APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO
'
il centro degli affetti ... i suoi problemi segnalano la difficoltà
a lasciar scorrere la vita, una grande difficoltà ad esprimere gioia
e amore; è la sede, luogo dei sentimenti, delle passioni e degli
affetti: parla di un mondo affettivo che vuole finalmente farsi
sentire; è il motore che mette in circolo il fuoco della vita e
della creatività (emozioni) … quando perde il suo ritmo significa
che la vitalità è stata imprigionata, soffocata o bloccata da
regole rigide autoimposte, batte più velocemente solo per trovare il
suo spazio, la sua vera dimensione: gioia e libertà!!!
in
dall'antichità il cuore era considerato il centro dell'amore, degli
affetti, dell'emozione e della passione: la centralina dei
sentimenti. Un prezioso campanello di allarme che segnala i pericoli
per il corpo provenienti sia dall'esterno sia dall'interno
(alimentare, passione, gioia, collera): un
muscolo intelligente che sente e registra ogni cosa. Il cuore,
essendo un muscolo involontario, funziona al di fuori della nostra
consapevolezza. Tale fenomeno - lo sanno bene gli ansiosi durante un
importante squilibrio neurovegetativo - può spiegare e chiarire
l'influenza di semplici stati emozionali sul ritmo cardiaco:
rallentare o diventare frenetico, essere in
balia delle emozioni. Tornando ai nostri tempi, considerando
la vasta e complessa rete nervosa del cuore, è stata dimostrata -
attraverso studi recentissimi e accreditati - una stretta
correlazione tra attività cardiaca ed esperienza emotiva: una
stretta correlazione fra salute e stili di vita. I tratti
caratteristici di quando il muscolo si "arrabbia" sono:
aumento della frequenza del battito e della
pressione sanguigna, vertigini, sensazione di debolezza, abbondante
sudorazione. Sappiamo da tempo che
un'emozione "mal controllata" può radicarsi in qualsiasi
parte del corpo, ma quando essa ristagna nel cuore significa che tale
fenomeno coinvolge la nostra identità, va in profondità, tocca
l'interiorità e la gioia di vivere.
icorda,
pochi piaceri indeboliscono le energie del cuore. Se
"raffreddiamo" lo stato affettivo anche il sangue non
circola più come si deve. Il distacco esagerato dalla sfera
affettiva è dunque indice di poco equilibrio esistenziale;
l'atmosfera emotiva e rapporti familiari,
infatti, in cui si è immersi, giocano un ruolo fondamentale su
questo muscolo intelligente. Il soggetto non solo tende a
bloccare le emozioni ma gli risulta difficile anche gestire il
proprio mondo affettivo. Se si coltivano stati
emotivi negativi, prima o poi, questi saranno distribuiti all'interno
del corpo nello stesso modo. Tale mondo affettivo, allora,
altro non può che esprimersi attraverso l'azione, la frenesia,
sempre di corsa, non ci si ferma nemmeno per un attimo; la paura di
restare un momento da soli - con emozioni e sentimenti sempre più
invadenti e temuti - bussa alla porta. Il cuore
esprime i desideri e i progetti di ogni persona. Con il cuore
a posto si vive in piena armonia, nella gioia e nell'amore. Anche nei
detti popolari troviamo tantissimi riferimenti e modi di pensare
legati più all'aspetto emotivo che fisico: "Ascoltare la voce de cuore, Sentirsi stringere il cuore, Avere il cuore in gola, Sentire un tuffo nel cuore, Quella vicenda mi sta molto a cuore, Prendersi a cuore qualcosa, Quell'individuo ha il cuore di pietra, Un uomo senza cuore, Sentirsi allargare il cuore, Fare un gesto di tutto cuore, Togliersi un peso dal cuore, Rubare il cuore di qualcuno, Il cuore che si stringe d'angoscia".
uando
il cuore si "arrabbia" significa che ci sono difficoltà a
gestire le emozioni che hanno la tendenza a prendere il sopravvento
e, quindi, gestire e condizionare l'esistenza. Un corpo che segnala -
attraverso il suo linguaggio sottile e delicato - la tendenza a
tenersi tutto dentro ma anche la voglia di farsi "sentire"
... una lotta continua contro la routine che
"spegne" e toglie il "ritmo" giusto.
