mercoledì 22 aprile 2020

Come spazzare vie le difficoltà ... superare 'facilmente' i momenti difficili.


Come spazzare via le difficoltà …  
 superare 'facilmente' i momenti difficili.


momenti difficili che avvelenano la vita sono davvero tanti, spaziano dalle cose più semplici e facilmente superabili, ad esperienze piuttosto complesse e molto impegnative che, a volte, ci fanno sentire completamente in trappola, bloccati, prigionieri in una specie di grigiore totale, avvolti nel vortice di una aspettativa drammatica e pessimistica ... destinati a spegnerci in un quotidiano deludente e poco piacevole. Sembrano situazioni insormontabili, terribili, senza soluzioni, in cui non si intravede una via di uscita: malattia, offese, tradimenti inaspettati, delusioni, brutti pensieri, certezze che improvvisamente crollano, conflitti in famiglia, ambizioni professionali, qualcosa di inatteso che manda in frantumi piani progettati da tempo, difficoltà economiche, l'angoscia di vedere il tempo 'accartocciare' il proprio corpo, il bisogno di piacere agli altri, la distruzione lenta della propria immagine ... la lista, in verità, è molto più lunga, ma per il momento accontentiamoci, fermiamoci qui!


i si trova in poco tempo prigionieri di un circolo vizioso che non ha fine, pilotati da atteggiamenti e comportamenti autodistruttivi, ma soprattutto accompagnati da un continuo sottofondo di scontentezza per come vanno le cose ...
per il senso di inadeguatezza nei rapporti interpersonali … per la paura del giudizio altrui che non ci abbandona mai. Tutto ciò è spesso il risultato di un vuoto emotivo venutosi a creare a causa dell'allontanamento dal proprio “gruppo” o semplicemente perché ci si è concentrati su false priorità, dimenticando completamente le proprie necessità, le vere priorità ... ciò che è veramente essenziale per il proprio benessere. In questa atmosfera, capita spesso che, una profonda solitudine, un devastante senso di pericolo, una forte paura e ansia - tutti insiemi o isolatamente - “spadroneggiano” in ogni situazione, con repentini colpi di scena la fanno da padroni ... portino dritto, dritto, a cercare conforto in “surrogati” nocivi per la salute (vedasi articolo Alcol … Largo ai giovani su: Il blog dedicato alla medicina psicosomatica). Quando si è avviliti, privi di energia o demotivati, non può accadere altro che piombare in uno stato di inerzia e di apatia: ci si trova improvvisamente con un metabolismo lento, quasi bloccato … un corpo che funziona a strappi, come un vecchio motore diesel. Situazioni più o meno drammatiche che, silenziosamente, con mani invisibili, possono sgretolare persino il colosso di Rodi, mandare in mille pezzi chiunque si trovi in queste condizioni. Tutto ciò, per molti, crea irritabilità, chiusura, difficoltà ad avere relazioni calorose, serene e distese, mentre per altri tale fatica di vivere, invece, può diventare una grande opportunità, un punto di partenza, una meravigliosa rinascita, un nuovo e più proficuo stile di vita, un rimettersi in piedi più forti di prima, un'occasione importante per imparare cose nuove, un grande stimolo a cambiare, riequilibrare l'assetto ormonale, rinforzare le difese immunitarie, ritrovarsi più carichi di vitalità che mai, risvegliare tutte quelle risorse energetiche profonde che aiutano ad andare oltre, svoltare, trasformare, trionfare su ogni cosa bloccata, superare la confusione emotiva, spazzare via paure, abitudini, noia, tristezza, delusione e solitudinesmantellare finalmente quella diffusa amarezza che tiene continuamente in sospeso! Da questa brutta compagnia - ovvero da una vita mortificante, deludente e triste - è possibile comunque, con le mosse giuste, “sopravvivere”, “rinascere”, rimettersi nuovamente in gioco in modo attivo e creativo, realizzare nuovamente i buoni propositi.

RINASCERE OGNI MATTINA | RMFOnline

on alcuni gesti spontanei e atteggiamenti quotidiani adeguati, infatti, da soli o con il consulto di un esperto, è possibile non solo superare quei momenti esistenziali insopportabili, terribili, a volte spaventosi e drammatici che non lasciano respiro, ma anche imparare a trattare il proprio “involucro” e gli altri - senza mai rinunciare alle proprie idee, a quel che si desidera veramente - con simpatia, far emergere il vero talento e alcuni valori dimenticati, aiutare ad essere più vivi, aperti, passionali, tolleranti, curiosi e rispettosi, realizzare nuovi equilibri più armoniosi, crescere in autonomia e libertà: mantenersi in forma, sviluppare le proprie potenzialità fisiche ed intellettuali, guardare l'ambiente circostante in modo curioso, nuovo e con occhi diversi … avere una visione del mondo più ampia possibile, mettere sullo sfondo le preoccupazioni quotidiane in modo tale da renderle meno importanti, gestire con grande abilità e disinvoltura i pensieri terribili ... avviare il motore, allacciare le cinture e finalmente partire alla grande! Piccoli gesti e passi leggeri quotidiani che, pur non cambiando la situazione esistente, ci fanno sentire bene, calmi, sereni e soddisfatti, ci aiutano ad affrontare le difficoltà con più ottimismo, in modo più lucido, energico e deciso. Non aspettiamo che tutto vada bene! Cominciamo ora, adesso, subito, in questo momento. Ricorda, come le cose si 'rompono' si possono anche 'riparare'; una “riconciliazione” emotiva che può offrire una maggiore riflessione, una visione della situazione diversa, più realistica che aiuta a vincere l'indecisione, mettere in campo azioni inaspettate, una profonda trasformazione e nuovi equilibri più vantaggiosi per ritornare finalmente a sorridere … lasciarsi nuovamente incantare dal piacere di vivere.


ediamo brevemente come vivere con pienezza la propria esistenza, superare questi momenti quotidiani difficili, rendendo la nostra interiorità più forte e l'ambiente circostante più interessante, stimolante, sicuro, grazioso, accogliente e familiare; rimetterci finalmente in piedi dopo ogni eventuale caduta senza subire danni profondi. L'obiettivo principale, comunque, in ogni caso, al di là dei piccoli o grandi momenti difficili, è quello di mantenere una dignitosa autostima ... un senso di sé costante e stabile nel tempo. Un 'piccolo' contributo che può favorire uno 'straordinario' incentivo a promuovere e gestire, con responsabilità individuale, senza diventare vittime delle circostanze, la propria salute sia fisica, sia mentale … godere, sempre nel rispetto del legame corpo – mente (due entità strettamente connesse), di buona salute fisica, psicologica e spirituale, nutrendo tali dimensioni in egual misura con fiducia e amorevolezza. Introdurre a poco a poco, senza spingere troppo sull'acceleratore o modificare in blocco le varie abitudine ... cambiamenti semplici, ma salutari, per sentirsi veramente bene e in forma. Ricorda, quando si è esageratamente frettolosi nel cercare soluzioni, eccessivamente spinti nel risolvere le questioni, si rischia di abbandonare il campo di battaglia troppo presto, lasciar perdere tutto incolpando, magari, qualche 'saccente' di turno che di responsabilità ne ha ben poche.
 
Araba fenice: Leggenda, Simbologia e Significato del Tatuaggio - 3 ...

ntriamo subito nel vivo della questione, in ciò che ci interessa veramente senza tante pretese o eccessive aspettative; durante la lettura, o subito dopo, alcuni potranno sottrarre o aggiungere alcune cose, apportare liberamente delle modifiche a proprio piacimento; non pochi, spazientiti per il dilungarsi dell'esposizione, prenderanno le dovute distanze, altri, ancora, considereranno tale narrazione piuttosto confusa, per certi versi indisponente, e quindi non concluderanno nemmeno la lettura dei primi punti esposti; molti altri, invece, considereranno il tutto troppo fantasioso, semplice, puerile, sciocco e banale, privo di concretezza, davvero ridicolo e insufficiente per gestire la vita così dura, complessa e difficile. Non importa, quello che conta, veramente, per chi rimane inchiodato alla lettura, è agire, sentirsi emotivamente coinvolto, essere profondamente stimolato alla sola idea di cambiare, muoversi, prendere decisioni, entusiasta di modificare qualcosa, felice di mettere in campo un discreto livello di determinazione e una salda convinzione in tutto quello che si sta facendo … la polemica non serve a nulla, anzi solo a sprofondare ancora di più nella intricata palude emotiva. Non è necessario mettere in cantiere sempre cose grandiose, costruire cattedrali nel deserto, basta introdurre a poco a poco piccoli cambiamenti, cominciare con cose semplici, essere fermi e risoluti … ma soprattutto risvegliare le sensazioni …
solo attraverso i sensi possiamo rigenerare il cervello e le sue funzioni, conoscere il mondo in tutti i suoi aspetti, creare una mente attiva e brillante, spazzare via i disagi, regalarci quel che ci spetta veramente: energia e buonumore.


a prevenzione è sempre un progetto a lungo termine, non ha mai effetti immediati, esclude sempre soluzioni pasticciate … miracoli dalla sera all'indomani! Passiamo immediatamente ad esaminare - in ordine sparso - alcuni
'suggerimenti' semplici, brevi e curiosi, ma utili per bypassare questi momenti particolarmente difficili, bui e angoscianti. Partiamo bene, con poco sforzo, con una discreta ampiezza di vedute e tanta voglia di conoscere; iniziamo con le nostre vere risorse, quelle più sane ... con le migliori intenzioni del mondo in modo tale da vivere al meglio questa esperienza. Tutte cose che, nel tempo, se fatte bene, possono risvegliare il talento, la fantasia, il gusto e il desiderio di fare; stimolare progetti, sentire il bisogno di qualcosa, dare un senso alla vita anche attraverso piccole cose. Basta poco, bisogna allenarsi e essere disponibili al “nuovo”, al “diverso” e, soprattutto occorre disciplina, regolarità e continuità. Svincolarsi dal passato e dal futuro è uno dei primi passi da mettere in cantiere: se sono “inguaiato” mi sento tradito da un passato a dir poco irrispettoso
(per quello che ho fatto o non ho fatto, dovevo fare … senso di colpa) e da un futuro drammatico, catastrofico (mi aspetto una particolare punizione divina … ansia). Il nostro successo, in ogni settore della vita, dipende sempre dal desiderio, dalla volontà, dalla passione, dagli strumenti e dai mezzi adottati. Ogni intervento di questa portata può richiedere qualche giorno ad alcuni individui, diverse settimane ad altre persone e più di un mese per chi si trova in una situazione più difficile o magari “impantanato” in un malessere che dura da lungo tempo. Ricordiamo ancora una volta che il nostro benessere dipende in gran parte da una profonda conoscenza di sé e dei propri bisogni ... di come riusciamo a gestirli e adattarli alla vita reale. Possiamo cominciare!

