domenica 17 agosto 2014

-PSICOSOMATICA. Ulcera peptica.


Ulcera    Peptica  … quando l’aggressività è rivolta verso se stessi


Risultati immagini per disegni sullo stomaco

ulcera peptica (dal greco peptikos “digestivo”) consiste in una perdita di sostanza della mucosa gastrointestinale, generalmente nello stomaco (gastrica) o subito dopo nel duodeno (duodenale). Di recente è stato identificato un batterio - heucobacter pylor - che favorisce l’eziologia dell’ulcera duodenale. La sintomatologia ulcerosa può comunque peggiorare bevendo caffè, assumere medicinali (acido acetilsalicilico), fumando e mangiando in modo inadeguato. L’ulcera gastrica, inoltre, può essere collegata a una vita stressata o svilupparsi in periodi in cui si è sottoposti a stress prolungato, con scarsa capacità di “coping” ovvero di trovare strategie di soluzione ai diversi problemi. Tale patologia si sviluppa comunque quando si altera l’equilibrio tra elementi aggressivi (acidità e enzimi) e i fattori di difesa della mucosa. I sintomi, alternati a periodi di latenza, dipendono dalla localizzazione dell’ulcera (stomaco o intestino) e sono caratterizzati da un dolore a crampo, un senso di bruciore (urente, corrosivo), leggeri gorgoglii, dolori laceranti, nausea oppure sensazione di fame o pienezza addominale. Le numerose ricerche sull’ulcera peptica hanno messo in evidenza risultati e opinioni molto diverse. 

lcune funzioni gastriche, la motilità, il flusso sanguigno e la secrezione sono sempre strettamente connessi, al di là dei vari orientamenti scientifici, all’attività di processi nervosi e allo stato emotivo prevalente. Alcuni sentimenti come l’aggressività e il risentimento accelerano il transito del cibo nello stomaco, mentre l’ansia e le emozioni forti inducono a “contrazioni” e rallentano il transito del cibo. L’ansia, i pensieri depressivi o il pessimo umore riducono le secrezioni di acido cloridrico, la motilità e il flusso sanguigno nello stomaco. Gli stati emotivi conflittuali, che generano ostilità e tendenze aggressive, aumentano la secrezione gastrica e, se persistono, creano alterazioni della mucosa: il contatto costante con i succhi gastrici può dare avvio ad una formazione ulcerosa. La letteratura psicosomatica descrive l’ulceroso non solo come un uomo ambizioso, senza scrupoli concentrato sul successo, con un forte bisogno di essere riconosciuto e ammirato, ma anche una figura estremamente sensibile al rifiuto, al timore della sconfitta, alla paura dei cambiamenti irreversibili  e, soprattutto, della solitudine.





oco si parla dell’interiorità, delle risorse interiori, di quanto può influire uno stile di vita, certi atteggiamenti mentali e alcuni modi di vedere il mondo sulle somatizzazioni … delle potenti difese che il cervello possiede se non è schiacciato da regole rigide e controlli eccessivi, soffocato dalle cianfrusaglie, da un senso di impotenza diffuso, da una condizione esistenziale insoddisfacente e dagli stati d’animo protratti nel tempo ... RICORDA, un atteggiamento mentale distaccato e libero da ritmi frenetici risveglia le proprie risorse, fa  davvero rinascere. Ogni stato d’animo, infatti, fin dalla tenere età, influenza in modo più o meno significativo e profondo le aree del cervello che agiscono direttamente sugli ormoni e sul sistema immunitario … TIENI  sempre presente, che una vita piena di disagi, di delusioni, di insoddisfazioni e di frustrazioni sono tutte condizioni esistenziali che non solo minacciano in profondità la propria identità più autentica ma oscurano completamente il senso profondo della vita ... fanno ammalare. Ogni cambiamento ringiovanisce, una nuova vita basata sulla passione e la creatività, attivando le aree cerebrali specifiche non solo ci allontana dallo stress ma “spinge” anche a soffermarsi su se stessi, insegna ad avere più cura per la propria persona e aiuta ad esprimere tutte le emozioni represse … esprimere se stessi, la propria unicità. Esaminare attentamente il rapporto tra “malattia” e psiche permette di scoprire tutti quei veleni, apparentemente non visibili, ma che possono intossicare o soffocare completamente l’organismo.




