sabato 15 luglio 2017

Fai volare l'Autostima ... portala





Fai volare  l' AUTOSTIMA ...
portala sempre con te al lago, al mare o ai monti 
 

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utti al mare, tutti al mare a mostrar le ... così recitava una famosa canzone estiva di qualche anno fa. Ma è proprio vero che la vacanza è il momento più bello e felice dell'anno? Secondo il punto di vista di Paola, Eleonora, Elisabetta, Maria, Claudia, Donatella, Enrico, Fabio, Marco, Francesco, Gabriele, Maurizio e Enzo - in terapia da un po' di tempo - sembrerebbe proprio di no, anzi per loro è il periodo in assoluto più snervante e stressante di tutto anno. 

ome è possibile tutto ciò? Dopo undici mesi di stress, faticoso lavoro, perché è così difficile godersi un giusto e meritato riposo? La “colpa” è che spesso non riusciamo a staccarci dagli atteggiamenti quotidiani, lasciarci andare ai cambiamenti ed abbandonarci al nuovo ... siamo ripetitivi, incapaci - se non terrorizzati al solo pensiero - di gustarci l'imprevisto. Enzo, infatti, il più rigido, inflessibile e perfezionista della comitiva, con una vita piena di doveri e pochi piaceri, sempre attivo e perennemente in tensione, alla mia domanda diretta, formulata a seguito della sua affermazione, più volte espressa, di non aver nessun desiderio e voglia di voler andare in vacanza “Ma non le potrebbe essere d'aiuto fermarsi un attimo, andare via, staccare un momento, cambiare aria, conoscere cose nuove … caricare le “batterie”?” non solo non sa rispondere, ma manifesta un profondo imbarazzo. Dopo un po', riprendendosi, decide di prendere in mano la situazione con un tono di voce incerto: “Ma cosa vuole non sono mica un bambino, non ho più la spensieratezza di quando ero fanciullo ... sa, in questo momento ho molte cose da fare, tante responsabilità, io”. Incalzandolo nuovamente: “Ha conosciuto da bambino, quindi, la magia della vacanza, ricorda alcuni momenti di felicità, euforia e spensieratezza vissuti in quei periodi?”

ah, proprio non so, non mi viene in mente nulla. Dai suoi racconti sembra che non sia mai andato in villeggiatura o non si sia mai divertito come i ragazzini fanno, di diritto, in queste fantastiche occasioni. Le vacanze per lui, secondo i pochi ricordi, erano solo ed esclusivamente momenti pieni di obblighi e di costrizioni: poco bagno e niente sole perché fanno male, guai andare fuori dal seminato, solo lunghe e noiose letture perché, altrimenti, si rischiava a settembre di non essere al passo con gli altri … in compenso, tante richieste, molti impegni e infiniti comandi. Enzo, allo stato attuale, non smentisce questa sua “impronta” monotona e coercitiva del passato: carente di entusiasmo, scarsa di fantasia e colma di doveri. Un personaggio poco disponibile, dominato da un continuo bisogno di controllare e vigilare, con mentalità rigida, una sorprendente mancanza di spontaneità, attaccato alle abitudini, che odia l'avventura, la sorpresa, la magia della vacanza, la spensieratezza, la libertà ... rifiuta la spontaneità, la naturalezza, di essere se stesso



ancellare ogni cosa dalla sera all'indomani per lui è davvero impossibile, sconvolgente … non riesce proprio a familiarizzare con i posti nuovi, i cambiamenti e le novità. Preferisce non andare in vacanza perché odia la passività e i cambiamenti … e come dice lui, è inammissibile stare, a questa età, con le mani in mano. Si sente più al sicuro vivendo le stesse cose giorno dopo giorno, un quotidiano ripetitivo, sempre uguale, senza novità e particolari scossoni, tutto deve essere ai suoi occhi prevedibile … un vivere in cui prevale la banalità, la noia profonda e l'insulsa routine quotidiana. La 'voglia' di vacanza comunque, a suo dire, non manca, ma a certe condizioni però: basta che il tutto sia programmato da tempo e a puntino, con razionalizzazione e giusta attenzione; guai inciampare in imprevisti che possano stravolgere le abitudini e gli schemi mentali consolidati da tempo. Ogni anno, infatti, così racconta, il copione si ripete. Con tanta forza di volontà e poco entusiasmo si dà un sacco di obiettivi: inizia qualche mese prima ad esaminare i dettagli di un viaggio ipotetico o programmare nei minimi particolari un posto di villeggiatura “impossibile” … ogni cosa deve essere studiata sempre alla perfezione altrimenti si rischia il panico … lo dice con occhi sbarrati (un disagio ansiogeno a lui particolarmente noto) … la parola d'ordine è una sola, CONTROLLO. 