Restare in contatto con i propri simili


e improvvisamente dicessi che un rapporto sociale ringiovanisce, fa bene alla salute, rende più vivaci e felici, qualcuno direbbe -
compresi quelli che non si definiscono grandi campioni nella gestione delle relazioni umane - immediatamente, senza un attimo di esitazione “Che scoperta, certo ... ma che, diamine … cosa mai mi racconta, mi vuol far credere costui, tutti lo sanno … è risaputo che un contatto caloroso, spontaneo, libero e sereno migliora il legame affettivo e la qualità della vita quotidiana”! Noi infatti siamo animali sociali e come tali ci aggreghiamo agli altri, ci sviluppiamo in funzione al gruppo del quale facciamo parte. Condividiamo pressioni ma anche passioni, sentimenti e valori. Guai isolarsi, non esprimersi, rinunciare al contatto, allo scambio comunicativo perché si perdono preziosi punti di riferimento, si rischia l'analfabetismo di ritorno, di non imparare le cose essenziali e, soprattutto, di cronicizzare dentro di noi gli umori ballerini … di cancellare obiettivi, speranze, progetti e futuro. Le parole non dette, trattenute, non solo isolano completamente dagli altri, dalla “famiglia”, dagli amici, ma intossicano, atrofizzano completamente il cervello. Un rapporto gratificante, armonioso, equilibrato e caldo ci rende più sereni, fiduciosi e creativi: ci prepara ad un futuro sempre più certo e concreto.


a vita è fatta di tanti e lunghissimi momenti, se solo uno di questi attimi fosse
caratterizzato da una atmosfera relazionale tranquilla, distesa e piena di soddisfazioni, i discorsi diventerebbero più naturali, semplici, aperti, scorrevoli e fluidi. Stare insieme agli altri ci fa sentire bene, protetti, al sicuro e soprattutto attivi, perché ascoltare, esprimere, scambiare sentimenti, comprendere chi ci sta a fianco, ci insegna a conoscere la libertà, ci aiuta ad essere autonomi, importanti, spontanei, in prima linea, protagonisti e di valore … sono, senza essere troppo narcisisti, un membro importante, faccio parte di quella una struttura “prestigiosa, unica e solida” … il vero senso di appartenenza al gruppo lo notiamo negli adolescenti che identificandosi in modelli differenti da quelli familiari, possono affrontare più facilmente le difficoltà e le insicurezze della vita; non è necessario sforzarsi, mettersi sul piedistallo, cercare di dare a tutti i costi consigli grandiosi ed intelligenti, basta ascoltare e “condividere” con sincerità i sentimenti dell'interlocutore in modo rilassato e senza tanta ansia da prestazione; se poi qualcuno ci chiede un consiglio, basta rispondere con una espressione piuttosto semplice: “quello che decidi tu va sempre bene … è la cosa migliore … fai quello che ti sembra giusto” … solo in questo modo si stimola l'amico, senza essere troppo invadenti, a tirar fuori le sue preziose risorse, gli strumenti cognitivi giusti per affrontare il suo carico emotivo quotidiano e, nel contempo, godersi rilassati il rapporto senza mettersi in cattedra … consigli non se ne chiedono e, soprattutto, non se ne danno … seguire i consigli altrui è sempre pericoloso, si rischia di vincolarsi ad un modo di fare (pensiero) che non ci appartiene!


tare insieme significa partecipare, essere parte attiva nel gruppo, fare cose buone e creative, preparare un terreno relazionale gradevole, stimolare gli altri e, soprattutto, gratificarsi, capire meglio se stessi in profondità per vivere più serenamente. L'amico è una cosa preziosa, essendo un sincero compagno di viaggio può aiutare a crescere, aprire nuovi orizzonti, allargare i confini della consapevolezza, facilitare l'adattamento e facilitare il confronto senza esprimere giudizi di valore, risvegliare diversi stili di vita più sereni e vantaggiosi, purificare mente – corpo e risvegliare l'energia necessaria per affrontare la giornata con una certa serenità e distensione; può stimolare a vivere senza appoggiarsi troppo su l'altro, contribuire a realizzare un rapporto sano senza tante pretese e aspettative eccessive … non soffoca mai con obblighi, sentenze, divieti, pareri e richieste personali, il suo appoggio è sempre naturale, spontaneo, incondizionato … esprime tranquillamente il suo punto di vista senza imposizione, imporre le sue idee ... in ogni situazione dice la sua, ma non spinge mai sull'acceleratore, per nessuna ragione fa pressione … calca troppo la mano. 


’amico non è uno psicoterapeuta, ma può avere indubbie valenze ‘curative’ e come diceva L. Dalla Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ … in tale canzone si parla di un momento difficile, di speranza, ma anche di amicizia (" Vedi caro amico cosa si deve inventare per poter riderci sopra e continuare a sperare basta essere preparati tanto l'anno che sta arrivando tra un anno passerà ... è questa la novità").  Con lui, infatti, attraverso un sincero, onesto e solido rapporto è possibile fantasticare, costruire un mondo diverso, creare nuove speranze, diventa più semplice aprirci ad orizzonti infiniti e colorati; trarre benefici inaspettati perché aiuta ad allontanarci dai “tarli” mentali, distoglie l’attenzione dalle invalidanti ossessioni e, soprattutto, dai “guai” inesistenti, da tutti quei ragionamenti sempre uguali, stagnanti, che girano a ruota libera danneggiando il cervello: un grande sostegno, un prezioso sollievo psicologico … un vero amico distrae, ci aiuta a guardare altrove, a spostare lo sguardo verso mete più affascinanti e convenienti ... non decide mai al posto nostro! Non possiamo “muoverci”, bene, contattiamo, mandiamo un saluto o gli auguri, se lo desideriamo veramente, a chi non sentiamo da tempo; facciamolo senza aspettarci nulla, senza nessun tornaconto, ma semplicemente perché quel gesto ci rende felici, ci fa sentire bene al momento … sono le aspettative irreali, covate da tempo, calcolate ed esagerate che alla fine ci mettono in difficoltà … ci deludono!
  

reare macchie di colore permette di giocare con la fantasia, entrare nel mondo magico della creatività … realizzare dei veri capolavori.


 colori stimolano l'attenzione e l'apprendimento, trasmettono
'sensazioni' intense, aiutano ad esprimere emozioni, possono favorire uno stato d'animo positivo o negativo: rendono un luogo più caldo o più freddo … parlano di noi, rivelano sentimenti profondi, desideri nascosti, aggressività repressa, paure, ansia e, per i più attenti, mandano un chiaro ed inequivocabile segnale di sofferenza interiore (non a caso il blu è associato alla calma, alla tristezza e alla depressione, il rosso all'eccitazione, alla forza, alla fiamma della passione, dell'amore, il giallo al dinamismo, all'autonomia e alla libertà, il nero di chi si mette di traverso, della negazione, il viola ci parla di apprensione, di legame, di trasformazione, di sensibilità, di penitenza - i vescovi vestono di viola - chi lo ama spesso è in balia dello stato emozionale, lontano dal razionale … può segnalare anche problemi tiroidei). La scelta del colori e del suo uso dà preziose indicazioni sia sulla personalità, sia sulle condizioni fisiologiche, permette di conoscere la parte più sconosciuta di ogni individuo (vedasi il test di M. Luscher); possono creare repulsione o attrazione, mettere completamente a nudo l'anima, stimolare o inibire ogni iniziativa, comprendere le sorgenti di tensione, i vari meccanismi di compensazione e le aspettative di chi li usa. I colori che rendono un ambiente caldo sono rosso, arancione e giallo (rivitalizzano, rendono aggressivi, irrequieti, aumentano la tensione muscolare, la pressione del sangue, il battito cardiaco, accelerano il respiro … il rosso stimola le ghiandole surrenali a produrre adrenalina … provate ad addormentarvi in un ambiente dall'atmosfera troppo energica, come ad esempio un bel rosso vivo, al mattino vi troverete ancora con gli occhi sbarrati a fissare il soffitto!), mentre quelli che creano un'atmosfera fredda sono l'azzurro, l'indaco e il violetto (calmano il respiro, stimolano la riservatezza, rilassano, abbassano i valori pressori) … il verde si trova in mezzo, rappresenta il controllo, il punto di equilibrio tra il “caldo” e il “freddo” … simboleggia la nascita della primavera, il suo risveglio, la vita che è lì pronta ad esplodere in tutta la sua forza e bellezza. I colori evocano sentimenti, provocano reazioni immediate, fanno parte della nostra vita emozionale … un'esperienza sfacciata che a volte può gestire il nostro umore nel bene o nel male … offrire un ambiente piacevole, sicuro, e, quindi, favorire serenità e benessere, passare una giornata gradevole e con grande voglia di fare, oppure tutto il contrario ... non diciamo forse, per descrivere una vita piacevole e varia, che è colorata, oppure che si presenta con una tonalità grigia o monocolore quando la viviamo in maniera penosa o infelice? L'energia dei colori (spettro elettromagnetico) ha un effetto benefico sul cervello, sistema nervoso centrale e periferico, e sui vari organi. Un ambiente cromatico distensivo e ben strutturato porta benefici incredibili sia fisiologici, sia psicologici: stimola, rilassa, rasserena ed allontana lo stress. In qualsiasi momento della giornata non solo può essere vantaggioso e utile sfruttare il loro potere benefico, ma anche essenziale per rigenerare completamente l'organismo, migliorare la lucidità mentale, rinforzare la concentrazione e favorire lo stato distensivo.


