Contando le pecore ad occhi SBARRATI …
1.
2. 3. 4. 5. 6 … 10 … 50 … accidenti
... 100 … anche stasera … 300 … gira e rigira …
500 … aiuto …. 1000 … sono già le quattro e
non ho ancora chiuso occhio, non ne posso più, sono arrivato alle
prime luci dell'alba senza concludere nulla; domani,
minimo minimo sarà una giornata campale, una lotta continua, un vero
inferno, dormirò in piedi come un cavallo.
olti sono i pensieri strani, bizzarri e curiosi che, anticipando il
giorno, occupano il cervello, accompagnano in maniera piuttosto
vivace la notte dell'insonne. Nonostante il luogo di riposo sia
sempre più accogliente, perfettamente ovattato dai rumori, con
temperature confortevoli, attrezzato di un modernissimo e sofisticato
materasso ortopedico, sul quale sono stese profumate lenzuola di
seta, il sonno, spesso, per molte persone, diventa un incubo, un vero
e proprio campo di battaglia. Nel regno della notte, la stanza da
letto si trasforma in un terreno minato, un territorio caratterizzato
da violenti scontri e battaglie fino all’ultimo “colpo
di sonno”.
Morfeo (dio
dei sogni),
dopo infinite invocazioni, inutili imprecazioni, suppliche
imbarazzanti, giri e rigiri fastidiosi, non se la sente proprio di
far la sua comparsa sulla scena notturna. Quando il corpo non trova
pace nel proprio giaciglio, nemmeno una damigiana di camomilla riesce
a conciliare un meritato e sospirato riposo. Sembra banale, ma senza
un naturale ed adeguato riposo non si vive bene ... in buona salute.
li effetti di questa privazione si riscontrano nelle ore di veglia con frequenti sbalzi di umore, aumento dell’affaticabilità, irritabilità, scarsa concentrazione e difficoltà nell’affrontare le sfide quotidiane in maniera vincente. Il riposo è fondamentale per la rigenerazione delle energie fisiche, psichiche ed intellettuali. In particolare, dà alla psiche la possibilità di “staccare” e di rigenerarsi dando spazio a un libero processo di elaborazione senza l'intervento cosciente di condizionamenti esterni. Fasi di riposo insufficienti o male sfruttate non riescono a compensare l'affaticamento sia del corpo sia della mente. A sua volta la stanchezza, quando si accumula, come vedremo più avanti, rischia di determinare gravi conseguenze anche a livello psichico. Veniamo al sodo.
urante il sonno il sistema nervoso centrale attiva due
importanti neurotrasmettitori: melatonina
e prolattina.
Ormoni che agendo sul tono dell’umore regolano e preparano il
terreno all’evento sonno. Mentre si riposa, nel corpo avvengono
importanti modificazioni chimico
- fisiche.
I muscoli si contraggono e si rilassano, la temperatura corporea si
abbassa, gli occhi pur essendo chiusi si muovono: siamo
nella fase
REM
(significa
letteralmente movimento
oculare rapido,
dall'inglese
Rapid
eye movement,
indicato più di frequente con l'acronimo
REM;
è il nistagmo - movimenti oscillatori, ritmici e involontari degli
occhi -
che
avviene durante una fase del sonno,
accompagnato da altre alterazioni corporali fisiologiche
come
irregolarità
cardiaca,
respiratoria e variazioni della pressione
arteriosa.
Durante lo studio di questo fenomeno, si è notato che la fase REM
del sonno - detta anche "sonno paradosso" o "sonno
paradossale" - è accompagnata dai sogni,
da una intensa attività onirica, il ritmo del cuore cambia e il
respiro varia).
