mercoledì 31 gennaio 2018

Contando le pecore ad occhi SBARRATI …

Contando le pecore ad occhi SBARRATI

1. 2. 3. 4. 5. 6 … 10 … 50 … accidenti ... 100 anche stasera 300 gira e rigira 500 … aiuto …. 1000 … sono già le quattro e non ho ancora chiuso occhio, non ne posso più, sono arrivato alle prime luci dell'alba senza concludere nulla; domani, minimo minimo sarà una giornata campale, una lotta continua, un vero inferno, dormirò in piedi come un cavallo. 
olti sono i pensieri strani, bizzarri e curiosi che, anticipando il giorno, occupano il cervello, accompagnano in maniera piuttosto vivace la notte dell'insonne. Nonostante il luogo di riposo sia sempre più accogliente, perfettamente ovattato dai rumori, con temperature confortevoli, attrezzato di un modernissimo e sofisticato materasso ortopedico, sul quale sono stese profumate lenzuola di seta, il sonno, spesso, per molte persone, diventa un incubo, un vero e proprio campo di battaglia. Nel regno della notte, la stanza da letto si trasforma in un terreno minato, un territorio caratterizzato da violenti scontri e battaglie fino all’ultimo colpo di sonno. Morfeo (dio dei sogni), dopo infinite invocazioni, inutili imprecazioni, suppliche imbarazzanti, giri e rigiri fastidiosi, non se la sente proprio di far la sua comparsa sulla scena notturna. Quando il corpo non trova pace nel proprio giaciglio, nemmeno una damigiana di camomilla riesce a conciliare un meritato e sospirato riposo. Sembra banale, ma senza un naturale ed adeguato riposo non si vive bene ... in buona salute. 

li effetti di questa privazione si riscontrano nelle ore di veglia con frequenti sbalzi di umore, aumento dell’affaticabilità, irritabilità, scarsa concentrazione e difficoltà nell’affrontare le sfide quotidiane in maniera vincente. Il riposo è fondamentale per la rigenerazione delle energie fisiche, psichiche ed intellettuali. In particolare, dà alla psiche la possibilità di staccare e di rigenerarsi dando spazio a un libero processo di elaborazione senza l'intervento cosciente di condizionamenti esterni. Fasi di riposo insufficienti o male sfruttate non riescono a compensare l'affaticamento sia del corpo sia della mente. A sua volta la stanchezza, quando si accumula, come vedremo più avanti, rischia di determinare gravi conseguenze anche a livello psichico. Veniamo al sodo. 
urante il sonno il sistema nervoso centrale attiva due importanti neurotrasmettitori: melatonina e prolattina. Ormoni che agendo sul tono dell’umore regolano e preparano il terreno all’evento sonno. Mentre si riposa, nel corpo avvengono importanti modificazioni chimico - fisiche. I muscoli si contraggono e si rilassano, la temperatura corporea si abbassa, gli occhi pur essendo chiusi si muovono: siamo nella fase REM (significa letteralmente movimento oculare rapido, dall'inglese Rapid eye movement, indicato più di frequente con l'acronimo REM; è il nistagmo - movimenti oscillatori, ritmici e involontari degli occhi - che avviene durante una fase del sonno, accompagnato da altre alterazioni corporali fisiologiche come irregolarità cardiaca, respiratoria e variazioni della pressione arteriosa. Durante lo studio di questo fenomeno, si è notato che la fase REM del sonno - detta anche "sonno paradosso" o "sonno paradossale" - è accompagnata dai sogni, da una intensa attività onirica, il ritmo del cuore cambia e il respiro varia)