reare macchie, aree di colore con fiori o piante verdi in casa o nel giardino disintossica se stessi e l'ambiente circostante, ci rallegra e può avere benefici sull'umore davvero inaspettati.
Dedicare un po' di tempo al giardinaggio non può che renderci più attivi, creativi e felici. C'è chi afferma, da qualche parte, che le piante hanno un'anima, una curiosa intelligenza, 'parlano' e 'sentono'; forse non è vero, sono solo mosse, governate da reazioni chimiche e fisiche, trasmettono impercettibili e sofisticate onde elettromagnetiche, ma sicuramente possono “ascoltare”, senza passare per folli, i nostri racconti, sublimare la nostra aggressività attraverso il “silenzio”, sentire il nostro stato d'animo, aiutare - con la loro disponibilità e pazienza - a mettere ordine nei nostri pensieri e, soprattutto, creare in noi nuovi interessi, farci sentirci attivi, bene e utili quando le curiamo; il giardinaggio aiuta anche a bruciare le calorie in eccesso, insegna una infinità di cose, ad organizzare la loro dimora, ma anche il nostro spazio, territorio, il nostro libero movimento, dà sempre enormi soddisfazioni, infinite sensazioni di pace e beatitudine. Al di là delle varie interpretazioni più o meno fantasiose, le piante comunque sono organismi “sociali”, si “aiutano” e si “proteggono” a vicenda, hanno dei vantaggi reciproci, sono più rigogliose e producono di più in funzione dei loro “vicini” … quale vegetazione amano avere accanto, come reagiscono le foglie alla luce diretta, al sole, all'acqua: scoprire le loro necessità può aiutarci a riflettere, capire i nostri bisogni più nascosti, ad essere più attenti e rispettosi delle nostre emozioni qualsiasi esse siano … informazioni che possono rinsaldare anche i rapporti affettivi, insegnarci una comunicazione più efficace, rinforzare l'affidabilità, affermare l'auto soddisfazione, creare più armonia tra noi e gli altri, sviluppare il senso di appartenenza, di facilitare la percezione e la conoscenza diretta, in quel preciso istante, del nostro stato d'animo; non hanno misteriosi poteri sovrannaturali, ma possono sicuramente “socializzare” senza rievocare antichi “rancori”, insani “pregiudizi” e bizzarre “antipatie”: comunicano bene e in armonia tra di loro … amano le regole di buon vicinato, la giusta compagnia e, creando preziose sinergie, mantengono le dovute distanze, si coalizzano contro i “parassiti” troppo invadenti e “distruttivi”; per gli esperti del settore risulta più normale chiamare queste sintonie, vicinanze, in modo meno fantasioso, con un termine specifico e più scientifico: consociazione. Alcune piante non solo rallegrano e rendono gradevole l'ambiente in cui si vive, ma possono abbassare anche l'inquinamento domestico. Le piante più importanti che aiutano a purificare l'aria, a rendere più sano e meno inquinato l'appartamento, sono: pothos, edera comune, dracena, sanseveria, ficus benjamina, spatifillo, falangio. Un ambiente di un colore gradevole e pulito, può rendere il luogo in cui si vive più sicuro, tranquillo ed accogliente; una meravigliosa tana in cui è possibile riprendersi, riposarsi e rilassarsi ... preparare la giornata con una sana spinta e piena di energia, iniziare un quotidiano gradevole sulla scia di una piacevole sensazione di beatitudine … 'nutriamoci' allora di questi momenti, di questo benessere naturale, facilmente reperibile, che costa poco e rende molto ... regaliamoci questi istanti straordinari, fantastici, che stimolano in ogni momento buon umore, fantasia e creatività. 

Curare il proprio aspetto.


e lo specchio delle mie brame invia un'immagine positiva e rilassata di me, mi sento bene, leggero, vivace, in forma e pronto a scattare. Al contrario, i tratti tesi, i distretti corporei contratti, il colorito spento e grigio creano una situazione di avvilimento, un senso diffuso di frustrazione, portano al malumore, creano svogliatezza e stanchezza mentale. I muscoli del viso in una persona non sono solo i primi ad essere visti, ma comunicano anche, a chi si ha di fronte, le reali condizioni fisiche e il vero stato d'animo. Qualcuno dice che la calma interiore annulla ogni tensione, rende la pelle più sana, morbida e riposata; tutto vero, possiamo però anche invertire la situazione imparando a rilassare i muscoli del viso con bagni e massaggi … se poi non dovesse essere sufficiente, cominciamo a sfoderare un bel sorriso, grande, autentico, caloroso ed illuminante: il volto cambia letteralmente, in meglio, espressione. … costa poco ed è efficace, i benefici fisiologici sono davvero garantiti, sorridere infatti stabilizza la pressione sanguigna e migliora la circolazione … allontana le rughe! Ridi che ti passa! Guai comunque cercare di forzare la risata. Solo così è possibile mettere al bando il pessimismo e mettersi sulle tracce della buona compagnia … ironia e sorriso, non solo aiutano a prendere le distanze dai drammi e dalla disperazione, ma ci aiutano ad essere più sollevati, disponibili e tolleranti … l'amore per il mondo allora, così com'è, non ha confini, fa davvero miracoli. Fare qualcosa per se stessi, depurare e disintossicare la pelle con oli specifici, essere interessati alla propria immagine (trucco, abbigliamento, monili, profumi … sfoggiare qualunque cosa dia soddisfazione) significa che ci stiamo riprendendo dal grigiore quotidiano, che siamo in una fase di fiducia, di ripresa, di autostima e che si è di nuovo pronti a condividere, stare insieme agli altri … che ci siamo finalmente riconciliati con noi stessi, il nostro corpo e il mondo intero … cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel più scuro.


uai però voler cambiare le cose in funzione di certe pressioni ambientali, pilotate sempre da esigenze consumistiche, correggere l'aspetto secondo modelli prestabiliti, somigliare a qualcuno per essere accettati … farà bene agli altri ma non certamente a noi! Se ci allontaniamo da ciò che siamo realmente, perdiamo il dono più prezioso che abbiamo: la nostra grande unicità; in tal modo creiamo un'immagine finta, che non ci appartiene, rimaniamo immobili, in attesa di verdetti o pareri altrui, completamente in sospeso, in balìa di esigenze esterne … ci sentiamo fuori luogo perché ci siamo vincolati ad un fare che non ci appartiene, abbiamo sostituito o barattato la nostra identità con un'immagine di poco conto, futile, fragile e superficiale. Non preoccupiamoci, ci sarà sempre qualcuno che avrà sempre da ridire sul trucco o come ci si veste! Non perché abbiamo a che fare con il maligno o il solito criticone, ma semplicemente perché ognuno di noi vede le cose a modo proprio! Nonostante le varie difficoltà sarà utile, quindi, per riprendersi in mano la propria vita, imparare a realizzare, senza penalizzare troppo l'epidermide, un bel trucco secondo le proprie esigenze, rispettando i propri desideri e gusti più genuini; tale rituale può restituirci la sicurezza e, soprattutto, rendere ben visibili tutti quei lineamenti trascurati o tenuti nascosti da un ruolo sociale imposto, non condiviso, per consigli altrui poco amichevoli che hanno schiacciato la nostra vera identità: importa poco se quel “ritocchino” è perfetto o meno, quello che conta veramente è puntare i riflettori su se stessi, “giocare” e divertirsi; sono gesti che ci possono trasformare, aiutare ad esprimere quel fascino naturale e spontaneo ignorato per molto tempo, evidenziare finalmente quei tratti, quelle forme mascherate per esagerata timidezza; continuare a vestirsi, pettinarsi e truccarsi con molta cura, ci rende il mal tolto, aiuta a smantellare quelle convinzioni assurde che creano incertezze: che qualcosa non funziona, siamo incompleti, difettosi comunque la si giri avere più attenzione verso se stessi, farsi amico lo specchio, ci rende più determinati, sicuri, protagonisti della propria vita … si fa la cosa giusta per l'anima; per quanto ci abbiano insegnato o tentato di farci credere che certe “attenzioni” sono fuori luogo, non sono straordinarie, per nulla eleganti o appropriate, non crediamoci e seguiamo sempre il nostro istinto. Non è necessario mettere in cantiere opere faraoniche, anche un semplice gesto come ad esempio lavarsi i denti può assumere una valenza simbolica di enorme portata! Un'azione che può creare una trama infinita e, se si è “presenti” a se stessi durante l'operazione, produrre piacevoli ed inaspettate sensazioni fisiche - psichiche: ci fa bene ricercare quel prodotto secondo le nostre esigenze e necessità, sentire, entrare in contatto direttamente con i sensi: sapore, profumo, colore … incontrare delicatezza e piacevolezza. Lo so, ci sono cose terribili fuori dalla porta, molto più importanti da rimuovere, ma per costruire bisogna pur partire, cominciare dalle fondamenta! La mossa vincente è osare sempre, seguire il proprio intuito, i desideri genuini, andare oltre secondo i propri gusti, avventurarsi in territori sconosciuti, realizzare cose mai fatte, l'importante è che ci diano, in quel frangente, grande soddisfazione, un senso diffuso di leggerezza, di libertà e di benessere!


icordo la felicità di Sonia con il suo vestito verde mare:Sa, dottore, questa mattina la prima cosa che ho fatto appena mi sono svegliata è stata quella di aprire l'armadio e prendere fuori il mio tailleur preferito; un abito che non mettevo da tempo perché mi dicevano che mi rendeva “invisibile”, ma anche troppo “appariscente”, con quel modello “scomparivo”, ma che era anche troppo frivolo per la mia età … io, finalmente, ho osato; nonostante i vari tentativi di dissuadermi ad indossarlo, ho fatto di testa mia, me lo sono messo e ora sono qui felice e contenta davanti a lei”non solo Sonia trasmetteva beatitudine e scioltezza, ma anche un profondo senso di sicurezza, di fierezza, di vivacità e, soprattutto, di grande sobrietà. Molto bene Sonia!