OSA FARE. Oltre al trattamento medico standard per favorire la riparazione della mucosa, saranno utili colloqui concentrati sull’attuazione dei cambiamenti nella vita quotidiana del soggetto facilitando, inoltre, l’espressione dei propri bisogni senza il timore di essere giudicato. Anche le metodiche distensive sono utili per l’ulceroso, in quanto  è estremamente importante che il soggetto iperattivo impari che è possibile avere una vita  dinamica anche in uno stato di rilassamento.



ttribuire un’eziologia psicosomatica alle malattie incontra, spesso, nel pensiero comune, molte resistenze e parecchia irritazione: difficile accettare che siamo sempre noi a generare il ‘male’. Alcuni giustamente diranno, ma tutte quelle cose che respiriamo e ingeriamo non contano proprio nulla? Certamente. Non va comunque dimenticato che sono proprio i disagi prolungati nel tempo che compromettono il funzionamento del sistema immunitario e, quindi, con difese ‘basse’ anche le cose più banali risultano difficili da 'neutralizzare'.








olite ulcerosa (non si deve mai sbagliare … una  “esagerata” rettitudine morale). Si tratta di una malattia caratterizzata dall’infiammazione della mucosa nell’ultimo tratto del colon (sigma) e del retto. Provoca sintomi gastrointestinali, come diarrea, dolori e crampi addominali … anemia e perdita di peso. Una volta insediata, la malattia viene ulteriormente aggravata da condizioni emozionali attivanti quali rabbia e risentimento … aggressività inespressa che agisce sul sistema immunitario. Questi sentimenti producono un iperfunzionamento del colon, manifestato da un aumento della motilità, un accresciuto flusso sanguigno, e dalla secrezione di enzimi che distruggono il rivestimento del colon. In concomitanza a sentimenti abbastanza intensi di rabbia, rancore e risentimento, e con il collegato iperfunzionamento del colon, come risultato si ha un’ulcerazione sanguinante del colon stesso che porta ad una diarrea con sangue, muco e a intensi dolori addominali. I soggetti che soffrono di colite u., spesso con tratti depressivi, imparano nelle prime fasi della malattia come “astutamente” evitare di attivare le emozioni. Qualsiasi procedimento che li metta in condizione di vivere emozioni attivanti produce un aumento dei problemi in questa parte dell’intestino. Per cui tali individui - proprio per la grande sofferenza - saranno disposti a giungere a qualsiasi compromesso pur di evitare tali attivazioni. 


n errore terapeutico comune con tali pazienti (compresi tutti coloro che soffrono di patologie croniche) può essere il ricorso ad una metodica che mette in luce i problemi di tipo emotivo, conducendo così al “risveglio”, ad attivazione intensa della patologia che non fa altro che peggiorare il quadro clinico. Per poter utilizzare la psicoterapia con tali soggetti, bisogna essere molto sensibili e rispettosi, è importante non “stimolarli” in modo che possano peggiorare i sintomi … il lavoro deve essere svolto gradatamente, nel massimo rispetto dei loro “tempi”, Altrimenti, cominceranno a rifiutare qualsiasi tipo di assistenza, e la loro reazione, pur essendo abbastanza giustificata, sarà quella di abbandonare il campo e ogni intervento tempestivo che proprio in questo disagio molto delicato non deve assolutamente mancare. Ogni intervento, comunque, non deve mai avere il sentore di giudizio di valore, critico o giudicante ma  affettuoso, caldo e accogliente (proprio perché, spesso, questi soggetti sono cresciuti in un’atmosfera familiare piena di regole ferree da rispettare sempre, ad ogni costo).

osa fare. La dieta in questa patologia - le cui cause non sono sempre chiare - è sempre fondamentale. Vanno esaminati attentamente gli alimenti, escludendo quelli lattiero - caseari e grassi: quelli che aggravano o migliorano la situazione. Attenzione anche agli alimenti integrali, pur essendo fondamentali nella dieta,  perché possono irritare ancora di più. Caffè e alimenti piccanti, irritando la mucosa, aggravano l’andamento della patologia.
PS. Coloro che soffrono di  ulcera peptica, ad esempio, in genere si sentono privati di cose che per giustizia meriterebbero. Questa sensazione di privazione può essere molto intensa e costituire un serio ostacolo alla comunicazione. Ancora una volta si tratta di una sensazione che cresce con l’aumentare dell’attività. Man mano che l’individuo diventa più a disagio e più partecipe, vengono secreti acidi digestivi ed enzimi di quantità sempre crescente, il che produce un forte mal di STOMACO.








l taglio psicosomatico,  riportato in tutti gli articoli del Blog (ilfarodelcamminointeriore.blogspot.com), serve esclusivamente ad illustrare un punto di vista diverso a proposito della malattia che può rivelarsi - al di là dei vari orientamenti scientifici - interessante e, per i più attenti, di valore forse inestimabile. Non fare altro che essere presenti a se stessi, SENTIRE, osservare attentamente la relazione esistente tra le reazioni fisiologiche, gli eventi della vita e gli alti e bassi emozionali ... gli atteggiamenti mentali adottati quando ci si ritrova a vivere una determinata malattia. Ognuno di noi è un enorme e prezioso laboratorio scientifico. RICORDIAMOLO, le nostre osservazioni a proposito di noi stessi possono fornirci importanti informazioni, fondamentali per aiutarci ad “evitare” malattie o ad affrontarle nei migliori dei modi. Tale attenzione può fornirci i mezzi per rendere la nostra esistenza più autentica, confortevole, creativa e più produttiva   non più vittime delle circostanze ma artefici della propria vita.





Bonipozzi dott. Claudio 349.1050551 - 0532.476055
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NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un valore educativo, non prescrittivo.

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