inalmente, dopo correzioni su correzioni, arriva il fatidico momento della partenza. Ma nulla è pronto, niente appare come ipotizzato: sono vissute, ancora una volta, le sue aspettative in maniera deludente. E così si ritrova fino all'ultimo momento confuso, stremato, svogliato e, soprattutto, con la voglia di cambiare tutto ...solo  il programma vacanziero però: Enzo non ha proprio voglia di partire. In quei mesi di preparativi snervanti, pieni di stress e forzature varie non ha trovato nulla che potesse interessarlo o entusiasmarlo; non si è divertito nemmeno un attimo nel ricercare e scoprire su internet cose “nuove” e meravigliose circa quei luoghi sconosciuti e bellissimi; l'unico suo obiettivo rassicurante era quello di infilare in “valigia” i soliti condizionamenti, gli stessi atteggiamenti mentali sbagliati e, soprattutto, imbrigliare la sua fantasia … tutti stati emotivi che annebbiano e intasano i pensieri, annullano la creatività, ostacolano la possibilità di vivere la vacanza in modo unico, naturale, gioioso, felice e in piena libertà senza preconcetti. 


aola, invece, ha scelto un clima vacanziero decisamente diverso, scritto da altri; genitori, lago, mare o montagna, tutto già stabilito … da una dipendenza affettiva. Il suo atteggiamento, comunque, non è un fenomeno recente o attuale: é sempre stata una campionessa nell'assecondare le opinioni altrui e una fantastica equilibrista nel nascondere i suoi veri interessi ... le sue esigenze più profonde. Ha difficoltà a prendere posizioni non solo per le vacanze, ma anche in ogni settore del vivere quotidiano … non dice mai la sua per timore di perdere l'attenzione, considerazione e l'approvazione altrui. Nonostante abbia in “valigia” qualche piccola “preferenza” circa dove andare e cosa fare, si lascia sempre convincere dal copione scritto da altri, preferisce demandare le sue scelte: prima l'amica, poi il fidanzato e ora il marito. Una dipendenza che avvelena, impoverisce completamente la sua esistenza. Paola non si ribella mai, sembra incapace di prendere decisioni in maniera autonoma, da sola e di assumersi, come la vita chiede, anche la più banale responsabilità … un continuo girare a vuoto tra ansie ed aspettative. 


ppare sottomessa, remissiva, costantemente bisognosa di consigli e rassicurazioni, riluttante ad esprimere le sue opinioni per paura di entrare in conflitto, di essere in disaccordo con gli altri … a volte, ma raramente e solo di sfuggita, veloce come un colpo di ferula, accenna una piccola insoddisfazione, una breve opposizione. Prigioniera delle sue convinzioni si autocensura (cosa penseranno di me; non sarò mai in grado di fare le cose che fanno loro; e se poi si arrabbiano?). La sua postura non passa inosservata, ripiegata su se stessa, è davvero inconfondibile; chiusa, schiva, inibita, si sente costantemente in pericolo e indifesa quando è sola … vorrebbe essere trasparente, invisibile. E cosi Paola per paura di creare conflitti e scontri anche banali non solo evita di esporsi nelle scelte, ma ha “costruito”, nel tempo, rapporti difficili e relazioni superficiali che nascondono una vita piena di sofferenza, disagi e frustrazioni; non dice mai la sua per timore di perdere l'amore, ma nel contempo “autorizza” gli altri a spegnere la sua identità, a “calpestarla” in ogni momento e luogo … anche in vacanza.
Risultati immagini per vacanza lago,  sole, mare e ombrelloniCome abbiamo potuto vedere dai due esempi sopra indicati, anche in vacanza, se siamo sfiduciati, pessimisti, delusi e remissivi, sempre con lo sguardo fugace, anziché ricaricarci e fare il pieno di benessere, rischiamo di spegnere ogni vigore, la forza vitale, la gioia e cancellare la voglia di vivere. E’ abbastanza comune - quando si perde l'autonomia, l’entusiasmo e la voglia di fare - sentirsi degli stracci, scarichi, preoccupati, spenti, svogliati, stonati, stanchi, maldestri, privi di iniziativa, inadeguati anche nelle piccole azioni quotidiane; ogni gesto diventa sciapo e sgradevole, proprio come una pietanza più volte riscaldata. Si rimane fermi al palo avviliti e sfiniti … una vita fredda e buia, piena di strazianti lamenti e di continue rinunce. 

