Fai volare
l' AUTOSTIMA
...
portala sempre con te al lago, al
mare o ai monti
utti
al mare, tutti al mare a mostrar le ... così
recitava una famosa canzone estiva di qualche anno fa. Ma è proprio
vero che la vacanza è il momento più bello e felice dell'anno?
Secondo il punto di vista di Paola, Eleonora, Elisabetta, Maria,
Claudia, Donatella, Enrico, Fabio, Marco, Francesco, Gabriele,
Maurizio e Enzo - in terapia da un po' di tempo - sembrerebbe
proprio di no, anzi per loro è il periodo in assoluto più snervante
e stressante di tutto anno.
ome è
possibile tutto ciò? Dopo undici mesi di stress, faticoso lavoro,
perché è così difficile godersi un giusto e meritato riposo?
La “colpa” è che spesso non riusciamo a staccarci
dagli atteggiamenti quotidiani, lasciarci andare ai cambiamenti ed
abbandonarci al nuovo ... siamo ripetitivi, incapaci - se
non terrorizzati al solo pensiero - di gustarci l'imprevisto.
Enzo, infatti, il più rigido,
inflessibile e perfezionista della comitiva, con una vita piena di
doveri e pochi piaceri, sempre attivo e perennemente in tensione,
alla mia domanda diretta, formulata a seguito della sua affermazione,
più volte espressa, di non aver nessun desiderio e voglia di voler
andare in vacanza “Ma non le potrebbe essere d'aiuto
fermarsi un attimo, andare via, staccare un momento, cambiare aria,
conoscere cose nuove … caricare le “batterie”?”
non solo non sa rispondere, ma
manifesta un profondo imbarazzo. Dopo un po', riprendendosi,
decide di prendere in mano la situazione con un tono di voce incerto:
“Ma cosa vuole non sono mica un bambino, non ho più
la spensieratezza di quando ero fanciullo ... sa, in questo momento
ho molte cose da fare, tante responsabilità, io”.
Incalzandolo nuovamente: “Ha conosciuto da bambino, quindi,
la magia della vacanza, ricorda alcuni momenti di felicità, euforia
e spensieratezza vissuti in quei periodi?”.
ah, proprio
non so, non mi viene in mente nulla. Dai suoi racconti sembra che non
sia mai andato in villeggiatura o non si sia mai divertito come i
ragazzini fanno, di diritto, in queste fantastiche occasioni. Le
vacanze per lui, secondo i pochi ricordi, erano solo ed
esclusivamente momenti pieni di obblighi e di costrizioni: poco
bagno e niente sole perché fanno male, guai andare fuori dal
seminato, solo lunghe e noiose letture perché, altrimenti, si
rischiava a settembre di non essere al passo con gli altri … in
compenso, tante richieste, molti impegni e infiniti comandi.
Enzo, allo stato attuale, non
smentisce questa sua “impronta” monotona e coercitiva del
passato: carente di entusiasmo, scarsa di fantasia e colma di
doveri. Un personaggio poco disponibile, dominato da un continuo
bisogno di controllare e vigilare, con mentalità rigida, una
sorprendente mancanza di spontaneità, attaccato alle abitudini, che
odia l'avventura, la sorpresa, la magia della vacanza, la
spensieratezza, la libertà ... rifiuta la spontaneità, la
naturalezza, di essere se stesso.
