mercoledì 29 giugno 2016

FEGATO … forza e coraggio


Fegato forza e coraggio


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l fegato è la ghiandola più grande del corpo umano. Svolge le funzioni più importanti del nostro organismo, ha una capacità di resistenza e di ripresa assolutamente formidabile. E’ un deposito di energia ma, soprattutto, ripulisce il sangue (scarica sostanze di scarto, velenose, tossiche che lentamente neutralizza, raffina, rigenera, ricicla, disintossica, elimina, scarta), risulta importante nel metabolismo della vitamina D e nella regolazione dell’immunità. Tutto ciò che non viene utilizzato in tempo reale viene immagazzinato.  Ogni cosa inquinante, ansia e  stress, una cattiva alimentazione sono tutti elementi che aggravano il grado di lavoro di questo prezioso organo ... trasforma ogni cosa prima di immetterla nel circolo sanguigno. Durante un ittero (condizione patologica caratterizzata da un eccesso di bilirubina). La bilirubina viene prodotta dalla demolizione dell’emoglobina - pigmento contenuto nei globuli rossi del sangue - e conferisce il colore marrone delle feci circa la metà delle cellule del fegato vengono distrutte (si tratta non di poche cellule ma di milioni!). In poco tempo, qualche settimana, il fegato riproduce altre cellule, vitalissime. Il fegato riceve circa due litri di sangue al minuto, in massima parte dall’intestino, e ne trae ormoni, ferro, rame, vitamine. 

olti incidenti automobilistici sono imputabili a un fegato mal funzionante. In tale circostanza, infatti, non può esservi una sufficiente quantità di vitamina A nel sangue, perché quest’ultima è fabbricata e immagazzinata nel fegato. Quando questa vitamina manca, la visibilità notturna diminuisce, perché senza di essa la retina non può funzionare regolarmente. Quanto agli ormoni, molte donne lamentano disturbi mestruali (endometriosi) perché hanno il fegato in disordine. In condizioni normali, infatti, esso li distrugge; ma se è sofferente questo non avviene e ne conseguono le irregolarità mestruali, dolori ai seni, difficoltà di sonno e, talvolta, la comparsa di piccoli tumori al seno. Il fegato regola l’assorbimento dei grassi, delle proteine, degli zuccheri (il sangue ha sempre lo stesso contenuto di zuccheri perché il fegato è pronto ad ‘eliminarlo’ dal circolo sanguigno quando è troppo o a immetterlo se è poco). Fabbrica l’albumina (proteina presente in maggior quantità nell’organismo; viene sintetizzata nel fegato, e svolge importanti funzioni, quali la regolazione del bilancio idrico tra il sangue e i tessuti, e il mantenimento in circolo di alcune sostanze - calcio, ormoni, farmaci - che altrimenti verrebbero eliminate con le urine) presente nel sangue e trattiene in deposito acqua e vari metalli.

resiede inoltre alla coagulazione del sangue, perché produce l’eparina (sostanza anticoagulante), protrombina e fibrinogeno (che invece la favorisce). Infine, il fegato produce la bile. Essa ha la proprietà di sciogliere i grassi e, una volta giunta all’intestino, consente alla parete intestinale di assorbirli. Del litro e mezzo di bile prodotto ogni giorno una parte va all’intestino, l’altra alla cistifellea e, in certe condizioni, produce i calcoli. Il caratteristico colore verde della bile è prodotto dai pigmenti biliari, che derivano dalla decomposizione del sangue. Se essa supera determinati limiti, i pigmenti si formano in quantità eccessiva e precipitano come calcoli nella cistifellea. L’insonnia da cattivo funzionamento del fegato è causata in seguito ad arrabbiature ed ansie le quali provocano la chiusura del canale che porta la bile all’intestino. La bile non può uscire, i cibi vengono digeriti male, compaiono macchie rosse prurito.  Il fegato, oltre alle sue numerose funzioni fisiologiche, indispensabili all’organismo, rappresenta in molte culture il coraggio e l’energia vitale. Non a caso alcuni detti popolari riassumono queste caratteristiche di ‘forza’ con espressioni come: “Quella è una persona con grande fegato”, “Luigi ha avuto davvero molto fegato nell’affrontare ...”. “Ma quanto fegato hai avuto? …”. Il mito di Prometeo, inoltre, sottolinea ed  esprime la grandiosa capacità rigenerativa e la grande potenza di questo organo (Prometeo possedeva il dono della preveggenza. P
revide il diluvio che Zeus voleva mandare sulla terra per punire i mali dell’umanità e ne informò il figlio Deucalione, a cui diede istruzioni per salvarsi e continuare il genere umano. L’ira di Zeus si fece sentire immediatamente, lo incatenò ad una roccia del Caucaso e mandò un’aquila a dilaniargli il fegato. L’aquila, mandata da Zeus, doveva nutrirsi ogni giorno del suo fegato immortale … ma quello che il mostro alato divorava durante il giorno, rinasceva completamente nella notte). Quando la cellula epatica si ammala, ovvero viene colpita nel suo funzionamento può essere l’espressione di molte cose: non solo fisiche ma anche psichiche e attitudinali. Non a caso Ippocrate aveva assegnato al ‘bilioso’ caratteristiche aggressive, forte irritabilità, intolleranza, collera e pensieri ossessivi. La difficoltà epatica fisiologica trova il suo corrispettivo psichico nel soggetto che si rode dentro per rabbia o è morso da un invidia distruttiva.

