ORGOGLIO …
’orgoglio può essere definito come una grandissima stima di sé e dei propri meriti. Anche nelle migliori intenzioni è sempre una valutazione eccessiva dei propri valori, della propria capacità e, spaziando, della propria dignità e condizione sociale. Ci si considera sempre superiori agli altri e nello stesso tempo ci si allontana dalla gente con arroganza e sdegno non appena ci si rende conto che la nostra “grandezza d’argilla” viene messa in discussione. Piano, piano, colmi di orgoglio, chiusi nei propri bisogni, ci si isola nel proprio mondo soggettivo lontano dalla gente, temendo la loro valutazione e, soprattutto, per non “mescolarsi” con gente ritenuta di poco conto, perché ovviamente la si ritiene inferiore.
ornando ai nostri tempi, possiamo considerare la superbia come la passione per l’autoesaltazione, in altre parole, la passione per un’immagine di sé particolarmente dilatata. E’ un’immagine che corrisponde prevalentemente a quella di un bambino piccolo, timoroso e imperfetto che affronta la vita al meglio delle sue possibilità in un mondo dominato da altri potenti ed estranei. Infatti, quando queste persone si sentono insicure, quando temono un rifiuto o si trovano in una situazione che stimola sensi di colpa e paure inconsci, possono assumere atteggiamenti indifesi ed infantili, nel tentativo di evitare il disagio disarmando chi potrebbe rifiutarle o maltrattarle. Le persone orgogliose sono soggette a quote eccessive di ansia, vergogna e sensi di colpa e, dato il loro temperamento intenso e fortemente esposto alla sovrastimolazione, sono facilmente sopraffatte (… presentano difetti di base dell’autostima, profondi sentimenti di vergogna e bisogni compensatori di attenzione e rassicurazione e, ancora, idealizzano e svalutano).
Le persone orgogliose possono apparire controllanti e manipolative, ma la loro realtà soggettiva è totalmente opposta. La loro manipolazione è secondaria rispetto alla ricerca fondamentale di sicurezza ed accettazione. Il loro modo di orchestrare gli altri implica il tentativo di trovare un’isola di sicurezza in un mondo minaccioso, allo scopo di stabilizzare l’autostima, padroneggiare le evenienze negative prendendone direttamente l’iniziativa, esprimere l’ostilità, o per una qualunque combinazione di tali motivazioni. Proprio per questo meccanismo di compensazione, esse non traggono un piacere profondo nella “sopraffazione” degli altri.
Ma a quali malattie va incontro l‘orgoglioso?
i una persona solitamente diciamo che è ‘dura’, ‘rigida’, oppure ‘sensuale’, ‘morbida’, ‘dolce’. Di un viso poi diciamo che ha tratti ‘gentili’, uno sguardo, ‘vivo’ o ‘spento’. Gli “orgogliosi” danno l’impressione di essere tutti di un pezzo: sono tipi che tengono la testa alta e la schiena diritta.
l loro collo è particolarmente duro e hanno il busto pieno e stretto (… il più delle volte sono armoniosi, ben fatti). Gli occhi possono emanare una luce magnetica e la loro carnagione ha un colorito gradevole e vivo. Queste caratteristiche fisiche potrebbero essere positive, colpire l’interlocutore e favorire i rapporti interpersonali, se non fossero generate da un orgoglio troppo rigido per “piegarsi”. Il problema dell’orgoglioso è infatti la paura di cedere, di doversi sottomettere, per lui la sottomissione equivale a un collasso, alla morte. Nel caso in cui la rigidità aumenta, i tratti fisici positivi dell’orgoglioso diminuiscono: i movimenti perdono la grazia e compostezza, gli occhi non sono più luminosi e la pelle diventa grigiastra. Gli orgogliosi, come abbiamo già accennato, di solito sono ambiziosi e aggressivi (… nel circolo sanguigno hanno un elevato tasso di adrenalina e cortisolo), vedono la passività come la possibilità di essere feriti.
n verità la loro caparbietà è solo un modo di simulare la paura di non farcela ed essere scoperti: muscoli (… volontari e involontari) e corpo diventano bersaglio della aggressività trattenuta. I muscoli, essendo attaccati alle ossa dello scheletro (… striati), non solo sono indispensabili per produrre i movimenti ma, soprattutto, “richiamano” i nostri atteggiamenti flessibili e la nostra malleabilità verso la vita. Proprio per la loro rigidità e goffaggine, andranno incontro a disturbi a livello delle articolazioni (… mobilità, flessibilità, attività). Le articolazioni sono responsabili della mobilità dell’individuo. Molti sintomi che possono manifestarsi nelle articolazioni portano all’infiammazione e al dolore e di conseguenza alla limitazione del movimento fino all’irrigidimento (… la localizzazione particolare su un arto o un altro può portare informazioni più precise sul senso profondo della somatizzazione). Se un’articolazione si irrigidisce, significa che ci si è irrigiditi su qualcosa, su un argomento, perdendo in tal modo la propria funzione. L’orgoglio, quindi, che è arroganza e rigidità d’animo, darà luogo a tutti quei disturbi caratterizzati da rigidità e tensione del corpo.
ICORDA, cerca di essere
un po’ più “egoista”, prendi tutto
ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri …
cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in
funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia
cibi “buoni”, gustati se lo desideri in
compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino
o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo
corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori,
gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”,
INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle
persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e
ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di
valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale
lentamente attraverso i tuoi sensi … NON
TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti
permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a
lungo … non lasciarti sfuggire niente, ‘INVESTI’
sulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su
una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita.
artecipa attivamente al tuo benessere, NON
lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose
difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale
fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con
saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti
mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro
impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti
qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non
lasciare MAI il compito di
‘aggiustare’ la tua esistenza ad altri … la
posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una
buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche
possibile far pendere la bilancia verso di te,
con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le
avversità a tuo vantaggio.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – 0532.476055
E mail: bonipozzi@libero.it
Nessun commento:
Posta un commento