Acidosi
Equilibrio acido-basico
(Test del pH urinario)
a
capacità funzionale di ogni organismo è strettamente
correlata al suo equilibrio acido-basico. Il ritmo della
vita, lo stress, l'alimentazione disordinata, la carenza di
elementi nutritivi essenziali (vitamine e minerali), ma anche
l'intensa attività sportiva e la sedentarietà, spostano
inevitabilmente il pH tissutale verso valori acidi, rompendo così
questo prezioso equilibrio. Alcuni segni caratteristici di una
iperacidificazione tissutale sono: affaticabilità, pallore,
salute precaria, ipertensione, emicrania, turbe dell'appetito,
coliti, gastriti, ansia, irritabilità, insonnia, carie,
gengiviti, artriti e artrosi, crampi e reumatismi.
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ORGANISMO
Acido – Alcalino
’organismo
umano per vivere bene deve mantenere il proprio pH entro dei
limiti ben precisi. Un organismo in equilibrio è per l’80%
alcalino e il 20% acido (Valori acidi: da 0 a 7,0; Valori
neutri: 7,0 - 7,6; Valori basici o alcalini: da 7,07 a 14,14 ... tutte le sostanze con un pH sotto i 7.0 ca. sono acide, mentre quelle sopra sono alcaline). Solo all'interno dello stomaco troviamo un pH basso, attorno all'1,5 circa. Il pH sanguigno, invece, rientra nella norma quando è mantenuto entro i valori 7,35 - 7,45. Il valore ideale per la saliva e l'urina, invece, è 6,0 - 6,8. L’assunzione in maniera continuativa di carne e zucchero
semplice determina nel sangue una condizione di forte acidità
mettendo in atto un processo che crea un consumo eccessivo di
minerali immagazzinati nell’organismo. Il consumo di carne e
zucchero, infatti, provoca una condizione di acidosi che viene
neutralizzata grazie a minerali come il calcio e il rame, ed alla
fine eliminata dall’organismo sotto forma di biossido di
carbonio e acqua. Gli zuccheri semplici determinano una reazione
acida nel sangue, e questo - proprio perché l’organismo
funziona su base alcalina - esige che i minerali presenti nel
corpo mantengano una sana condizione alcalina del sangue. Un calo
del calcio nelle ossa e nei denti è il risultato di questo
squilibrio … causando nel tempo carie dentaria e osteoporosi. l calcio costituisce circa il 40% della riserva dei minerali del corpo ed è l’elemento più spesso coinvolto in questo processo. Se ad esempio si ha una leggera acidosi quotidiana, l’effetto “tampone” riesce a mantenere la condizione alcalina necessaria all’organismo e gli effetti dell’acidosi, di solito, non sono percepibili in tempo reale. Quando l’assunzione di tali elementi è eccessiva il flusso sanguigno non è in grado di neutralizzare attraverso la reazione “tampone”: acidi grassi e muco cominciano a depositarsi nei polmoni, nei reni, nei linfonodi e in ogni parte del corpo possibile. Nel tentativo di neutralizzare questi depositi di tossine, nella parte interessata cominciano a verificarsi delle reazioni compensative (tampone). Come risultato, alcune parti dell’organo interessato cominciano a calcificarsi con conseguenza proliferazione dei batteri in questo ambiente altamente acido. er far fronte a questa situazione è necessario
"abolire" zucchero semplice, carne, prodotti
lattiero - caseari, bibite gasate, alcol, uova, pesce ed
altri prodotti con effetto acidificante. I cibi ingeriti sono
caratterizzati, oltre all’energia specifica, dalla presenza di
vitamine e minerali all’interno di essi: classificati in cibi
acidi e in cibi alcalini. I
cibi alcalini sono ricchi di potassio, magnesio e calcio mentre
quelli acidi
hanno un contenuto maggiore di fosforo, zolfo e cloro. Tutti
i cibi hanno un effetto acido o alcalino sul corpo. Ricordiamo
che un eccesso di acido determina indigestione, reumatismi, mal
di testa e dolori muscolari ... nel tempo, se non ci si limita con i cibi spazzatura, anche patologie gravi e degenerative. Tieni ben presente che a determinare un alimento acidogeno o alcalogeno è il contenuto minerale non il suo quantitativo di zuccheri. Alcuni
studi hanno messo in evidenza che una alimentazione
tendenzialmente alcalina non solo fa migliorare alla grande questi malesseri in generale (mantiene in salute), ma ha un effetto positivo generale sull’intero psicosoma (predispone alla calma, vitalità, ottimismo e stabilità
emotiva). I cibi mangiati, per poterli assimilare, vengono
trasformati dall’organismo. A seconda delle sostanze contenute
negli alimenti rimane un residuo con un effetto acido oppure
alcalino. Una alimentazione sana o equilibrata (pH 7,4 ca.)