el buio della notte, piano piano, si cerca di digerire ciò che durante il giorno non si è riusciti a calmare e ad acquietare. Spesso, infatti, si portano nel comodo lettone ritmi e frenesie mentali molto intense, da cui non è facile liberarsi: questa situazione ha in sé uno stato di “eccitazione” che ostacola e agita il sonno, rema contro il buon ristoro. Un cervello pieno di rumori, una mente bloccata, ingorgata e compressa che con il calar delle tenebre cerca di eliminare tutte le tossine quotidiane attraverso il pensiero. Le veglie inattese, allora, comunicano ciò che, nel profondo di se stessi, non si riesce più a nascondere, a tacere e tenere sotto controllo. La notte restituisce, poco alla volta, frammenti di memoria, pezzi di quotidianità indigesta. Quello che durante il giorno è stato accatastato, ignorato, inespresso o soffocato, si manifesta inaspettatamente nell’oscurità. Tutte cose che chiedono di “essere vissute” e non di “essere addormentate” o, peggio ancora, “spente” (fantasie, desideri, istinti). La notte, apparentemente poco generosa, in realtà, si vendica chiamando il soggetto alle sue 'responsabilità': rimediare agli “errori” diurni. 

n piccolo “omino” notturno che, dopo aver interpretato personaggi quotidiani fittizi o superficiali, esprime il proprio disappunto, si agita dentro la persona, non vuole addormentarsi, reclamando in tal modo il diritto di esprimere la propria vita in maniera libera, reale, spontanea, naturale e gratificante. Ecco che, improvvisamente, al buio, in questo territorio oscuro, tenebroso, pieno di mistero, l’insonne si riempie la testa di cose inutili, di vere cianfrusaglie; emergono nella sua mente pensieri fissi e pietrificati che ostacolano e boicottano il sonno: “ingestione” di insuccessi, troppi impegni e sacrifici, eventi dolorosi, giornata infarcita di delusioni, storie mai raccontate che pesano, tradimenti che “fermentano” a metà strada tra il dire e il non dire, inganni in balia ai sensi di colpa, scarse attenzioni, stizza furente, perdita di fiducia in se stessi e negli altri, compromessi non metabolizzati, cambiamenti improvvisi, contraddizioni, convenzioni eccessive, false identità, senso di frustrazione… troppi doveri ed eccessivi controlli indeboliscono, disorientano, sfiancano, tengono gli occhi fissi al muro, completamente sbarrati. Nulla riesce ad azzerare tali ossessioni e, ben presto, dopo vari tormenti, si cede il letto al “nemico: l’insonnia.
e non si spezza il circolo vizioso dei pensieri si rischia parecchio. Un malessere, quello delle notti in bianco che, oltre a coinvolgere tutto il corpo, privandolo lentamente del suo equilibrio bio – chimico, ormonale ed energetico, lo espone a vere e proprie patologie: l’intestino trattiene (stipsi), il cuore non riconosce più il suo ritmo (aritmie), i muscoli si contraggono (dolori), la sessualità - senza energia - si spegne (tratti depressivi), una testa che rumina ma non smaltisce (cefalea), uno stomaco schiacciato ed appesantito (gastrite). Sono tutti elementi “arrugginiti” - “rifiuti” psichici accumulati durante la giornata - che, silenziosamente, si depositano nell’organismo e lo fanno ammalare. Un disturbo che può esprimersi con modalità diverse: difficoltà ad addormentarsi (incapacità a lasciarsi andare, rimuginare sui pensieri), risvegli precoci (arrabbiature e rancori non smaltiti che riemergono durante la notte) o frequenti interruzioni del sonno (timore dei cambiamenti, del nuovo). La durata di questo problema è un elemento fondamentale per distinguere il disturbo occasionale dalla vera e propria malattia psicofisica che, se non affrontata tempestivamente e in maniera adeguata, tende a diventare cronica. Questa difficoltà persistente a raggiungere lo stato di sonno e mantenerlo nel tempo, indispensabile per conservare la salute, può essere legata anche a patologie mediche croniche come ad esempio asma bronchiale, diabete e artrosi. NON prendiamo mai alla leggera queste condizioni!

osa fare. per dormire tra due guanciali freschi e profumati. Imparare a spegnere il cervello pieno di rumori, a liberarsi di tutta quella zavorra mentale inutile, riscoprendo quiete, calma e serenità, farà dormire profondamente come un neonato. Se l’ansia assale a tradimento, un’altra strategia vincente è imparare a rilassarsi. Tale metodica psicosomatica, se praticata con regolarità, risulta fondamentale non solo per placare i sentimenti “difettosi” che tormentano appena ci si corica, ma anche per ripristinare gradualmente l’equilibrio fisico e mentale. La riflessione e la meditazione aiutano l'individuo a sentirsi più in sintonia con se stesso e a superare i momenti di frustrazione e di delusione che inevitabilmente costellano ogni giornata. In questo periodo storico, però, il tempo dedicato alla meditazione, che unisce visioni interiori positive al rilassamento del corpo, tende a scomparire in quanto lo si considera tempo inutile, perché sottratto all'attività pratica e produttiva. E' un atteggiamento che va superato. 


