lunedì 22 febbraio 2016

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- IPOCONDRIA 

IPOCONDRIA quando il corpo diventa un nemico


Risultati immagini per ipocondria sintomi fisici



ono talmente concentrati sul corpo (attentissimi alle funzioni corporee) che non si lasciano sfuggire nulla - per esempio un giramento di testa - anziché considerarlo come una reazione fisiologica normale (calo glicemico, sbalzo pressorio), cominciano ad osservare la ricorrenza di tale fenomeno. Se disgraziatamente il sintomo si ripete - anche solo attraverso una semplice sensazione ma ritenuta  strana - piano piano, la loro vita si struttura nell’attesa, nella ricerca e nella conferma del disturbo considerato anormale, in questo modo inizia il calvario di una inconsolabile sofferenza e preoccupazione.
 

l più delle volte queste preoccupazioni resistono a qualsiasi rassicurazione da parte del personale medico e anche davanti all’accumularsi, che sono sempre tanti, di referti  ed esami clinici negativi.  Questi individui, nel tempo, passando da un medico all’altro, alla continua ricerca di qualcuno che possa alleviare tale disagio, corrono continuamente il rischio di sottoporsi ed esami invasivi, sperpero di denaro, l’assunzione di farmaci superflui che però danno assuefazione, e soprattutto interventi chirurgici inutili ed irreversibili (esami clinici, chirurgia esplorativa e trattamenti potenzialmente dannosi)
Risultati immagini per malato immaginario nei dipintiMolti diventano furiosi a causa dell’impossibilità di dare sollievo al loro quadro clinico o al sentimento di frustrazione scaturito dallo scetticismo, dall’impazienza, per non dire ostilità del personale medico, in quanto impotente di fronte a tale sofferenza; in questo modo, giorno dopo giorno, rafforzano la loro convinzione che c’è qualcosa che veramente non funziona. Tale malessere non insorge così, tanto per caso: c’è sempre una ragiona ed il più delle volte è di ordine psicologico. Quando questo fenomeno prende il sopravvento non si “esaurisce” casualmente: il disagio deve essere risolto, perché può evolvere verso uno struttura cronica fino a trasformarsi in uno stile di vita normale. Gli individui che manifestano in maniera significativa questa sofferenza hanno spesso avuto episodi in cui si sono sentiti costretti a prestare eccessiva attenzione ai sintomi corporei (malattie, infortuni)


oloro che mostrano particolare sensibilità nei confronti delle normali manifestazioni fisiche hanno vissuto in un ambiente particolarmente apprensivo, premuroso quando da fanciulli erano malati oppure hanno vissuto un clima di negligenza quando non lo erano. E’ anche vero che qualsiasi esperienza, protratta nel tempo, che induca il timore della patologia, testimonianza di morti ricorrenti o qualsiasi disturbo emotivo che produca ansia e depressione, può innescare lo sviluppo di somatizzazioni. Molto spesso infatti questo malessere può essere un sintomo che accompagna una profonda sofferenza emotiva, per esempio un quadro clinico depressivo, ansia generalizzata, fobie e attacchi di panico. Tutte queste preoccupazioni comunque si ripercuotono, in maniera a volte devastante, sui rapporti interpersonali. I familiari dopo un po’ di tempo sviluppano un senso di ostilità verso il congiunto perché investe in maniera esagerata energie e denaro in preoccupazioni che non hanno alcun riscontro clinico oggettivo. In queste dinamiche contraddittorie il soggetto rischia di rimanere isolato e soprattutto etichettato come personaggio con fisime oppure con problemi mentali. 

Risultati immagini per il malato immaginario nei dipintiCOSA FARE.  Proprio perché in ogni cura deve prevalere l’avvertimento fondamentale “Primun non nocere” è necessario programmare, gradualmente, a scadenze regolari, esami clinici per accertare realmente lo stato generale e che le condizioni fisiche non siano mutate. Il soggetto inoltre deve imparare, attraverso metodiche psicosomatiche (corporee e mentali), a gestire i sintomi e la paura, anziché subirli passivamente. Sarà utile inoltre formulare un programma, sempre graduale, di attività fisica, mentale e interpersonale per facilitare l’inserimento sociale e per ridurre il più possibile, attraverso informazioni corrette, le preoccupazioni connesse alla funzionalità del corpo. Dal lato pratico è importante fornire elementi che dimostrano come le loro reazioni, nel tempo, compromettendo serenità e qualità di vita, risultino molto più problematiche degli stessi  ipotetici disturbi.


ICORDA, cerca di essere un po’ più egoista, prendi tutto ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri … cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia cibi “buoni”, gustati  se lo desideri in compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori, gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”, INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale lentamente attraverso i tuoi sensi. 


ON TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a lungo … non lasciarti sfuggire niente, INVESTIsulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita … partecipa attivamente al tuo benessere, NON lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non lasciare MAI il compito di ‘aggiustare’ la tua esistenza  ad altri …la posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche possibile far pendere la bilancia verso di te, con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le avversità a tuo vantaggio.





NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.

Bonipozzi dott. Claudio Tel.  349.1050551 –  0532.476055
 E mail: bonipozzi@libero.it

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