Dormire bene … si può .


l sonno è vita. Non è sicuramente una perdita di tempo come recita quel famoso proverbio
(chi dorme non piglia pesci), ma consente di ricostruire un tessuto leso, la riparazione di cellule e organi, permette inoltre di ricaricarsi a livello energetico e, soprattutto, facilita la lucidità mentale: fondamentale per organizzare la memoria, elaborare le informazioni velocemente ... costituisce una valida protezione dall'ansia e dallo stress; permette al sistema nervoso centrale di difendersi e di organizzarsi per affrontare il giorno successivo con forza e coraggio. L'insonnia, invece, prepara una giornata infelice, crea nell'immediato disastri, produce una infinità di disturbi e di disagi: stanchezza diffusa, cefalea, intestino bloccato, agitazione e irritabilità. Per dormire bene bisogna innanzitutto essere in sintonia con il corpo, la mente e lo spirito. Per rispettare il sonno, se dovesse improvvisamente mancare, dobbiamo cambiare abitudini, ritmi e tempi, riscoprire un nuovo stile di vita che permetta all'intera struttura mente – corpo di riposare in perfetta armonia … apportare le opportune modifiche alle proprie abitudini quotidiane e all'ambiente in cui si dorme. Bisogna sempre analizzare il proprio sonno, ottimizzarne il rendimento in modo tale da attivare gli strumenti più idonei per gestire al meglio tale disturbo. Mai portare a letto il lavoro e i guai della giornata! Molti spettri diurni, se non gestiti correttamente, fanno la loro comparsa al buio, di notte, ingrandendo ogni cosa compromettono la qualità del riposo con i suoi risvegli improvvisi. Quando tale malessere è governato da stress, ansia, abitudini sbagliate, legato a comportamenti errati o dovuto a un grande sforzo (vedasi il logorio psicofisico: fenomeno burnout), spesso la soluzione va cercata semplicemente nella rieducazione psicosomatica. Imparare a respirare correttamente, rilassarsi e mangiare in modo sano e variato, è sempre il miglior modo per trovare una buona concentrazione e gestire efficacemente tale stato fisiologico che, se non si rispetta il suo prezioso equilibrio, può assumere nel tempo un carattere gravemente disturbante; tutte cose fondamentali che permettono di ritrovare la base per un sonno gratificante e migliore. Vi sono molti modi di dormire e migliorare il proprio riposo se è disturbato … come tanti sbagliati per un sonno insufficiente. Fare attività ginnica intensa, portarsi a letto il lavoro, mangiare eccessivamente e assumere sostanze psicostimolanti (tè, caffè, alcol) sono stili di vita e abitudini sicuramente sbagliate che non creano nessuna tranquillità, tanto meno favoriscono una giusta calma, ma fanno restare tutta la notte a fissare il soffitto con occhi sbarrati … non invogliano sicuramente Morfeo a farci visita durante la notte


nche chi teme una disgrazia, chi vive nello spavento d'un male terribile e aspetta una sventura, costruisce un quadro di pensieri apprensivi e deludenti che sicuramente non aiutano, ma creano una silenziosa e devastante forza che per la legge dell'attrazione, raduna attorno a sé elementi nocivi e distruttivi. Il problema del non dormire non ha come conseguenza soltanto il fastidio, la frustrazione e una stanchezza diffusa, ma sconvolge completamente l'intera struttura psicosomatica. Anche se ancora oggi molte cose non si sanno circa il buon sonno, il bisogno di dormire è fondamentale per non cadere nella trappola dell'instabilità fisica e della sofferenza emotiva; per essere più lucidi, esprimere un giudizio equilibrato e coerente, essere svegli e attivi di giorno, bisogna assolutamente essere riposati. Per vincere l'insonnia, per scoprire il problema reale, bisogna compiere dei passi semplici e specifici, passare a setaccio tutto ciò che tiene svegli, e poi sottoporre a verifica pratica le proprie ipotesi. Molte sono comunque le indicazioni generiche per risolvere questo problema. Una ginnastica moderata, una alimentazione ricca di vitamine del gruppo B (questo integratore vitaminico non va preso la sera se si ha difficoltà ad addormentarsi), ad esempio, aiutano ad azzerare l'ansia giornaliera; mentre i prodotti lattiero – caseari e carni bianche, poiché contengono il triptofano, precursore della serotonina, facilitano il buon umore. Alcuni oligoelementi come il manganese, cobalto, litio, magnesio, facilitando alcune reazioni vitali, sono utili per gestire o risolvere alcune insonnie. La stanza deve essere molto arieggiata senza però correnti d'aria. Il colore delle pareti dovrà essere bianco, indaco o azzurro. Evitare le arrabbiature è fondamentale, perché esse provocano la chiusura del canale che porta la bile all'intestino. La bile non può uscire, i cibi vengono digeriti male, compaiono macchie rosse e prurito che tengono svegli. Con le mosse giuste, dormire può essere davvero facile! Affrontare la giornata diventa molto più semplice!

Mangiare bene per vivere meglio.


'alimentazione non solo influisce sul nostro stato d'animo, ma anche sulla salute dei nostri organi, riparando e sostituendo le cellule invecchiate. La vita media dei globuli rossi, ad esempio, è di 120 gg., dei globuli bianchi di circa due gg., le cellule della pelle 20 gg., dell'intestino 7 gg., le muscolari e nervose sono quelle più longeve. La loro sostituzione e riparazione è favorita da quello che mangiamo: carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali. Le cellule di domani sono dunque “nutrite” da quello che mangiamo oggi; ciò che ingeriamo, nel bene o nel male, viene direttamente integrato nell'organismo determinando la sua “trama” futura. Ecco perché è fondamentale mangiare bene, sano e, soprattutto, in maniera equilibrata. La nostra evoluzione, inoltre, è avvenuta in base al cibo che avevamo a disposizione, a quella dieta  offerta da quel particolare ambiente: alimenti "trovati" in quei precisi periodi storici (il primo uomo - australopiteco - era vegetariano, il successivo - homo abilis - scopre il fuoco, costruisce arnesi per raccogliere il cibo e inizia a cacciare, con l'evoluzione successiva  - uomo di Neanderthal - impara a cacciare in maniera intelligente, infine, l'ultimo della scala - uomo moderno - diventa un abile coltivatore e un pacifico allevatore … ad ognuno la sua dieta!)Non bisogna dimenticare che nessuno tra gli alimenti naturali o trasformati dall'azienda alimentare è completo, contiene nella giusta misura tutti i nutrienti essenziali che servono all'organismo; se si è veramente attenti alla nutrizione, i segni di diminuzione dei disturbi legati appunto alla alimentazione errata sono ben visibili, davvero grandiosi e sbalorditivi nell'immediato. 


e abitudini alimentari - più che un atto cosciente e razionale - evolvono in funzione di certi stili di vita, dei mutamenti sociali e delle mode: spesso sono manipolate o pilotate da pressioni sociali. Una nutrizione ottimale, infatti, può incontrare grande resistenza non solo a livello individuale, economico e sociale, ma anche ostacolate per esigenze di profitto da parte di alcune industrie alimentari; una dieta bilanciata - con i nutrienti giusti - rinforza il sistema immunitario, mentre una cattiva alimentazione indebolisce sia il corpo, sia la mente. E' fuori di dubbio, quindi, che una “buona” nutrizione rappresenta uno degli strumenti più incisivi, importanti ed efficaci per la durata della vita e per il benessere psicofisico.
L'energia necessaria per funzionare bene viene dall'alimentazione quotidiana. Imparare a cucinare non significa solo più salute, mettere insieme, con qualche giro di mestolo, alcuni ingredienti, risparmiare sulla spesa, scoprire nuovi sapori, migliorare la dieta, ma anche imparare ad essere attivi, creativi, felici, conoscere valori e tradizioni, mettere in primo piano le proprie esigenze e, soprattutto, divertirsi. Ogni piatto realizzato, non solo fa bene alla gola e al palato, ma anche al buon umore. Dilettarsi ai fornelli è fondamentale per diventare protagonisti, per gestire i propri spazi, manipolare e trasformare la realtà, creare un ambiente sereno, impegnare il cervello su cose piacevoli … tenerlo lontano da conflitti banali e da un rimuginare ossessivo inutile. Evitare i cibi troppo caldi, troppo freddi, troppo dolci, presentare bene le pietanze, la tavola curata, imbandita con gusto, preparata con sfarzo, avere ospiti graditi e la buona compagnia favoriscono la secrezione dei succhi gastrici, rendono la mensa più gradita agli occhi e al palato, ma anche più leggera e serena … in breve, una vita più “digeribile"! Scelte giuste … e tanta buona volontà. Per eliminare e pulire il corpo dalle tossine accumulate, inoltre, bisogna bere almeno a seconda dell'età due litri circa di acqua al giorno. E come diceva Ippocrate. “Che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”!
Un bagno di sole.


nche il sole può, in certi momenti difficili, aiutarci ad abbattere le barrire, superare gli attimi bui della giornata:
qualche passo in cortile fa bene alle difese immunitarie e al cuore, ci allontana, con il suo adeguato livello di serotonina, dal quel disturbo dell'anima più difficile da trattare in psicoterapia: la depressione; basta poco, una trentina di minuti al giorno, per uscire da quel labirinto buio quotidiano che spegne ogni pensiero, per ricominciare, risvegliare il desiderio, la capacità di desiderare, decidere e di fare. I benefici della luce solare sono ben noti a tutti. Non solo sono indispensabili per risvegliare la chimica e l'energia del corpo, ma fondamentali per uscire dal torpore mentale: utile per fare una buona scorta di vitamina D e produrre preziose endorfine (i famosi ormoni del buonumore); attraverso tale semplice e breve “promenade” in casa, si trova finalmente il proprio spazio, si risvegliano i desideri e la forza vitale, si inizia finalmente a sorridere; facilita il rilascio di alcuni ormoni nel nostro organismo, in particolar modo la serotonina e il cortisolo. Prendere il sole - dosandolo e filtrandolo secondo la sua intensità oggettiva - è sempre un'ottima terapia sia per il corpo, sia per la mente. Una buona abbronzatura non deve servire solo a restituire vivacità alla pelle o nascondere le sue imperfezioni, ma, ricaricarci di vitamina D, ci aiuta a diventare più forti, rinforzare le ossa e rendere la pelle più sana. E' il modo giusto per ricaricare le batterie e partire alla grande! Nelle belle giornate di sole non è necessario sempre uscire, andare in piazza, farsi vedere, basta sostare, mettersi in bella mostra sul balcone seduti, guardarsi attorno, rilassarsi, o girare nel proprio cortile e osservare in silenzio, senza troppi pensieri, evitando quel fastidioso chiacchiericcio mentale, solo osservare piante e fiori, e nient'altro ... liberiamo i capelli al vento ed esponiamo finalmente in bella mostra il viso alla luce del sole! La pelle ha bisogno, per mantenersi in buona salute, di stimoli calorosi, di carezze e di gesti gentili che eccitano, di una tenerezza protettiva che incanta, di “tocchi” leggeri che guariscono i lividi quotidiani e, soprattutto, quelli antichi ... di “frustate” dolci e piacevoli, anche per un solo attimo non è mai un peccato! Il corpo e la mente si nutrono di poche cose, di semplici piaceri, di un bagno di sole, di aria pulita, pura e fresca.
 