ancellare ogni cosa dalla sera all'indomani per lui è davvero
impossibile, sconvolgente … non riesce proprio a familiarizzare
con i posti nuovi, i cambiamenti e le novità. Preferisce non
andare in vacanza perché odia la passività e i cambiamenti … e
come dice lui, è inammissibile stare, a questa età, con le mani in
mano. Si sente più al sicuro vivendo le stesse cose giorno dopo
giorno, un quotidiano ripetitivo, sempre uguale, senza novità e
particolari scossoni, tutto deve essere ai suoi occhi prevedibile …
un vivere in cui prevale la banalità, la noia profonda e
l'insulsa routine quotidiana. La 'voglia' di vacanza
comunque, a suo dire, non manca, ma a certe condizioni però: basta
che il tutto sia programmato da tempo e a puntino, con
razionalizzazione e giusta attenzione; guai inciampare in
imprevisti che possano stravolgere le abitudini e gli schemi mentali
consolidati da tempo. Ogni anno, infatti, così racconta, il
copione si ripete. Con tanta forza di volontà e poco
entusiasmo si dà un sacco di obiettivi: inizia qualche mese
prima ad esaminare i dettagli di un viaggio ipotetico o programmare
nei minimi particolari un posto di villeggiatura “impossibile”
… ogni cosa deve essere studiata sempre alla perfezione
altrimenti si rischia il panico … lo dice con occhi sbarrati
(un disagio ansiogeno a lui
particolarmente noto) … la parola d'ordine è una
sola, CONTROLLO.
inalmente, dopo correzioni su
correzioni, arriva il fatidico momento della partenza. Ma nulla è
pronto, niente appare come ipotizzato: sono vissute, ancora una
volta, le sue aspettative in maniera deludente. E così si
ritrova fino all'ultimo momento confuso, stremato, svogliato e,
soprattutto, con la voglia di cambiare tutto ...solo il programma vacanziero però: Enzo
non ha proprio voglia di partire. In quei mesi di
preparativi snervanti, pieni di stress e forzature varie non ha
trovato nulla che potesse interessarlo o entusiasmarlo; non si è
divertito nemmeno un attimo nel ricercare e scoprire su
internet cose “nuove” e meravigliose circa quei luoghi
sconosciuti e bellissimi; l'unico suo obiettivo rassicurante era
quello di infilare in “valigia” i soliti
condizionamenti, gli stessi atteggiamenti mentali sbagliati e,
soprattutto, imbrigliare la sua fantasia … tutti
stati emotivi che annebbiano e intasano i pensieri, annullano la
creatività, ostacolano la possibilità di vivere la vacanza in modo
unico, naturale, gioioso, felice e in piena libertà senza
preconcetti.
aola,
invece, ha scelto un clima vacanziero decisamente diverso,
scritto da altri; genitori, lago, mare o montagna, tutto già
stabilito … da una dipendenza
affettiva. Il suo atteggiamento, comunque, non è un
fenomeno recente o attuale: é sempre stata una campionessa
nell'assecondare le opinioni altrui e una fantastica equilibrista nel
nascondere i suoi veri interessi ... le sue esigenze più profonde. Ha difficoltà
a prendere posizioni non solo per le vacanze, ma anche in ogni
settore del vivere quotidiano … non dice mai la sua per timore
di perdere l'attenzione, considerazione e l'approvazione altrui.
Nonostante abbia in “valigia” qualche piccola
“preferenza” circa dove andare e cosa fare, si lascia
sempre convincere dal copione scritto da altri, preferisce demandare
le sue scelte: prima l'amica, poi il fidanzato e ora il
marito. Una dipendenza che avvelena, impoverisce
completamente la sua esistenza. Paola
non si ribella mai, sembra incapace di prendere decisioni in maniera
autonoma, da sola e di assumersi, come la vita chiede, anche la più
banale responsabilità … un continuo girare a vuoto tra ansie ed
aspettative.
ppare sottomessa, remissiva, costantemente bisognosa di consigli e rassicurazioni, riluttante ad esprimere le sue opinioni per paura di entrare in conflitto, di essere in disaccordo con gli altri … a volte, ma raramente e solo di sfuggita, veloce come un colpo di ferula, accenna una piccola insoddisfazione, una breve opposizione. Prigioniera delle sue convinzioni si autocensura (cosa penseranno di me; non sarò mai in grado di fare le cose che fanno loro; e se poi si arrabbiano?). La sua postura non passa inosservata, ripiegata su se stessa, è davvero inconfondibile; chiusa, schiva, inibita, si sente costantemente in pericolo e indifesa quando è sola … vorrebbe essere trasparente, invisibile. E cosi Paola per paura di creare conflitti e scontri anche banali non solo evita di esporsi nelle scelte, ma ha “costruito”, nel tempo, rapporti difficili e relazioni superficiali che nascondono una vita piena di sofferenza, disagi e frustrazioni; non dice mai la sua per timore di perdere l'amore, ma nel contempo “autorizza” gli altri a spegnere la sua identità, a “calpestarla” in ogni momento e luogo … anche in vacanza.
