mercoledì 29 novembre 2017

La pelle ... specchio della SAUTE.



LA  PELLE ...

specchio” della SALUTE


e malattie della pelle sono senza dubbio le più comuni e diffuse. La cute è il primo apparato “preposto” a manifestare il disagio nei bambini più piccoli e non potrebbe essere diversamente vista l’immaturità psichica che li espone ad un contatto più diretto e meno schermato con l’ambiente circostante. Pelle e mente: il connubio è perfetto, soprattutto quando abbiamo a che fare con disturbi cutanei. Le reazioni “a pelle” non sono però prerogativa dell’età evolutiva, si verificano in tutti quei momenti in cui la mente non riesce a contenere adeguatamente emozioni che sfuggono al controllo, ecco che, improvvisamente, i disturbi dermatologici si incaricano di far affiorare il malessere: di renderlo manifesto. La pelle non può essere considerata come un organo “superficiale”. Essa è davvero di più: rappresenta una dimensione dove i nostri modi d’essere si legano e si intrecciano con il mondo, dove il nostro essere, la nostra vita dialoga con l’esterno. Ecco perché la sfera cutanea va “letta” in più modi, scoprendo cosa significano e come vanno affrontati tutti i disturbi che l’affliggono. La pelle - come precitato nell'articolo della settimana scorsa - è l’organo più esteso del nostro corpo, eppure difficilmente le diamo importanza come il cuore, fegato, reni, polmoni

l rapporto che abbiamo con la pelle è del tutto esclusivo, nella nostra percezione non abbiamo la pelle ma “siamo” la nostra pelle. E non è un caso, se analizziamo infatti il valore funzionale e simbolico di questo apparato ci renderemo conto che esso è strettamente connesso alla nostra identità più profonda ma anche all’istintiva difesa della vita. Intanto, grazie alla sua elasticità che separa l’interno dall’esterno, protegge il corpo da traumi, pressioni, colpi. Inoltre, è una barriera che impedisce l’ingresso di agenti potenzialmente patogeni come batteri, sostanze acide e alcaline, radiazioni solari. Da questo punto di vista potremmo considerarla come una sorta di tuta protettiva che può arrivare a diventare, all’occorrenza, vera e propria corazza impenetrabile. Il limite dell’uomo è, quindi, la sua pelle. Essa dà la forma e sembianza a ogni essere vivente, non solo rendendo visibile all’esterno la forma del corpo, ma - attraverso i segni che porta con se - esprimendo l’individualità. E’ il tratto distintivo di ognuno di noi, poiché nessun altro può averne una identica (vedasi le impronte digitali). E’ l’involucro vivente che cresce e invecchia con la nostra persona, costantemente rinnovato, ma sempre uguale a se stesso. E’ la linea di demarcazione tra noi e l’universo stesso

i delimita e protegge, si costituisce come filtro e barriera permeabile contro gli agenti nocivi. In questo senso svolge un’importante funzione di limite e confine che consente alla persona di percepirsi come distinto e delimitato dal mondo. Contribuisce quindi a determinare la consapevolezza di sé, l’individualità, attraverso la consapevolezza di possedere un corpo. Tramite la pelle tocchiamo e siamo toccati, definiamo il nostro spazio e siamo definiti nello spazio. Ed è nel contatto tra pelle e pelle che prende origine il processo di delimitazione psichica. Ma non solo: la cute rappresenta inoltre un importante mezzo di comunicazione interpersonale. Attraverso la cute il corpo emana il suo odore, che ha un suo codice di riconoscimento e una sua marcatura in grado di influenzare il comportamento dell’altro e la relazione con esso (gli animali percepiscono l'adrenalina sulla pelle … “capiscono” chi ha paura e chi non ne ha). La pelle è da sempre vettore di simboli e idee, il cui fine è la comunicazione verso chi ci circonda. Può essere territorio di bellezza e di attrazione, di un messaggio particolare oppure anche di repulsione. Così, chi soffre di una patologia cutanea cerca di condividere il problema di cui è portatore, si sforza di portare in mezzo agli altri il vissuto interno che sottende la patologia ma contemporaneamente prova vergogna e disagio per la sua affezione. E’ in questo momento che la malattia diventa stigma, ovvero marchio che spesso va a bloccare l’emotività di chi ne soffre. E’ confine protettivo e territorio di scambio emozionale: ma anche spazio dove appaiono i disagi e le emozioni nascoste. Così la cute diventa autentica carta di identità del nostro vivere quotidiano.
a da dove nascono i disturbi cutanei? Perché una mente che non riesce a esprimersi invia i suoi segni proprio sulla pelle? In realtà, l’acne, la vitiligine, gli eczemi, la psoriasi 'vengono' per farci osservare emozioni che tratteniamo. Vediamo ora questi meccanismi, ovvero impariamo a leggere quanto sta scritto sulla "mappa" cutanea: le origini di natura psicosomatica dei disturbi che l’affliggono.

ulla pelle, quindi, si possono manifestano profondi segnali di disagio; malessere o benessere, i conflitti di svalutazione si fanno corpo, prendono forma in questo tessuto ... una carta geografica precisa, una mappa delle nostre difficoltà vissute con il mondo interno ed esterno.