a meditazione, infatti, consiste nell'immergersi in se stessi, per produrre nuove energie vitali (cambiamenti ormonali, attivare importanti neurotrasmettitori); cose davvero inammissibili per quei personaggi tutti di un pezzo, sempre all'erta, sospettosi, duri e diffidenti, incapaci di lasciarsi andare ad un bel tramonto, ad una carezza, ad una tenerezza, ad un gesto affettuoso spontaneo … sento già, là in fondo, il brusio, il chiacchiericcio oppositivo: ma cosa sta farneticando costui! L'oggetto è rappresentato da una visualizzazione che procura piacere, distacco, oblio. Praticata con una certa continuità, realizzata in un “nascondiglio” tranquillo e familiare, la meditazione “ricarica” psicologicamente il soggetto e lo rende meno vulnerabile ai fattori stressanti (alcune recenti ricerche hanno dimostrato che dopo un buon rilassamento la saliva presenta un significativo aumento delle difese immunitarie). Il corpo e la mente sono, volenti o nolenti, un tutt'uno indivisibile. Se lo stato d'animo è alto, aumenta la lucidità, la sicurezza e la fiducia in se stessi, ma anche fisicamente, con la produzione delle famose endorfine, ci si sente davvero bene e sereni. La cattiva salute, la sofferenza biologica può avere ripercussioni anche gravi sull'equilibrio mentale. Mantenere uno stato di benessere fisico e psichico, fin dal mattino, è una delle condizioni fondamentali per evitare lo stress e i più gravi disturbi dell'umore. NON esistono ricette magiche per raggiungere questa condizione di equilibrio, ma una buona consapevolezza delle proprie condizioni può aiutare a invertire certe rotte, determinati percorsi non proprio adeguati alla salute sia fisica sia psichica. Compiere una piccola passeggiata dopo cena - senza forzature perché la stanchezza eccita e impedisce di rilassarsi - aiuta a rigenerare l’organismo e zittire l’insonnia. Si vince, inoltre, il “mostro cattivo” cambiando atteggiamento o attraverso stili di vita appropriati: alimentazione corretta (sostanze che facilitano la produzione di serotonina), automassaggio (utile per l'ossigenazione, idratazione, elasticità; attivazione di reazioni chimiche che provocano una sensazione di tranquillità, quiete), sessualità appagante (sappiamo tutti le sue virtù chimiche, fisiche e mentali), togliere dalla stanza da letto elementi disturbanti (televisore, computer, cellulari), un bagno caldo con oli essenziali ('dilata' e rilassa) … perché no?; sono particolarmente utili letture con contenuti fiabeschi, storie d’altri tempi per stimolare un’altra logica, zittire un cervello sempre troppo rumoroso, “dimenticare” un quotidiano - non sempre amico - che crea irritabilità, tensione ed insonnia. 


ICORDIAMOLO, il malato porta con sé, in ogni patologia, i suoi amori, i suoi rancori, le sue amarezze e le sue angosce più profonde … in tutte le patologia, purtroppo, vi è sempre un dimenticare di se stessi. Se vuoi un cervello felice e giovane non bloccarlo, non accontentarti mai, fallo divertire: rinforzalo, nutrilo di curiosità e di avventura … cambia modo di agire!!! Se sei più “flessibile”, puoi trovare le tue reali e inesauribili risorse, eviti rimpianti, paure e depressione … sarai sempre in forma, anche per le notti più ostili.