Come
abbiamo potuto vedere dai due esempi sopra indicati, anche in
vacanza, se siamo sfiduciati, pessimisti, delusi e remissivi, sempre
con lo sguardo fugace, anziché ricaricarci e fare il pieno di
benessere, rischiamo di spegnere ogni vigore, la forza vitale, la
gioia e cancellare la voglia di vivere. E’ abbastanza comune -
quando si perde l'autonomia, l’entusiasmo e la voglia di fare
- sentirsi degli stracci, scarichi, preoccupati, spenti, svogliati,
stonati, stanchi, maldestri, privi di iniziativa, inadeguati anche
nelle piccole azioni quotidiane; ogni gesto diventa sciapo e
sgradevole, proprio come una pietanza più volte riscaldata. Si
rimane fermi al palo avviliti e sfiniti … una vita fredda e
buia, piena di strazianti lamenti e di continue rinunce.
a
sensazione di inadeguatezza paralizza anche la cosa più desiderata e
sognata da lungo tempo la
meritata VACANZA.
Non si vede l’ora di mollare tutto, di andarsene, ma prima di
partire si è già in tensione perché si teme che qualche evento
disturbante possa portare cambiamenti repentini alla routine, agli
schemi di sempre e smantellare le vecchie abitudini (vedasi
la storia Enzo) … e allora - proprio
perché siamo dei campioni a rovinarci da soli – eccoci qua,
pronti ad accendere il semaforo rosso a tutte le passioni e voglie
estive … che sono tante, ma tante, credetemi! La
paura di cambiare ci allarma e ci blocca; non ci distoglie da questa
fastidiosa situazione nemmeno un gesto gentile o uno sguardo
ammiccante di una graziosa fanciulla gentile, formosa e disponibile …
niente riesce ad accendere la passione, non ci schioda nemmeno un
vero e proprio colpo di fulmine! E’ l’entusiasmo invece
che ci rende unici e speciali, ci illumina lo sguardo, ci rende
lucidi e le cose più semplici se non facili, ci fa scendere dal
letto con il piede giusto, ci sveglia contenti al mattino con la
voglia di fare, ci rende attivi e leggeri … è un
patrimonio interiore davvero ineguagliabile che, oltre ad annullare
le delusioni dell'intero anno, rende ricettivi, lucidi, intuitivi e
pieni di idee.
uando, invece, puntiamo su cose che non ci
interessano davvero è facile spegnere l’entusiasmo e riportare
alla luce antiche delusione paralizzanti… e
così la DEPRESSIONE in punta di piedi finisce per rovinare tutto.
E’ un dramma perdere la fiducia in se stessi perché ci si sente
disarmati, deboli, estranei, smarriti, in pericolo, completamente in
balia di un mondo circostante ormai ostile, minaccioso e
incomprensibile. Sensazioni penose in cui non ci sopportiamo, non ci
stimiamo, non ci piacciamo e, soprattutto, non crediamo più nelle
nostre vere risorse e capacità (che sono sempre tante anche se
non ne abbiano, il più delle volte, la consapevolezza!). Sono
tutte cose che, lentamente, minano la sicurezza e trasformano le
persone in svogliate, rinunciatarie, prive di energia e di interessi…
la
sfiducia ci mette all’angolo, alle corde, al tappeto, completamente
in ginocchio anche in vacanza.
a è proprio grazie
alla vacanza in modo “spensierato”, “stile
liberty”, che possiamo goderci la vita … ritrovare la vera
'natura', il piacere, infuocarci ai sorrisi e stupirci del nuovo,
dell’insolito, portare l’armonia e la voglia di vivere alle
nostre giornate … vivere finalmente la magia dell'estate.