Biblioterapia.


ualunque sia il malessere in atto, un buon libro può aiutarci a conoscerci meglio, più in profondità e, quindi -
se vogliamo, siamo davvero interessati - “migliorarci”: può diventare un potente lenitivo ... 
una preziosa pillola. La letteratura ci può far riflettere, insegnare che il tempo passa, insegnare alcune strategie per affrontare le situazioni, le cose della vita, superare i “contagi” ... che molte cose sono le stesse di un tempo passato e che, alla fine, c'è sempre una soluzione a tutto. Ci insegna, a volte, che bisogna cambiare stile di vita, abitudini, comportamenti, cominciare a mettere in atto qualche strategia, accettare alcune rinunce e, soprattutto, imparare l'arte dell'isolamento e del silenzio. Tutti questi “insegnamenti” li possiamo trovare nel celebre libro “Il Decameron” (dieci giorni) di G.Boccaccio. Un viaggio” davvero affascinante, ironico ed istruttivo, realizzato da dieci fanciulli (sette ragazze e tre ragazzi) nel periodo della pestilenza a Firenze. I giovani dandosi delle regole ben precise, lontano da morti e disgrazie, per sfuggire a questa epidemia e al contagio, si rinchiudono in una villa in campagna e, per passare il tempo in modo davvero originale e piacevole, si raccontano ogni giorno una storia, una bizzarra novella. Aprire un libro non è mai un gesto ripetitivo, insulso e banale, ma ogni pagina rivela sempre strani segreti, un qualcosa nascosto, un evento stimolante, una vicenda interessante, dimenticata, storie importanti e meno importanti, pronti a farti volare, sognare paesaggi verdi e rigogliosi! I libri comunque non parlano solo di disgrazie, ma anche di salute, di cuori infranti, di mal d'amore, di giochi, di musica, di teatro, di educazione, di valori, di rinascita … ad ognuno il suo libro!


Imparare a rilassarsi.


l rilassamento è parte integrante della ricerca di uno stato di benessere e di serenità sia per il corpo, sia per la mente. Una discreta forma fisica può prevenire, alleviare stati di tensione invalidanti, o gestire intelligentemente stress e ansia: qualsiasi forma di stanchezza, di fatica e di nervosismo. Il rilassamento muscolare è una eccellente terapia che aiuta a tonificare il corpo, a ritemprare lo spirito e a ridare alla mente ciò che gli spetta di diritto: la sua giusta collocazione ... a mantenere o ritrovare il suo ruolo attivo nel mondo… aiuta a scaricare preoccupazioni e obblighi tossici ... purifica a livello mentale, risulta importante per dosare, equilibrare i sovraccarichi di pensieri e le relazioni velenose che torturano l'anima. E' un parlare a se stessi in maniera semplice, gentile e rispettosa, insegna a controllare, comprendere e ad essere più indulgenti con il proprio 'involucro'. Il rilassamento, come ogni percorso indispensabile per raggiungere una vita attiva, sana e serena, se si vuole veramente che funzioni e porti benefici, dev'essere motivato da una profonda sensibilità e da una grande voglia di conoscersi … mossi sempre da una forte curiosità e, soprattutto, spinti dal desiderio di imparare qualcosa di nuovo. Non lo si deve imporre a nessuno che non sia interessato a questa meravigliosa esperienza di grande portata terapeutica che si basa su reali concezioni scientifiche: neurologiche ed ormonale. 


eve desistere chi non ci crede o chi non è disponibile a seguirne le regole, se non dopo un corretto allenamento e aver capito il funzionamento neurofisiologico con un esperto qualificato. Se si vuole uscire da alcuni momenti difficili, utilizzando anche questa importante metodica terapeutica, bisogna armarsi di pazienza, essere disponibili ad impegnare le proprie energie per raggiungere un buon equilibrio psicofisico, avvicinarsi ad essa con grande sincerità e fiducia ma, soprattutto, sgombrare dalla mente l'idea di trovare una cura rapida e miracolosa; per avere risultati apprezzabili e benefici duraturi non si può prescindere dalla costanza, non ha senso una tantum, ma deve diventare un credo quotidiano … diventare magari, nel tempo, una buona abitudine mattutina. Ogni trattamento rivolto al benessere, perché funzioni, richiede sempre impegno, serietà e continuità … avere la consapevolezza e il desiderio che è giunto finalmente il momento per prendersi cura di se stessi. Il rilassamento può essere raggiunto in due modi: attivo e passivo. La prima metodica consiste nel contrarre il più possibile un distretto corporeo e poi lasciarlo improvvisamente andare (attivo); in questo modo, con un buon allenamento e continuità, quella parte del corpo si distende, diventa calda, cambia colore a seguito di una buona, copiosa e veloce irrorazione sanguigna (ricordiamo ancora una volta che non possono esistere contemporaneamente contrazione e distensione per cui solo con un allenamento costante e continuo l'organismo raggiunge un buon equilibrio ormonale, bio - chimico … come la luce e il buio non posso coesistere: o c'è l'una o c'è l'altro). L'altra modalità, chiamata 'passiva', è quella di ripetersi mentalmente, tutte le volte che si vuole raggiungere un gradevole stato di distensione - estraniandosi in tal modo dal mondo circostante e dai pensieri spazzatura - una specie di cantilena, alcune frasi in grado di guidare l'attenzione sul proprio corpo e sulla sua interezza (vedasi l'articolo su l'ipnosi). La tecnica distensiva si realizza attraverso l'apprendimento di vari esercizi che tutti sono in grado di eseguire; non ci sono scuse per non rilassarsi perché tale fenomeno è una condizione umana: cognitiva, chimica e neurologica naturale. Il programma terapeutico viene sempre formulato in base alle proprie esigenze, al proprio stato psicologico e, soprattutto, deve rispettare il quadro clinico in atto. Un'altra cosa fondamentale è quella di adattare l'immaginario alla respirazione. Bisogna sentire in maniera progressiva che il corpo si rilassa sempre più man mano che si respira, mentre l'attività cerebrale rallenta. Quando si sarà in grado di non pensare più a nulla, si sarà pronti a sperimentare e beneficiare di questo meraviglioso stato psicofisico (molti hanno timore di essere in balia ad eventi esterni o interni durante questa singolare esperienza, ma non si perde mai il proprio controllo … uno dei due emisferi cerebrali è sempre attivo, lucido, in contatto consapevolmente con se stessi, l'ambiente circostante o con l'operatore)


er raggiungere un buon rilassamento vengono utilizzate, a seconda dell'orientamento scientifico e della finalità terapeutica, un'infinità di tecniche di varia natura; rimane, comunque, una metodica terapeutica - da maneggiare sempre con cura e discreta professionalità - basata su concezioni neurofisiologiche molto importanti, piuttosto efficaci e con precise proprietà curative; per iniziare e avere tutti i suoi benefici bisogna sempre scegliere il momento adatto, trovare la calma giusta e la tranquillità interiore. Per questo è fondamentale la scelta del luogo e del momento. Sta sempre a noi riservarci un bellissimo momento distensivo, anche se si tratta solo di qualche minuto, nella nostra vita quotidiana. Se eseguito correttamente, dopo un breve allenamento il corpo “cambia”, non solo si rilassa, ma si 'modifica', evolve in meglio, attraverso una corretta respirazione e alcuni parametri fisiologici - psicologici: ossigenazione, temperatura, pressione, colore della cute, lucidità mentale, equilibrio ormonale e relative difese immunitarie. Questi cambiamenti, pur essendo naturali, in quanto il corpo riprende il suo funzionamento ottimale - annullando le varie disfunzioni in atto - possono essere interpretati erroneamente come alterazioni fisiologiche patologiche e, quindi, influenzare l'inizio di tale attività, e le sue finalità; chi è facilmente “impressionabile” o non linea con le proprie sensazioni fisiologiche, dovrebbe intraprendere questa esperienza sempre gradualmente, con una corretta consapevolezza e con professionisti qualificati. Quando si è annoiati e tesi, spesso la soluzione migliore va cercata semplicemente nella rieducazione del corpo e della mente. Imparare a respirare bene, a rilassarsi e a concentrarsi permette di ritrovare le basi giuste per un buon inizio di giornata con se stessi e gli altri.

Progettare un viaggio.


l computer non è, come molti ci vogliono far credere, una macchina infernale, uno strumento inquietante del demonio, ma può diventare, se siamo attenti e responsabili, un prezioso mezzo per divertirci, gestire le difficoltà, conoscere, imparare e progettare ogni cosa;
organizzare anche un meraviglioso viaggio senza stress, in modo tranquillo e sereno, sempre secondo i propri desideri, in funzione delle proprie esigenze, possibilità e del proprio stile di vita: un viaggio progettato a tavolino che diventa terapia (travel therapy). Si può infatti pianificare, nei momenti difficili, un viaggio “meraviglioso”, emozionante, senza tante tensioni o apprensioni, modificando, integrando e, soprattutto, liberando la propria fantasia, stimolando nuovi adattamenti, scoprendo mondi fantastici, nuovi “amori” e interessi con grande flessibilità mentale, buona immaginazione e discreta creatività: ritrovare anche un po' se stessi e, soprattutto, ad ognuno il suo preciso ed originale itinerario!una azione che ci rende più aperti al cambiamento, più disponibili a stupirci, ad essere più curiosi, ad entrare nel regno della fantasia e nel cuore di altri popoligodere la seduzione e la bellezza dell'inaspettato; fare e disfare, rivedere ogni cosa a costo zero; non è solo un'occasione per sfuggire alla solitudine e alla routine, ma anche un modo per scoprire altri luoghi, conoscere genti diverse, fantasticare nuove avventure da soli o in compagnia … riscoprire tempi lenti e dilatati che allontanano dallo stress, luoghi singolari che aiutano ad adattarsi al nuovo, creare nuovi spazi per sentirsi più liberi … rendersi finalmente conto che l'inedito non fa più paura e rende più forti! L'importante è che questa “ricerca” esterna ed interna, oltre ad insegnare, stupire e divertire, passi attraverso la consapevolezza del tempo presente. Ovvero, faccio un'azione verso il futuro ma vivo il presente con grande gioia, entusiasmo e piena soddisfazione … sto imparando, ora, nel tempo presente, qualcosa di eccitante, di diverso, conosco cose fantastiche e stimolanti, non solo a livello programmatico, ma anche a livello biochimico, ormonale.