a sensazione di inadeguatezza paralizza anche la cosa più desiderata e sognata da lungo tempo la meritata VACANZA. Non si vede l’ora di mollare tutto, di andarsene, ma prima di partire si è già in tensione perché si teme che qualche evento disturbante possa portare cambiamenti repentini alla routine, agli schemi di sempre e smantellare le vecchie abitudini (vedasi la storia Enzo) … e allora - proprio perché siamo dei campioni a rovinarci da soli – eccoci qua, pronti ad accendere il semaforo rosso a tutte le passioni e voglie estive … che sono tante, ma tante, credetemi! La paura di cambiare ci allarma e ci blocca; non ci distoglie da questa fastidiosa situazione nemmeno un gesto gentile o uno sguardo ammiccante di una graziosa fanciulla gentile, formosa e disponibile … niente riesce ad accendere la passione, non ci schioda nemmeno un vero e proprio colpo di fulmine! E’ l’entusiasmo invece che ci rende unici e speciali, ci illumina lo sguardo, ci rende lucidi e le cose più semplici se non facili, ci fa scendere dal letto con il piede giusto, ci sveglia contenti al mattino con la voglia di fare, ci rende attivi e leggeri … è un patrimonio interiore davvero ineguagliabile che, oltre ad annullare le delusioni dell'intero anno, rende ricettivi, lucidi, intuitivi e pieni di idee. 

uando, invece, puntiamo su cose che non ci interessano davvero è facile spegnere l’entusiasmo e riportare alla luce antiche delusione paralizzanti… e così la DEPRESSIONE in punta di piedi finisce per rovinare tutto. E’ un dramma perdere la fiducia in se stessi perché ci si sente disarmati, deboli, estranei, smarriti, in pericolo, completamente in balia di un mondo circostante ormai ostile, minaccioso e incomprensibile. Sensazioni penose in cui non ci sopportiamo, non ci stimiamo, non ci piacciamo e, soprattutto, non crediamo più nelle nostre vere risorse e capacità (che sono sempre tante anche se non ne abbiano, il più delle volte, la consapevolezza!). Sono tutte cose che, lentamente, minano la sicurezza e trasformano le persone in svogliate, rinunciatarie, prive di energia e di interessi… la sfiducia ci mette all’angolo, alle corde, al tappeto, completamente in ginocchio anche in vacanza.



a è proprio grazie alla vacanza in modo “spensierato”, “stile liberty”, che possiamo goderci la vita … ritrovare la vera 'natura', il piacere, infuocarci ai sorrisi e stupirci del nuovo, dell’insolito, portare l’armonia e la voglia di vivere alle nostre giornate … vivere finalmente la magia dell'estate. La vacanza è il periodo dell’anno in cui dovrebbe essere più facile “spassarsela”, liberarsi della zavorra invernale e, se si è ben predisposti, tutto può diventare possibile: il brivido, l’originalità, la conoscenza, il divertimento, il gioco … ogni piccola cosa nuova può arricchire la vita rendendola piena e ancora, ancora, ANCORA, più completa. Se ci allontaniamo dai percorsi obbligati, dai cliché mentali triti e ritriti, pieni di noia, di impegni e doveri, sempre accompagnati da stanchezza, svogliatezza, noia e da profonda insoddisfazione, possiamo mettere le ali ai nostri pensieri, ai nostri veri desideri e rendere la vacanza piena di vitalità. Proprio così, non aver timore: “Fai volare l'Autostima, portala sempre con te al lago, al mare o ai monti”. Il cambiamento di abitudini, di schemi mentali e stili di vita, infatti, oltre a portarci lontani da stress, sofferenze, malattie e disturbi vari - attivando i “mediatori chimici del benessere”, le famose molecole del piacere - crea uno stato di felicità, di profonda armonia e di intenso piacere. Urge, allora, “spezzare” quei percorsi obbligati, quei programmi forzati e “rinsecchiti” con i quali non si era mai d’accordo … quando ci si chiude in se stessi non si vede nient’altro, il mondo diventa freddo e monocolore (vedasi la storia di Paola).