La vacanza è il periodo dell’anno in cui dovrebbe essere più
facile “spassarsela”, liberarsi della zavorra
invernale e, se si è ben predisposti, tutto può diventare
possibile: il brivido, l’originalità, la conoscenza, il
divertimento, il gioco … ogni piccola cosa nuova può
arricchire la vita rendendola piena e ancora, ancora, ANCORA, più
completa. Se ci allontaniamo dai
percorsi obbligati, dai cliché mentali triti e ritriti, pieni di
noia, di impegni e doveri, sempre accompagnati da stanchezza,
svogliatezza, noia e da profonda insoddisfazione, possiamo mettere le
ali ai nostri pensieri, ai nostri veri desideri e rendere la vacanza
piena di vitalità. Proprio
così, non aver timore: “Fai volare l'Autostima, portala sempre con
te al lago, al mare o ai monti”. Il cambiamento di
abitudini, di schemi mentali e stili di vita, infatti, oltre a
portarci lontani da stress, sofferenze, malattie e disturbi vari -
attivando i “mediatori chimici del benessere”, le famose
molecole del piacere - crea uno stato di felicità, di profonda
armonia e di intenso piacere. Urge, allora, “spezzare” quei
percorsi obbligati, quei programmi forzati e “rinsecchiti” con i
quali non si era mai d’accordo … quando ci si chiude in se
stessi non si vede nient’altro, il mondo diventa freddo e
monocolore (vedasi la
storia di Paola).
olo
diventando “ingordi” di esperienze, “famelici” di sguardi e
“bramosi” di nuove esperienze si possono riaccendere le antiche
voglie e passioni; sono questi gli stimoli che fanno
incontrare sempre qualcosa di nuovo e aiutano a lasciare a casa
dubbi, insicurezze e incertezze. Solo aprendo la nostra
mente a cose nuove, a nuovi ambienti, alle novità, agli incontri e
smontando parecchie convinzioni ormai stantie, possiamo ritrovare
entusiasmo, fantasia, creatività, voglia di vivere, scacciare
lo stress, la noia e rinforzare in profondità le difese immunitarie
… con uno sguardo più aperto e curioso si
riparte alla grande, ma alla GRANDE davvero! Per ricevere,
quindi, il massimo benessere anche in vacanza dobbiamo abbandonare i
luoghi comuni ma, soprattutto, lasciarci influenzare dal nuovo,
allontanarci dalla vita piatta, insulsa e noiosa … il cervello
“felice”, attivando nuovi circuiti mentali, sprizza salute da
ogni parte. Le vacanze non si giudicano mai, si vivono così come
sono, intensamente: se afferri al volo tutte le occasioni di piacere,
ti riappropri della tua vera identità
(non si è per nulla lesivi verso altri e, soprattutto, non si fa
nulla di strano perché è la “naturalezza” che fa il suo corso)
… avrai sicuramente delle sorprese meravigliose ed eccitanti.
asciati guidare, “infiammare”, dalle azioni spontanee, e dalle persone che ti danno piacere. Attenzione però a non lasciarsi influenzare da quei luoghi comuni, da quelle mode assurde che sole, mare, cibo, riposo e sonno sono già tutto. Il corpo e la mente, non abituati alla “stasi”, se abbandonati a queste condizioni di “stallo”, rischiano a dir poco il “collasso” e, ancora, il troppo cibo ingurgitato, per il solo gusto di riempire i “vuoti“ emotivi, in assenza completamente di movimento, si andrà a stratificare in un grasso che richiederà mesi, se non anni, per essere “bruciato”. Mai fermare il corso della vita, al cervello servono sempre nuovi stimoli per ritrovare l’entusiasmo, la passione, la “grinta”, l’eccitazione e l’energia … lasciati guidare liberamente dal momento, lasciati spingere e portare al largo dalle passioni. Non preoccuparti di quello che pensano gli altri e, soprattutto, quando ti spogli non confrontarti con il contesto sociale del momento, con un corpo da top model, con il vestito che fa difetto sui fianchi, concentrati, invece, sul tuo pareo… quello più bello, vivace e colorato che hai. Quando partiamo per una breve o lunga vacanza che sia, dobbiamo mettere sempre in “valigia” piccole cose: autonomia (ricorrere sempre agli altri espropria dalla propria identità … ci si spegne), generosità (si esce dai dubbi e dalla meschinità) eros (diventare “selvaggi” fa sentire vivi e ricarica di energia, è il modo giusto per ritrovare fiducia in se stessi, attivare ormoni e neuroni cerebrali … la vera autostima).