Il bagno che tranquillizza.


utti sanno i benefici dell'acqua calda: dilata, rilassa e allontana la tensione. Il caldo aiuta a superare l'indolenzimento, ripristina vigore e vitalità al sistema nervoso centrale donandogli una mente attiva e brillante, un pensiero più lucido e pulito, favorisce la vasodilatazione e, quindi, porta una buona ossigenazione ai vari tessuti … una temperatura benefica che aiuta a sciogliere anche il malessere quotidiano, ad addolcire persino l'umore … attenzione solo alla pressione che si abbassa! Un buon bagno caldo è sempre energizzante e può, vasca o non vasca, essere molto efficace contro la noia, la solitudine, l'ansia e lo stress: aiuta a sciogliere le tensioni muscolari e prepara il corpo ad accogliere Morfeo a non fare a pugni in piena notte con il cuscino, ma preparare ad un piacevole sonno ristoratore! Questo rituale, se fatto con una certa regolarità e con gli “ingredienti” giusti, rigenera ogni cosa … insegna a prevenire posture sbagliate e gestire contrazioni future. Il bagno deve essere sempre una cerimonia, un importante e prezioso momento quotidiano, guai renderlo banale o frettoloso. La cosa migliore è rendere questo gesto un qualcosa di meraviglioso e gratificante: un atto d'amore unico ed indimenticabile … insegna ad essere presenti a se stessi e, quindi, godere delle cose belle della vita in tempo reale … sentire … entrare in contatto con la magia del piacere! Il bagno caldo, grazie al suo effetto dilatatorio, non è solo un trattamento di bellezza o di igiene personale, ma con l'aggiunta di oli essenziale può diventare un potente strumento terapeutico: aiuta ad eliminare le tossine, gestire la pressione, risvegliare una giusta vitalità e, soprattutto, curare mente e corpo … un lavaggio esterno importante che acquieta e pulisce in profondità anche l'interiorità!


econdo la mitologia greca il bagno è un dono raro e prezioso concesso dagli dei:
un'esperienza che ci accompagna dalla nascita (liquido amniotico) alla morte (vedasi estrema unzione). Alcune dee dell'antichità hanno reso questo rituale uno stile di vita eccitante, piacevole e sano: la maga Circe, nella sua crudeltà raffinata, praticava l'arte del bagno assieme ai suoi amanti - vittime, Afrodite invece, dea dell'amore e della bellezza, per alcuni odiosa e piuttosto vanitosa, si buttava nuda, per tonificarsi e conservare la sua bellezza, nella schiuma del mar Egeo, mentre la regina d'Egitto Cleopatra, femmina astuta, lussuriosa, narcisista e spietata, era solita nuotare nel latte d'asina per rendere la sua pelle più bella e profumata.
Per un bagno distensivo si possono utilizzare i seguenti oli essenziali (qualche goccia): arancio amaro, rosa e lavanda.
Per energizzare invece: rosmarino, cipresso e menta.
Dopo un bagno caldo può essere utile, per tonificare completamente il corpo, praticare un impacco freddo con semi di lino.
Si ricorda che gli oli essenziali, come ogni cosa utilizzata a livello terapeutico, se usati male, a sproposito o con troppa disinvoltura possono creare allergia e tossicità.

Liberare le emozioni.

In questi brevi articoli si è parlato, più volte, delle nostre reazioni emotive, di alcune e varie manifestazioni connesse a certi stati d'animo; al di là delle varie scuole di pensiero ed orientamenti scientifici ben accreditati, una cosa è certa: ciò che la mente “reprime” il corpo, prima o poi, “esprime”.


gni sentimento produce una reazione chimica in tutto l'organismo. Il corpo, una volta che tale stato emotivo viene esternato, cerca di trovare un suo equilibrio, eliminando o metabolizzando le “molecole dell'emozione”, ovvero i vari neuropeptidi prodotti in quella precisa occasione. Se queste sostanze chimiche non fossero “neutralizzate”, rimarrebbero bloccate, sosterebbero inutilmente all'interno dell'organismo e provocherebbero non poche alterazioni fisiologiche (vedasi la rabbia che produce inutilmente acido cloridrico nello stomaco). Quando queste reazioni non completano il loro ciclo, le sostanze chimiche sono prese in consegna dal corpo, si trasformano in ”ricordi”, fecondando l'intera struttura mente - corpo: emozioni che possono essere trattenute per lungo tempo e, quindi, danneggiare varie strutture fisiologiche. Cosa piuttosto curiosa, ad esempio, è che molti individui trovano facile piangere, ma non sono mai capaci di sbottare, di esprimere la loro rabbia in tempo reale. In altri capita l'esatto contrario: eruttano come un vulcano, ma farebbero harakiri piuttosto che scoppiare in lacrime davanti a tutti. Alcuni sentimenti, come rabbia, dolore, delusione e amarezza, non solo si prestano più facilmente ad essere trattenuti a livello fisiologico rispetto ad altri stati emotivi, ma hanno anche un loro distretto corporeo espressivo esclusivo;



l dolore ad esempio predilige gola e polmoni, la gioia eccessiva il cuore, la rabbia influisce sull'apparato digerente, lo stomaco, la cellula epatica e l'intestino, l'amarezza preferisce il pancreas, i rituali ossessivi gestiscono la milza, la delusione e la paura i reni, mentre il rimorso il sistema nervoso. Il sovraccarico di lavoro, di studio o le difficoltà della vita in generale, di frequente all'origine di incertezze, traumi e delusioni, può alterare, ridurre pericolosamente i livelli di energia, al di sotto dei quali si diventa vulnerabili nei confronti di malattie gravi e si comincia a manifestare tutta una serie di disturbi di salute che possono spaziare sia a livello fisico, sia in ambito mentale … si è completamente sottomessi a forze che distruggono la capacità del nostro fisico di lottare e di stare bene in generale. Una scarsa energia produce sia cambiamenti di umore, sia ripercussioni negative sull'autostima, sulla fiducia in se stessi e sulle scelte personali. Si verifica anche una certa tendenza a diventare più insicuri, a essere maggiormente sensibili agli eventi della vita, a soffrire di insonnia e a cominciare a sentire di perdere il controllo anche per le cose più semplici, più banali. Nel momento in cui si percepisce di non avere il dominio sulle cose, si reagisce impegnandosi persino più a fondo e sottoponendosi in tal modo ad una ulteriore dose di stress, con il solo risultato di sentirsi ancora più inutili, svuotati, e di rimproverarsi al tempo stesso per la propria incapacità di non riuscire a rimuovere in maniera adeguata tali ostacoli.Se lo stato d'animo si protrae o diventa cronico, può avere conseguenze disastrose sulla salute, in quanto le normali funzioni fisiologiche sono “boicottate”, compromesse per molto tempo. In periodi di continua tensione, infatti, si producono nell'organismo livelli elevati di cortisolo e di adrenalina. Il primo è un ormone naturale secreto dalle ghiandole surrenali, che ha come scopo di aiutare ad affrontare le situazioni complesse e significative. Grandi quantità di cortisolo e di adrenalina svolgono un'azione inibitrice diretta sulle difese immunitarie. Altre importanti conseguenze di tali stati emotivi repentini non portati a termine, si riscontrano nel sistema sanguigno ed immunitario. E' già stato detto in altre parti che l'ansia e lo stress, otre a ridurre la quantità di cellule immunitarie in circolo, diminuendone l'efficacia, fanno calare anche la quantità di ossigeno trasportata nell'emoglobina dei globuli rossi. Quando ci si sente oppressi dal peso di vecchi ristagni emotivi legati al passato, siano essi connessi ad angosce, perdite o frustrazione, è sempre cosa utile e ragionevole liberarsene, sia per il bene del sistema immunitario, sia per garantirsi una buona protezione contro i vari malanni più semplici. Per far sì che l'organismo goda di ottima salute, è necessario che le sue esigenze vengano soddisfatte in modo adeguato, ricorrendo a cibi sani e una corretta integrazione di vitamine e oligoelementi; in tal modo, migliorando energia e vitalità, è possibile esprimere, di conseguenza, una giusta sessualità, assicurare una corretta quantità di esercizio fisico, riposo e rilassamento. I mezzi a cui ricorrere sono davvero tanti e alcuni fondamentali e ben collaudati a livello olistico.Catecolamine: biochimica e funzioni | Project inVictus

Oltre a mangiare in modo adeguato, praticare esercizio fisico, dormire un adeguato numero di ore, raggiungere una buona calma mentale, lavorare sulla propria autostima, prendersi cura del proprio aspetto, può essere utile imparare a mettersi - in questi momenti più complicati - al primo posto della lista delle persone che si amano. In questo modo non solo si fa la cosa giusta per se stessi, si diventa meno vulnerabili, più sicuri e, quindi non più in balìa degli altri, ma è possibile instaurare un rapporto relazionale più libero e spontaneo, rimanere accanto alle persone più adatte al proprio benessere, alle proprie esigenze e, soprattutto, in sintonia con il proprio stile di vita, senza aspettare a lungo i “residui” o le “briciole” affettive elargite da chi è distratto o non interessato al nostro benessere e, nel contempo, cosa non meno importante, fornire un valido supporto alle persone accanto; un atteggiamento che trasmette un discreto esempio da seguire. Un altro modo è quello di prendere le distanze da antiche pene o ferite emotive … evitare di scivolare nel passato, perché quello che è stato è stato - per quanto abili si sia nel gestire le situazioni - non lo si può cambiare. Diventa controproducente lasciarsi seppellire da rabbia, rancori, da eventi o persone, da cose che non ci sono più, perché l'energia rimanendo bloccata, anziché farci vivere bene, ci indebolisce, ci disorienta, ci rende tesi, ci fa ammalare, ci corrode dentro … in questo modo non si stimola l'organismo, ma lo si blocca, lo si fa andare su di giri inutilmente.


Meridiana Quadra Eclissi Cm. 43 in terracotta: Amazon.it: Giardino ...mpariamo quindi a vivere nel tempo presente. Stare nel presente significa sentire, vivere ogni gesto in piena consapevolezza e non scivolare nel passato 'depressivo', colmo di sensi di colpa, o proiettarsi nel futuro ansioso, pieno di timori, drammi ed allarmismi sono tutti tempi che non esistono (il passato è passato e il futuro nessuno è in grado di anticiparlo se non attraverso il filtro della paura di non farcela, del dubbio e della diffidenza)! Il nostro benessere passa attraverso la percezione diretta … la nostra salute passa attraverso i sensi … sono le sensazioni vissute direttamente e in tempo reale che ci incantano, che ci danno valore e che ci fanno vivere bene … sono loro che aprono le porte della creatività e della gioia. Concentriamoci sulle emozioni genuine e, soprattutto, riappropriamoci delle giornate semplici, serene, delle sensazione piacevoli, da troppo tempo escluse dalla nostra vita quotidiana: il profumo del caffè, l'odore dei fiori, il calore dolce e protettivo dell'acqua di un bagno benefico, il buon sapore di una zuppa sul pane appena sfornatoquel gesto diventa unico, importante, esclusivo e, soprattutto, solo mio! Un complesso processo percettivo che, anche per i più sbadati, non mente mai, ci cala volenti o nolenti nel tempo presente, nel qui e ora … ci conduce dritti, dritti nella nostra grandiosa dimensione interiore. Solo in questo modo si può vivere la realtà con fiducia, serenità e sicurezza … senza rischiare di inciampare e sbattere la testa continuamente in cose banali.