determina effetti davvero positivi su l’intero organismo. Cibi
alcalini. Frutta: Mandorle, albicocche, mele, banana, pompelmo,
uva, limoni, melone, arance (hanno un effetto immediato di
acidità, ma una volta digerite diventano alcaline), pere, ananas,
mandarini. Verdura: Prezzemolo, carciofi, asparago, fagioli,
bietola, cavolini di Bruxelles (non vanno mangiati crudi perché
sopprimono la funzione tiroidea), cavolo cappuccio, carote,
cavolfiore (non va mangiato crudo perché sopprime la funzione
tiroidea), sedano, cetrioli, invidia, lattuga, funghi, piselli,
peperoni dolci. Alimenti acidi: pane bianco, farina bianca,
pasticceria, pasta, manzo, formaggio, pollame, crostacei,
anatra, uova, pesce, ostrica, maiale, vitello, olio di mais, olio
di semi, olio di oliva, panna, miele, gelato, lardo, latte,
alcol, zucchero. ibi “neutri”: cereali integrali (riso, orzo, miglio, avena, segale, grano), legumi (ceci, azuki, lenticchie, fagioli neri), verdure fresche (di stagione), alghe, noci. Quando parliamo comunque di alimentazione non bisogna mai essere "estremisti"!!! Tutto va preso con saggia moderazione perché anche le cose fortemente acidogene sono preziose per la salute e, soprattutto, fondamentali come anti-invecchiamento ... si tratta solo di stabilire un giusto equilibrio ... e, soprattutto, saper distinguere non solo i prodotti industriali da quelli "naturali", ma anche le sostanze che stimolano la formazione di acidi!!! La cosa importante, quindi, è sempre la consapevolezza del potenziale acidificante dei vari cibi che ingeriamo di volta in volta ... e, non meno utile, ascoltare sempre bene il proprio corpo!!! icorda, il fumo non solo aumenta il bisogno di insulina, ma, cosa più grave, contribuisce all'insorgenza di acidosi. L'alcol, invece, in "eccesso" ha - a seconda del tasso zuccherino - un importante effetto iperglicemico. icorda, una respirazione profonda e spontanea non solo ci libera il più possibile dall'anidride carbonica e dallo stress, ma fa ritrovare il proprio equilibrio interiore ... una buona boccata di ossigeno aiuta il corpo a ripristinare la sua basicità naturale!!! UESTA
BREVE ESPOSIZIONE HA SCOPO SOLO INFORMATIVO E NON CURATIVO. IL
FINE DI QUESTO LAVORO (come ogni articolo di questo blog) E’
QUELLO DI “TOCCARE” QUANTE PIU’ MENTI POSSIBILI IN MODO
TALE CHE OGNI SINGOLO INDIVIDUO POSSA ESSERE STIMOLATO AD
APPROFONDIRE TUTTI GLI ARGOMENTI TRATTATI E, QUINDI, ESSERE IN
GRADO DI FARE SCELTE IL PIU’ POSSIBILE MIRATE, RESPONSABILI E
CONSAPEVOLI PER IL PROPRIO BENESSERE … POTER SCEGLIERE E
DECIDERE LIBERAMENTE (anche nella scelta del proprio
professionista). CAPIRE, COMUNQUE, CHE IL PROPRIO ASPETTO ESTERIORE E’
SEMPRE COLLEGATO CON LA PROPRIA CONDIZIONE INTERIORE … il
corpo è un tutto intercomunicante, non una somma di parti