TTENZIONE, chi dorme come un “sasso” o al mattino fa una fatica boia ad alzarsi dal letto, abbandonare il suo caldo lettuccio, si trova il più delle volte a combattere NON con un fastidioso, banale o misterioso disturbo del sonno, ma ha a che fare, spesso, con qualcosa di più complesso, delicato ed impegnativo, come ad esempio tratti depressivi mascherati importanti. Se la giornata è accompagnata da una caduta di vitalità oppure da uno o più di questi malesseri fisici, stanchezza persistente, mal di testa, disturbi digestivi, dolori muscolari, cervicalgia, mal di schiena, modificazioni dell'appetito e del peso, forse potrebbe essere utile fare un po' di “manutenzione”, prendere l'appuntamento per dare una controllatina al “motore” in generale … meglio un “tagliando” in più che uno in meno! 


i ha a che fare con una sofisticata sintomatologia che non dovrebbe MAI essere trascurata perché potrebbe condurre ad un quadro clinico depressivo cronico o a una interminabile, profonda e silenziosa sofferenza emotiva davvero invalidante. RICORDIAMOLO, le “cattive compagnie” non lasciano mai la presa da sole. La situazione depressiva, infatti, anche la più leggera, comporta a livello neuro – chimico una ridotta presenza di neurotrasmettitori in alcune aree del cervello (dopamina, serotonina, melatonina).



ueste affermazioni e interpretazioni potrebbero incontrare numerose resistenze o irritare qualcuno, essere viste come offensive, vissute come debolezze, percepite come una sensazione di impotenza diffusa, colpevolizzanti perché fanno pensare di essere in balia di altri, non in grado di gestire la propria vita, NON è così, corpo e mente non sono nemici, non esprimono giudizi di valore e, soprattutto, non mentono mai, segnalano NON dei difetti ma solo le cose che non vanno per il verso giusto (reazioni biologiche, chimiche, elettriche): rapporti difficili, affetti distorti, stile di vita inadeguato, schemi mentali obsoleti, un modo inidoneo nell'affrontare i problemi. Non aver paura di una momentanea 'sconfitta', di rovesciare certi schemi e ristabilire la tua vera scala dei valori, tutto ciò con un certo 'impegno' (non forza di volontà) è possibile: con le mosse giuste darai scacco matto all'insonnia; corpo e mente propongono, attraverso 'semplici' segnali, un'attenta analisi dei problemi fisici e mentali: bisogna avere il “coraggio” di ascoltare senza sentirsi per forza fuori luogo, sbagliati, difettosi o incompleti. 
Parafrasando Gianni Morandi ... dai, che ce la fai.


ICORDA, sono i problemi irrisolti quotidiani a non farti chiudere occhio: rimuginare non serve a nulla, non aiuta pensare e ripensare, il passato è già passato, non lo puoi modificare ma solo cronicizzare; ritagliare una piccola sequenza di un evento passato e portarlo nel tempo presente non lo puoi modificare: crea solo un senso di impotenza e un profondo senso di colpa. Se ti senti soddisfatto e non ti tormenti con un inutile e continuo bilancio degli eventi del giorno appena trascorso, ti addormenterai sereno, il tuo letto non ti terrà sulle “spine” e non ti farà passare le notti in bianco, con gli occhi inchiodati alle travi, ma ti rigenererà, vivrai tutte le tue emozioni, ritroverai il tuo giusto ritmo e, soprattutto, te stesso, così tutte le tue energie si metteranno in moto; un luogo senza torture in cui finalmente sarai davvero libero di lasciarti andare, senza pensieri e senza sensi di colpa. Tra le lenzuola creati il tuo vero NIDO, la tua grande TANA naturale, il tuo perfetto RIFUGIO … concentrati sui profumi, lasciati avvolgere e coinvolgere dal silenzio, dal tepore della notte, abbandonati alle forze notturne (tempo presente), così potrai incontrare veramente Morfeo. 


’insonnia, se non ci sono problemi organici gravi (da verificare sempre, mai esitare!), arriva perché vuole farti aprire gli occhi sulla tua esistenza, si presenta per insegnarti che devi imparare a goderti la vita e a vivere tutte le emozioni possibili (senza ovviamente essere lesivi verso gli altri); non bloccare nulla, lasciala esprimere, perché è un disagio che parla di te e, quindi, se vuoi e sei veramente interessato, scopri quello che ha da dirti. RICORDA, quando si è isolati e confusi si entra in uno stato di accettazione del disagio in cui pare che non ci sia più nulla da fare, un cambiamento di prospettiva può dimostrare che non è così: ci si allontana da ciò che spaventa; si abbandonano i soliti punti di riferimenti, si lascia spazio alle immagini, ma soprattutto  che sia il desiderio a guidarci.



