Desiderarsi … ancora
on il termine desiderio, in generale, si intende la spinta a realizzare o possedere qualcosa che si considera come un bene … voglia di ottenere qualcosa, raggiungere certi obiettivi … soddisfare un bisogno o un piacere. Desiderio significa aspirazione verso qualche cosa che manca e che si può immaginare: se viene accontentato può dare un senso immediato di soddisfazione e di buon umore, diversamente si rimane a bocca asciutta, tesi e insoddisfatti. A volte assume significato passionale: è il sentimento che spinge una persona verso l’altra. Diceva Sartre: “Il desiderio si esprime con carezze e il pensiero col linguaggio”. Che dire poi dei poeti che attraverso i loro scritti hanno esaltato l’eros: Di Gaio Petronio che, nel suo ‘testamento’, descrive ogni strana turpitudine sessuale di Nerone, di G. V. Catullo che ‘canta’ la travolgente passione per l’infedele donna dai costumi emancipati (Lesbia) e G. Boccaccio con le sue novelle esemplari e preziose che parlano di amore, istinto irrefrenabile come legge naturale (Decameron) … elargisce consigli pratici alle donne innamorate.
entre Platone elenca una serie di strategie per lottare contro i desideri turbolenti del corpo, Epicuro, invece, fa della soddisfazione dei desideri il suo cavallo di battaglia: il piacere come bene e il dolore come male. L’interpretazione psicologica, invece, del desiderio è più legata al fenomeno del piacere in sé, dell’appagamento erotico, della ricerca dell’altro in modo tale da raggiungere, come atto finale, piena soddisfazione nel gesto sessuale. E’ comunque una delle forme elementari dell’attività che comprende la nozione di tendenza. Le altre sono: l’istinto, il bisogno, l’appetito, la inclinazione e la pulsione; esso rimane “separato” dalla volontà pur partecipando alla formazione dell’atto volontario. Il desiderio è inconscio al suo livello più basso (automatismo) mentre diviene totalmente consapevole (conscio) nella sua forma più elevata (integrazione). Il desiderio inconscio è il frutto di repressioni che gli impediscono di giungere alla coscienza e che forzano l’ostacolo grazie a una maschera (ad esempio il riso). Parlare di erotismo inconscio in questo periodo storico, dove tutto è sesso, non è per niente fuori luogo perché, ancora oggi, anche se siamo nell’anno 2017, quando si parla di temi che riguardano la zona situata ad una spanna sotto l’ombelico facciamo immediatamente ricorso alla privacy ma, soprattutto siamo sempre impacciati e comunque imbarazzati. Molti di noi, che hanno una certa età, sono cresciuti con regole ferree, con molti diktat e consigli rivolti a reprimere i desideri: un esempio emblematico è proprio quello del IX comandamento “Non desiderare la donna d’altri”.
ottolinea, inoltre, S. Paolo “… Camminate secondo lo Spirito e non incorrerete nel pericolo, non sarete portati a soddisfare desideri della carne; la carne, non dimenticatelo, ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste …”. La lussuria, poi, desiderio sfrenato di piaceri sessuali, nella religione cattolica è uno dei setti peccati capitali … ma chi potrà mai stabilire il giusto ‘dosaggio’ di tale attività (senza ovviamente essere lesivi verso se stessi e gli altri … sempre nel massimo rispetto)? La derivazione di una tendenza si ha spesso a livello del desiderio e segue sviluppi ormai noti. L’energia libidica (*) si sposta ed è investita successivamente in oggetti diversi, che si sostituiscono gli uni agli altri, secondo determinate serie, i cui termini sono collegati tra di loro dall’assimilazione simbolica. Un esempio classico lo fornisce il desiderio erotico della fase orale che, dopo la repressione – essendo sublimato - investe il piacere del palato (cibo, fumo, buona fluidità verbale) … insomma, secondo alcuni, il disagio emotivo consiste sostanzialmente in un’interferenza con la vita istintuale, vale a dire uno scontro con le manifestazioni precoci di un desiderio sessuale.
