Quel fantastico mondo della Medicina Psicosomatica ...
APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO
l
centro degli affetti ... i suoi problemi segnalano la difficoltà a
lasciar scorrere la vita, una grande difficoltà ad esprimere gioia e
amore ... luogo dei sentimenti, delle passioni e degli affetti:
parla di un mondo affettivo che vuole finalmente farsi sentire … è
il motore che mette in circolo il fuoco (emozioni) della vita e della
creatività … quando perde il suo ritmo significa che la vitalità
è stata soffocata o bloccata da regole rigide autoimposte: batte più
velocemente solo per trovare il suo spazio.
ritmia
cardiaca … esprime
la necessità di vivere ritmi giornalieri diversi da quelli imposti
(forse troppo regolari: una parte profonda che non vuol farsi domare
tanto meno controllare): emozionarsi di più … parallelamente a
questo fenomeno si associano pensieri veloci e vita frenetica… Un
aiuto naturale: Crataegus oxyacantha MG, Ficus carica MG e Tilia
tormentosa MG.
ericardite
(infiammazione della membrana che avviluppa il cuore: pericardio)
… incapacità di gestire i troppi impegni quotidiani, lo stress: un
cuore soffocato da una collera rimossa che non gode più della vita
affettiva… una persona troppo impegnata, frenetica, iperattiva
(produce un dannoso stress) in ambito sociale, familiare e lavorativo
che non lascia spazio al mondo emozionale… Un aiuti naturale:
Crataegus oxyacantha MG, Tilia tormentosa MG.
ngina
pectoris (Angor: insufficiente apporto di sangue al cuore) …
persone sempre sotto pressione, stressate, si sentono continuamente
oppresse, sole e in difficoltà nell’affrontare gli sforzi loro
assegnati, hanno la sensazione di aver perso lo spazio di libero
movimento, il proprio territorio (familiari, lavorativi, sociali) …
perdita della gioia per troppa serietà.
in
dall'antichità il cuore era considerato il centro dell'amore, degli
affetti, dell'emozione e della passione ... la centralina dei
sentimenti. Un prezioso campanello di allarme che segnala i pericoli
per il corpo provenienti sia dall'esterno sia dall'interno
(alimentare, passione, gioia, collera): un muscolo intelligente che
sente e registra ogni cosa. Il cuore, essendo un muscolo
involontario, funziona al di fuori della nostra consapevolezza. Tale
fenomeno - lo sanno bene gli ansiosi durante un importante squilibrio
neurovegetativo - può spiegare e chiarire l'influenza di semplici
stati emozionali sul ritmo cardiaco ... rallentare o diventare
frenetico, essere in balia delle emozioni. Tornando ai nostri tempi,
considerando la vasta e complessa rete nervosa del cuore, è stata
dimostrata - attraverso studi recentissimi e accreditati - una
stretta correlazione tra attività cardiaca ed esperienza emotiva ...
una stretta correlazione fra salute e stili di vita. I tratti
caratteristici di quando il muscolo si "arrabbia" sono:
aumento della frequenza del battito e della pressione sanguigna,
vertigini, sensazione di debolezza, abbondante sudorazione. Sappiamo
da tempo che un'emozione "mal controllata" può radicarsi
in qualsiasi parte del corpo, ma quando essa ristagna nel cuore
significa che tale fenomeno coinvolge la nostra identità, va in
profondità, tocca l'interiorità e la gioia di vivere ... pochi
piaceri indeboliscono le energie del cuore. Se "raffreddiamo"
lo stato affettivo anche il sangue non circola più come si deve. Il
distacco esagerato dalla sfera affettiva è dunque indice di poco
equilibrio esistenziale ... l'atmosfera emotiva e rapporti familiari
in cui si è immersi giocano un ruolo fondamentale su questo muscolo
intelligente. Il soggetto non solo tende a bloccare le emozioni ma
gli risulta difficile anche gestire il proprio mondo affettivo. Se si
coltivano stati emotivi negativi, prima o poi, questi saranno
distribuiti all'interno del corpo nello stesso modo. Tale mondo
affettivo, allora, altro non può che esprimersi attraverso l'azione:
sempre di corsa, non ci si ferma nemmeno per un attimo ... la paura di
restare un momento da soli - con emozioni e sentimenti - bussa alla
porta. Il cuore esprime i desideri e i progetti di ogni persona. Con
il cuore a posto si vive in piena armonia, nella gioia e nell'amore.
