LA PELLE ...
“specchio” della SALUTE
e malattie della pelle sono senza dubbio le
più comuni e diffuse. La cute è il primo apparato “preposto”
a manifestare il disagio nei bambini più piccoli e non potrebbe
essere diversamente vista l’immaturità psichica che li espone ad
un contatto più diretto e meno schermato con l’ambiente
circostante. Pelle e mente: il connubio è perfetto,
soprattutto quando abbiamo a che fare con disturbi cutanei.
Le reazioni “a pelle” non sono però prerogativa
dell’età evolutiva, si verificano in tutti quei momenti in cui la
mente non riesce a contenere adeguatamente emozioni che sfuggono al
controllo, ecco che, improvvisamente, i disturbi dermatologici si
incaricano di far affiorare il malessere: di
renderlo manifesto. La pelle non può essere
considerata come un organo “superficiale”.
Essa è davvero di più: rappresenta
una dimensione dove i nostri modi d’essere si legano e si
intrecciano con il mondo, dove il nostro essere, la nostra vita
dialoga con l’esterno. Ecco perché la sfera cutanea
va “letta” in più modi,
scoprendo cosa significano e come vanno affrontati tutti i disturbi
che l’affliggono. La pelle - come precitato nell'articolo della
settimana scorsa - è l’organo più esteso del nostro corpo,
eppure difficilmente le diamo importanza come il cuore,
fegato, reni, polmoni.
l rapporto che abbiamo con la pelle è del tutto esclusivo, nella
nostra percezione non abbiamo la pelle ma “siamo”
la nostra pelle. E non è un caso, se analizziamo infatti il valore
funzionale e simbolico di questo apparato ci renderemo conto che esso
è strettamente connesso alla nostra identità più profonda ma anche
all’istintiva difesa della vita. Intanto, grazie alla sua
elasticità che separa l’interno dall’esterno, protegge il corpo
da traumi,
pressioni, colpi. Inoltre, è una barriera
che impedisce l’ingresso di agenti potenzialmente patogeni come
batteri, sostanze acide e alcaline, radiazioni solari. Da questo
punto di vista potremmo considerarla come una sorta di tuta
protettiva che può arrivare a diventare, all’occorrenza, vera e
propria corazza impenetrabile.
Il limite dell’uomo è, quindi, la sua pelle. Essa dà la forma e
sembianza a ogni essere vivente, non solo rendendo visibile
all’esterno la forma del corpo, ma - attraverso i segni che
porta con se - esprimendo l’individualità.
E’ il tratto distintivo di ognuno di noi, poiché nessun altro può
averne una identica (vedasi le impronte digitali). E’
l’involucro vivente che cresce e invecchia con la nostra persona,
costantemente rinnovato, ma sempre uguale a se stesso. E’
la linea di demarcazione tra noi e l’universo stesso.
i delimita e protegge, si costituisce come filtro e barriera
permeabile contro gli agenti nocivi. In questo senso svolge
un’importante funzione di limite e confine che consente alla
persona di percepirsi come distinto
e delimitato
…
dal
mondo. Contribuisce quindi a determinare
la consapevolezza di sé, l’individualità, attraverso la
consapevolezza di possedere un corpo. Tramite la pelle tocchiamo e
siamo toccati, definiamo il nostro spazio e siamo definiti nello
spazio. Ed è nel contatto tra pelle e pelle che prende origine il
processo di delimitazione psichica. Ma non solo: la
cute rappresenta inoltre un importante mezzo di comunicazione
interpersonale. Attraverso la cute il corpo
emana il suo odore, che ha un suo codice di riconoscimento e una sua
“marcatura”
in grado di influenzare il comportamento dell’altro e la relazione
con esso (gli animali percepiscono l'adrenalina sulla pelle …
“capiscono” chi ha paura e chi non ne ha). La pelle è da
sempre vettore di simboli e idee, il cui fine è la comunicazione
verso chi ci circonda. Può essere territorio di bellezza e di
attrazione, di un messaggio particolare oppure anche di “repulsione”.