ome la fame è in generale uno stato di
insoddisfazione che orienta la coscienza verso l’integrazione di situazioni
nutritive che riguardano principalmente la zona orale di interazione, così il desiderio
sessuale è uno stato di ‘insoddisfazione’ che orienta la coscienza
verso la tendenza a integrare delle situazioni che riguardano principalmente la
zona genitale; il desiderio porta l’attenzione verso il pene come strumento che
ha una funzione in certe situazioni sociali. Insieme con questo impulso compare
la curiosità per i racconti di argomento sessuale, prodotti dall’ambiente
sociale, e tutto ciò provoca una terribile ansietà. Poi si è costretti a
entrare in situazioni interpersonali e, nel contempo, sottoposti a una
pressione sociale potente, che considera giusto, adatto e rispettabile
frequentare, per i maschietti, le ragazze (per
le femminucce i maschietti).
ornando a noi, il gioco erotico fra “due”
persone inizia - prima ancora che prenda fuoco - con l’immaginazione e la fantasia, con un gradevole contatto, si
attiva e si concentra su un organo piuttosto esteso: la pelle (copre ca. 17.000 cm2). In
questo ‘luogo’ i due interessati non solo si scambiano originali fantasie ma,
soprattutto, cercano di soddisfare i loro infiniti e infuocati desideri collocati
sempre a livello più inconscio che conscio. Due corpi curiosi che nel “buio”- spinti dal desiderio - vogliono esplorarsi
e conoscersi in profondità, gustarsi quel benefico calduccio generato dalla
passione … e uniti da una grande complicità si cercano, si toccano, si accarezzano, si esplorano in
silenzio. Come ogni aspetto
della vita anche il desiderio sessuale può diventare un affanno, avere le sue
trappole, un copione che, nel tempo, annoia e spegne la fiamma … il “movimento”
nella camera da letto può essere bloccato quando
c’è poca passione, frustrazione e
abitudine ... una vita troppo “tranquilla” diventa molto noiosa, banale e
insulsa, eccessivamente prevedibile … si è svogliati, ci si gira
dall’altra parte … anche l’alito infastidisce, diventa insopportabile.
a
sessualità, così come la personalità, è dinamica e cambia continuamente nel
corso dell’esistenza. Alcune coppie, non riescono ad accettare e ad adattarsi a
questi mutamenti, oppure anche dopo una convivenza di decenni, possono non
sentirsi abbastanza a loro agio, per quanto concerne la vita sessuale, per
parlare delle eventuali preoccupazioni o particolari desideri, volere qualcosa
di più stimolante, eccitante, frenetico, vivo da perdere la testa: ‘tema’ ancora molto delicato. Quando si
è presi dal desiderio sessuale, - nel
cervello si forma un’immagine erotica - entrano in circolo
neurotrasmettitori (dopamina, endorfine e serotonina) che vanno ad attivare
l’ipotalamo e il sistema limbico. Tale reazione biochimica investe
completamente e beneficamente il sistema nervoso,
il sistema endocrino e quello immunitario, dando forza e
vitalità a tutto il corpo (difese
immunitarie) ... inutile sottolineare
che se in camera da letto c’è movimento la salute ne trae vantaggi … rende la vita felice e soddisfacente, tiene
giovani e salva il cuore. Il desiderio sessuale trasforma completamente
l’individuo; in generale, è un impulso biologico che varia a seconda della
persona e delle varie fasi della vita, se un partner prova meno interesse per
il sesso rispetto all’altro, questo non deve necessariamente essere considerato
anormale.
’eros è comunque un motore potente che fa andar su di giri, non solo
fa correre la vita ma, con la sua passione, la infiamma completamente … per
alcuni il sesso può avere un sapore dolce o piccante per altri, invece, può essere
una stagione di fuoco oppure di gelo totale. Un’esperienza singolare
che comincia a colorarsi di una nuova emozione, che indichiamo semplicemente
col termine “desiderio sessuale”. Un forte desiderio, infatti, non solo
allontana dalla noia, rabbia, tristezza, ribalta schemi e smantella abitudini, ma fa rinascere
nel vero senso del termine, inonda di benessere e di felicità (distrugge il vecchio lasciando spazio al
nuovo … alle cose che contano). Attenzione, però,
con un pensiero troppo vigile il corpo non si abbandonerà mai al vero desiderio
... l’onda del piacere si smorza, proprio
li sulle lenzuola, dove ci si illudeva potesse diventare un infuocato campo di
battaglia.