Anche nei detti popolari troviamo tantissimi
riferimenti e modi di pensare legati più all'aspetto emotivo che
fisico: "Ascoltare la voce de cuore, Sentirsi stringere il
cuore, Avere il cuore in gola, Sentire un tuffo nel cuore, Quella
vicenda mi sta molto a cuore, Prendersi a cuore qualcosa,
Quell'individuo ha il cuore di pietra, Un uomo senza cuore, Sentirsi
allargare il cuore, Fare un gesto di tutto cuore, Togliersi un peso
dal cuore, Rubare il cuore di qualcuno, Il cuore che si stringe
d'angoscia".
uando il cuore si "arrabbia"
significa che ci sono difficoltà a gestire le emozioni che hanno la
tendenza a prendere il sopravvento e, quindi, gestire e condizionare
l'esistenza. Un corpo che segnala - attraverso il suo linguaggio
sottile - la tendenza a tenersi tutto dentro ma anche la voglia di
farsi "sentire" ... una lotta continua contro la routine che
"spegne" e toglie il "ritmo" giusto. Quando la
lotta, infatti, si colora di tinte troppo accese, - cioè si ricorre
a emozioni forti per sentirsi vivi - il ritmo del cuore finisce per
perdere il suo equilibrio ... il cuore "esplode". Forti stai
emotivi improvvisi sono nocivi per il cuore, al punto da determinare
un invecchiamento fisico. Tali condizioni emotive possono determinare
un aumento della pressione, come pure condizionare il regolare
funzionamento del meccanismo di riparazione e far restringere i vasi
sanguigni, rendendo problematico il passaggio della quantità di
sangue necessaria. Uno stato emotivo più passivo e continuativo,
inoltre, come la depressione, è associato solitamente a malattie
cardiache (facilita l'aggregazione delle piastrine, esponendo il
soggetto a formazione di trombi nelle arterie). In effetti, le
persone con tratti depressivi a lungo termine corrono il rischio di
avere un attacco di cuore maggiore rispetto a coloro che non sono
depressi... un senso di impotenza prolungato indebolisce il sistema
immunitario e fa invecchiare più velocemente. Non dovrebbe più
meravigliare, quindi, che le emozioni, in particolare il modo in cui
si affrontano gli aspetti non razionali della propria esistenza,
possano avere un impatto più o meno violento sul funzionamento del
corpo. Lo stesso fenomeno che porta all'occlusione delle coronarie si
può manifestare con le arterie che portano il sangue agli arti
inferiori. Il risultato? Dolori alle gambe quando si cammina.
Chakra
L'apparato cardiocircolatorio è connesso con il quarto C. (amare gli altri e se stessi, dare e ricevere, relazioni).
n
cuore negato e pietrificato - con pochi sentimenti ed emozioni - si
ammala modificando il suo “ritmo”… un cuore “frettoloso”,
che non si innamora, che non si lascia andare e che non conosce il
piacere blocca le pulsioni: il libero fluire dell’erotismo.
apevate
che per mantenere stabile il colesterolo HDL (buono) e contrastare il
colesterolo LDL (cattivo) è “sufficiente” sedersi a tavola e
mangiare cereali integrali (fare un pieno di: zinco, rame, manganese,
selenio, magnesio, fosforo, Vit. E e del gruppo B) e legumi (ricchi
di: ferro, Vit. C e del gruppo B) … non dimenticate il movimento!