olo diventando “ingordi” di esperienze, “famelici” di sguardi e “bramosi” di nuove esperienze si possono riaccendere le antiche voglie e passioni; sono questi gli stimoli che fanno incontrare sempre qualcosa di nuovo e aiutano a lasciare a casa dubbi, insicurezze e incertezze. Solo aprendo la nostra mente a cose nuove, a nuovi ambienti, alle novità, agli incontri e smontando parecchie convinzioni ormai stantie, possiamo ritrovare entusiasmo, fantasia, creatività, voglia di vivere, scacciare lo stress, la noia e rinforzare in profondità le difese immunitarie … con uno sguardo più aperto e curioso si riparte alla grande, ma alla GRANDE davvero! Per ricevere, quindi, il massimo benessere anche in vacanza dobbiamo abbandonare i luoghi comuni ma, soprattutto, lasciarci influenzare dal nuovo, allontanarci dalla vita piatta, insulsa e noiosa … il cervello “felice”, attivando nuovi circuiti mentali, sprizza salute da ogni parte. Le vacanze non si giudicano mai, si vivono così come sono, intensamente: se afferri al volo tutte le occasioni di piacere, ti riappropri della tua vera identità (non si è per nulla lesivi verso altri e, soprattutto, non si fa nulla di strano perché è la “naturalezza” che fa il suo corso) … avrai sicuramente delle sorprese meravigliose ed eccitanti. 


asciati guidare, “infiammare”, dalle azioni spontanee, e dalle persone che ti danno piacere. Attenzione però a non lasciarsi influenzare da quei luoghi comuni, da quelle mode assurde che sole, mare, cibo, riposo e sonno sono già tutto. Il corpo e la mente, non abituati alla “stasi”, se abbandonati a queste condizioni di “stallo”, rischiano a dir poco il “collasso” e, ancora, il troppo cibo ingurgitato, per il solo gusto di riempire i “vuoti“ emotivi, in assenza completamente di movimento, si andrà a stratificare in un grasso che richiederà mesi, se non anni, per essere “bruciato”. Mai fermare il corso della vita, al cervello servono sempre nuovi stimoli per ritrovare l’entusiasmo, la passione, la “grinta”, l’eccitazione e l’energia … lasciati guidare liberamente dal momento, lasciati spingere e portare al largo dalle passioni. Non preoccuparti di quello che pensano gli altri e, soprattutto, quando ti spogli non confrontarti con il contesto sociale del momento, con un corpo da top model, con il vestito che fa difetto sui fianchi, concentrati, invece, sul tuo pareo… quello più bello, vivace e colorato che hai. Quando partiamo per una breve o lunga vacanza che sia, dobbiamo mettere sempre in “valigia” piccole cose: autonomia (ricorrere sempre agli altri espropria dalla propria identità … ci si spegne), generosità (si esce dai dubbi e dalla meschinità) eros (diventare “selvaggi” fa sentire vivi e ricarica di energia, è il modo giusto per ritrovare fiducia in se stessi, attivare ormoni e neuroni cerebrali … la vera autostima)

uai ai paragoni e confronti estemporanei, e mai cercare di raggiungere obiettivi a tutti i costi perché, senza volerlo, oltre a rubare la gioia del presente, ostacoliamo il fluire continuo dell’esperienza e della vitalità. E’ invece fondamentale godere quello che la vacanza ci offre in quel preciso momento, in quel prezioso e forse indimenticabile istante… se desideri fare una cosa è il momento di buttarti nell’onda travolgente del momento presente, non rovinarti questa fantastica “stagione”, le tue preziose vacanze! 



ivere il tempo presente è sempre la cosa migliore: se si guarda indietro si obbliga la mente a rimanere dentro a una piccola cornice, la si costringe a vivere dentro uno spazio angusto, controllata da certe convinzioni e rimpianti … dolori, drammi e sofferenze passate, sconfitte subite, situazioni che non esistono più, sono già passate ma che bloccano, disperdono e tolgono energia al proprio benessere naturale… afferra il presente e affidati al domani il meno possibile . “Orazio”