el buio della notte, piano piano, si cerca di “digerire” ciò che durante il giorno non si è riusciti a calmare e ad acquietare. Spesso, infatti, si portano nel comodo lettone ritmi e frenesie mentali molto intense, da cui non è facile liberarsi: questa situazione ha in sé uno stato di “eccitazione” che ostacola e agita il sonno, rema contro il buon ristoro. Un cervello pieno di rumori, una mente bloccata, ingorgata e compressa che con il calar delle tenebre cerca di eliminare tutte le “tossine” quotidiane attraverso il pensiero. Le veglie inattese, allora, comunicano ciò che, nel profondo di se stessi, non si riesce più a nascondere, a tacere e tenere sotto controllo. La notte restituisce, poco alla volta, frammenti di memoria, pezzi di quotidianità “indigesta”. Quello che durante il giorno è stato accatastato, ignorato, inespresso o soffocato, si manifesta inaspettatamente nell’oscurità. Tutte cose che chiedono di “essere vissute” e non di “essere addormentate” o, peggio ancora, “spente” (fantasie, desideri, istinti). La notte, apparentemente poco generosa, in realtà, si vendica chiamando il soggetto alle sue 'responsabilità': rimediare agli “errori” diurni.
n piccolo “omino” notturno che, dopo aver interpretato personaggi quotidiani fittizi o superficiali, esprime il proprio disappunto, si agita dentro la persona, non vuole addormentarsi, reclamando in tal modo il diritto di esprimere la propria vita in maniera libera, reale, spontanea, naturale e gratificante. Ecco che, improvvisamente, al buio, in questo territorio oscuro, tenebroso, pieno di mistero, l’insonne si riempie la testa di cose inutili, di vere cianfrusaglie; emergono nella sua mente pensieri fissi e pietrificati che ostacolano e boicottano il sonno: “ingestione” di insuccessi, troppi impegni e sacrifici, eventi dolorosi, giornata infarcita di delusioni, storie mai raccontate che pesano, tradimenti che “fermentano” a metà strada tra il dire e il non dire, inganni in balia ai sensi di colpa, scarse attenzioni, stizza furente, perdita di fiducia in se stessi e negli altri, compromessi non metabolizzati, cambiamenti improvvisi, contraddizioni, convenzioni eccessive, false identità, senso di frustrazione… troppi doveri ed eccessivi controlli indeboliscono, disorientano, sfiancano, tengono gli occhi fissi al muro, completamente sbarrati. Nulla riesce ad azzerare tali ossessioni e, ben presto, dopo vari tormenti, si cede il letto al “nemico”: l’insonnia.
e
non si spezza il circolo vizioso dei pensieri si rischia parecchio.
Un malessere, quello delle notti in bianco che, oltre a coinvolgere
tutto il corpo, privandolo lentamente del suo equilibrio bio
– chimico, ormonale
ed energetico,
lo espone a vere e proprie patologie:
l’intestino
trattiene (stipsi),
il cuore non riconosce più il suo ritmo (aritmie),
i muscoli si contraggono (dolori),
la sessualità - senza energia - si spegne (tratti
depressivi),
una testa che rumina ma non smaltisce (cefalea),
uno stomaco schiacciato ed appesantito (gastrite).
Sono tutti elementi “arrugginiti”
- “rifiuti”
psichici
accumulati durante la giornata
- che, silenziosamente, si depositano nell’organismo e lo fanno
ammalare. Un disturbo che può esprimersi con modalità diverse:
difficoltà
ad addormentarsi (incapacità
a lasciarsi andare, rimuginare sui pensieri),
risvegli precoci (arrabbiature
e rancori non smaltiti che riemergono durante la notte)
o frequenti interruzioni del sonno (timore
dei cambiamenti, del nuovo).
La
durata di questo problema è un elemento fondamentale per distinguere
il disturbo occasionale dalla vera e propria malattia psicofisica
che, se non affrontata tempestivamente e in maniera adeguata, tende a
diventare cronica. Questa difficoltà persistente a raggiungere lo
stato di sonno e mantenerlo nel tempo, indispensabile per conservare
la salute, può essere legata anche a patologie mediche croniche come
ad esempio asma
bronchiale, diabete e artrosi.
NON
prendiamo
mai alla leggera queste condizioni!
osa
fare. per dormire tra due guanciali freschi e profumati.
Imparare a spegnere il cervello pieno di rumori, a liberarsi di tutta
quella zavorra mentale inutile, riscoprendo quiete, calma e serenità,
farà dormire profondamente come un neonato. Se l’ansia assale a
tradimento, un’altra strategia vincente è imparare a rilassarsi.
