mercoledì 5 marzo 2014

- DEPRESSIONE.Oggi vedo nero.


Oggi  ved nero



omenti di disagio, di infelicità o di profonda tristezza sono eventi che si verificano continuamente nella vita quotidiana, ma quando questi sentimenti hanno una certa continuità e predominanza (settimane, mesi), impedendo alla persona di tornare a sorridere alla vita, potrebbero rilevare la presenza di uno stato depressivo. E’ un’alterazione significativa del tono dell’umore, un fenomeno che influenza mente, corpo e  comportamento. Si ha l’impressione di aver perso il “filo” della propria esistenza: qualsiasi avvenimento si prospetta come problema, non si sa scegliere e anche quando lo si fa, rimane il dubbio di non aver fatto la scena giusta. Tra i sintomi rilevatori troviamo profonda tristezza, isolamento, inappetenza o fame morbosa, mancanza di energia, affaticabilità o senso di spossatezza, senso di colpa, perdita di piacere o d’interesse in attività prima gradite, difficoltà di concentrazione, trasformazione peggiorativa dell’umore e degli affetti. In queste condizioni diventa davvero difficoltoso portare avanti le normali attività quotidiane e gli atteggiamenti prevalenti sono quelli del non fare, della rinuncia, del pessimismo, della preoccupazione e dell’inadeguatezza. 

ale stato, spesso, è accompagnato da sensazioni corporee spiacevoli, ovvero una testimonianza fisica della sofferenza depressiva (vuoto interiore, oppressione allo stomaco, problemi intestinali e digestivi, riduzione della salivazione). La depressione reattiva, dura in genere qualche mese, poi regredisce. Con la ripresa,  la mente e il corpo tornano alla normalità. All’inizio è presente solo una vaga sensazione di debilitamento psico – fisico. L’organismo per l’impulso di sopravvivenza cerca di reagire al dolore. I neurotrasmettitori (serotonina), inviando segnali elettrici da una cellula nervosa all’altra, attivano alterazioni neuronali capaci di influire sui comportamenti. I soggetti - sopraffatti dalle difficoltà, stress, delusioni, tradimenti e abbandoni - si chiudono in se stessi, rimandano impegni, appuntamenti ed evitano di prendere decisioni. Spesso il depresso si colpevolizza sentendosi, da meno degli altri oppure, peggio ancora, un enorme peso. Manca veramente la voglia di uscire, incontrare gente, fare nuove esperienze: è un misto di paura e senso di impotenza di fronte alle piccole e grandi prove della vita.


nsoddisfazione e malinconia sono impressi sul viso, tra l’altro, perennemente imbronciato. Si trascina in continuazione senza trovare nulla che valga la pena di fare, la fiamma sessuale e le fantasie erotiche calano fino a spegnersi. Mentre i sensi di colpa si impossessano della mente come un tarlo che rode ossessivamente dando origine ad una feroce ed estenuante autocritica. Persino le funzioni fisiologiche appaiono rallentate. L’attività intestinale si va piano piano riducendo, come se il corpo volesse trattenere per sé quelle poche risorse rimaste. Il cuore si gonfia di profonda tristezza, insoddisfazione e malinconia generando quell’insostenibile pesantezza del vivere. Il sonno spesso eccessivamente ricercato, diviene un alibi perfetto per non affrontare gli impegni della vita.

muscoli, poi, doloranti, se non bloccati, diventano gli “alfieri” della radicale opposizione al cambiamento. Il depresso è sconvolto dai ricordi, dalle critiche a ciò che ha fatto, dalle parole che ha detto, dalle occasioni che non ha mai sfruttato al meglio, dai rimpianti e dai lamenti: tende, infatti, ad invischiarsi in ricordi da cui non sa liberarsi o nostalgie di un tempo che mai più tornerà. L’umore nero altro non esprime che la perdita assoluta di speranza, di creatività e di rinuncia alle aspirazioni… sembra che il soggetto stia espiando, sia alle prese con una profonda penitenza. E’ immerso in una sorta di torpore, di apparente catalessi: un segnale che si sta rinunciando alla vita. La depressione, spesso, trova terreno fertile quando si è intasati di inutili pensieri e sensi di colpa che portano fuori strada. Lo stato depressivo, paradossalmente, costringe a separarsi da un mondo che si sente vuoto, individua un palcoscenico di manichini e di modelli di vita fasulli. Non essere più interessati alle solite cose che stanno attorno; un disagio che, chiudendosi in se stessi, allontana dalle cose futili, con l’intento di fare ritrovare la propria vera identità. In breve, allontanarsi da tutto perché si è appesantiti da un fardello di cose inutili a cui si è impropriamente attaccati. A volte, in certe forme, la depressione può essere un grande alleato in quanto allontana il soggetto da eventi esteriori che non permettono di trovare il vero senso della vita.