scollegate tra loro. icordiamolo ancora una volta che il corpo, la mente e, quindi, i sensi sono un’unità indivisibile e, pertanto, tutti coloro che sono seriamente interessati al proprio benessere, non potranno mai fare a meno di considerare il proprio “aspetto” come una somma di elementi fisici ed emotivi. Una volta messi in relazione l’esterno e l’interno del corpo, è possibile cominciare a capire la causa della propria condizione e, quindi, fare il possibile, per porvi rimedio. Quando si comincia a capire la causa della propria condizione interna e il proprio “aspetto”, certe “mode” e stili di vita possono cominciare ad assumere caratteristiche bizzarre, assurde e irragionevoli. La propria salute e il proprio aspetto sono sempre il prodotto finale di ciò che si mangia. L’equilibrio dinamico tra veloce e lento influenza il proprio organismo ed aspetto … l’alimentazione (energia del cibo) agisce su questo meccanismo. Le cellule della pelle si formano nello strato più profondo dell’epidermide, si muovono verso l’esterno e poi sono eliminate dal corpo. e questo processo diventa troppo lento, le vecchie cellule si accumulano in superficie, creando una pellicola sottile e squamosa. Se diventa troppo rapido, possono cominciare ad apparire chiazze crostose, come si verifica nella psoriasi. In modo simile, se le ghiandole sebacee lavorano troppo rapidamente, il risultato può essere pelle grassa o acne. Se la produzione di sebo è troppo lenta, il risultato è una pelle secca. Il cibo è il mezzo principale per l’armonia, l’aspetto e le condizioni fisiche del corpo. La “bellezza” comincia anche con la propria autoimmagine. E’ fondamentale per la propria armonia coltivare una mente calma e felice, e un’immagine positiva, nella quale, in maniera realistica, ci si veda sani e “belli”, e quindi cercare di realizzare quell’immagine giorno dopo giorno mangiando e vivendo in armonia con il proprio ambiente. Questo tipo di impostazione mentale creativa é - proprio perché attiva una produzione ormonale indispensabile per benessere e felicità - più costruttiva di quella nella quale si rimugina su vari difetti e imperfezioni. Il percorso alla fine è questo:
ai dimenticare che lo stato emotivo può influenzare il pH. Credimi, non è una sciocchezza ... tu stesso lo puoi verificare direttamente!!! Uno stato ansioso accorcia il respiro creando acidità, mentre una respirazione profonda e rilassata ristabilisce una buona basicità. In breve, la felicità e l'innamoramento sono alcalinizzante, mentre la disarmonia attraverso la rabbia e il rancore sono acidificanti. A
ULTIMO RICORDIAMO CHE LA CONSAPEVOLEZZA RIMANE SEMPRE IL PRIMO
STRUMENTO DI PREVENZIONE.
LA PAROLA D’ORDINE, pertanto E’ … INFORMARSI, INFORMARSI e, ancora, INFORMARSI!!! |
Conclusioni. Quando il pH del corpo sta sotto o sopra al valore 7,0 può essere definito, a seconda dei casi acido o alcalino.
suoi segnali sono piuttosto univoci: ritenzione idrica, sbalzi pressori, stipsi, insonnia, afte, infezioni fungine, bruciore al cavo orale e stomatiti, artrite e gotta Anche le fastidiose vampate di calore sul viso, dopo aver bevuto alcol o caffè (sostanze acide), possono indicare che siamo alle prese con una acidosi indesiderata. Le cause possono essere tante come ad esempio disturbi renali, emozioni (rabbia, paura, stress), farmaci, obesità, epatite e cattiva alimentazione. Ricorda, tutto ciò che ingerisci viene - dopo essere metabolizzato dall'organismo - trasformato in residui minerali basici o acidi. Una corretta alimentazione, i bicarbonati e i fosfati (sostanze alcaline) sono pronti a darci una mano per correggere questa condizione: a neutralizzare gli acidi e ristabilire la basicità delle funzioni interne.