Acne: “una forza infuocata affiora dal profondo”, bisogna prestare più attenzione all’eros e alla vita affettiva! ... quando si trova sul viso si vuole tenere a distanza qualcuno, se localizzato nella schiena (non si vede) si getta alle spalle un desiderio, sul petto, invece, c’è lotta tra pulsioni e sentimenti … NON schiacciare MAI i brufoli. Un aiuto naturale: Juglans regia MG, Ulmus campestre MG e Ribes nigrum MGlavorare SEMPRE su fegato e intestino….

Orticaria: (fenomeno cutaneo simile a punture di ortica, con prurito e bruciore)… soppressione dei propri desideri con l’obbligo di condividere o sopportare situazioni fastidiose ed esasperanti (relazioni, eventi), il tutto percepito come minaccia (forte prurito) … eccesso di energia: sessualità e sentimento di rabbia spingono (affiorano) per essere ascoltati.

Onissi: (unghia infiammata)l’unghia è un organo che rappresenta la difesa, la protezione … i soggetti che hanno problemi in questa formazione cornea sono particolarmente vulnerabili, deboli e fragili sul piano emotivo.

Cisti: (le interpretazioni psicosomatiche sono sempre in funzione dell’organo o del tessuto interessato: pelle, polmoni, cervello, ovaie, pancreas, ossa) ... una cavità che in generale racchiude dolore, sofferenza, vecchi risentimenti che bloccano … pelle: bisogno di affetto, di sicurezza, di nutrimento, di sentirsi accettati, desiderio di essere toccati.

Adenofibroma: (nodulo). Questa massa di piccoli nodi, spesso, fanno la loro comparsa a seguito di una ferita affettiva (abbandono, delusione, tradimento): sono veri i propri “grumi” di sofferenza, di tristezza, di preoccupazione, di profondo dolore. Ricordo con grande affetto il caso di Giorgia che dopo la perdita del figlio in tenera età ebbe un problema di questo tipo al seno … il tutto si risolse fortunatamente in 'qualche' mese.


loasma: (gravidico o nella menopausa: chiazze marroni sul torace, mani, viso, collo)… provare sentimenti di vergogna, sentirsi umiliati in situazioni particolari.

Blefarite: (palpebre: chiusura, vedere o non vedere; occhi: approvazione, disapprovazione, protezioni da stimoli esterni). Un’infiammazione del bordo delle palpebre dovuta alla collera relativa a quello che si ha davanti, al desiderio di non voler vedere certe cose (conflitto: vedere o non vedere, non voler affrontare la vita).

Patomimia cutanea: (sfregamento, pizzicamento, bruciature, morsi, tagli autoindotti) autopunizione, atto aggressivo sulla propria pelle… un fenomeno borderline (tratti psicotici marcati) con un Io particolarmente debole: al limite della nevrosi e della psicosi… comportamento infantile per avere più attenzione, essere più considerati e creare una reazione compassionevole sulle persone del proprio ambiente … uno strumento di difesa primitivo contro un’incalzante depressione mascherata.


czemi: un atteggiamento di estremo controllo (rabbia e aggressività) su emozioni giudicate poco presentabili; chi è sempre su di giri deve aspettarsi qualche disagio a livello dell’apparato cutaneo; la difficoltà di gestire l’aggressività può dar luogo a fastidiose dermatiti, eritemi o eczemi; segno che un 'fuoco' dirompente preme per uscire … se poi la vita di coppia è una “lotta continua”, questa seccatura a livello cutaneo, potrebbe favorire vaginite e uretrite: una battaglia rabbiosa che continua senza tregua tra le lenzuola. Un aiuto naturale: Cedro del Libano MG, Olmo MG, Ribes Nigrum MG (Eczema atopico); Cedro del Libano MG, Juglans regia MG (Eczema secco).


Psoriasi: Una pelle che si è trasformata in una grande corazza rigida e fragile che presenta difficoltà a portar fuori, a mediare tra interno ed esterno … un 'fuoco' (sangue) spento dal bianco delle squame. Non bisogna mai dimenticare che, al di là della disposizione genetica, lo stato d'animo e l'equilibrio emotivo influenzano fortemente la sintomatologia. Un aiuto naturale: Segale (MG), Cedro del Libano (MG), Juglans regia (MG) … fondamentale sarà, inoltre, da soli o con l'aiuto di un esperto, esternare in modo diretto i propri modi di pensare, compresi i rifiuti, contrarietà e, soprattutto, esprimere i conflitti.