Così, chi soffre di una patologia cutanea cerca di condividere il
problema di cui è portatore, si sforza di portare in mezzo agli
altri il vissuto interno che sottende la patologia ma
contemporaneamente prova vergogna e disagio per la sua affezione. E’
in questo momento che la malattia diventa “stigma”,
ovvero marchio che spesso va a bloccare l’emotività di chi ne
soffre. E’ confine protettivo e territorio di scambio emozionale:
ma
anche spazio dove appaiono i disagi e le emozioni nascoste.
Così la cute diventa autentica carta di identità del nostro vivere
quotidiano.
a
da dove nascono i disturbi cutanei?
Perché
una mente che non riesce a esprimersi invia i suoi “segni”
proprio sulla pelle?
In realtà, l’acne, la vitiligine, gli
eczemi, la psoriasi 'vengono' per
farci osservare emozioni che tratteniamo. Vediamo ora questi
meccanismi, ovvero impariamo a leggere quanto “sta
scritto” sulla "mappa"
cutanea: le
origini di natura psicosomatica dei disturbi che l’affliggono.
ulla pelle, quindi, si possono manifestano profondi segnali di disagio; malessere o benessere, i conflitti di svalutazione si fanno corpo, prendono forma in questo tessuto ... una carta geografica precisa, una mappa delle nostre difficoltà vissute con il mondo interno ed esterno.
Acne:
“una forza infuocata affiora dal profondo”,
bisogna prestare più attenzione all’eros e alla vita affettiva!
... quando si trova sul viso si vuole tenere a distanza “qualcuno”,
se localizzato nella schiena (non si vede) si getta alle
“spalle” un “desiderio”, sul
petto, invece, c’è lotta tra pulsioni e sentimenti … NON
schiacciare MAI i brufoli. Un aiuto naturale: Juglans
regia MG, Ulmus campestre MG e Ribes
nigrum MG … lavorare SEMPRE su
fegato e intestino….
Orticaria:
(fenomeno cutaneo simile a punture di ortica, con
prurito e bruciore)… soppressione dei propri desideri con
l’obbligo di condividere o sopportare situazioni fastidiose ed
esasperanti (relazioni, eventi), il tutto percepito come
minaccia (forte prurito) … eccesso di energia: sessualità
e sentimento di rabbia spingono (affiorano) per
essere ascoltati.
Onissi:
(unghia infiammata) … l’unghia è un organo
che rappresenta la difesa, la protezione … i soggetti che hanno
problemi in questa formazione cornea sono particolarmente
vulnerabili, deboli e fragili sul piano emotivo.
Cisti:
(le interpretazioni psicosomatiche sono sempre in
funzione dell’organo o del tessuto interessato: pelle,
polmoni, cervello, ovaie, pancreas, ossa) ... una cavità che in generale racchiude dolore, sofferenza, vecchi
risentimenti che bloccano … pelle: bisogno
di affetto, di sicurezza, di nutrimento, di sentirsi accettati,
desiderio di essere toccati.
Adenofibroma: (nodulo). Questa massa di piccoli nodi, spesso, fanno la loro comparsa a seguito di una ferita affettiva (abbandono, delusione, tradimento): sono veri i propri “grumi” di sofferenza, di tristezza, di preoccupazione, di profondo dolore. Ricordo con grande affetto il caso di Giorgia che dopo la perdita del figlio in tenera età ebbe un problema di questo tipo al seno … il tutto si risolse fortunatamente in 'qualche' mese.
loasma:
(gravidico o nella menopausa: chiazze marroni sul
torace, mani, viso, collo)… provare sentimenti di vergogna,
sentirsi umiliati in situazioni particolari.
Blefarite: (palpebre: chiusura, vedere o non vedere; occhi: approvazione, disapprovazione, protezioni da stimoli esterni). Un’infiammazione del bordo delle palpebre dovuta alla collera relativa a quello che si ha davanti, al desiderio di non voler vedere certe cose (conflitto: vedere o non vedere, non voler affrontare la vita).