limenti con un pH alcalino. Arance, avocado, limoni, datteri, miele, mais, pompelmo, albicocche, vegetali, uva fresca e secca; basso: Noci bras., mandorle, miglio, latticini fermentati, fagioli lima, miglio, castagne ... ripristinano la basicità in un ambiente acido.
mpariamo a combinare bene, fra loro, gli alimenti in modo tale che non provochino acidità, gonfiori, fermentazione e, soprattutto, per contenere i picchi glicemici prima e quelli insulinici dopo. I migliori abbinamenti in generale sono:
eglio evitare uova e formaggio, essendo due proteine animali rallentano la digestione e creano gonfiore; guai combinare uova e spinaci. L'acido folico (vit. idrosolubile B9) contenuto negli spinaci ostacola l'assimilazione del ferro presente nel tuorlo. Le uova si possono mangiare (per il loro contenuto di colesterolo max 2 - 3 volte alla settimana) con fagiolini, asparagi, zucchine e peperoni. Evitare di mangiare carne e uova insieme. Mai mescolare nello stesso pranzo sia proteine animali (latte + carne, uova + pesce) sia proteine animali - vegetali (carne + legumi). Buona la scelta di aggiungere uova nell'insalata.
o, pomodoro e cetriolo, in quanto quest'ultimo ostacola l'assimilazione della Vit. C. Ottima, invece, la combinazione pomodoro + cipolla cruda (pomodoro: azione scarsamente diuretica; la cipolla, con buone capacità drenanti, migliora il lavoro renale).
icordiamolo ancora una volta che mettersi a tavola non significa dare solo un “prezioso” combustibile al proprio organismo, ma anche curarlo adeguatamente ... mantenerlo in buona salute. Per fare questo bisogna avere ben in mente il potere curativo dei cibi, conoscere le corrette combinazioni alimentari e, soprattutto, sapere il momento migliore per assumere quel determinato alimento (cronobiologia). La cronobiologia ci permette di conoscere meglio quando è più vantaggioso introdurre quel cibo o assumerlo in un altro momento della giornata. Questo perché alcuni nostri ormoni, deputati a regolare il metabolismo, sono a livelli alti oppure piuttosto scarsi in certi momenti del giorno. Il cortisolo, ad esempio, indispensabile per sciogliere gli zuccheri accumulati, è in notevole quantità al mattino e tende a calare durante la giornata … di sera la sua produzione è bassa. L'ormone della crescita (GH), invece, specifico per l'assimilazione delle proteine, il suo picco massimo si trova di sera. Bisogna evitare, quindi, spuntini serali con carboidrati perché, essendo carenti di cortisolo, andrebbero tutti in ciccia … meglio durante il giorno. Non bisogna dimenticare che il cortisolo, prodotto dalle ghiandole surrenali, è soggetto anche a sbalzi emotivi. La persona sotto stress o profondamente depressa, ad esempio, si trova con livelli di cortisolo piuttosto alti. Tale sostanza, in eccesso, modifica la frequenza cardiaca e l'attività neuromuscolare proprio per migliorare - in determinate situazioni - le prestazioni complessive del soggetto (secrezione cortisolo = combatti o fuggi).