Tale metodica psicosomatica, se praticata con regolarità, risulta
fondamentale non solo per placare i sentimenti “difettosi”
che tormentano appena ci si corica, ma anche per ripristinare
gradualmente l’equilibrio fisico e mentale. La riflessione e la
meditazione aiutano l'individuo a sentirsi più in sintonia con se
stesso e a superare i momenti di frustrazione e di delusione che
inevitabilmente costellano ogni giornata. In questo periodo storico,
però, il tempo dedicato alla meditazione, che unisce visioni
interiori positive al rilassamento del corpo, tende a scomparire in
quanto lo si considera tempo inutile, perché sottratto all'attività
pratica e produttiva. E' un atteggiamento che va superato.
a meditazione, infatti, consiste nell'immergersi in se stessi, per produrre nuove energie vitali (cambiamenti ormonali, attivare importanti neurotrasmettitori); cose davvero inammissibili per quei personaggi tutti di un pezzo, sempre all'erta, sospettosi, duri e diffidenti, incapaci di lasciarsi andare ad un bel tramonto, ad una carezza, ad una tenerezza, ad un gesto affettuoso spontaneo … sento già, là in fondo, il brusio, il chiacchiericcio oppositivo: ma cosa sta farneticando costui! L'oggetto è rappresentato da una visualizzazione che procura piacere, distacco, oblio. Praticata con una certa continuità, realizzata in un “nascondiglio” tranquillo e familiare, la meditazione “ricarica” psicologicamente il soggetto e lo rende meno vulnerabile ai fattori stressanti (alcune recenti ricerche hanno dimostrato che dopo un buon rilassamento la saliva presenta un significativo aumento delle difese immunitarie). Il corpo e la mente sono, volenti o nolenti, un tutt'uno indivisibile. Se lo stato d'animo è alto, aumenta la lucidità, la sicurezza e la fiducia in se stessi, ma anche fisicamente, con la produzione delle famose endorfine, ci si sente davvero bene e sereni. La cattiva salute, la sofferenza biologica può avere ripercussioni anche gravi sull'equilibrio mentale. Mantenere uno stato di benessere fisico e psichico, fin dal mattino, è una delle condizioni fondamentali per evitare lo stress e i più gravi disturbi dell'umore. NON esistono ricette magiche per raggiungere questa condizione di equilibrio, ma una buona consapevolezza delle proprie condizioni può aiutare a invertire certe rotte, determinati percorsi non proprio adeguati alla salute sia fisica sia psichica. Compiere una piccola passeggiata dopo cena - senza forzature perché la stanchezza eccita e impedisce di rilassarsi - aiuta a rigenerare l’organismo e zittire l’insonnia. Si vince, inoltre, il “mostro cattivo” cambiando atteggiamento o attraverso stili di vita appropriati: alimentazione corretta (sostanze che facilitano la produzione di serotonina), automassaggio (utile per l'ossigenazione, idratazione, elasticità; attivazione di reazioni chimiche che provocano una sensazione di tranquillità, quiete), sessualità appagante (sappiamo tutti le sue virtù chimiche, fisiche e mentali), togliere dalla stanza da letto elementi disturbanti (televisore, computer, cellulari), un bagno caldo con oli essenziali ('dilata' e rilassa) … perché no?; sono particolarmente utili letture con contenuti fiabeschi, storie d’altri tempi per stimolare un’altra logica, zittire un cervello sempre troppo rumoroso, “dimenticare” un quotidiano - non sempre amico - che crea irritabilità, tensione ed insonnia.
ICORDIAMOLO, il malato porta con sé, in ogni patologia, i suoi amori, i suoi rancori, le sue amarezze e le sue angosce più profonde … in tutte le patologia, purtroppo, vi è sempre un dimenticare di se stessi. Se vuoi un cervello felice e giovane non bloccarlo, non accontentarti mai, fallo divertire: rinforzalo, nutrilo di curiosità e di avventura … cambia modo di agire!!! Se sei più “flessibile”, puoi trovare le tue reali e inesauribili risorse, eviti rimpianti, paure e depressione … sarai sempre in forma, anche per le notti più ostili.