ieni, vieni sole, non esitare, scaccia via il mio malumore. Molti sintomi depressivi insorgono, spesso, in certi particolari periodi dell’anno, solitamente tra l’inizio di ottobre e la fine di novembre, quando le giornate cominciano ad accorciarsi, e scompaiono in marzo o aprile con l’arrivo della primavera. Gennaio e febbraio, durante i quali il cielo è quasi sempre nuvoloso e cupo, sono di solito i mesi peggiori per le persone che soffrono del malessere depressivo. Sebbene le buie e grigie giornate invernali possono rattristare chiunque, i soggetti che soffrono di questo tipo di depressione provano qualcosa di più della leggera sensazione di depressione chiamata “malinconia invernale”. Tutti, chi più chi meno, abbiamo fatto l’esperienza diretta del sole sul nostro umore. Sembra che l’influenza dei “raggi dorati” vada al di là del beneficio momentaneo; non a caso, l’incidenza dei suicidi e degli stati depressivi, nei paesi nordici, aumenta significativamente durante l’inverno. Questi problemi, comunque, più frequenti in autunno ed in inverno, si verificano anche nei paesi temperati. Si caratterizzano per un umore cupo, una perdita di vitalità, un’attrazione eccessiva per gli alimenti, in particolare quelli con zuccheri semplici, con conseguente aumento di peso, ed infine un bisogno eccessivo di sonno. Pur non avendo ben chiara, a livello scientifico, la situazione, sappiamo che la luce regola la sintesi della MELATONINA. Verosimilmente, la funzione ANTIDEPRESSIVA del sole si baserebbe sull’attivazione di alcuni neurotrasmettitori cerebrali, fra cui la melatonina, a partire dalla stimolazione luminosa della retina.



 

OSA FARE. I trattamenti efficaci contro la depressione sono tantissimi ed è facile avere le idee confuse. Il primo passo, comunque, nel controllare questo malessere è sapere: la depressione non va vinta, come molti pensano, con le proprie forze, il coraggio e con buona volontà. E’ fondamentale, inoltre, avere presente che qualsiasi forma depressiva, se si interviene nel modo giusto, guarisce. Gli obiettivi di alcune metodiche terapeutiche, sono di riconoscere le distorsioni di pensiero e della percezione alla base dell’umore depresso e, nel contempo, di individuare i comportamenti che lo rinforzano. Gran parte del tempo di un depresso è occupato da pensieri tristi connessi alla propria condizione, a se stesso e al futuro che lo attende; si sente inutile, in colpa, deprecabile, noioso e destinato ad una vita infelice. Tale stato è indotto proprio dalla condizione depressiva, che influenza e distorce i pensieri e il modo di vedere gli eventi per cui ogni fatto, commento, sensazione, è vissuto come una conferma tangibile della propria inadeguatezza. L’obiettivo principale sarà quello di acquisire una prospettiva più ampia, un diverso punto di vista sul problema, e considerare  i “pensieri automatici negativi” in maniera realistica: distorsioni cognitive della realtà prodotte dalla depressione. Un altro aspetto fondamentale è interrompere il circolo vizioso di inattività e perdita di piacere nelle cose; spezzare questa sequenza di disperazione e restituire il controllo della coscienza.



ICORDA, cerca di essere un po’ più “egoista”, prendi tutto ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri … cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia cibi “buoni”, gustati  se lo desideri in compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori, gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”, INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale lentamente attraverso i tuoi sensi … NON TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a lungo … non lasciarti sfuggire niente, INVESTI sulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita … partecipa attivamente al tuo benessere, NON lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non lasciare MAI il compito di ‘aggiustare’ la tua esistenza  ad altri … la posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche possibile far pendere la bilancia verso di te, con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le avversità a tuo vantaggio.




e soffri di DEPRESSIONE puoi correre il rischio - con questo stato emotivo di profonda prostrazione, tristezza, disinteresse, impotenza e passività - non solo di abbassare le difese immunitarie, favorire la formazione di trombi ed esporre precocemente le arterie all’invecchiamento, ma di avere un attacco di cuore in percentuale maggiore rispetto alle persone che non soffrono di questo quadro clinico emotivo … se, VUOI, puoi aumentare il livello di serotonina con i cibi che danno felicità, senza ovviamente cadere nella dipendenza: tacchino e cioccolato, fai attività fisica, impara a rilassarti così potrai diminuire il livello di cortisolo nel sangue (ormone dello stress alto nei quadri depressivi)   se vuoi veramente che il gioco finisca, RENDI la tua vita - con l’aiuto di uno specialista se non puoi farne a meno - interessante, calda, confortevole e attraente … RICORDA che questa condizione emotiva, il più delle volte, è legata alla RABBIAlibera il VULCANO.


…  spesso passa inosservata perché si mimetizza nella stanchezza (la giornata si riempie di pensieri tristi, noia, fatica, apatia, disinteresse, sconforto… con i soliti percorsi psichici  il quotidiano si colora di scarso entusiasmo e poca iniziativa) e nell’iperativismo (si ha paura, di entrare in contatto con se stessi, le proprie angosce, di percepire quel vuoto incolmabile… troppa ansia, tanta esuberanza, azioni del tutto inutili, falsa vitalità e eccessiva allegria per essere vera ).


…  lo sapevate che l’olio essenziale di Rosa, oltre a calmare, stimola in profondità le emozioni… utile per “gestire” le arrabbiature (un paio di gocce in un fazzoletto, aspirare l’aroma e via), mentre l’olio essenziale di Neroli aiuta a far emergere quel mondo emotivo che tendenzialmente si cerca di tenere ben nascosto e che dire, in questo particolare stato di stanchezza, dell’olio essenziale di Rosmarino che rende lucidi e più decisi, non meno importante è l’olio essenziale di Melissa che stimola a ritrovare l’amore per la vita, poi c’è l’olio essenziale di Mandarino che porta un senso di protezione e sposta l’umore verso l’asse della serenità.

Risultati immagini per alba nei dipinti


ICORDA, se non affronti i conflitti perché temi di perdere l’armonia, se inibisci continuamente l’aggressività perché ami i rapporti ‘troppo’ sereni, se continui a tacere e a sopportare ogni cosa per il quieto vivere “rischi” di inciampare, a lungo andare, nel malessere quotidiano ... nella depressione!!!




NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.

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Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – 0532.476055
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