Quando la lotta, infatti, si colora di tinte troppo accese - cioè si
ricorre a emozioni forti per sentirsi vivi - il ritmo del cuore
finisce per perdere il suo equilibrio ... il
cuore allora salta in piedi, "esplode". Forti stati
emotivi improvvisi sono nocivi per il cuore, al punto da determinare
un invecchiamento fisico. Tali condizioni
emotive possono determinare un aumento della pressione, come pure
condizionare il regolare funzionamento del meccanismo di riparazione
e far restringere i vasi sanguigni, rendendo problematico il
passaggio della quantità di sangue necessaria. Uno stato
emotivo più passivo e continuativo, inoltre, come la depressione, è
associato solitamente a malattie cardiache (facilita
l'aggregazione delle piastrine, esponendo il soggetto a formazione di
trombi nelle arterie). In effetti, le
persone con tratti depressivi a lungo termine corrono il rischio di
avere un attacco di cuore maggiore rispetto a coloro che non sono
depressi; un senso di impotenza prolungato, inoltre, indebolisce il
sistema immunitario e fa invecchiare più velocemente.
Seguendo lo spirito di questo Blog non dovrebbe
più meravigliare, quindi, che le emozioni, in particolare il modo in
cui si affrontano gli aspetti non razionali della propria esistenza,
possano avere un impatto più o meno violento sul funzionamento del
corpo. Lo stesso fenomeno che porta
all'occlusione delle coronarie si può manifestare con le arterie che
portano il sangue agli arti inferiori. Il risultato? Dolori alle
gambe quando si cammina. Guai bloccare l'istinto, il tuo potenziale
vitale, rimetti finalmente in circolo la spontaneità e una giusta
dose di passione solo così puoi ritornare in equilibrio, gestire la
tua pressione. Diceva Shakespeare: “Il cuore si ammala per ciò che
non si dice”.
Chakra.
L'apparato cardiocircolatorio è connesso con il quarto C. (amare gli altri e se stessi, dare e ricevere, relazioni).
CUORE
n cuore negato e pietrificato - con pochi sentimenti ed emozioni - si ammala modificando il suo “ritmo”; anche un cuore “frettoloso”, che non si innamora, che non si lascia andare e che non conosce il piacere blocca le pulsioni: il libero fluire dell’erotismo. Quando l'emotività fluisce liberamente anche il sangue, senza ostacoli, scorre meglio, diventa leggero: con slancio e sorriso!!!
e
patologie cardiovascolari oggi, ormai detto in tutte le salse, sono
le più diffuse: il 50% delle persone muore in seguito a infarto,
arteriosclerosi, congestione, trombosi. Le cause fisiche o
alimentari, e spesso tutte e due insieme, solo l’origine di queste
malattie. Abbiamo una buona circolazione attraverso le vene e i
capillari sanguigni e le arterie, quando il sangue spinto attraverso
il cuore porta gli elementi necessari alla nostra vita e drena le
scorie dei vari metabolismi. Tra
le cause fisiche delle malattie vascolari vi sono le aggressioni
permanenti (stress) le preoccupazioni, le inquietudini, la mancanza
di armonia tra i cicli naturali e la nostra vita, la mancanza
d’esercizio giornaliero, o gli esercizi troppo violenti a carattere
episodico, gli ambienti inquinati e gli squilibri della vita
sessuale.
E’ la secrezione della ghiandola tiroidea che controlla il ritmo
dei battiti del cuore (vedasi articolo apparato endocrino). In caso
di eccesso di questa secrezione si avrà tachicardia. Sapendo
che uno degli effetti dell’aceto è quello di assorbire il fosforo
e stimolare la tiroide, è facile intuire le conseguenze di una forte
assunzione di esso. Nell’alimentazione,
sappiamo che alcuni grassi animali sono all’origine delle malattie
cardiovascolari. Gli
acidi grassi saturi non si sciolgono e, mescolati al colesterolo, si
fissano sulle pareti arteriose, e possono arrivare addirittura a
ostruire le arterie.