Ritorno al futuro, il Molise finalmente “riparte”: in una ferita ...

Gestire l'asse corpo-mente-spirito con maggiore oculatezza

e vogliamo veramente stabilizzare, mantenere in equilibrio e in perfetta armonia l'intera struttura psicosomatica nel tempo, senza tanti scossoni, non dobbiamo mai trascurare nulla di noi, anche le cose più semplici e banali possono essere di estrema importanza per rimanere in carreggiata; è fondamentale maneggiare con cura e in egual modo, tutte le parti che costituiscono l'insieme, i vari componenti che ci rendono vitali, ascoltare con molto interesse e attenzione i complessi elementi che ci fanno evolvere in maniera equilibrata e ci rendono veramente originali, completi e unici; guai distrarci perché c'è sempre qualcuno 'irriverente' pronto a remare contro, sostituire, modificare, gestire o controllare ogni cosa … noi compresi!


obbiamo prestare grande attenzione alle cose che ci circondano, coltivare quella “saggezza” naturale in profondità che ci rende unici, nutrire in modo uniforme - sempre con il dovuto rispetto e naturalezza - il meccanismo corpo - mente - spirito … ascoltare ciò che vuole, cosa ci urla dietro! Non ci interessano le cause, i come e i perché, ma ciò che vuole segnalare questa struttura indivisibile, cosa esprime attraverso il suo segnale, il suo curioso 'sintomo', cosa bisogna fare realmente per ritrovare il benessere: ripristinare gradualmente quell'armonia spezzata … in poche parole, correggere tutto ciò che ci confonde, ci allarma e ci fa ammalare. In breve, fare ordine in casa propria e nella vita quotidiana, muoversi con abilità e con una certa disinvoltura nel mondo affettivo, lavorativo e sociale, prendersi cura di se stessi e della propria salute in modo consapevole e responsabile; non è mai troppo tardi per imparare a gestire le emozioni in maniera efficace, regolare e, soprattutto, ammansire quei comportamenti invadenti propri ed altrui che rischiano di incrinare le relazioni più sane. In breve, un modo di fare genuino per rendere più salde le collaborazioni e più proficui i rapporti con gli altri. Contrariamente a quello che molti pensano, il corpo non è certamente il luogo del peccato, non tradisce mai nessuno se non in casi eccezionali o imputabile a qualcosa di estraneo alla propria volontà (quante volte sento questa frase: ”Sa dottore, io mi sono sempre comportato “bene”, eppure …” ma davvero non abbiamo tralasciato o trascurato nulla?). Questo grande sistema di relazioni e connessioni fisiologiche è un prezioso elemento che - quando si trova in equilibrio con le altre forze - completa l'essere umano e lo rende eccezionalmente unico: un insieme inscindibile di varie realtà che gestiscono, fin che possono, nel bene o nel male, attraverso l'adattamento, la nostra salute. Tale asse, corpo-mente-spirito, cerca sempre di tradurre silenziosamente, gestire in ogni momento, a nostra insaputa, se non attraverso minime disfunzioni iniziali, le nostre preoccupazioni, i vari disturbi insidiosi, fastidiosi, apparentemente inspiegabili; se non è in grado di ribaltare la situazione psicofisica, controllare il cambiamento in atto o gestire il prevalere di una delle 'forze', a scapito delle altre, soccombe; il malessere avrà il sopravvento, dominerà il palco della vita, l'interpretazione si farà confusa, concluderà la sua recita in modo penoso … si cerca di gestire la situazione senza tanti cambiamenti profondi! Il tutto messo in atto a scapito delle altre 'comparse' che si trovano in una situazione di inferiorità o semplicemente impreparate (corpo, mente o spirito … quale toccherà, chissà!): lentamente la parte dominante diventerà la padrona nel scegliere e nel fare. E così, improvvisamente, ci accorgiamo che qualcosa non funziona, l'insoddisfazione riempie ogni cosa, non si placa per nessuna ragione: di notte prendiamo a pugni il cuscino, in mensa cominciamo a guardare con sospetto quel cibo particolare, ma innocuo che sembra alteri il metabolismo e ci gonfia in modo esagerato, colpevolizziamo quell'organo ribelle che a tratti inciampa su ogni cosa e non ci 'serve' più a dovere, notiamo poi, per non farci mancare proprio nulla, che lo sguardo del vicino è invadente e minaccioso; saltano così, a poco a poco, le difese fisiche e psichiche, piccoli disturbi si fanno sempre più insidiosi, crolla quel poco di speranza rimasta … il seme della rassegnazione sta germogliando su un terreno con scarse risorse, si nutre e ci toglie aria e luce: quel poco di nutrimento rimasto. Corpo, mente e anima, dunque, principio vitale comune a ogni essere vivente, non dovrebbero mai essere separati tra di loro, mai divisi l’uno dalle altre parti. E' lecito sospettare dunque che, in determinate circostanze, alcuni fattori psichici, come sentimenti, stati d’animo e passioni, possano avere anche una certa “responsabilità” in molte disfunzioni fisiologiche (ormonali, bio - chimiche) come dire, c'è abbastanza fumo per sospettare il fuoco! Il vissuto di ogni individuo è sempre fondamentale per conoscere la malattia.


ivere ad esempio in un ambiente “freddo” ed ostile, avere punti di riferimento “sbagliati”, gestire colpe che tormentano, affrontare paure che ingabbiano, invidia che corrode, orgoglio che svaluta all’infinito se stessi e il mondo intero, sono tutte cose che possono determinare modelli mentali che intralciano l'esistenza e fanno soffrire… vissuti che non solo producono la sensazione diffusa di non essere amati, di non essere accettati, di non aver diritto a nessun riconoscimento, ma che alla fine si legano anche ad un corpo su di giri, che funziona a scatti, a precise “disfunzioni” ormonali che remano contro il benessere reale e la felicità quotidiana di ogni essere vivente. Ancora oggi, purtroppo, chi è alle prese con una mente confusa, chi soffre di un disagio emotivo, viene considerato un malato di serie “B”, nessuno gli crede, viene guardato con sospetto e colpevolizzato, escluso dalla vita reale, spesso considerato bugiardo, cattivo, meschino; così piano piano lo sguardo su di lui si trasforma in disprezzo e la sofferenza in vergogna: in breve una persona tossica, irriverente, impulsiva, fastidiosa a cui sono attribuite intenzioni cattive e, quindi, il minimo che si possa fare è cacciarla dal gruppo dei "veri" malati in modo tale che non possa più tormentare gli individui "perbene" che stanno intorno. Ricordiamolo ancora una volta, che queste persone sono il “risultato” di dinamiche strane e complesse, di insuccessi e fallimenti continui, di cose che si portano dentro senza averne la minima idea, la piena consapevolezza; non sono, quindi, né diaboliche, né malvagie, né cattive, né subdole: soffrono soltanto in maniera esagerata di una malattia 'invisibile' ma reale … una tortura senza sosta, infinita! Attenzione, però, questo non significa che devono avere in tasca, rispetto agli altri, il miglior lasciapassare per dire e fare ogni cosa voluta … deve “impegnarsi”, in base alle sue reali risorse, a costruire un nuovo mondo più autonomo e gratificante. Un malato di questo tipo non deve mai comunque essere neutralizzato, escluso e, tanto meno, abbandonato perché è "incapace" di vivere da solo se non con grande disagio e sofferenza: la sua vita, purtroppo, se la "distrugge" già da solo!

ollegare comunque un disagio emotivo a patologie organiche incontra, spesso, nel pensiero comune, molte
RESISTENZE e parecchia IRRITAZIONE; per molti è difficile accettare che uno stato d'animo è determinante nell'eziologia della malattia, che alla fin fine, il più delle volte, siamo sempre noi a generare, quella rottura, quel “malessere” e così, per sopravvivere alla vergogna e al biasimo, prendiamo le distanze, ci dissociamo da certi comportamenti, da quella parte fisiologica in difficoltà che va per conto suo e genera il “male” … quell'organo in balia dei vari umori viene percepito come un qualcosa di esterno, di estraneo a noi, non riconosciuta la sua vera funzionalità e, nel contempo, il tutto interpretato come una ribellione, un vero e insensato tradimento; quell'organo allora che si prende in carica ogni stato emotiva e cerca di risolvere il conflitto in atto, tamponare ogni cosa nociva per l'armonia, da “Io” improvvisamente si trasforma in “Tu” … non solo lo percepiamo completamente estraneo a noi, ma lo guardiamo, non essendoci più amico, con grande sospetto. Alcuni giustamente diranno, ma tutte quelle cose che respiriamo e ingeriamo non contano proprio nulla? Certamente. Non va comunque dimenticato che sono proprio i disagi emotivi prolungati nel tempo che compromettono il funzionamento del sistema immunitario e, quindi, con difese ‘basse’ anche le cose più banali risultano difficili da neutralizzare (non bisogna dimenticare poi che con l'età il nostro “esercito” viene dimezzato; vedasi ad esempio la ridotta secrezione della proteina chiamata fattore intrinseco, dopo i 65 anni ca. rallenta in maniera significativa la sua capacità di assorbimento della Vit. B.12; tutto ciò che altera le funzioni del sistema digerente porta a una sua carenza … tale Vit. è fondamentale per le cellule nervose, per la produzione dei globuli rossi, del DNA, per aiutare il metabolismo e spezzare le molecole dei grassi … per il suo assorbimento, oltre alla proteina appena citata, è comunque necessaria una piccola dose di calcio).


l di là di tutte le belle parole del mondo, dobbiamo sempre - ancora di più in questo periodo delicato del lochdown denominato la “sindrome della capanna” o del prigioniero - rispettarci, immaginarci, considerarci sempre, in ogni momento del giorno, come se fossimo una cosa molto rara, unica, preziosa, grandiosa ed inimitabile, in grado di raggiungere con certezza, vigore e piena potenzialità gli scopi prefissati; non aspettiamo che siano gli altri a manovrare, pilotare il nostro destino, a risolvere le nostre questioni, cominciamo noi, ora, qui, subito, piano, piano a gestire le nostre questioni, a lavorare su tutte quelle cose che rovinano la nostra esistenza e ci allontano giorno dopo giorno dall'equilibrio corpo - mente - spirito, dalla vera felicità e da una crescita importantelanciamoci immediatamente, senza esitazione, all'avventura! alla fin fine che ne sanno gli altri realmente delle nostre idee, dei tormenti, di come ci sentiamo, dei nostri veri desideri, delle nostre vere passioni!



ortare in equilibrio l'asse principale che fa rifiorire la vita (corpo - mente - spirito) è sempre un'opera importante, un percorso indispensabile per il proprio equilibrio psico - fisico, un'operazione fondamentale e giusta per ripartire ... realizzare una vita attiva, sana e felice.

