a sessualità è un argomento talmente complesso ed esteso che, se convenientemente trattato, potrebbe riempire da solo diversi volumi. Non perché ci sia un’epidemia incombente di problemi sessuali (anche se sono in aumento), ma semplicemente perché questo periodo storico è caratterizzato da intense preoccupazioni e profonde inquietudini sociali che influiscono inevitabilmente sull’intensità con cui si vive l’eros. La società, infatti, cambia oggi con estrema rapidità. I modi di pensare, i ruoli, la coppia, l’aggressività, i fenomeni di costume presentano di continuo nuovi e imprevisti aspetti che subito si smentiscono, sostituiti da altri non meno aleatori. Sentirsi inutili, insufficiente, incapace di affrontare il divenire continuo della realtà. Nutrire invidia, rancore, una incertezza disperata per la propria entità fisica e mentale: sono tutte dinamiche che influenzano, in maniera più o meno profonda e in maniera continuativa, la sfera sessuale. La sessualità comincia durante la pubertà e continua per tutta la vita, scemando lentamente e gradualmente. E’ parte integrante della nostra identità, del concetto che abbiamo di noi stessi e delle nostre relazioni con gli altri. Non vanno mai dimenticate le insidie e alcuni nemici davvero pericolosi per la salute sessuale come: fumo, alcol, stress, problemi relazionali, diabete, ipertensione arteriosa, disturbi emotivi e mentali, colesterolo, farmaci.
disturbi della sessualità (calo del desiderio e dell’eccitazione, disturbi dell’erezione, eiaculazione precoce, frigidità, impotenza, mancanza di fantasia, orgasmo) possono derivare non solo da problemi fisiologici ma anche da fattori che potremmo definire esterni. Le esperienze sessuali, quindi, essendo influenzate da fattori psico – sociali, se possono procurare un’intensa gioia, possono causare anche una profonda sofferenza. Senza sessualità non si vive molto bene, ci si sente poco desiderati, si è a dir poco infelici, spenti. E’ sempre importante chiedersi se dietro una mancanza di eccitazione o desiderio non esistano stati ansiosi o tratti depressivi irrisolti. Individuare una causa univoca per questo problema, comunque, è un’impresa quasi impossibile: sono sempre coinvolti molti fattori che interagiscono tra loro in maniera impercettibile. La differenza fondamentale tra una difficoltà e una disfunzione sta nella modalità con cui un soggetto o una coppia è consapevole di tale situazione e risponde in maniera energica ed adeguata ad essa (una prestazione è sempre soggettiva: quello che per un soggetto è un buon risultato per un altro può essere insufficiente, magari perverso o deviante).
lcuni soggetti mostrano segni di grande turbamento non appena incontrano la minima difficoltà sessuale; altri invece cominciano a preoccuparsi solo in quelle situazioni ripetute e prolungate. Tale disfunzione può comparire improvvisamente dopo anni durante i quali non ci sono mai state difficoltà, può durare qualche tempo, ripresentarsi per un periodo più lungo oppure cronicizzarsi. Proprio perché la sessualità rappresenta una forma di comunicazione, un aspetto indubbiamente importante dell’identità di un individuo, i disturbi sessuali possono causare insicurezza e una profonda disistima. Il dubbio della prestazione, se è ben radicato, inoltre, può compromettere il rapporto a due e contribuire all’insorgenza di vere e proprie difficoltà. I problemi più frequenti includono preliminari insufficienti, mancanza di entusiasmo e svogliatezza nei confronti di tale attività e, soprattutto, incapacità a lasciarsi andare, di rilassarsi (anorgasmia, dispareunia).
carso desiderio sessuale e difficoltà ad eccitarsi possono essere la conseguenza di un’ostilità profondamente radicata nella coppia, alla base di una relazione rancorosa e travagliata (poco creativa, noiosa e sempre uguale), ma è vero anche che i conflitti relazionali possono svilupparsi proprio come conseguenza della tensione dovuta a un disturbo sessuale che affligge uno dei due partner, oppure per mancanza di passione nel ménage. Il primo passo terapeutico, in presenza di un disturbo sessuale, è individuare il contesto in cui avviene tale sofferenza, ovvero se è un problema generalizzato o situazionale. Quando la difficoltà è generalizzata significa che il fenomeno è presente e vissuto in tutte o quasi le situazioni sessuali, indipendentemente dal partner o dal tipo di fantasia sessuale. Se la disfunzione è invece situazionale vuol dire che il problema emerge solo con determinati partner o durante un certo tipo di stimolazione sessuale. Tale distinzione è fondamentale non solo per definire e stabilire la causa, ma soprattutto per formulare un programma terapeutico adeguato e specifico.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – E mail: bonipozzi@libero.it
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