kg superflui sono dovuti a uno squilibrio alimentare e anche al tabacco, soprattutto quando è accompagnato da una elevata percentuale di colesterolo. Riguardo al consumo eccessivo di grassi e di olio, dobbiamo tener presente che normalmente essi non rappresentano un pericolo per il cuore, perché il corpo li tiene come riserva sotto forma di grasso. I disturbi intervengono solo quando i grassi non sono naturali o sono alterati dal riscaldamento (olio scaldato troppo a lungo, carni cotte con il burro). Il colesterolo è necessario alla lubrificazione delle arterie e protegge le cellule delle pareti vascolari. Quando le cellule sono consumate, vengono rigettate con il loro colesterolo nella circolazione e altre cellule riassorbono il colesterolo del sangue fresco. Quando questo processo naturale viene turbato, la distruzione delle cellule arteriose è più rapida della costruzione di nuove cellule. Così, la concentrazione del colesterolo aumenta nel sangue e si verifica una vera ipercolesterolemia. La presenza di colesterolo, solo i grassi alterati sono nocivi; questo rende difficile la fabbricazione di un colesterolo di qualità accettabile, e nuoce alla buona lubrificazione delle arterie, cosa che accelera l’usura delle cellule. Il cuore, quando è presente un eccesso di colesterolo, non ricevendo abbastanza sangue ricco di ossigeno, entra in una condizione di sofferenza durante la quale possono svilupparsi vari problemi cardiaci come l'angina pectoris o l'insufficienza cardiaca, caratterizzate dall'incapacità di questo organo di svolgere normalmente i propri compiti. Anche l'ictus è indirettamente un rischio per chi ha il circolo appesantito dal colesterolo, soprattutto se ci si trova in piena ipertensione. Quando il sangue, infatti, non riesce a trasportare correttamente le tossine, le sostanze di scarto verso gli organi emuntori che dovrebbero eliminarle, queste si accumulano all'interno dell'organismo, soprattutto all'interno di determinati organi bersaglio, come intestino, cistifellea oppure buona parte delle cellule dei vasi sanguigni. L'accumulo delle tossine si traduce in un vero e proprio avvelenamento dell'organo, che si sviluppa in costipazione, mal di testa e problemi dermatologici. Livello eccessivo di colesterolo e pressione alta sono un'accoppiata pericolosa su cui agire con la massima solerzia: prima che arrivino infarto e ictus.
l sangue ha bisogno non solo di controllo di grassi nel sangue almeno due volte l'anno, ma anche di un metodo alimentare giusto: di alcuni periodi di depurazione durante l’anno. E’, dunque, necessario, attraverso periodi di depurazione, lasciare il tempo all’organismo e al sangue di purificarsi per evitare incidenti circolatori; in questo caso nulla può sostituire un’alimentazione specifica. Come si visualizza: viso congestionato, rossori pronunciati al di sopra della sopracciglia, lobi degli orecchi rossi e gonfi, traspirazione sottolabiale, viso caldo e umido (tachicardia); colorazione bianca al di sopra delle sopracciglia e delle labbra (bradicardia). Le cose nocive: grassi non saturi, le attività sportive troppo violente, sale. Alimenti consigliati: aglio, limone, ortiche, prezzemolo, segale (disturbi circolazione); cipolle, sedano - rapa, uva (cuore affaticato); se il sangue diventa troppo acido gli scambi non avvengono più in modo perfetto e si sviluppa gonfiore. Per renderlo più alcalino: cipolle, fragole, pesche, pomodori, uva; aglio limone, pere, prezzemolo, ribes nero, riso non brillato, segale (ipertensione); asparagi, carciofi, limoni, ravanelli, sedano - rapa, zucca (depurazione). Il suo momento energetico più espressivo è dalle ore 11 alle ore 13. Il massaggio per mantenere l’armonia e la salute del cuore avverrà sulla vertebra dorsale 5 (D5: utile per cattiva circolazione, dolori alle articolazioni della spalla e del gomito, congestione del volto).