e l’equilibrio fisiologico raggiunge la sua massima espressione in qualsiasi condizione anche l’aspetto mentale e psicologico viene ad essere alterato in maniera stabile e continuativa. In tal modo, non si arriva a distinguere più l’attività della materia dall’energia vitale, il funzionamento dell’organo dall’energia che lo fa funzionare, lo stato fisiologico da quello psicologico. Questo fenomeno, molto profondo, apparentemente destabilizzante e sconvolgente è più che reale. Ad esempio, una condizione leggermente alcalina del sangue - con un pH 7,4 ca. - genera uno stato emotivo di gioia, gratitudine ed ottimismo, mentre uno stato acido del sangue - con un pH 6,5 ca. - causa una reazione emotiva di ira, rancore, pessimismo e svogliatezza. Da tempo, fin dall’antichità, si aveva la consapevolezza dell’influenza dei fattori emozionali sull’organismo. La malattia era un fenomeno profondo che coinvolgeva non soltanto l'organo colpito, ma tutta la persona: atteggiamento psichico, armonia familiare e ambiente circostante. Una saggia tendenza - ancora oggi di grande attualità per alcuni orientamenti scientifici - a considerare l’uomo nella sua totalità: una meravigliosa struttura nella quale nessuna parte può trovarsi isolata. La pratica medica, già allora, pur essendo esercitata esclusivamente da sacerdoti, spesso più “pizzicagnoli” che uomini di scienza, da stregoni estemporanei e da guaritori improvvisati, aveva una chiara visione olistica del corpo umano e, soprattutto, considerava tale struttura un’unità funzionale inscindibile … concetto attuale di unità indivisibile. Era ben noto alla medicina antica, infatti, che se si procurava benessere all'individuo (gioia, piacere, soddisfazione), anche a quello più "ignorante", la salute migliorava velocemente.
n buon bicchiere di vino, mentre si mangia il pesce, oltre a fornire antiossidanti all'organismo, facilita l'assorbimento degli acidi grassi contenuti in tale alimento (omega 3);
icorda, il corpo impiega parecchie energie per concludere il processo digestivo, per scomporre in una prima fase e assimilare nella fase successiva le sostanze nutritive presenti negli alimenti. I singoli elementi dei vari alimenti vengono separati da enzimi diversi nello stomaco e in tratti dell'intestino differenti e in tempi diversi. Rispettiamolo. Tieni presente che gli enzimi preposti alla digestione sono particolarmente sensibili al fenomeno acido - basico e, quindi, l'apparato digerente con i suoi specifici enzimi può favorire o bloccare le varie reazioni chimiche (bocca, ghiandole salivari, intestino - carboidrati - : ptialina; stomaco - proteine -: acido cloridrico; pancreas e cistifellea, grassi, la trasformazione comincia nel duodeno, - lipasi, bile).
l cibo giusto, fresco e vario, anche se povero, non deve mai mancare sulla tavola; sempre a portata di mano - con i suoi nutrienti, equilibri, sinergie e specifici abbinamenti - diventa un prezioso e ben fornito armadietto dei medicinali per ognuno di noi. Ricorda, un giusto equilibrio nutrizionale non solo fa diminuire certe malattie e gestire le infezioni, ma fa aumentare la capacità dell'organismo a combatterle (ipertensione, diabete, artrosi, cataratte, cardiopatie, obesità, cancro ...). Poiché il sistema immunitario è sempre collegato al modo in cui si mangia e siccome l'immunità naturale è sempre in funzione all'età (le cellule che combattono le infezioni si indeboliscono e calano col passare degli anni), una dieta sana e diversificata, man mano che passa il tempo, se vuoi che