Angina pectoris
pporto
insufficiente di ossigeno al miocardio durante uno sforzo fisico o
una situazione di stress ... senso di soffocamento, di pesantezza e di
dolore acuto che si irradia in tutto il braccio (schiena, collo,
mascella). Sono soggetti privi di energia, angosciati al solo
pensiero di dover fare qualcosa o di perdere ciò che hanno ... di
sottoporsi a sforzi voluti da altri. Segnala una certa rigidità sul
modo di vedere le cose, due stili di vita opposi che si scontrano: un
alternarsi di freddezza - durezza da una parte e affettività -
emotività dall'altra ... il mondo degli affetti circola a
singhiozzo, ecco allora la tensione cardiaca, uno spasmo doloroso che
all'improvviso ribalta la situazione. 1° Chakra (sicurezza: lavoro,
casa, denaro).
Infarto
ancanza
di irrorazione sanguigna al muscolo cardiaco (trombosi, un coagulo
che ostruisce un'arteria indurita). Tratti socio - psicologici
intrecciandosi con fattori fisici come colesterolo, diabete, fumo,
obesità, scarso esercizio aumentano il rischio di infarto. Anche
questa patologia ruota attorno al tema della difficoltà a vivere le
emozioni e gli affetti: un cuore inaridito. L'ostilità come l'amore
sono sentimenti non accettati e, quindi, il soggetto avendo ristretto
le proprie emozioni obbliga il sangue a passare in canali troppo
angusti. Le persone a rischio di infarto non godono certamente di
equilibrio psicologico, hanno sviluppato nel tempo uno stile di vita
rigido, un atteggiamento di eccessivo adattamento a una società
sempre più concentrata sull'efficienza. Individui incapaci di
mettere in funzione gli aspetti gioiosi della loro vita ... quando la
vita si spegne anche il cuore muore. I sintomi cardiaci costringono
l'uomo a dare di nuovo ascolto all'interiorità, al proprio cuore
dimenticato e sacrificato al mito del successo, del calcolo,
dell'attività lavorativa. Se sei aggressivo, particolarmente
impaziente, fortemente competitivo e avido di popolarità, hai
probabilità decisamente elevate di essere ricoverato in un'unità
coronarica. Individui depressi che vengono colpiti di infarto hanno
un più alto rischio di morte rispetto a quelli non depressi.
Ipotensione
iminuzione
della pressione arteriosa. In molti casi è un soggetto passivo,
disfattista, debole e triste: si sente continuamente sopraffatto
dalle vicende quotidiane. Ha la sensazione di essere sempre un
perdente, di essere sconfitto in anticipo... i "battiti"
della vita sono deboli. Poiché si scoraggia sempre e si arrende
troppo facilmente di fronte agli avvenimenti della vita, crede che la
partita sia persa ancora prima di cominciare. Convinto di essere un
incapace e di non poter reggere la "pressione" esistenziale
affronta la vita con uno stile di vita da perdente.
Ipertensione
umento
della pressione arteriosa ... controllo delle emozioni. Persona
caratterizzata da iperemotività, sempre alle prese con la gestione
di un carico emotivo molto forte: si mette sempre sotto pressione.
Sempre ipercontrollati, negano il loro stato emozionale, gestendolo
con un attivismo continuo e frenetico.. Rievoca ferite affettive non
metabolizzate, non risolte ... emozioni negative di lunga data,
legate a sentimenti di rabbia, collera e paura. La paura continua di
lasciarsi andare, di commuoversi e di entrare in contatto con
l'interiorità cronicizzata indurisce le arterie aumentando in tal
modo il fenomeno della tensione. Il corpo dice: calmati e critica di
meno!
Flebite
enomeno
infiammatorio in cui è presente un coagulo nella parete venosa.
Indica una situazione di incertezza, di gioia bloccata che ristagna
... non c'è più la voglia di continuare. Una vita monocolore senza
alcun momento di felicità. Sono persone tormentate, deluse, agitate,
orgogliose, senza passione e gioia. Il fatto di attribuire sempre
l'infelicità e la gioia bloccata agli altri determina uno stato di
collera e di frustrazione ... un senso di impotenza e forzatura ad
accettare le cose a cui la vena, per sua natura, si ribella per
questo non cedere … obbliga in qualche modo la persona a fermarsi,
ad essere più cedevole.