 
Risultati immagini per vacanza lago,  sole, mare e ombrelloniAndiamo Enzo, coraggio, non fermarti sulla battigia entra in acqua, abbandonati, lasciati andare, avvolgere e completamente coinvolgere, vai in profondità e scopri finalmente quel meraviglioso mondo unico ed irripetibile, quell'incessante mutevolezza del vivere

 ... e tu Paola, forza, non esitare, corri nella pineta e arriva al mare, non avere timore, buttati nell'acqua sicura, generosa e protettiva, scegli la direzione che più ti piace e, finalmente, senza cercare consensi, cavalca l'onda della tua vera vita.




Corso   di   Autostima


Settembre – Ottobre – Novembre – Dicembre 2017 


er autostima si intende la capacità di intraprendere un buon rapporto con se stessi e con gli altri. Con una sana autostima si possono affrontare gli impegni quotidiani con grande lucidità, sicurezza e fiducia. Con una scarsa o incerta valutazione delle proprie competenze - in altre parole con una autostima insufficiente - l'individuo dubita di riuscire a far fronte ai vari impegni della vita, anche i più banali. Convinto di non essere mai all'altezza della situazione - si tratti di lavoro, di rapporto di coppia o di colleghi - è insoddisfatto anche di ciò che può aver realizzato, magari con grande creatività e talento. Un povero concetto di se stessi può condure ad un certo numero di disagi esistenziali e problemi di salute. Vuoto interiore, inadeguatezza e incomprensioni sono condizioni che nel tempo non solo diventano croniche ma fanno anche ammalare. Quando si ha un alto livello di autostima, invece, ci si sente particolarmente bene (attivi, energici, lucidi), si ha la convinzione di controllare la propria esistenza, si è flessibili ma, soprattutto, si è in grado di prendere decisioni (sedersi al posto di guida, qualunque sia la strada) e decidere dove si vuole andare). Il Corso si propone di fornire semplici regole pratiche, immediatamente utilizzabili, che permettono di raggiungere e di sviluppare "equilibrio", armonia, rispetto di sé e, soprattutto, consapevolezza del proprio talento e del proprio valore autentico... quindi, non più vittime delle circostanze ma, se lo si desidera, artefici, della propria vita.

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Programma


Incontro

Concezioni neurofisiologiche dei disagi emotivi. Stress come riconoscerlo: somatizzazioni. Il mal-essere quotidiano. L'approccio psicosomatico. Il dolore protratto nel tempo porta dritti alla disistima. Il cibo.  Stai nel presente. Mettiti il vestito più bello. L'operazione del piccolo digiuno. Le emozioni possono cambiare. Guai auto – definirsi.

Incontro.

Passato e futuro: tempi da "eliminare". Il presente. Via i sensi di colpa. Consigli non si chiedono e non si danno. Non pretendiamo che gli altri cambino. Alla larga da lamenti e consigli. No ostinarsi a voler cambiare gli altri. Allontanati dai lamenti, evita i consigli. Liberati dal sentimento di colpa. Attenzione alle relazioni pericolose.

Incontro

Basta con i perché. Il silenzio: No alle autodefinizioni. Le sensazioni di benessere. Vivere in due … dalla parte di lei/lui. Pronto soccorso per la coppia. Le relazioni pericolose. Amore e autostima. Vivere insieme. Comunicare in maniera giusta. Come superare una separazione, in divorzio … la fine dell'amore.

Sede: FERRARA


Inizio corso settembre ....

Gruppo: max 10 persone per corso

Orario: dalle 20,30 alle 23,30 (mercoledì o giovedì a seconda delle esigenze dei corsisti)

Informazioni   ed   iscrizioni

 bonipozzi@libero.it

 349.1050551

Il corso incoraggia semplicemente ad avere più fiducia in se stessi, a fare cose per sé, a decidere, a fare scelte in modo autonomo e cosciente … lavorare sul sentimento di autosvalutazione che porta dritti, dritti al senso di debolezza e fallimento.



Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 
 E mail: bonipozzi@libero.it

NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un  valore educativo, non prescrittivo.

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