ene: distributore di energia (conducono il sangue - deossigenato - dai tessuti al cuore, poi viene inviato ai polmoni per pulirlo dall’anidride carbonica), arterie (trasportano il sangue espulso dal cuore ai tessuti) … un problema alle vene segnala la perdita di gioia e entusiasmo, non si vive nell’armonia desiderata … essere bloccati, stare fermi, non essere in grado di far fronte alle difficoltà … aspettative deluse, perché magari si attendeva un riconoscimento diverso in base a quello che si è dato o fatto. La presenza di vene varicose o varici segnala che qualcosa sta “crollando” o meglio “cedendo” spesso a causa di uno stile di vita “arterioso” … eccessivo, cioè troppo attivo e controllato. In questo caso a livello simbolico il cedimento rappresenta un recupero inconscio pasticciato dei lati trascurati della personalità: cedevolezza, elasticità e passività. In altri casi compaiono dopo una forte delusione affettiva. Alcune piante come, ad esempio, l'ippocastano rende più malleabili, elastici e resistenti i vasi venosi e i capillari, aumenta la vaso costrizione venosa senza interferire con quella arteriosa … utile per un cuore troppo carico di responsabilità. Una sostanza che non crea sorprese: può essere utilizzata anche dagli ipertesi. Sapevate che per mantenere stabile il colesterolo HDL (buono) e contrastare il colesterolo LDL (cattivo) è “sufficiente” sedersi a tavola e mangiare cereali integrali (fare un pieno di: zinco, rame, manganese, selenio, magnesio, fosforo, Vit. E e del gruppo B) e legumi (ricchi di: ferro, Vit. C e del gruppo B)… non dimenticate il movimento!!!
ngina
pectoris.
Apporto
insufficiente di ossigeno al miocardio durante uno sforzo fisico o
una situazione di stress; senso di soffocamento, di pesantezza e di
dolore acuto che si irradia in tutto il braccio (schiena, collo,
mascella). Sono soggetti privi di energia, angosciati al solo
pensiero di dover fare qualcosa o di perdere ciò che hanno ... di
sottoporsi a sforzi voluti da altri. Segnala una certa rigidità sul
modo di vedere le cose, due stili di vita opposi che si scontrano: un
alternarsi di freddezza - durezza da una parte e affettività -
emotività dall'altra ... il mondo degli affetti circola a
singhiozzo, ecco allora la tensione cardiaca, uno spasmo doloroso che
all'improvviso ribalta la situazione. 1° Chakra (sicurezza: lavoro,
casa, denaro).
nfarto.
Mancanza
di irrorazione sanguigna al muscolo cardiaco (trombosi, un coagulo
che ostruisce un'arteria indurita). Tratti socio - psicologici
intrecciandosi con fattori fisici come colesterolo, diabete, fumo,
obesità, scarso esercizio aumentano il rischio di infarto. Anche
questa patologia ruota attorno al tema della difficoltà a vivere le
emozioni e gli affetti: un cuore inaridito. L'ostilità come l'amore
sono sentimenti non accettati e, quindi, il soggetto avendo ristretto
le proprie emozioni obbliga il sangue a passare in canali troppo
angusti. Le persone a rischio di infarto non godono certamente di
equilibrio psicologico, hanno sviluppato nel tempo uno stile di vita
rigido, un atteggiamento di eccessivo adattamento a una società
sempre più concentrata sull'efficienza. Individui incapaci di
mettere in funzione gli aspetti gioiosi della loro vita. Ricorda,
quando la vita si spegne anche il cuore muore. I sintomi cardiaci
costringono l'uomo a dare di nuovo ascolto all'interiorità, al
proprio cuore dimenticato e sacrificato al mito del successo, del
calcolo, dell'attività lavorativa. Se sei aggressivo,
particolarmente impaziente, fortemente competitivo e avido di
popolarità, hai probabilità decisamente elevate di essere
ricoverato in un'unità coronarica. Individui depressi che vengono
colpiti di infarto hanno un più alto rischio di morte rispetto a
quelli non depressi.
potensione.