ICORDA, se il mondo interiore è sofferente l’epidermide lo rivela con grande solerzia, si oppone - attraverso il suo prezioso ed enigmatico linguaggio - di essere "contaminata" da relazioni sbagliate, forzate e distorte: grida la sua disperazione, smaltisce le "tossine". Specchio visibile di emozioni a “fior di pelle”, limite e barriera per gli intrusi (confine tra il mondo interno e quello esterno) … riflette non solo il proprio stato di salute generale (dentro e fuori) ma - essendo direttamente connesso con il SN - è possibile leggerci emozioni, stati d’animo e le difficoltà relazionali … un malessere che si presenta violentemente ogniqualvolta il mondo ci ferisce … sulla pelle sono dipinte tutte le passioni troppo sacrificate, che in qualche modo non ci si concede. Esaminare attentamente il rapporto tra “malattia” e psiche permette di scoprire tutti quei veleni, apparentemente non visibili, ma che possono intossicare o soffocare completamente.

OGNI disturbo vuol dirti qualcosa, tenta di correggere un percorso, una direzione sbagliata che stavi, “sbadatamente”, per imboccare: riporta a riflettere sui tuoi bisogni più veri; ogni emozione trattenuta ti mette con le spalle al muro, ti isola dall’organismo che, astutamente, altro non può fare che rivolgersi, chiedere aiuto ai disturbi psicosomatici.


IENI sempre presente, che una vita piena di disagi, di delusioni, di insoddisfazioni e di frustrazioni sono tutte condizioni esistenziali che non solo minacciano in profondità la propria identità più autentica, ma oscurano completamente il senso profondo della vita … fanno ammalare. Ogni cambiamento ringiovanisce ANCHE la PELLE, una nuova vita basata sulla passione e la creatività, attivando le aree cerebrali specifiche non solo ci allontana dallo stress ma “spinge” anche a soffermarsi su se stessi, insegna ad avere più cura per la propria persona e aiuta ad esprimere tutte le emozioni represse … esprimere se stessi, la propria unicità.
Poco si parla dell’interiorità, delle risorse interiori, di quanto può influire uno stile di vita, certi atteggiamenti mentali e alcuni modi di vedere il mondo sulle somatizzazioni delle potenti difese che il cervello possiede se non è schiacciato da regole rigide e controlli eccessivi, soffocato dalle cianfrusaglie, da un senso di impotenza diffuso, da una condizione esistenziale insoddisfacente e dagli stati d’animo fastidiosi protratti nel tempo.

TIENI PRESENTE che la pelle è una mappa che porta in sé infiniti segni misteriosi del profondo.

Anemia: il volto è biancastro, spento e smunto (scarso afflusso di sangue ossigenato). Problemi ai polmoni: il volto assume un colore bluastro (maggiormente evidenziato nelle labbra). Il volto assume un colorito rossastro quando si abusa di alcolici, con il diabete mellito e in caso di ipertiroidismo. La colorazione giallastra del viso segnala problemi di fegato, epatite o ostruzione delle vie biliari.




ICORDA, la pelle è lo specchio visibile delle emozioni a “fior di pelle”, limite e barriera per gli intrusi (confine tra il mondo interno e quello esterno)… riflette non solo il proprio stato di salute generale (dentro e fuori) ma - essendo direttamente connesso con il SN - è possibile leggerci emozioni, stati d’animo e le difficoltà relazionali … un malessere che si presenta violentemente ogniqualvolta il mondo ci ferisce … sulla pelle sono dipinte tutte le passioni troppo sacrificate, che in qualche modo non ci si concede ... la pelle, attraverso i suoi "segnali", dice tutto ciò che non si ha il coraggio di ammettere... esprime e fa sentire le sue risorse più preziose.


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QUESTA BREVE ESPOSIZIONE HA SCOPO SOLO INFORMATIVO E NON CURATIVO. IL FINE DI QUESTO LAVORO (come ogni articolo pubblicato) E’ QUELLO DI INFORMARE, “TOCCARE” QUANTE PIÙ’ MENTI POSSIBILI IN MODO TALE CHE OGNI SINGOLO INDIVIDUO POSSA ESSERE STIMOLATO AD APPROFONDIRE (se lo desidera) I VARI ARGOMENTI TRATTATI E, QUINDI, ESSERE IN GRADO DI FARE SCELTE IL PIÙPOSSIBILE MIRATE, RESPONSABILI E CONSAPEVOLI PER IL PROPRIO BENESSERE. RIFLETTERE, POTER SCEGLIERE E DECIDERE LIBERAMENTE … PER CRESCERE.


LA  CONSAPEVOLEZZA  E'  GIÀ  TERAPIA!!!


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