TTENZIONE,
chi dorme come un “sasso” o al mattino fa una fatica boia ad
alzarsi dal letto, abbandonare il suo caldo lettuccio, si trova il
più delle volte a combattere NON con un fastidioso,
banale o misterioso disturbo del sonno, ma ha a che fare, spesso, con
qualcosa di più complesso, delicato ed impegnativo, come ad esempio
tratti depressivi mascherati importanti.
Se la giornata è accompagnata da una caduta di vitalità oppure da
uno o più di questi malesseri fisici, stanchezza persistente,
mal di testa, disturbi digestivi, dolori muscolari, cervicalgia, mal
di schiena, modificazioni dell'appetito e del peso, forse
potrebbe essere utile fare un po' di “manutenzione”,
prendere l'appuntamento per dare una controllatina al “motore”
in generale … meglio un “tagliando” in più che
uno in meno!
i ha a che fare con una sofisticata sintomatologia che non dovrebbe MAI essere trascurata perché potrebbe condurre ad un quadro clinico depressivo cronico o a una interminabile, profonda e silenziosa sofferenza emotiva davvero invalidante. RICORDIAMOLO, le “cattive compagnie” non lasciano mai la presa da sole. La situazione depressiva, infatti, anche la più leggera, comporta a livello neuro – chimico una ridotta presenza di neurotrasmettitori in alcune aree del cervello (dopamina, serotonina, melatonina).
ueste
affermazioni e interpretazioni potrebbero incontrare numerose
resistenze o irritare qualcuno, essere viste come offensive, vissute
come debolezze, percepite come una sensazione di impotenza diffusa,
colpevolizzanti perché fanno pensare di essere in balia di altri,
non in grado di gestire la propria vita,
NON è così, corpo e
mente non sono nemici, non esprimono giudizi di valore e,
soprattutto, non mentono mai, segnalano NON
dei difetti ma solo le cose che non vanno per il verso giusto
(reazioni biologiche, chimiche, elettriche):
rapporti difficili, affetti distorti, stile di vita inadeguato,
schemi mentali obsoleti, un modo inidoneo nell'affrontare i problemi.
Non aver paura di una
momentanea 'sconfitta', di rovesciare certi schemi e ristabilire la
tua vera scala dei valori, tutto ciò con un certo 'impegno' (non
forza di volontà) è possibile: con
le mosse giuste darai scacco matto all'insonnia; corpo e mente
propongono, attraverso 'semplici' segnali, un'attenta analisi dei
problemi fisici e mentali: bisogna avere il “coraggio” di
ascoltare senza sentirsi per forza fuori
luogo, sbagliati, difettosi o incompleti.
Parafrasando
Gianni Morandi ... dai, che ce la fai.
ICORDA, sono i problemi irrisolti quotidiani a non farti chiudere occhio: rimuginare non serve a nulla, non aiuta pensare e ripensare, il passato è già passato, non lo puoi modificare ma solo cronicizzare; ritagliare una piccola sequenza di un evento passato e portarlo nel tempo presente non lo puoi modificare: crea solo un senso di impotenza e un profondo senso di colpa. Se ti senti soddisfatto e non ti tormenti con un inutile e continuo bilancio degli eventi del giorno appena trascorso, ti addormenterai sereno, il tuo letto non ti terrà sulle “spine” e non ti farà passare le notti in bianco, con gli occhi inchiodati alle travi, ma ti rigenererà, vivrai tutte le tue emozioni, ritroverai il tuo giusto “ritmo” e, soprattutto, te stesso, così tutte le tue energie si metteranno in moto; un luogo senza torture in cui finalmente sarai davvero libero di lasciarti andare, senza pensieri e senza sensi di colpa. Tra le lenzuola creati il tuo vero NIDO, la tua grande TANA naturale, il tuo perfetto RIFUGIO … concentrati sui profumi, lasciati avvolgere e coinvolgere dal silenzio, dal tepore della notte, abbandonati alle forze notturne (tempo presente), così potrai incontrare veramente Morfeo.