ando questa esperienza non si esprime con
naturalezza e spontaneamente, se si lascia poco spazio a sentimenti ed
emozioni, sarà il corpo - segnalando il
cattivo rapporti con il desiderio sessuale - a venire in aiuto: si farà carico di ogni malessere e disturbo. Ma quali sono i suoi nemici?
Attenzione a tutti quegli atteggiamenti mentali sbagliati come ad esempio
pensieri ossessivi, inibizioni, pregiudizi e
abitudini che facendo ‘pressione’ sull’ipotalamo influiscono su tutta la
vita sessuale: i condizionamenti
affettivi e i modelli culturali che si hanno in mente si risvegliano … se non bloccano subito l’energia, fanno
scendere giù in picchiata il desiderio. I disturbi che segnalano un
cattivo rapporto con il “desiderio”, senza generalizzare e senza cause
organiche, sono:
- Frigidità. Freddezza sessuale: un piacere che non arriverà mai … si hanno immagini della sessualità negative … timori relativi alla sicurezza di sé, alla conoscenza, all’accettazione del corpo e delle sensazione connesse ad esso … un’attività legata al disgusto nei confronti del coinvolgimento fisico, vissuta come peccato … timori legati a condizionamenti educativi;
- Impotenza. Entrano in gioco sentimenti aggressivi o distruttivi come rancore e umiliazione che non solo mettono “fuori gioco” ma spingono ad astenersi in vari ambiti sociali, compresi quelli sessuali … ribellione verso una determinata scelta o situazione … timore di fallire, di giudizio, di non essere mai all’altezza delle situazioni;
- Eiaculazione precoce. Ruolo maschile annebbiato, confuso, pieno di ansia … timore di non essere all’altezza delle cose, delle aspettative del partner, spaventato anche dalle sue pretese … difficoltà a fidarsi dell’altro … allontanarsi velocemente da una certa situazione;
- Vaginismo. Difficoltà a lasciarsi andare, anche nell’intimità, a lasciarsi coinvolgere dall’onda del piacere … esprime un conflitto connesso all’astio e a discussione irrisolte … non accettare alcuni aspetti dell’altro (fisici, sessuali), compresa la monotonia dei “gesti” … opporsi a tutti i costi, non cedere, chiedere una pausa ma anche bisogno di più dolcezza e rispetto.
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(*) Libido: è la quantità di energia posta al servizio delle pulsioni (pulsione: è un’altra cosa dell’istinto; non è ereditaria né relativa a un bisogno preciso; designa una forza insieme psichica e fisica caratterizzata da una fonte, un oggetto e una meta. Le pulsioni corrispondono alle eccitazioni d’origine interna che il soggetto subisce continuamente e costituiscono il motore dell’apparato psichico). La libido non è una mera forza oscura, ma possiede una storia, descrivibile in termini di fasi. Dalla nascita alla conquista della generalità, l’individuo attraversa un certo numeri di fasi (orale, sadico anale, fallica, genitale) ogni fase è definita da una particolare organizzazione della libido attorno ad una specifica zona esogena (bocca, ano, genitali, ecc.). Nel corso di questa evoluzione il soggetto corre due rischi, la fissazione e la regressione.
uò accadere che una fase sia investita più di
un’altra. La libido rimane allora fissata, in parte o del tutto, ad una fase.
Se il complesso di Edipo non viene risolto in modo soddisfacente, la libido non
raggiungerà mai la fase genitale, o regredirà ad una fase già superata in
precedenza. La regressione dà origine alla perversione. Se l’Io lotta con il
desiderio di regredire, il soggetto diventa nevrotico. Nevrosi e perversioni
sono trasformazioni patologiche della libido.
Tel. 0532.476055
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 - E mail: bonipozzi@libero.it
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi
diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un
valore educativo, non prescrittivo.
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