Infelicità … negatività nei rapporti
olti dicono:
sarò felice solo e soltanto quando avrò la macchina nuova di moda in quel
momento, la compagna o l’amante ideale, quando incontrerò chi mi capirà
completamente, quando avrò più soldi nel portafogli, quando sarò più simpatico
e piacerò di più ai miei amici, quando sarò magro come un grissino … quando, quando e, ancora, quando, ma quando realmente?
In realtà, al di là della precarietà, di storie scricchiolanti, di uno stile di
vita deludente, di eventi particolarmente drammatici, fastidiosi e dolorosi che
la vita può riservare, essa è determinata da un modo di reagire, da un
procedimento mentale, da uno sguardo senza più stupore su quello che già
possediamo … se uno è sempre infelice è perché non “vede” o come dice la cultura
popolare perché si è inclini a vedere il bicchiere mezzo vuoto. E’
nella vita di tutti i giorni che l’individuo si sviluppa, cresce, arricchisce
le proprie conoscenze, impara a difendersi, ad attaccare, a decidere, a
progettare il futuro, impara a soffrire, a perdere, a essere pessimista, a far
fronte alle tante incombenze familiari e sociali. Tutto ciò, non
dimentichiamolo, nessuno è responsabile, ma è sempre il risultato di esperienze
passate (incontro – scontro) con il proprio ambiente. Questa o quella
personalità è frutto della nostra storia (reale o solo pensata), del nostro
processo evolutivo … siamo tutti, nel bene e nel male, dei “sopravvissuti” con “lividi”
e “cheloidi” più o meno profondi e dolorosi. 
ualche segreto per vivere … felici (sono operazione che richiedono un continuo allenamento, dipende dall’attenzione con cui le realizziamo, le mettiamo in pratica).
. . Imparare ad apprezzarsi (essere tolleranti con se stessi);
. . Mantenere il controllo della propria vita;
.  . Vivere il presente;
.  . Trovare dei motivi di soddisfazione;
.  . Fidarsi delle proprie intuizioni e lasciarsi trascinare dalle
sensazioni;
. . Rimanere sensuali e godere di qualche “vizio”;
.  . Sapere conservare l’entusiasmo e, soprattutto, la curiosità;
.  . Non
nutrire aspettative irrealistiche;
. . Gironzolare senza una meta precisa, con la
mente attiva e tutti i sensi vigili;
. . Concentrarsi sulle azioni, essere presenti
a se stessi, sentire;
.  . Rallegrarsi delle proprie opere, dei propri lavori;
.  . Osare in qualche trasgressione, in piccoli piaceri egoistici.
… mai dimenticare che sei unico e, soprattutto, creativo!!!
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 
E mail: bonipozzi@libero.it
NB. Le
 informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo 
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico 
di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi 
diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un 
 valore educativo, non prescrittivo.
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