uai ai paragoni e confronti estemporanei, e mai cercare di raggiungere obiettivi a tutti i costi perché, senza volerlo, oltre a rubare la gioia del presente, ostacoliamo il fluire continuo dell’esperienza e della vitalità. E’ invece fondamentale godere quello che la vacanza ci offre in quel preciso momento, in quel prezioso e forse indimenticabile istante… se desideri fare una cosa è il momento di buttarti nell’onda travolgente del momento presente, non rovinarti questa fantastica “stagione”, le tue preziose vacanze!
ivere il tempo presente è sempre la cosa migliore: se si guarda indietro si obbliga la mente a rimanere dentro a una piccola cornice, la si costringe a vivere dentro uno spazio angusto, controllata da certe convinzioni e rimpianti … dolori, drammi e sofferenze passate, sconfitte subite, situazioni che non esistono più, sono già passate ma che bloccano, disperdono e tolgono energia al proprio benessere naturale… afferra il presente e affidati al domani il meno possibile . “Orazio”
Andiamo
Enzo, coraggio, non fermarti sulla battigia entra in acqua,
abbandonati, lasciati andare, avvolgere e completamente coinvolgere,
vai in profondità e scopri finalmente quel meraviglioso mondo unico
ed irripetibile, quell'incessante mutevolezza del vivere
... e tu Paola, forza, non esitare, corri nella pineta e arriva al mare, non avere timore, buttati nell'acqua sicura, generosa e protettiva, scegli la direzione che più ti piace e, finalmente, senza cercare consensi, cavalca l'onda della tua vera vita.
... e tu Paola, forza, non esitare, corri nella pineta e arriva al mare, non avere timore, buttati nell'acqua sicura, generosa e protettiva, scegli la direzione che più ti piace e, finalmente, senza cercare consensi, cavalca l'onda della tua vera vita.
Corso di Autostima
Settembre
– Ottobre – Novembre – Dicembre 2017
Programma
1° Incontro
Concezioni neurofisiologiche dei disagi emotivi. Stress come riconoscerlo: somatizzazioni. Il mal-essere quotidiano. L'approccio psicosomatico. Il dolore protratto nel tempo porta dritti alla disistima. Il cibo. Stai nel presente. Mettiti il vestito più bello. L'operazione del piccolo digiuno. Le emozioni possono cambiare. Guai auto – definirsi.
2° Incontro.
Passato e futuro: tempi da "eliminare". Il presente. Via i sensi di colpa. Consigli non si chiedono e non si danno. Non pretendiamo che gli altri cambino. Alla larga da lamenti e consigli. No ostinarsi a voler cambiare gli altri. Allontanati dai lamenti, evita i consigli. Liberati dal sentimento di colpa. Attenzione alle relazioni pericolose.
3° Incontro
Basta
con i perché. Il silenzio: No alle autodefinizioni. Le sensazioni di
benessere. Vivere in due … dalla parte di lei/lui. Pronto soccorso
per la coppia. Le relazioni pericolose. Amore
e autostima. Vivere insieme. Comunicare in maniera giusta. Come
superare una separazione, in divorzio … la fine dell'amore.
Sede: FERRARA
Gruppo:
max 10 persone per corso
Orario: dalle 20,30 alle 23,30 (mercoledì o giovedì a seconda delle esigenze dei corsisti)
Informazioni ed iscrizioni
bonipozzi@libero.it
349.1050551
Il corso incoraggia semplicemente ad avere più fiducia in se stessi, a fare cose per sé, a decidere, a fare scelte in modo autonomo e cosciente … lavorare sul sentimento di autosvalutazione che porta dritti, dritti al senso di debolezza e fallimento.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551
E mail: bonipozzi@libero.it
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi
diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un
valore educativo, non prescrittivo.
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