sabato 20 settembre 2014

- STRESS: Quella strana minaccia.

STRESS  ...  quella strana minaccia




a parola inglese stress viene utilizzata per indicare lo sforzo fisico e psicologico necessario per adattarsi ai continui cambiamenti e alle crescenti richieste di una società competitiva come la nostra. Ognuno di noi quotidianamente infatti è chiamato ad affrontare, volente o nolente, qualche tipo di problema e svariate difficoltà. A scuola, a casa, sul lavoro, persino quando abbiamo a che fare con qualche attività ludica dobbiamo costantemente porre a confronto la nostra mente e il nostro corpo con pressioni (eccitazioni) sempre diverse. Lo stress è lo stato di eccitazione col quale il corpo risponde a queste pressioni. Non è possibile quindi eliminare completamente lo stress dall’esistenza, perché le difficoltà si ripresentano di continuo. Il termine stress, per quanto nefasto possa apparire, indica semplicemente la scarica adrenalinica che attiva una risposta a un determinato stimolo. Il punto in cui una reazione positiva e gestibile si trasforma in un drammatico e dannoso stress è diverso da persona a persona. Diversi elementi infatti concorrono alla realizzazione di questo fenomeno: personalità, comportamento e stile di vita. 


lcuni sentimenti come l’aggressività, l’impazienza, la collera, l’ansia, la paura costituiscono notevoli fonti di stress e provocano una risposta fisiologica. In realtà, ogni aspetto dell’esistenza costituisce una potenziale fonte di stress.  Il permettere ad una determinata situazione di condizionarci e di influenzarci in modo negativo dipende sempre dalla valutazione che ne diamo e, ovviamente, della nostra capacità di gestirla. Gli atteggiamenti inflessibili, l’aderenza alla routine e a valori precisi, la paura delle situazioni sconosciute possono generare “sfinimento” in dosi sproporzionate quando il cambiamento mette di fronte a dei rischi e richiede senso di adattamento. Le emozioni negative anticipatorie possono prolungare o amplificare l’eccitazione causata dalle situazioni effettive. Possono anche generare uno stato di perenne attesa di situazioni che non si verificheranno mai. La mancanza di stimoli o di interesse nel lavoro, la disoccupazione, la cassa integrazione, il raggiungimento dell’età pensionabile possono generare depressione, apatia e stress. L’incertezza relativa al fatto di essere necessari o valorizzati può condurre a una negativa immagine di sé e ad un senso di alienazione. Lo stress può nascere nelle varie attività lavorative, in casa, nei rapporti interpersonali, da conflitti emotivi interni, dall’ambiente, da una salute malferma, da problemi economici.  

Risultati immagini per stress nei quadriChi ha affrontato contemporaneamente fattori di profondo cambiamento nella vita, come divorzio, un lutto, un mutamento di attività lavorativa o cassa integrazione, vede aumentare il rischio dell’insorgere di una malattia: lo stress abbrevia l’esistenza e crea sempre un clima negativo attorno a chi lo patisce. E’ stressante comunque ogni situazione che viene percepita come tale. Ci sono persone infatti che si trovano benissimo e progrediscono in una determinata situazione mentre altre vivono la stessa situazione in uno stato di malessere, tensione e paura. Tale fenomeno diventa dannoso solo quando non si riesce a gestire e controllare la reazione a esso: riconoscere questo nemico costituisce il primo vitale passo per ridurne i dannosi effetti nella nostra esistenza. 


ualunque sia la causa scatenante, lo stress è accompagnato da precise reazioni psicosomatiche: abbassa le difese immunitarie, scatena allergie, provoca gastrite, vertigini, palpitazioni, ipocondria, aumenta la pressione sanguigna, le ghiandole surrenali rilasciato il cortisone, aumenta l’ormone tiroideo nel sangue e si accelera il metabolismo per produrre un supplemento di energia, viene ridotta la produzione di ormoni sessuali, asma, mal di schiena, insonnia, mal di testa, dolore e indolenzimento ai muscoli, disturbi sessuali, ansia, depressione, collera e ostilità, impazienza, irritabilità, irrequietezza, aggressività, fare diverse cose contemporaneamente, esplosioni emotive, lasciare i lavori incompiuti, reazioni sproporzionate, parlare troppo forte o troppo velocemente, il respiro diventa più rapido, la mente acquista una maggior capacità di concentrazione e anche i sensi si fanno più acuti. L’accumulo di stress, come abbiamo appena visto, può portare a conseguenze negative sia a livello fisico sia a livello psicologico: agisce sulle cellule del sistema nervoso centrale iniziando a “deformare” le aree dove i pensieri e le emozioni vengono elaborati e trasformati in energia (altera gli impulsi neuronali)