le difese rimangano forti, deve essere presa sempre nella giusta considerazione, non deve mai essere sottovalutata o lasciata in mano allo stress psico - fisico. L'alimentazione è una condizione fondamentale per il benessere psico - fisico e la salute di ogni individuo in generale; un cibo ben equilibrato ci assicura una serena attività mentale e un armonioso comportamento quotidiano ... crea una preziosa sinergia fra i due "cervelli": pancia e testa. Risulta fondamentale per combattere i rischi di infezione e riparare i guasti provocati dai radicali liberi (prodotto di scarto delle cellule); tale aggressione viene respinta da alcuni enzimi cellulari (antiossidanti(*)) che si trovano nel cibo, come rame, zinco, selenio, manganese, ferro, vit. A, E, C, B1, B5, B6 ... quando calano o non si introducono in maniera corretta questi antiossidanti, si è in balia dei radicali liberi e, quindi esposti a malattie ed invecchiamento precoce. Tieni ben presente che la scelta alimentare condiziona sempre, nel bene o nel male, le difese immunitarie e la salute in generale ... protegge le cellule favorendo la longevità; una alimentazione sana e senza eccessi ci assicura una discreta energia anche in tarda età e ci aiuta a prevenire l'invecchiamento; mettere in atto questo sistema preventivo - protettivo diventa fondamentale non solo per patologie semplici e fastidiose, ma anche per evitare quelle piuttosto serie e degenerative. Possiamo dire, quindi, che "guarire" a tavola si può!!! Detto questo, però, non dobbiamo MAI dimenticare che la nutrizione ottimale coinvolge sempre altri fattori come, ad esempio, quelli ambientali (inquinamento, bel tempo o brutto tempo, temperatura ...) e quelli relativi allo stato emotivo (stress, stato emotivo, soddisfazione, passione, rapporti umani ...); elementi difficili da dividere, separare, ma fondamentali per il benessere dell'intero organismo. Sottolineando ancora una volta quanto più volte ripetuto, i giusti nutrienti non solo influenzano - nel bene o nel male - le nostre cellule (nervose, cerebrali, sanguigne muscolari ...), ma le fanno funzionare meglio e, nel tempo, diventano una preziosa risorsa preventiva per malattie piuttosto serie.
ARBOIDRATI COMPLESSI (pane, pasta, patate ... ), da non associare a proteine animali, vanno assunti con verdure particolarmente drenanti (asparagi, radicchio, tarassaco, carciofo, finocchio, ananas, melone, fragole ...) ... poiché i carboidrati e proteine richiedono un ambiente diverso a livello digestivo (alcalino o acido) non si devono consumare assieme; i carboidrati necessitano enzimi con un pH alcalino, mentre le proteine preferiscono un pH acido ... un pasto con entrambi altro non fa che appesantire e creare gonfiore; mai mettere insieme più tipi di carboidrati (pane - pasta - frutta) perché si crea un eccesso di glucosio nel sangue ... un solo tipo permette di gestire i picchi glicemici.
I meccanismi dello stress … sindrome lotta o fuggi
na forza esterna che causa un profondo turbamento nell'individuo; uno stato di allerta ed eccitazione diffusa all'intero organismo: una vera e propria intrusione dall'esterno all'interno … una strategia di difesa e di adattamento dell'organismo a stimoli esterni non completamente riuscita. … un senso di impotenza e disagio verso un qualcosa che si pensa di non essere in grado di gestire … mente e corpo non in perfetta armonia ... un metabolismo che, sovreccitando l'intero psicosoma, funziona sempre alla massima velocità! Si blocca la digestione favorendo la stipsi.
