofferenza, interferisce con la capacità di lavorare, di studiare e, soprattutto, ostacola la vita sociale. Le persone che hanno a che fare con questo scomodo compagno di viaggio sono disorientate, dominate da una disperazione esistenziale, sono perennemente tesi, non provano gioia né interesse per gli eventi circostanti, hanno perso ogni speranza e tutto sembra tingersi di colori cupi, nella mente, poi, si affollano pensieri catastrofici, mentre il fisico è provato da un senso di stanchezza diffusa. Farsi aiutare non solo è auspicabile per vivere in armonia con gli altri ma, soprattutto, per la propria salute … RICORDA, chiedere aiuto non è debolezza o vigliaccheria ma sempre un atto di grande coraggio, libertà e autonomia.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551
E mail: bonipozzi@libero.it
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