Anche i “Pensieri terribili”
hanno i loro idoli …
uando si presentano alla “porta” all’improvviso, senza bussare, fanno davvero paura. Diventano, di colpo, una presenza ingombrante, impoveriscono la vita fino a diventare i padroni assoluti: un peso fuori controllo che schiaccia l’intero psicosoma. Tunnel di pensieri che, immancabilmente, avvelenano ogni istante della giornata; una tempesta che si scatena senza un motivo apparente, lasciando dietro di sé una scia, a dir poco, terrificante. Nella testa, inaspettatamente, ronza qualcosa che non si è in grado di controllare e gestire: un chiodo fisso che distoglie la mente da tutto il resto. Si tratta dei cosiddetti “brutti pensieri”che, improvvisamente, si impossessano della mente fino a trasformare l’esistenza in un vero inferno; un dialogo monotono interiore fatto di pensieri pessimistici e catastrofici. Uno stato d’ansia, quindi, di cui non si afferra la vera causa, disorienta e fa guardare i propri familiari come perfetti estranei; una sottile depressione che fa affrontare la giornata come una condanna ai lavori forzati. Ecco, quello che sappiamo fare molto bene… trasformare un sentimento di inadeguatezza in una sconfitta di proporzioni infinite. Molti sono in imbarazzo mostrarsi in questo disagio, non essere più allegri “come una volta”, incapaci di stare in compagnia, per certi versi inefficienti e quasi “inutili”. Si vergognano di loro stessi. E’ questa la cosa più assurda. Invece di occuparsi di loro stessi, di ciò che fa soffrire, di ciò che si realizza e fa star bene, si preoccupano, prima di tutto, di essere presentabili.
i si sente in colpa per il dolore, magari non si dorme più la notte da mesi. Invece di chiedersi cosa vuol segnalare questa mente ridondante, questa veglia repentina, quali energie stanno chiedendo di essere ascoltate, si è presi dall’ira, dall’angoscia e dai pensieri che non danno tregua. La sofferenza, il dolore, i pensieri non sono mai il problema, ma la soluzione. Se si ascoltassero questi segnali, ci si renderebbe subito conto che i problemi sono sempre il prodotto dell’individuo “che si mette di traverso” alla vita che scorre. Tale malessere viene ad avvertire, a segnalare che qualcosa non va, per rimuovere gli ostacoli e riconsegnare la vita. Quando ci si allontana dalla felicità, quando ci si sforza, ci si costringe a rimanere dentro schemi mentali tormentati, la vita non ci sta e con grande sofferenza grida la sua disperazione. Ci si sforza di essere buoni e la mente si riempie di pensieri inconfessabili. I gesti, le parole e i pensieri assumono caratteri di coercizione ed estraneità, come se fossero imposti da una forza incontrollabile; una sorta di rito individuale finalizzato a contenere l’ansia. Di fronte a questo fenomeno bizzarro molti sono gli interrogativi: “Ma perché proprio a me? Possibile che sia stato io a pensare una cosa del genere… questi pensieri sconvenienti, autolesionisti indicibili sono davvero il frutto del mio pensiero?”
Domande che spesso rimangono in sospeso, non trovano risposta e tanto meno nessuna soluzione. Non ci sono ragioni evidenti ma, semplicemente, emergono condizionamenti affettivi, riaffiorano vecchie fragilità irrisolte, stili di vita, modi di pensare, schemi mentali e modelli culturali indigesti, da tempo assopiti che, come per magia, si risvegliano di colpo: una mente insoddisfatta che fa resistenza ai cambiamenti.
n programma davvero interessante… una testa piena di premi e punizioni, doveri e piaceri, cose buone e cose cattive, giuste o sbagliate: una vita da animali da circo. Questo fenomeno si verifica quando ci si ostina a imporre tali programmi su quelli della ”natura” o si cerca di realizzare le aspettative anziché i propri bisogni reali… ecco allora che i pensieri tengono la mente al buio, formano una sorta di scudo che scherma il cervello dagli influssi benefici del vivere quotidiano e lo tiene “in ombra” impedendogli di assorbire e di secernere le sostanze del benessere (serotonina, neurotrasmettitore che influisce sul buonumore e regola sonno e appetito; la melatonina, prodotta di notte, presiede il ciclo sonno-veglia; i ferormoni sono i responsabili chimici dell’attrazione sessuale; noradrenalina e dopamina sono, invece, neurotrasmettitori che aumentano l’impulsività e creatività). Molti sono comunque gli ospiti della mente che, improvvisamente, senza ragione apparente assumono il controllo diventando veri e propri dittatori. Così una mente bloccata dai “pensieri ricorrenti”, oltre a succhiare a sbafo e consumare tutta l’energia vitale in un circolo senza fine, apre la strada a vari disturbi.
“brutti pensieri” si trasformano in malattia organica: usano gli organi per farsi sentire. Se la salute diventa il pensiero dominante le difese immunitarie, attivate prima che il “nemico” abbia fatto la sua comparsa, nello stato di bisogno reale - quando dovrebbero veramente difenderci - perdono forza. Il tormento della gelosia, invece, fenomeno tipico di un eccessivo timore di tradimento, abbandono e bisogno di essere “toccati”, si esprimerà attraverso fastidiosi e misteriosi disturbi epidermici. Anche l’apparato respiratorio, modificato dai continui “Dove sarà? Cosa starà facendo? Con chi è?, con l’intento di “trattenere” l’altro, si farà sentire con improvvise crisi asmatiche. Quando si è poi dominati da una condizione di costante preoccupazione, la tensione scende inesorabilmente nei muscoli e nelle articolazioni. Ci si irrigidisce completamente in una postura di continua attesa. I dolori alla schiena e alle varie articolazioni sono i segnali corporei di una condizione di vita perennemente “sospesa”. Anche lo specchio, attraverso la sindrome del “brutto anatroccolo”, coagula l’attenzione e tutta l’energia possibile. Ci si concentra su un unico tratto vissuto come sgradito: fianchi, naso, denti, altezza, abbigliamento. Bisogna prevenire urgentemente il deterioramento estetico: bisogna essere inappuntabili… fino a che tutto “batte in testa”. Così il mal di testa racconta di una mente preoccupata di tenere tutto sotto controllo.
ICORDA, cerca di essere
un po’ più “egoista”, prendi tutto
ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri …
cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in
funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia
cibi “buoni”, gustati se lo desideri in
compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino
o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo
corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori,
gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”,
INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle
persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e
ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di
valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale
lentamente attraverso i tuoi sensi … NON
TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti
permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a
lungo … non lasciarti sfuggire niente, ‘INVESTI’
sulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su
una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita …
partecipa attivamente al tuo benessere, NON
lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose
difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale
fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con
saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti
mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro
impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti
qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non
lasciare MAI il compito di
‘aggiustare’ la tua esistenza ad altri …la
posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una
buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche
possibile far pendere la bilancia verso di te,
con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le
avversità a tuo vantaggio.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – 0532.476055
E mail: bonipozzi@libero.it
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