TTENZIONE, un riposo notturno non rigenerante, fragile e insufficiente smantella lucidità, fa piazza pulita della concentrazione, alza l’ago della bilancia (l'adipe diventa un salvagente) e predispone a patologie cardiovascolari; l’insonne, in generale, privo di fantasia, non abbassa la guardia neanche tra le lenzuola, si “alimenta” di indecisioni, di dubbi e di paure, evita emozioni forti, teme di perdere il controllo, di lasciarsi andare, non riesce a scaricare completamente la testa. Dominato da questo insorgere di pensieri sgraditi, considerazioni deludenti, aspettative frustranti, desideri inappagati e inconfessabili, che vorrebbe eludere mediante un rapido addormentamento, entra in lotta, si impedisce il raggiungimento dello stato di quiete interiore necessario a far pace con la notte; controllato dai suoi stessi pensieri molesti che non riesce in nessun modo a zittire, non ha scampo: la notte in bianco è assicurata.


APEVATE che la vitamina B3, il Magnesio e il Rame sono utili contro l'insonnia?
Crataegus oxyacantha (MG): ottimo sedativo nei casi in cui l'ansia si manifesta a livello somatico (aritmie, palpitazioni, tachicardia, ipertensione);
Ficus carica (MG): la sua azione è utile in tutte le manifestazioni in cui è importante la componente ritmica; nella regolazione del rapporto sonno-veglia, crampi muscolari ripetuti, tachicardia, dispnea; ottimo rimedio per ogni tipo di somatizzazione;
Tilia tomentosa (MG): regola i rapporti tra sentimenti e emozioni, riducendo i conflitti che sono spesso fonte di ansia e stress; ottimo ansiolitico, induttore del sonno (assieme a Ficus C. potenzia i suoi effetti, soprattutto per tutte le forme psicosomatiche).
Ignazia (5 CH): preoccupazione, paura, delusione amorosa, depressione, dispnea sospirosa, umore mutevole, iperestesia, crisi d'ansia.
Coffea (5 CH): continuo lavorio mentale.
Argentum nitricum (5 CH): diminuzione delle capacità intellettive, soprattutto della memoria, forte ansia di anticipazione, surmenage intellettivo.
Gelsemium (5 CH): emozioni deprimenti, obnubilato, poca memoria, affaticamento muscolare, paura che blocca.

NON utilizzate queste sostanze senza una diagnosi precisa
o il parere di un professionista qualificato.

L'elenco è solo informativo e descrittivo, non prescrittivo!



’insonnia si combatte anche con i piedi sotto il tavolo (sostanze ricche di magnesio e triptofano ti riportano felicemente tra le braccia di Morfeo): riso, pasta (integrale), pere, banane, mandorle, mele, basilico, insalata, origano … niente dolciumi! Eliminare il caffè dopo il tramonto (la caffeina rimane nel circolo per 14 ore ca) e l'alcol il più possibile (all'inizio agisce come sedativo poi ti fa lottare con il cuscino tutta la notte).


inalmente è arrivata l'alba, questa volta però ho proprio deciso, al 7 mi alzo veramente: 1 ... 2 … 21/2 ... 3 … 31/4 … 32/4 33/4 ... 34/4 … 4 … 41/4 … 4 e qualcosa …. accidenti, anche questa mattina, come ieri, è un dramma, non ce la faccio ad alzarmi, non c'è nulla da fare, niente mi schioda dal letto.

Dormiamoci sopra ... a tutti sogni d'oro!!!


Risultati immagini per insonnia sui dipinti

NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un valore informativo ed educativo, non prescrittivo.

Risultati immagini per sole e cielo sereno


Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 
 E mail: bonipozzi@libero.it




Nessun commento:

Posta un commento