’insonnia, se non ci
sono problemi organici gravi (da
verificare sempre, mai esitare!),
arriva perché vuole farti aprire gli occhi sulla tua esistenza, si
presenta per insegnarti che devi imparare a goderti la vita e a
vivere tutte le emozioni possibili (senza
ovviamente essere lesivi verso gli altri);
non bloccare nulla, lasciala esprimere, perché è un disagio che
parla di te e, quindi, se vuoi e sei veramente interessato, scopri
quello che ha da dirti. RICORDA, quando si è isolati e confusi si entra in uno stato di accettazione del disagio in cui pare che non ci sia più nulla da fare, un cambiamento di prospettiva può dimostrare che non è così: ci si allontana da ciò che spaventa; si abbandonano i soliti punti di riferimenti, si lascia spazio alle immagini, ma soprattutto che sia il desiderio a guidarci.
TTENZIONE,
un riposo notturno non rigenerante,
fragile e insufficiente smantella lucidità, fa piazza pulita della
concentrazione, alza l’ago della bilancia (l'adipe
diventa un salvagente) e
predispone a patologie cardiovascolari; l’insonne, in generale,
privo di fantasia, non abbassa la guardia neanche tra le lenzuola, si
“alimenta”
di indecisioni,
di dubbi
e di paure,
evita emozioni forti, teme di perdere il controllo, di lasciarsi
andare, non riesce a scaricare completamente la testa. Dominato da
questo insorgere di pensieri sgraditi, considerazioni deludenti,
aspettative frustranti, desideri inappagati e inconfessabili, che
vorrebbe eludere mediante un rapido addormentamento, entra in lotta,
si impedisce il raggiungimento dello stato di quiete interiore
necessario a far pace con la notte; controllato dai suoi stessi
pensieri molesti che non riesce in nessun modo a zittire, non ha
scampo: la
notte in bianco è assicurata.
APEVATE
che la vitamina B3,
il Magnesio
e il Rame
sono utili contro l'insonnia?
Crataegus
oxyacantha
(MG): ottimo sedativo nei
casi in cui l'ansia si manifesta a livello somatico (aritmie,
palpitazioni, tachicardia, ipertensione);
Ficus
carica (MG): la
sua azione è utile in tutte le manifestazioni in cui è importante
la componente ritmica; nella regolazione del rapporto sonno-veglia,
crampi muscolari ripetuti, tachicardia, dispnea; ottimo rimedio per
ogni tipo di somatizzazione;
Tilia
tomentosa (MG):
regola i rapporti tra sentimenti e emozioni, riducendo i conflitti
che sono spesso fonte di ansia e stress; ottimo ansiolitico,
induttore del sonno (assieme a
Ficus C. potenzia i suoi effetti, soprattutto per tutte le forme
psicosomatiche).
Ignazia
(5 CH): preoccupazione, paura, delusione amorosa, depressione,
dispnea sospirosa, umore mutevole, iperestesia, crisi d'ansia.
Coffea
(5 CH): continuo lavorio mentale.
Argentum
nitricum (5 CH):
diminuzione delle capacità intellettive, soprattutto della memoria,
forte ansia di anticipazione, surmenage intellettivo.
Gelsemium
(5 CH): emozioni deprimenti, obnubilato, poca memoria, affaticamento
muscolare, paura che blocca.
NON
utilizzate queste sostanze senza una diagnosi precisa
o
il parere di un professionista qualificato.
’insonnia si combatte anche con i piedi
sotto il tavolo (sostanze
ricche di magnesio e triptofano ti riportano felicemente tra le
braccia di Morfeo): riso,
pasta (integrale),
pere, banane, mandorle, mele, basilico, insalata, origano … niente
dolciumi!
Eliminare il caffè dopo il tramonto (la
caffeina rimane nel circolo per 14 ore ca) e
l'alcol il
più possibile (all'inizio
agisce come sedativo poi ti fa lottare con il cuscino tutta la
notte).
inalmente
è arrivata l'alba, questa volta però ho proprio deciso, al 7 mi
alzo veramente: 1 ... 2 … 21/2
... 3 … 31/4
…
32/4
…
33/4
...
34/4
… 4 …
41/4
… 4 e
qualcosa ….
accidenti, anche questa mattina, come ieri, è un dramma, non ce la
faccio ad alzarmi, non c'è nulla da fare, niente mi schioda dal
letto.
Dormiamoci
sopra ... a tutti sogni d'oro!!!
NB.
Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio
medico di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per
qualsiasi diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto
ha un valore
informativo ed educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551
E mail: bonipozzi@libero.it
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