…   lo stato emotivo di invidia segnala una sensazione dolorosa di privazione, di carenza, in cui tutte le cose ‘buone’ sono all’esterno, appartengono ad altri e, quindi, volendole a tutti i costi si sviluppa ostilità e rancore verso coloro che hanno ciò che si pensa manchi a se stessi (partner, denaro, condizione sociale. 
  è un sentimento dominato da grandi desideri, profonda svalutazione e diffusa impotenza: blocca completamente e azzera le vere potenzialità, se tali risorse energetiche, ovviamente, non sono prontamente utilizzate per uscire dalla staticità o trasformate in una forte spinta per raggiungere obiettivi concreti.  

olti sintomi psichici, infatti, come sentimenti di frustrazione, collera repressa, risentimento, tendenza a rimuginare e difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti possono rilevare una lieve sofferenza epatica (congestione: disturbi digestivi vari, nausea, pesantezza).

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ICORDA, corpo e cervello sono due realtà sincroniche, ossia ciò che avviene nell’uno avviene contemporaneamente anche nell’altro esprimendo lo stesso significato simbolico. L’emozione (o pensiero) si traduce in un cambiamento chimico e ormonale, ovvero influisce sul funzionamento generale degli organi; mentre a livello fisiologico, ad esempio, un problema epatico si concretizza con un pensiero lento, bloccato e pesante … con la perdita di lucidità.




Un aiuto … “verde


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olte sono le metodiche terapeutiche, come ad esempio omeopatia, fitoterapia, oligoterapia,  alimentazione, nutrizione endocellulare, visualizzazione e medicina cinese che aiutano a mantenere in salute il fegato.

OMEOPATIA.  Bryonia Alba: utile per coloro che sono esagerati nel mangiare (pesantezza, nausea, cefalea); Nux vomica: soggetti che di tanto in tanto mangiano abbondantemente (sono spesso costipati e con emorroidi molto gonfie, non sanguinanti); Sepia: donne con il fegato ‘intorpidito’, sensazione di pesantezza, emorroidi; Chelidonium M.: dolore acuto e pungente, colica, problemi biliari; Sulphur: sensazione di vuoto, eruttazione, acidità.

FITOTERAPIA (MG). Bardana, Tarassaco, Fumaria (affaticamento); Carciofo, Cardo M., Rosmarino, Camomilla (congestione); Ginepro, Nocciolo, Segale (insufficienza epatica).

OLIGOTERAPIA.  Zolfo, Rame, Manganese (affaticamento); Manganese - Cobalto (congestione), Rame - Oro - Argento, Zinco - Nichel - Cobalto - Zolfo (insufficienza epatica).

ALIMENTAZIONE. Carboidrati integrali, verdure fresche (carciofi, lattuga, tarassaco), frutta (agrumi) pesce e carne bianca.

MEDICINA CINESE.  Punti meridiani: Vescica Biliare e Fegato.

NUTRIZIONE ENDOCELLULARE. Liprofase; Nutri 11, 30.

VISUALIZZAZIONE.  La cascata; L’antenna; Lungo le strade della vita; Dolore amico.




Tel. 0532.476055 – 349.1050551
Bonipozzi dott. Claudio E mail: bonipozzi@libero.it 



NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.

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