Tachicardia
ccelerazione
del ritmo del battito cardiaco. Fenomeno presente in persone
tormentate da emozioni che premono per riaffiorare... un mondo
affettivo nascosto e trattenuto che ha voglia di farsi sentire
attraverso il cuore in gola. Sono soggetti caratterizzati da una
grave inibizione emotiva che spesso li fa apparire molto arrendevoli
e calmi ma con un'ostilità nascosta che viene alla luce attraverso
scoppi di aggressività.
Trombosi
ormazione
di un coagulo nell'apparato circolatorio. Un fenomeno che colpisce
soggetti che vivono in solitudine; non sentendosi apprezzati come
persone di valore si chiudono completamente... hanno spento il
piacere e bloccato la gioia di vivere.
EGENDA.
Pressione max: forza con cui il sangue
spinge sulle pareti delle arterie (sistole); pressione min: momento
in cui il cuore si rilassa (diastole); arteriosclerosi: indurimento
delle arterie (ispessimento e perdita di elasticità); angina
pectoris: sensazione di peso, di oppressione o di dolore al torace,
accompagnata da senso di soffocamento; aritmia: anomalia del ritmo e
della frequenza del battito del cuore; cardiopalmo: sensazione
soggettiva spiacevole che riguarda il battito del cuore
(irregolarità, rallentamento, accelerazione); infarto: lesione
cellulare irreversibile e circoscritta cui va incontro un tessuto, un
organo o una parte di questi per insufficiente irrorazione sanguigna
(ischemia). Gli organi facilmente suscettibili a questo fenomeno
sono: cuore, rene, cervello, intestino, polmoni; ictus (emorragico,
ischemico): diminuzione del normale apporto di sangue in un certo
distretto dell’organismo.
CONCLUSIONI e piccole CURIOSITA’are
o non fare, soffocare o esprimere le emozioni, tenere a freno o
in bella vista la lingua … ma quanto è difficile lasciarsi
andare e far circolare ogni cosa. Lasciare libero sfogo al
malumore e all’ira, le regole sociali però impongono freno e
autocontrollo. Essere flessibili, lasciarsi andare, ecco il vero
segreto del cuore: è lui che tiene accesa la vita. E’
indispensabile ascoltarlo, perché una sua alterazione segnala un
modo di essere che non ci appartiene davvero. La tachicardia
colpisce chi scappa dalle passioni forti. Se il suo “pulsare”
si fa troppo protagonista può stressarsi e ammalarsi
all’improvviso. E così sembra tutto a posto, ma all’improvviso
una leggera emicrania, formicolio alle dita e il viso
completamente rosso segnalano una brusca impennata dei valori
pressori, una chiara reazione ipertensiva. Quando l’autocontrollo
batte l’istinto, la parte più vitale (sangue) che scorre
nell’organismo si ribella: sale immediatamente alla testa.
