lunedì 29 febbraio 2016

Perché i dolori alla SCHIENA non se ne vanno …



Perché i dolori alla SCHIENA non se ne vanno

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ochi sintomi confondono maggiormente pazienti e medici quanto il male di SCHIENA. I pazienti con il mal di schiena soffrono spesso per anni, senza magari avere alcun motivo fisico che possa giustificare la loro sofferenza. Il dolore, però, è quanto mai reale e sgradevole. Ed è collegato all’attivazione (ciclo fisiologico: attivazione - abbandono; riposo - attività). Siccome la funzione dei muscoli che sostengono lo scheletro è quella di far muovere il corpo, la tensione della propria muscolatura implica una richiesta di movimento e di attività fisica. Il solo fatto di pensare ad un’azione fisica accresce l’attività muscolare, esattamente come fanno le emozioni. 

er esempio RABBIA, ANSIETA’ ed EUFORIA sono condizioni strettamente collegate ad una dispersione di energie. L’ansietà è un’emozione che proviamo quando siamo pronti ad entrare in azione. La rabbia è un’emozione che proviamo quando ci sentiamo “in cima al mondo” e vogliamo agire con esso, e godere dei piaceri della vita. Qualsiasi possa essere la ragione dell’attivazione, un’accresciuta attività muscolare produce un aumento del flusso sanguigno diretto verso i muscoli. Però, quando la contrazione muscolare è sostenuta, si registra una diminuzione relativa del flusso sanguigno, un consumo accresciuto di ossigeno, ed un accumulo di sostanze tossiche che producono dolore. 
Risultati immagini per mal di schiena nei dipintiEssenzialmente, questo è il motivo per cui tenere sollevato a lungo un oggetto pesante fa male. Lo stesso meccanismo sembra produrre la maggior parte dei dolori alla schiena nella vita quotidiana. Cioè, una sostenuta contrazione muscolare che ha lo scopo di preparare l’azione, avvenendo in assenza di azione concreta produce dolore nei muscoli coinvolti. Il collo ed i muscoli della schiena sono quelli più spesso implicati. Se l’azione contemplata viene effettivamente eseguita, si riesce solitamente ad evitare il dolore: possono però risultare altri tipi di problemi. Con la spinta della rabbia l’azione può prendere la forma di un’aggressione al proprio superiore, o un pugno violento ad un muro che si rivela molto doloroso.


el caso dell’ansietà si può cercare di sfuggire le responsabilità. L’euforia può portare ad una giornata di montagna od altre cose piacevoli fatte magari, invece di recarsi al lavoro. Qualsiasi delle azioni riportate può portare a guai, ma se non altro impediranno l’insorgere di dolori alla schiena. Di regola, le contrazioni muscolari non avvengono senza essere accompagnate da emozioni attivanti. Cosa ancora più importante, le emozioni attivanti solitamente non avvengono senza tensione muscolare; di qui il punto più grave del problema per pazienti che soffrono di dolori alla schiena. Un individuo che soffre per una ferita alla schiena può scivolare in questo ciclo, restarne imprigionato e non stare quindi mai più bene. 

Risultati immagini per mal di schiena nei dipinti Quando ci si fa male alla schiena ed i muscoli sono tesi e doloranti per una ferita, di solito si desidera fortemente fare qualcosa per alleviare il dolore. Questa reazione emozionale, a sua volta, accrescerà la tensione muscolare ed il dolore che a sua volta aumenterà il desiderio di intraprendere una qualche azione costruttiva. Su una base quotidiana un’associazione di questo tipo tra emozioni attivanti e tensione muscolare è al tempo stesso un punto di forza e di debolezza. Da un lato questo sfondo ci prepara per l’attività, dall’altro, può produrre sintomi che ci ostacolano nell’azione. Non sembra sia importante individuare quale elemento dia inizio al dolore.

o stimolo iniziale può essere una ferita fisica alla schiena o un’emozione attivante, ma una volta che il dolore si stabilisce può sostenersi autonomamente innescando una serie di reazioni che producono emozioni attivanti, tensione muscolare e quindi un dolore maggiore. Ironicamente, le persone per le quali il male alla schiena costituisce il problema più grande sono le stesse che con maggior probabilità soffriranno effettivamente di male di schiena. Tutti coloro che sentono la necessità di essere iperattivi (comportamento aggressivo molto diffuso) sono anche quelli che con maggior probabilità svilupperanno un mal di schiena. 



l sistema scheletrico - con 206 ossa, i muscoli (650) e le varie articolazioni - non solo protegge gli organi interni ma è la struttura che ci permette di stare in piedi (garantisce stabilità) e di spostarci liberamente, dove e quando vogliano, porta ovunque in un infinito numero di modi: rappresenta il movimento, l’aspetto dinamico della vita … il tessuto osseo cambia dimensione a seconda dell’età, cresce, evolve fino a 35 anni (un uomo dopo i 35 anni perde anche un chilo e mezzo di muscoli ogni dieci anni mentre la donna uno): è un organo vivente punteggiato di piccole cavità che, col tempo, se non si è attenti (alimentazione, stress, attività fisica) si fanno sempre più grandi (si assottigliano, diminuiscono di densità: osteoporosi) … le tre articolazioni più importanti del corpo sono: ginocchio (il suo spostamento è avanti o indietro … situato tra tibia e femore, in mezzo si trova il menisco, un pezzo di cartilagine che assorbe gli urti e lubrifica il tutto), anca (parte più stabile … tra bacino e femore) e spalla (parte più mobile … formata da clavicola, scapola e omero) CIBI, VITAMINE e INTEGRATORI utili alla struttura “portante”: il calcio - si trova nei prodotti caseari, nei finocchi, arance, cavolo verde, broccoli, pane integrale di frumento -  sostiene il sistema osseo, regola gli impulsi nervosi tra le cellule e utile nella coagulazione del sangue (lo scheletro di una persona adulta ne contiene ca. 1 Kg)


TTENZIONE a troppi zuccheri semplici e proteine (innalzano il livello di calcio e abbassano quello del fosforo) perché portano all’acidosi e quindi possono disturbare o inibire la sua funzione! … la vitamina D regola l’assorbimento del calcio e attiva i globuli bianchi nelle infezioni: indispensabile per ossa, denti e articolazioni (si forma sulla pelle attraverso l’esposizione alla luce … il sole è una fonte indispensabile) si trova nell’olio di fegato di merluzzo, salmone, tonno, sardine formaggi stagionati, tuorlo d’uovo - … il magnesio (il 60% si trova nelle ossa e il 30% è distribuito tra fegato e muscoli) - si trova  nel riso, lenticchie, noci, nocciole, mandorle, spinaci, orzo - indispensabile per riequilibrare gli effetti del calcio sulla funzionalità dei muscoli e sulle trasmissioni nervose: il rapporto calcio – magnesio deve essere 2 a 1, altrimenti l’organismo non riesce ad assimilare completamente il calcio e, quindi, l’eccesso  va a depositarsi sul tessuto molle  … gli omega – 3 - si trovano nei cereali integrali, nei semi oleosi, salmone, tonno, olio di oliva, avocado - sono utili contro i dolori e le rigidità articolari, artrite e infiammazioni varie … la vitamina C rafforza il sistema immunitario ed è un potente antiossidante, può aiutare a prevenire la perdita della massa ossea e la degenerazione delle cartilagini … le cose DANNOSE: caffè, eccesso di proteine e zuccheri semplici, bevande gasate, sigarette.


NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.
 
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – 0532.476055

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