Ildegarda di Bingen, grande studiosa del Medioevo - La Mente è ...In breve, consente di ripartire alla grande, riscoprire condizioni più favorevoli, lasciare rifiorire finalmente una mente rigida e stagnante, soggiogata dalla 'sedentarietà', costretta solo a espiare e a ribollire silenziosamente, far emergere quindi la vera voglia di vivere, conoscere nuovi e stimolanti spazi unici ed esclusivi … diventa più facile scoprire direzioni nuove e speciali, su cui avventurarci con grande entusiasmo, trasformare ogni risorsa in una grande opportunità, che fa rinascere, star bene in qualsiasi momento e occasione, senza tanti sacrifici o affidarsi troppo agli altri che diventano lentamente i protagonisti indiscussi della nostra vita. Le cose fondamentali in questo progetto grandioso - che non devono per nessuna ragione mancare - sono: la consapevolezza dell'obiettivo specifico da raggiungere, i bisogni reali di ciò che si vuole cambiare veramente, il desiderio profondo di voler modificare quella situazione che ci va stretta, la determinazione a trasformare qualcosa di vecchio, logoro e oramai inutile, e di avvalersi nel contempo di strumenti idonei e lucidi per raggiungere gli scopi prefissati; per cambiare, servono posizioni chiare e precise, decisioni intraprese con onestà e giusto civismo … non esistono percorsi senza curve! Corpo e mente non si prestano mai a sotterfugi, menzogne, inganni, non si accontentano di mezze misure, odiano le scorciatoie, non accettano compromessi! Sanno perfettamente che mettere la testa sotto la sabbia non serve a nulla, anzi si rischia parecchio: di non vedere più nulla, di soffocare lentamente … costringe a vivere la vita a monocorde, nel grigiore, in bianco e nero, in modo spento e restrittivo, in una condizione depressiva. Sgravarsi, alleggerirsi e liberarsi completamente di tutte quelle zavorre psichiche inutili è sempre la mossa giusta, il primo passo indispensabile di un viaggio meraviglioso che conduce dentro se stessi, fondamentale per orientarsi verso un fare più congeniale, sereno e soddisfacente: un gesto doveroso per realizzare appieno le proprie aspirazioni quasi sempre è una mossa vincente per soddisfare i propri desideri, decisiva per il proprio benessere. 


uando la quiete governa completamente l'intero organismo - si vive in modo autentico, spontaneo e più fiducioso - ogni cellula di tale struttura non può fare altro che ringraziare, trarne beneficio, gioire in profondità … ci si sente in equilibrio, sani e pieni di vigore, pronti a rialzarci anche dopo una caduta importante, aiuta a “combattere” con grinta gli intrusi, affrontare la vita con fermezza e determinazione ... per quella che è realmente, nel bene e nel male. Solo avendo la consapevolezza di essere presenti a se stessi e imparando ad integrare questa struttura mente - corpo - spirito ci possiamo sentire “completi”, pieni, vivi, pronti a saltare e, soprattutto, disponibili al cambiamento senza girare a vuoto o attraverso sforzi spaventosi. Prendiamoci cura di noi stessi sempre con saldo rispetto, buona confidenza, con quel gesto affettuoso carico di umanità e di purezza che ci fa sentire unici, grandi, autonomi, liberi e importanti; prestiamo la giusta attenzione, alle nostre “preziose” e insostituibili “dimensioni” che non ci deludono mai perché seguono un loro percorso spontaneo e maturale, in grado di darci sempre, in ogni momento con grande sensibilità, tanti consigli buoni e salutari … solo in questo modo saremo in grado di avere una corretta idea di base del nostro valore, del tipo di rapporto che abbiamo instaurato con noi stessi e gli altri. Con queste manovre in atto, rivolte a nutrire tale “asse”, non dobbiamo assolutamente distrarci nemmeno per un attimo. Per avere cura di se stessi, con occhio benevolo, bisogna sempre collocarsi al primo posto di ogni nostra priorità. Liberiamoci, quindi, con un certo 'savoir faire', di tutte quelle emozioni e atteggiamenti invalidanti (anticipare visioni drammatiche, sostare inutilmente sul disagio o trauma, attivare ripensamenti, fossilizzarsi solo su un aspetto di un problema … ) trattenuti inutilmente da troppo tempo, che stagnano dentro di noi fermentando guai e turbamenti tossici (sensi di colpa, rabbia, frustrazione, vittimismo, rancore … ), di quei modi di fare e ruoli non allineati con la nostra vera personalità, investighiamo, cerchiamo minuziosamente il valore fondamentale della nostra esistenza terrena che ci completa, ci rende unici ed inimitabili (obiettivi, scopi, significati, interessi); sintonizziamoci sulle sensazioni, coltiviamo le varie necessità ed esigenze corporee che ci danno forza, energia e lucidità, ascoltiamo attentamente le priorità e le sensazioni emotive pronte ad elargire, senza tante pretese, energia, sicurezza, pace, supporto, calore ed affetto … ripristiniamo l'equilibrio psicofisico, quel legame naturale tra il corpo e le emozioni più genuine, ignorato spesso da troppo tempo; per fare tutto ciò bisogno far tacere il rumore di sottofondo, spazzar via i brutti pensieri, spegnere la ruminazione mentale: il chiacchiericcio razionale inutile e devastante per il nostro equilibrio.



e riusciamo a focalizzare i pensieri intrusivi che bloccano ogni spontaneità, comprendere i vari atteggiamenti che condizionano i nostri comportamenti, ostacolano passioni e aspettative, sarà più facile attivare buone strategie, mettere in campo operazioni concrete, più costruttive, per rimuovere tutte quelle convinzioni che non ci appartengono, quei gesti dannosi che ci condannano a vivere male ogni situazione, costringono a sostare in un stato continuo di allarme e di apprensione per ciò che verrà …
ironia della sorte, che non si manifesterà mai! Sarà fondamentale, quindi, allentare tutte quelle restrizioni e modi di fare inutili che creano solo aridità interiore e terra bruciata intorno a noi; mai fossilizzarsi, fissarsi sui problemi perché, in tal modo, li rendiamo solo più cronici, ancora più potenti. In tal modo, il rimuginare continuo predisporrà l'organismo ad una fatica inutile, sacrificando vitalità fisica e spirituale; se riusciamo ad allontanarci dagli automatismi mentali e dai vortici spietati ossessivi, non solo siamo meno indifferenti ai piaceri della vita, prendiamo le distanze dalla sofferenza e ci allontaniamo dal malessere, ma è possibile aprire cuore e mente al mondo intero con tanta fiducia, scoprire spazi diversi, molte cose belle, stupirci e ancora una volta meravigliarci … trasformare ogni cosa in felicità. E' fondamentale, quindi, individuare 'onestamente' le cose che ci piacciono o non ci piacciono, i comportamenti, i rapporti importanti e stimolanti per una giusta serenità, indispensabili per far rifiorire il proprio equilibrio sia fisico, sia mentale. Guai abbandonarsi a quegli automatismi, a certi modi di pensare e rassicurazioni mentali bizzarre: “Cosa vuoi mai, tanto le cose primo o poi si aggiusteranno, anche per me tornerà il sereno” ... non funziona così, quel tempo “perso”, infelice, in cui si gira a vuoto, non si recupererà mai più! Non è necessario buttare a mare ogni cosa, ma fare una cernita consapevole delle cose che vanno e quelle che non vanno: prepararsi una lista delle vere priorità ... solo in questo modo possiamo intervenire, mettere un po' d'ordine nei nostri cassetti. L'alternativa a tale fenomeno è, se insiste nel tempo, piuttosto deludente e debilitante; ogni singola parte, rinunciando a vivere, influenzerà l'intera struttura in modo davvero importante e non avendo più scopi si atrofizzerà, si spegnerà completamente ... essendo un sistema “claudicante” inciamperà perfino nelle parole, nel colore del vento … nel banale e nell'inutile.


e vogliamo veramente rinforzare il sistema immunitario, accendere la felicità, risvegliare l'entusiasmo e rendere più facile il cammino della vita non devono mai mancare, al proprio orizzonte alcuni ingredienti fondamentali:
scopi, interessi, convinzioni, progetti, impegni reali e gratificanti. Se vogliamo veramente cambiare qualcosa nella nostra vita, assumere il controllo e raggiungere i vari obiettivi prefissati, realizzare con impegno, in modo semplice e sano, le aspirazioni tanto desiderate, dobbiamo decidere, prendere posizioni, fare cose che ci interessano e ci piacciono; la cura del corpo e della mente inizia quando si è consapevoli della propria interiorità, il benessere inizia quando cominciamo ad allontanarci da tutte quelle fantasie autodistruttive, da quelle parole che spengono la mente; solo se ci concentriamo sulle piccole cose utili a risvegliare risorse energetiche importanti, impariamo a non condannarci con severità e a giudicarci, ad allontanarci, a prendere le distanze da una mente disordinata, sovraccarica di cianfrusaglie, stanca ed inattiva, completamente intasata da mille pensieri e ragionamenti tossici, possiamo curare questa struttura funzionale portante: corpo, mente e spiritosolo se ci allontaniamo dai pensieri spazzatura, da domande inutili e da discorsi di convenienza, non ci saranno risposte gonfie, ricercate e sofisticate da dare! Sta sempre a noi decidere … approfittarne, se lo vogliamo veramente, senza tanti “se”, “ma” e “perché” .


Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551
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NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un valore informativo ed educativo, non prescrittivo.