uando il corpo si trova ad affrontare delle prove o, meglio, è sotto una continua tensione, il cervello (ipofisi) ci viene in aiuto stimolando alcuni organi (tiroide - tiroxina - ghiandole sessuali - testosterone, progesterone - e surrenali - cortisone) a produrre ormoni e neurotrasmettitori (ormoni: catecolamine, cortisolo, prolattina, testosterone; neurotrasmettitori: dopamina, GABA, endorfine, serotonina, adrenalina, noradrenalina); questi ormoni e neurotrasmettitori non fanno altro che modificare o alterare la chimica del corpo: fornire energia per superare tale “sforzo” reale o immaginario che sia … il più delle volte, però, solo pensato … in balia o governato da pensieri “spazzatura”. Si ha bisogno di un supporto immediato; il corpo si prepara a fornire il giusto “combustibile”; l'adrenalina, allora, prodotta dalle ghiandole surrenali, stimola il fegato a scomporre e rilasciare gli zuccheri in esso depositati (trasforma gli zuccheri in proteine); per velocizzare nel sangue tale fenomeno, aumentano ritmo cardiaco e pressione, anche il respiro viene stimolato al fine di aumentare il quantitativo di ossigeno: per dare la giusta energia. Se tale sostanza (zucchero) non viene consumata attraverso l'attività fisica, il pancreas, a seguito della produzione di insulina, cerca di mantenere l'equilibrio di zucchero nel sangue … se il sistema non si regolarizza il pericolo maggiore è quello di sviluppare il diabete (patologia da stress). La serotonina è - oltre a ridurre l'ansia e portare il buon umore - un neurotrasmettitore deputato alla sazietà e, soprattutto, a seconda del suo livello, regola l'assunzione di carboidrati … alti livelli di tale neurotrasmettitore abbassa il fabbisogno di zuccheri in generale, in breve, stimola la sensazione di sazietà (bassa, crea uno stato ansioso che spinge alla ricerca continua di cibo). Attenti, però, alla noradrenalina che - prodotta sia dal cervello sia dalle ghiandole surrenali - stimola, sotto stress, l'assunzione di cibo … la noradrenalina, quindi, prodotta in eccesso può annullare il regolatore della sazietà, stimolando all'infinito la fame. Un individuo completamente affaticato e sotto pressione consuma velocemente alcune sostanze: grassi, zuccheri, magnesio, zinco, selenio, Vit. C e Vit. del complesso B, creando dolori muscolari e, soprattutto, abbassando le difese immunitarie.
Evitare gli zuccheri semplici perché causano picchi ansiosi!!! RICORDA, le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6, Acido folico) regolano il funzionamento del sistema nervoso centrale (SNC).
Calcio e magnesio insieme sono importanti per regolarizzare il SNC.
Il triptofano, precursore della serotonina, aiuta a controllare l'umore, depressione ed insonnia; ad alcuni può ridurre l'impulso del mangiare.
pesso i fattori relativi allo stress sono solo di natura emotiva e, quindi, non essendoci una risposta fisica immediata, il livello eccessivo di zucchero nel sangue viene depositato nel corpo creando seri problemi metabolici e di obesità. Il cervello e la pancia si influenzano a vicenda. La parte “alta” gestisce l'assunzione sia quantitativa sia qualitativa del cibo che introduciamo, mentre la parte “bassa”, attraverso i vari nutrienti che possono modificare il sistema immunitario ed endocrino, influenza direttamente la centralina di comando … che, poi, alla fine della corsa, sarà “l'alto” ha dire l'ultima parola: ho fame!!! Non dobbiamo dimenticare che l'alimentazione è influenzata anche - nel bene o nel male - da un eccessivo dispendio di energie (lavoro, ginnastica), per “pene di cuore” e convenzioni di natura sociale. Il tronco encefalico, quindi, raccoglie, smista ed integra le varie informazioni alimentari provenienti sia dal basso - attraverso il nervo vago - sia dall'alto per mezzo dei centri ipotalamici.
QUESTA BREVE ESPOSIZIONE HA SCOPO SOLO INFORMATIVO E NON CURATIVO. IL FINE DI QUESTO LAVORO (come ogni articolo pubblicato) E’ QUELLO DI INFORMARE, “TOCCARE” QUANTE PIÙ’ MENTI POSSIBILI IN MODO TALE CHE OGNI SINGOLO INDIVIDUO POSSA ESSERE STIMOLATO AD APPROFONDIRE (se lo desidera) I VARI ARGOMENTI TRATTATI E, QUINDI, ESSERE IN GRADO DI FARE SCELTE IL PIÙ’ POSSIBILE MIRATE, RESPONSABILI E CONSAPEVOLI PER IL PROPRIO BENESSERE. RIFLETTERE, SCEGLIERE E DECIDERE LIBERAMENTE … PER CRESCERE.
NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un valore educativo, non prescrittivo.