Patomimia cutanea: (sfregamento, pizzicamento, bruciature, morsi, tagli autoindotti) … autopunizione, atto aggressivo sulla propria pelle… un fenomeno borderline (tratti psicotici marcati) con un Io particolarmente debole: al limite della nevrosi e della psicosi… comportamento infantile per avere più attenzione, essere più considerati e creare una reazione compassionevole sulle persone del proprio ambiente … uno strumento di difesa primitivo contro un’incalzante depressione mascherata.
czemi: un atteggiamento di estremo controllo (rabbia e aggressività) su emozioni giudicate poco “presentabili”; chi è sempre su di giri deve aspettarsi qualche disagio a livello dell’apparato cutaneo; la difficoltà di gestire l’aggressività può dar luogo a fastidiose dermatiti, eritemi o eczemi; segno che un 'fuoco' dirompente preme per uscire … se poi la vita di coppia è una “lotta continua”, questa seccatura a livello cutaneo, potrebbe favorire vaginite e uretrite: una battaglia rabbiosa che continua senza tregua tra le lenzuola. Un aiuto naturale: Cedro del Libano MG, Olmo MG, Ribes Nigrum MG (Eczema atopico); Cedro del Libano MG, Juglans regia MG (Eczema secco).
Psoriasi: Una pelle che si è trasformata in una grande corazza rigida e fragile che presenta difficoltà a portar fuori, a mediare tra interno ed esterno … un 'fuoco' (sangue) spento dal bianco delle squame. Non bisogna mai dimenticare che, al di là della disposizione genetica, lo stato d'animo e l'equilibrio emotivo influenzano fortemente la sintomatologia. Un aiuto naturale: Segale (MG), Cedro del Libano (MG), Juglans regia (MG) … fondamentale sarà, inoltre, da soli o con l'aiuto di un esperto, esternare in modo diretto i propri modi di pensare, compresi i rifiuti, contrarietà e, soprattutto, esprimere i conflitti.
ICORDA,
se
il mondo interiore è sofferente l’epidermide lo rivela con grande
solerzia, si oppone - attraverso
il suo prezioso ed enigmatico linguaggio
- di essere "contaminata"
da relazioni sbagliate, forzate e distorte: grida
la sua disperazione, smaltisce le "tossine".
Specchio visibile di emozioni a “fior di pelle”, limite e
barriera per gli intrusi (confine
tra il mondo interno e quello esterno) …
riflette non solo il proprio stato di salute generale (dentro
e fuori)
ma - essendo direttamente connesso con il SN - è possibile leggerci
emozioni, stati d’animo e le difficoltà relazionali … un
malessere che si presenta violentemente ogniqualvolta il mondo ci
ferisce … sulla pelle sono dipinte tutte le passioni troppo
sacrificate, che in qualche modo non ci si concede. Esaminare
attentamente il rapporto tra “malattia” e psiche permette di
scoprire tutti quei veleni, apparentemente non visibili, ma che
possono intossicare o soffocare completamente.
OGNI
disturbo
vuol dirti qualcosa, tenta di correggere un percorso, una direzione
sbagliata che stavi, “sbadatamente”, per imboccare: riporta a
riflettere sui tuoi bisogni più veri; ogni emozione trattenuta ti
mette con le spalle al muro, ti isola dall’organismo che,
astutamente, altro non può fare
che
rivolgersi, chiedere aiuto ai disturbi psicosomatici.
IENI
sempre
presente, che una vita piena di disagi, di delusioni, di
insoddisfazioni e di frustrazioni sono tutte condizioni esistenziali
che non solo minacciano in profondità la propria identità più
autentica, ma oscurano completamente il senso profondo della vita …
fanno
ammalare.
Ogni cambiamento ringiovanisce ANCHE
la PELLE,
una nuova vita basata sulla passione e la creatività, attivando le
aree cerebrali specifiche non solo ci allontana dallo stress ma
“spinge” anche a soffermarsi su se stessi, insegna ad avere più
cura per la propria persona e aiuta ad esprimere tutte le emozioni
represse … esprimere
se stessi, la propria unicità.
Poco
si parla dell’interiorità,
delle risorse interiori, di quanto può influire uno stile di vita,
certi atteggiamenti mentali e alcuni modi di vedere il mondo sulle
somatizzazioni …
delle potenti difese che il
cervello possiede se non è schiacciato da regole rigide e controlli
eccessivi, soffocato dalle cianfrusaglie, da un senso di impotenza
diffuso, da una condizione esistenziale insoddisfacente e dagli stati
d’animo fastidiosi protratti nel tempo.
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