Diminuzione
della pressione arteriosa. In molti casi è un soggetto passivo,
disfattista, debole e triste: si sente continuamente sopraffatto
dalle vicende quotidiane. Ha la sensazione di essere sempre un
perdente, di essere sconfitto in anticipo: i "battiti"
della vita sono deboli. Poiché si scoraggia sempre e si arrende
troppo facilmente di fronte agli avvenimenti della vita, crede che la
partita sia persa ancora prima di cominciare. Convinto di essere un
incapace e di non poter reggere la "pressione" esistenziale
affronta la vita con uno stile di vita da perdente.
pertensione.
Aumento
della pressione arteriosa ... controllo delle emozioni. Persona
caratterizzata da iperemotività, sempre alle prese con la gestione
di un carico emotivo molto forte: si mette sempre sotto pressione.
Sempre ipercontrollati, negano il loro stato emozionale, gestendolo
con un attivismo continuo e frenetico. Rievoca ferite affettive non
metabolizzate, non risolte ... emozioni negative di lunga data,
legate a sentimenti di rabbia, collera e paura. La paura continua di
lasciarsi andare, di commuoversi e di entrare in contatto con
l'interiorità cronicizzata indurisce le arterie aumentando in tal
modo il fenomeno della tensione. Il corpo dice: calmati e critica di
meno!!!
lebite.
Fenomeno
infiammatorio in cui è presente un coagulo nella parete venosa.
Indica una situazione di incertezza, di gioia bloccata che ristagna
... non c'è più la voglia di continuare. Una vita monocolore senza
alcun momento di felicità. Sono persone tormentate, deluse, agitate,
orgogliose, senza passione e gioia. Il fatto di attribuire sempre
l'infelicità e la gioia bloccata agli altri determina uno stato di
collera e di frustrazione ... un senso di impotenza e forzatura ad
accettare le cose a cui la vena, per sua natura, si ribella per
questo non cedere … obbliga in qualche modo la persona a fermarsi,
ad essere più cedevole.
achicardia.
Accelerazione
del ritmo del battito cardiaco. Fenomeno presente in persone
tormentate da emozioni che premono per riaffiorare ... un mondo
affettivo nascosto e trattenuto che ha voglia di farsi sentire
attraverso il cuore in gola. Sono soggetti caratterizzati da una
grave inibizione emotiva che spesso li fa apparire molto arrendevoli
e calmi ma con un'ostilità nascosta che viene alla luce attraverso
scoppi di aggressività.
rombosi.
Formazione di un coagulo nell'apparato
circolatorio. Un fenomeno che colpisce soggetti che vivono in
solitudine; non sentendosi apprezzati come persone di valore si
chiudono completamente a riccio, su se stesse ... hanno spento il
piacere e bloccato la gioia di vivere.
ritmia
cardiaca … esprime la necessità di vivere
ritmi giornalieri diversi da quelli imposti, forse troppo regolari,
una parte profonda che non vuol farsi domare tanto meno controllare :
desidera emozionarsi di più … parallelamente a questo fenomeno si
associano pensieri veloci e vita frenetica. Un aiuto naturale:
Crataegus oxyacantha MG, Ficus carica MG e Tilia tormentosa MG.
ericardite
(infiammazione della membrana che
avviluppa il cuore: pericardio). Incapacità
di gestire i troppi impegni quotidiani, lo stress: un cuore soffocato
da una collera rimossa che non gode più della vita affettiva … una
persona troppo impegnata, frenetica, iperattiva (produce un dannoso
stress) in ambito sociale, familiare e lavorativo che non lascia
spazio al mondo emozionale. Un aiuti
naturale: Crataegus oxyacantha MG, Tilia tormentosa MG.
ngina
pectoris (Angor: insufficiente
apporto di sangue al cuore) … persone
sempre sotto pressione, stressate, si sentono continuamente oppresse,
sole e in difficoltà nell’affrontare gli sforzi loro assegnati,
hanno la sensazione di aver perso lo spazio di libero movimento, il
proprio territorio (familiari, lavorativi, sociali): perdita della
gioia per troppa serietà!!!
EGENDA.