LOTTA   o   FUGA
Risposte fisiche allo stress: una mente 
che si arrovella senza sosta, una continua tensione creata da un eccesso di richieste fisiche, mentali o emotive    soprattutto quando non è necessario ‘lottare’ (la gestione dello stress è sotto il 
controllo del sistema endocrino … l’ipofisi regola il
 funzionamento della ghiandola tiroidea, 
delle surrenali e sessuali).



organismo funziona al massimo, migliora la prestazione mentale, aumenta concentrazione  e lucidità, si prepara a rispondere ad uno stimolo reale o immaginario; inviando il sangue dall’apparato digerente ai muscoli, aumentando zuccheri e grassi nel circolo sanguigno (il fegato converte in proteine il glucosio), incrementando la pressione sanguigna … ogni situazione stressante richiede sempre più una grande iniezione di energia. RICORDA, anche i rapporti insoddisfacenti, disagi emotivi, paure e preoccupazioni portano a ansia e depressione: ad una continua ed insana ‘pressione’

TTENZIONE, sotto stress ‘negativo’, a lungo termine, ovvero quello cronico che fa ammalare, l’omone tiroideo accelera il metabolismo: il corpo brucia velocemente le sostanze per produrre più energia. Nel contempo si è agitati, esauriti, scossi per un non nulla e intolleranti al caldo. Si tende a perdere peso oppure a ingrassare se si carica eccessivamente la tiroide di troppe calorie e l’insonnia fa la sua comparsa.

TTENZIONE, sotto stress, vivere continuamente in uno stato ansioso, la ghiandole surrenali rilasciano non solo adrenalina ma anche il cortisone (ormone a base di grassi) che stimola il pancreas alla produzione di insulina: aumenta il livello di zucchero nel sangue per avere a disposizione più energia. Il cortisone prodotto in maniera eccessiva può ‘inguaiare’ le difese dell’organismo. Le ghiandole linfatiche perdono la loro funzionalità: diminuisce la risposta immunologica. La capacità di fare a ‘botte’ con il nemico si riduce di parecchio. Troppo cortisone, inoltre, a lungo andare, abbassa notevolmente la resistenza dello stomaco alla sua stessa produzione: l’acido cloridrico. Per portare, poi, più rapidamente lo zucchero ai muscoli, l’adrenalina aumenta la pressione sanguigna predisponendo a disturbi cardiaci.

TTENZIONE, sotto stress l’apparato digerente si blocca, si fermano le secrezioni dello stomaco e dell’intestino: si tenta di ‘evacuare’ la zavorra superflua per essere più attivi (feci, urina). Mangiare in un momento di stress, proprio per il fatto che il sangue è dirottato in altre parti del corpo, si creano gonfiori, crampi e nausea.

TTENZIONE, in una fase di stress acuta, proprio perché lo stomaco è ‘chiuso’, si immette nel circolo sanguigno, per aiutare anche gli zuccheri nella produzione di energia, un eccesso di colesterolo prodotto dal fegato.

TTENZIONE, durante lo stress, dovendo agire rapidamente alle situazioni, il cuore batte più in fretta, pompa più sangue per portare una maggiore quantità di ossigeno ai muscoli e ai polmoni, sotto stress il sangue coagula più in fretta per evitare l’emorragia se eventualmente ci si ferisce.




OSA FARE. Le fonti di stress sono così numerose e variegate da richiedere soluzioni specifiche. Tuttavia un primo valido aiuto può venire dalla capacità di percepire che si è stressati. In una società caotica come quella odierna non si è abituati ad ascoltare le proprie sensazioni e, spesso, bisogna aspettare sintomi a volte piuttosto seri per cominciare a pensare un po’ a se stessi. La calma e la forza mentale, la condizione di tranquillità e di quiete, forniscono decisamente un grande controllo su pensieri e azioni. Un buon rilassamento (ipnosi, visualizzazioni, training autogeno), favorito da tecniche di massaggio psicosomatico, potrebbe aiutare a focalizzare in maniera lucida la situazione e iniziare un percorso utile per uscire dallo stress.
Se soffri non rimandare, 
non rinviare un affettuoso e genuino sostegno:
 l’aiuto deve essere chiesto quando serve realmente!
 … altrimenti puoi cronicizzare e soffrire inutilmente in silenzio. Se, poi, ti ritrovi continuamente inchiodato al dolore forse è davvero il momento di farti aiutare, di mettere fine ai tuoi patimenti reali o immaginari, non è un gesto di debolezza ma di grande forza.


NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.

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RICORDIAMOLO, lo stress alterando lo stato fisiologico in maniera più o meno aggressiva, abbassa sempre le difese immunitarie, quindi ogni batterio “gode” e  si espande con rapidità su un tessuto più fragile, indebolito e con meno difeso.





Bonipozzi dott. Claudio tel. 0532.476055 - 349.1050551 -  E mail: bonipozzi@libero.it

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