Riservato agli Uomini …
el maschio - ad alcuni di più ad altri di meno - il vigore sessuale rimane fino ad età avanzata. Quando questo problema si presenta, non deve essere drammatizzato tanto meno ridicolizzato; anzi bisogna semplicemente prestare attenzione in che modo si manifesta e in quale contesto si esprime (l’interessato deve sapere, capire, arrivare ad avere chiarezza totale su quello che gli succede, anche da un punto di vista fisiologico ed anatomico). Una perdita di erezione saltuaria, ad esempio, manifestata con lo stesso partner, può segnalare un ménage familiare difficile: rapporto abitudinario, noioso e privo di coinvolgimento; in situazioni diverse il problema, il più delle volte, risulta inesistente (autoerotismo, nuovo partner, ecc.).
ICORDA, il
TESTOSTERONE (cala con l’età e può essere misurato con un semplice
prelievo di sangue) agisce
un po’ come uno psicostimolante e un antidepressivo (vedasi andropausa). Non deve dunque sorprendere che uno stato di
carenza di tale ormone possa indicare problemi di natura psichica e comportamentale.
Si osserva, infatti, spesso in andropausa, senza motivi precisi,
una stanchezza intellettuale e fisica anormale improvvisa. Si tratta
solitamente di un affaticamento mattutino associato a stanchezza, sensazione di
scoraggiamento e perdita di tono. E’ molto spesso accompagnato da dolori
fluttuanti imprecisati e spesso molto intensi: indolenzimenti, cefalee,
dorsalgie, tendiniti, dolori addominali. Nell’uomo esaurito della post
– cinquantina o giù di lì, la depressione, pur avendo segnali ben
precisi (lacrima facile, stanchezza) viene confessata raramente. Si può
riconoscere da bruschi cambiamenti d’umore, pessimismo, pensieri negativi,
tendenza a diventare suscettibili ed irritabili. Tutti questi problemi hanno
paradossalmente la tendenza ad aggravarsi nei giorni di riposo, quando c’è
molto tempo per ‘pensare’. Anche i problemi
del sonno sono inconfondibili e particolarmente significativi. Gli uomini che
hanno una certa età, che vanno in pensione, che subiscono un calo di autorità o
hanno la sensazione che il loro prestigio venga meno, hanno un parallelo
abbassamento di testosterone … tale situazione fisiologica, spesso, causa ostilità e
sfoghi d’ira … e così, piano piano la collera, quando viene manifestata
o anche repressa, è fortemente associata all’impotenza: si sono persi i proiettili in
canna! … il problema degli uomini di una certa età sono le ASPETTATIVE
esagerate sulle prestazioni sessuali che, alla fine, poi, portano
dritti dritti alla frustrazione.
… mentre per le donne il
desiderio dominante
è
quello di conservare la pelle e la silhouette di una fanciulla,
per l’uomo,
il sogno principale è quello di
mantenere per tutta la vita il vigore sessuale di un ragazzino.
Difficoltà occasionali di erezione o magari un passeggero calo del desiderio non rientrano sicuramente in un quadro clinico patologico (impotenza). Certo che per il maschio (con la ‘M’ maiuscola ... valutazione ovviamente sempre soggettiva) non è sempre facile accettare l’idea di un calo repentino, anche se momentaneo, della funzione sessuale, perché ovviamente va ad intaccare l’autostima e la sua “potente” immagine virile. L’impotenza funzionale (assenza di malformazioni e cause organiche, diabete depressione, ecc.) infatti è sempre vissuta in maniera estremamente drammatica, anche perché la capacità sessuale è, in molte culture, considerata una delle più importanti fonti di sicurezza e di identificazione, specie maschile. La sessualità per la razza umana, comunque, è molto complessa, e non è sicuramente circoscritta all’apparato genitale. Considerati quindi gli indubitabili condizionamenti sociali e culturali cui la sessualità è continuamente sottoposta, la sua funzione investe un ambito ben più vasto, includendo molte altre manifestazioni della personalità e del comportamento individuale.
er cui, molto spesso, un disturbo sessuale non è che l’espressione di un disadattamento che coinvolge un po’ tutta la persona ma, soprattutto, la gestione dei rapporti intrapersonali e interpersonali. Del resto, benchè il concetto di normalità sessuale sia per la verità molto fragile, labile e variabile a seconda delle epoche e delle culture, è certamente altrettanto vero che qualsiasi squilibrio psicofisico può rivelarsi anche con un disturbo della sfera sessuale. Tenendo ben presente il valore innanzitutto difensivo e compensativo di ogni sintomo, si può interpretare anche questo come un tentativo di tenere il più possibile lontana una situazione inconsapevolmente percepita come estremamente pericolosa per l’attuale equilibrio psicosomatico. Questa situazione rappresentata soprattutto dal rapporto sessuale, può essere tranquillamente estesa in realtà anche ad altri ambiti relazionali (lavorativo, sociale, ecc.) dove la mancanza di impulso e di spinta può costituire una sorta di “alibi” a non entrare in contatto né in competizione - a non cambiare assolutamente - rimanendo in una invariata situazione di non – scambio con l’ambiente circostante (tentativo di “astenersi” o magari mettersi fuori gioco).