Pressione max: forza con cui il
sangue spinge sulle pareti delle arterie (sistole); pressione
min: momento in cui il cuore si rilassa (diastole);
arteriosclerosi: indurimento delle
arterie (ispessimento e perdita di elasticità); angina
pectoris: sensazione di peso, di oppressione o di dolore al
torace, accompagnata da senso di soffocamento; aritmia:
anomalia del ritmo e della frequenza del battito del cuore;
cardiopalmo: sensazione soggettiva
spiacevole che riguarda il battito del cuore (irregolarità,
rallentamento, accelerazione); infarto:
lesione cellulare irreversibile e circoscritta cui va incontro un
tessuto, un organo o una parte di questi per insufficiente
irrorazione sanguigna (ischemia). Gli organi facilmente suscettibili
a questo fenomeno sono: cuore, rene, cervello,
intestino, polmoni; ictus
(emorragico, ischemico): diminuzione del normale apporto di sangue in
un certo distretto dell’organismo.
CONCLUSIONI e piccole CURIOSITA’
are
o non fare, soffocare o esprimere le emozioni, tenere a freno o in
bella vista la lingua … ma quanto è difficile lasciarsi andare e
far circolare ogni cosa!!!
Lasciare libero sfogo al malumore e all’ira, le regole sociali però
impongono freno e autocontrollo. Essere
flessibili, lasciarsi andare, ecco il vero segreto del cuore: è lui
che tiene accesa la vita.
E’ indispensabile ascoltarlo, perché una sua alterazione segnala
un modo di essere che non ci appartiene davvero. La
tachicardia colpisce chi scappa dalle passioni forti. Se il suo
“pulsare” si fa troppo protagonista può stressarsi e ammalarsi
all’improvviso. E così sembra tutto a posto, ma all’improvviso
una leggera emicrania, formicolio alle dita e il viso completamente
rosso segnalano una brusca impennata dei valori pressori, una chiara
reazione ipertensiva.
Quando
l’autocontrollo batte l’istinto, la parte più vitale (sangue)
che scorre nell’organismo si ribella: sale immediatamente alla
testa. Silenziosa e quasi invisibile, l’ipertensione, esprime il
tentativo di controllare, resistere e mantenersi lucidi rispetto
all’irruzione di impulsi violenti che potrebbero sconvolgere
completamente il soggetto.
Non
dobbiamo mai dimenticare che la frequenza dei battiti cardiaci
aumenta in seguito ad angoscia e ad uno stato di rabbia.
I parametri cardiovascolari sono influenzati anche da: anticipazione
di argomenti conflittuali e stress psicologico. Nella
nostra cultura il cuore assume un ruolo privilegiato: rappresenta il
lato affettivo dell’uomo, è l’organo dei sentimenti … se non
vengono espressi ci si ammala.
’emozione
può, secondo i casi, essere più o meno accantonata e i sintomi
possono acquisire un più o meno marcato valore di espressione
simbolica (linguaggio del corpo).
Questi
individui possono essere paragonati a un vulcano ribollente prima
dell’eruzione… che però non si verifica mai.
Poiché si sentono vulnerabili, cercheranno di evitare i conflitti
aggressivi rifiutandosi di prenderne atto. La
personalità di questi soggetti viene fatta risalire al periodo
evolutivo denominato stadio anale: impulsi aggressivi da un lato e
sentimento di dipendenza dall’altro. Sono caratterizzati da una
grave inibizione emotiva che spesso li spinge ad apparire molto
arrendevoli, calmi e perfino imperturbabili agli occhi del terapeuta.
Il
quadro completo della personalità, comunque, contiene un’ostilità
nascosta e rimossa che prima o poi viene alla luce rivelando
occasionali scoppi di aggressività. Esiste, inoltre, una
correlazione tra l’ansia e il metabolismo dei lipidi, persino del
tasso di colesterolo.
Le abitudine alimentari rispecchiano, in generale, i bisogni
affettivi e l’attuale stato della salute mentale di questo soggetto
e, a loro volta, influiscono su tali aspetti psichici. Ricordiamo che
spesso il cibo è identificato con l’amore; c’è
una certa verità nel detto “La via che porta al cuore di un uomo,
passa prima attraverso lo stomaco”.