Silenziosa e quasi invisibile, l’ipertensione, esprime il
tentativo di controllare, resistere e mantenersi lucidi rispetto
all’irruzione di impulsi violenti che potrebbero sconvolgere
completamente il soggetto. Non dobbiamo dimenticare che la
frequenza dei battiti cardiaci aumenta in seguito ad angoscia e
ad uno stato di rabbia. parametri cardiovascolari sono
influenzati anche da: anticipazione di argomenti conflittuali e
stress psicologico. Nella nostra cultura il cuore assume un ruolo
privilegiato: rappresenta il lato affettivo dell’uomo, è
l’organo dei sentimenti … se non vengono espressi ci si
ammala. L’emozione può, secondo i casi, essere più o meno
accantonata e i sintomi possono acquisire un più o meno marcato
valore di espressione simbolica (linguaggio del corpo). Questi
individui possono essere paragonati a un vulcano ribollente prima
dell’eruzione … che però non si verifica mai.. Poiché si
sentono vulnerabili, cercheranno di evitare i conflitti
aggressivi rifiutandosi di prenderne atto. La personalità di
questi soggetti viene fatta risalire al periodo evolutivo
denominato stadio anale: impulsi aggressivi da un lato e
sentimento di dipendenza dall’altro. Sono caratterizzati da una
grave inibizione emotiva che spesso li spinge ad apparire molto
arrendevoli, calmi e perfino imperturbabili agli occhi del
terapeuta. Il quadro completo della personalità, comunque,
contiene un’ostilità nascosta e rimossa che prima o poi viene
alla luce rivelando occasionali scoppi di aggressività. Esiste,
inoltre, una correlazione tra l’ansia e il metabolismo dei
lipidi, persino del tasso di colesterolo. Le abitudine alimentari
rispecchiano, in generale, i bisogni affettivi e l’attuale
stato della salute mentale di questo soggetto e, a loro volta,
influiscono su tali aspetti psichici. Ricordiamo che spesso il
cibo è identificato con l’amore … c’è una certa verità
nel detto “La via che porta al cuore di un uomo, passa prima
attraverso lo stomaco”. Diciamo anche di essere “affamati
d’amore” e la bocca è per tutta la vita un mezzo per
esprimere tenerezza e amore. Questo legame tra affettività e
cibo, che lo si voglia o no, risale ad esperienze e a una fase
precoce dell’essere umano. Alimentazione a base di cereali e
legumi, attività fisica, una buona dose di buonumore quotidiano
salvano il sistema cardiocircolatorio. orrelazione viso -
apparato cardiocircolatorio. Le condizioni del cuore sono
rispecchiate nell’intero volto. Se il viso si colora di rosso o
risulta gonfio, significa che anche il cuore è dilatato e
ingrossato. Se invece ha un colore pallido vuol dire che la
circolazione in tale organo è scarsa (non sufficientemente
irrorato). Un volto con pelle grassa e untuosa può significare
che il cuore è avvolto da depositi adiposi. La punta del naso
indica le condizioni del sistema circolatorio e in particolare
del cuore: le parti sx e dx del naso corrispondono
rispettivamente il lato sx e dx del cuore. Se il lato sx del naso
è più duro del dx, a causa di depositi adiposi, ciò significa
che anche nel lato sx del cuore le tossine sono presenti in
maniera maggiore. Un naso molto ingrossato segnala che il cuore è
ingrossato, mentre un naso “sodo” rivela delle condizioni di
sovraffaticamento cardiaco con conseguenti irregolarità a
livello pressorio. Anche una piccola “fessura” al centro
della punta del naso può segnalare un soffio al cuore (indica
che il lato sx e quello dx del cuore non si sono mai saldati
correttamente, con la conseguente irregolarità del suo battito).
Il punto al centro dello sterno e la gabbia toracica può essere
utilizzato per controllare lo stato del cuore: se alla pressione
si avverte dolore significa che l’organo è ingrossato. lla
tavola se ci si avvicina con “criterio”, oltre a non
penalizzare e a rendere più piacevole la vita, può aiutarti a
tenere bassa la pressione, soprattutto, se consumi molta frutta
(mele, banane, melone, pompelmi), verdure (cavoli, broccoli,
zucca, asparagi, aglio), carni magre (pollo e tacchino) e pesce (orata, trota, branzino, sogliola) … e inserisce legumi integrali
ogni giorno … il tè verde, inoltre, pare abbia un buone
effetto protettivo, oltre per la pressione e l’arteriosclerosi,
anche per l’intero apparato cardiocircolatorio… NIENTE
insaccati e carni trattate… attenzione alle calorie e al sale
(senza bandirlo completamente)! Aiutati, inoltre, con piccoli e
frequenti pasti leggeri quotidiani. |
NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551
E mail: bonipozzi@libero.it
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