mmerso in questa atmosfera di insicurezza, l’uomo tende ad isolarsi, a rinchiudersi in se stesso, a parlare poco, a diventare scontroso e, naturalmente, a rifuggire l’attività sessuale per la paura di altri fallimenti. Molto spesso, dall’altro sesso giungono segnali, paradossalmente, di apprezzamento, vengono considerate persone di grande “signorilità”, in quanto essendo tormentati da una profonda ansia di prestazione, se ne guardano bene dal formulare proposte sessuali … non dediti a “nobili” principi ma semplicemente perché temono di deludere e di fallire. E’ bene tuttavia ricordare che tale problema psicogeno è sempre pressoché assente in caso di attività autoerotica.
Ma qual è l’origine di questo malessere?
iù qualità e meno quantità. Dopo anni della stessa minestra (si diceva un tempo) si dovrebbe puntare più sugli ingredienti (qualità), piuttosto che sulla zuppa in se stessa. Man mano che passa il tempo, infatti, si ha bisogno - per eccitare il desiderio e renderlo più brioso - di stimoli erotici più intensi, più creativi e più originali possibili. Soltanto la sensibilità, l’apertura, la creatività e la disponibilità di entrambi i partner, senza mai giocare a fare i padroni della situazione, permetteranno di scoprire una sessualità più viva, più eccitante, più felice e soddisfacente possibile.
’inganno distrugge l’eros. I maschi esaltano facilmente e solitamente ingannano - proprio per cultura e autostima - sulle proprie capacità amatorie. L’idealizzazione, purtroppo, non corrisponde mai alla realtà e alle aspettative concrete: così diventa più facile (proiettare) accusare il partner degli eventuali insuccessi (sarebbe più utile segnalare al partner le eventuali difficoltà oppure le fantasie erotiche utili: se interpretate correttamente rendono più vivo il rapporto).
ltri ambiti professionali possono minare la virilità. Il successo, la carriera e il potere economico possono silenziosamente sostituire la passione sessuale: non c’è più energia e l’eros si pratica nei ritagli di tempo e in modo frugale (sembra paradossale ma quando l’eros si spegne - essendo una modalità comunicativa - anche l’insuccesso professionale, accompagnato da un senso di insoddisfazione, appare sulla scena …è solo una questione di tempo!).
’alcol spegne l’eros. Nell’alcol è risaputo si possono tenere a bagno le gioie o affogare i dispiaceri, ma solo però in piccole quantità, come in un “elisir d’amore”. In dose eccessiva anche se bevuto in una atmosfera idilliaca e davanti a cibi prelibati, esso spegne completamente la virilità. L’eccessivo pudore ingabbia la fantasia. Il ritornello è sempre quello: un’educazione rigida, severa o puritana ingabbia la creatività e la fantasia erotica. La sessualità, pertanto, in queste condizioni non potendo spaziare ed essendo poco fantasiosa, non potrà mai essere vissuta come un’esperienza gioiosa, piena, soddisfacente e felice.
on c’è mai nulla da dimostrare. La sessualità è una forza potente e veramente “misteriosa” non è certo la nostra razionalità a dirgli come si deve esprimere: non va assolutamente guidata e non a bisogno di alcun “rodaggio”: è un dono naturale, è lei che ci guida, è un fenomeno spontaneo … istintivo… non ha bisogno di comandi … il vero uomo, contrariamente a quello che si pensa, non può essere definito in base alle sue prestazioni … deve essere spontaneo, genuino, non deve preoccuparsi di quello che avverrà (purché non ci sia una gara in corso), non ci deve essere assolutamente nessuna ombra di “forzatura”: si dà e si riceve senza condizioni, senza contratti ed ipoteche.
Non ci si può sbagliare, è caratterizzata da:
·
Una netta diminuzione
dell’attività sessuale;
·
Problemi fisici e
psico – intellettivi, simili ai sintomi della menopausa.
ul piano
biologico, non si può parlare di andropausa se non si verifica un tasso di TESTOSTERONE
inferiore ad una certa soglia.
I segni che devono far riflettere:
·
Fatica e sintomi
depressivi frequenti;
·
Un sonno per niente
ristoratore;
·
Problemi sessuali;
·
Problemi di memoria;
·
Difficoltà a urinare;
·
Aumento di peso.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551
E mail: bonipozzi@libero.it
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