Diciamo
anche di essere “affamati d’amore” e la bocca è per tutta la
vita un mezzo per esprimere tenerezza e amore. Questo legame tra
affettività e cibo, che lo si voglia o no, risale ad esperienze e a
una fase precoce dell’essere umano.
Alimentazione
a base di cereali e legumi, attività fisica, una buona dose di
buonumore quotidiano salvano il sistema cardiocircolatorio.
orrelazione
viso - apparato cardiocircolatorio.
Le
condizioni del cuore sono rispecchiate nell’intero volto. Se il
viso si colora di rosso o risulta gonfio, significa che anche il
cuore è dilatato e ingrossato.
Se
invece ha un colore pallido vuol dire che la circolazione in tale
organo è scarsa (non sufficientemente irrorato).
Un
volto con pelle grassa e untuosa può significare che il cuore è
avvolto da depositi adiposi.
La
punta del naso indica le condizioni del sistema circolatorio e in
particolare del cuore: le parti sx e dx del naso corrispondono
rispettivamente il lato sx e dx del cuore.
Se il lato sx del naso è più duro del dx, a causa di depositi
adiposi, ciò significa che anche nel lato sx del cuore le tossine
sono presenti in maniera maggiore. Un
naso molto ingrossato segnala che il cuore è ingrossato, mentre un
naso “sodo” rivela delle condizioni di sovraffaticamento cardiaco
con conseguenti irregolarità a livello pressorio.
Anche una piccola “fessura” al centro della punta del naso può
segnalare un soffio al cuore (indica che il lato sx e quello dx del
cuore non si sono mai saldati correttamente, con la conseguente
irregolarità del suo battito). Il
punto al centro dello sterno e la gabbia toracica può essere
utilizzato per controllare lo stato del cuore: se alla pressione si
avverte dolore significa che l’organo è ingrossato.
APEVATE
che la vitamina E può dimezzare il rischio di infarto. La vitamina
B3, B6 e l'Inositolo possono abbassare un tasso troppo alto di
colesterolo nel sangue.
Il Calcio
può essere utile nella pressione alta
... il
Magnessio nelle patologie cardiache
... il
Potassio nel ritmo cardiaco, ipertensione ...
omega 3 (EPA) nelle malattie cardio – circolatorie.
ieni
sempre presente che alla tavola ci si deve avvicinare con “criterio”,
in modo curioso e di grande soddisfazione; un modo corretto di
alimentarsi oltre a non penalizzare e a rendere più piacevole la
vita, può aiutarti a tenere bassa la pressione, soprattutto, se
consumi molta frutta (mele, banane, melone, pompelmi), verdure
(cavoli, broccoli, zucca, asparagi, aglio), carni magre (pollo e
tacchino) e pesce (orata, trota, branzino, sogliola) … e inserisce
legumi integrali ogni giorno … il tè verde, inoltre, pare abbia un
buone effetto protettivo, oltre per la pressione e l’arteriosclerosi,
anche per l’intero apparato cardiocircolatorio … NIENTE insaccati
e carni trattate … attenzione alle calorie e al sale (senza
bandirlo completamente)! Aiutati, inoltre, con piccoli e frequenti
pasti leggeri quotidiani. Porta allora in tavolo gli alimenti che
equilibrano e prevengono i grassi nel sangue, fai il pieno con:
frutti di bosco, fragole, limoni e kiwi (frutta altamente
antiossidante); carote, pomodori, insalata e peperoni (ortaggi
antiossidanti che contrastano efficacemente l'ipercolesterolemia);
fagioli (legumi che riducono il colesterolo cattivo); riso integrale,
orzo e crusca di avena (cereali che combattono il colesterolo).
fiori di biancospino, inoltre, sono i custodi dell'apparato
cardiocircolatorio, perché rinforzano i vasi, abbassano la
pressione arteriosa e, soprattutto, sfiammano vene ed arterie. Alcune
parti di questa pianta, vantano un'azione diuretica che se associata
a quella di altre piante depurative, ha un effetto sfiammante sui
capillari e facilita la rimozione delle tossine e delle scorie che
creano fastidiosi edemi, in particolar modo agli arti inferiori.
NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551
E mail: bonipozzi@libero.it
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