sabato 26 luglio 2014

-PSICOSOMATICA. Oggi mi scoppia il cervello.


Oggi mi    Scoppia”     il cervello





l cervello è il centro di comando di tutte le attività cognitive, motorie e psicoemotive. Una scatola magica, affascinante, delicata ma potente, una macchina completa in ogni sua parte, per certi versi ancora sconosciuta, in cui si decidono i vari processi organici e psichici. Un ingranaggio perfetto, un condensato di energia (si parla di 100 miliardi di neuroni), un organo misterioso, un indubbio concentrato di capacità miracolose che, da secoli, affascina e stupisce sia la scienza sia l’uomo comune. Le potenzialità di questo organo sono davvero illimitate. E’ una struttura in continua evoluzione, possiede una forza generativa davvero strabiliante: silenziosamente, giorno dopo giorno,  riesce a  plasmarsi, resistere, adattarsi, costruirsi e modificarsi. Quando non è “contrariato” dai nostri errori esistenziali ci rigenera e realizza la nostra vera natura. E’ il nostro cervello che ci permette, se tenuto in debito conto, di vedere, sentire, correre, annusare, fare sesso selvaggio, risolvere situazioni problematiche, parlare, cantare, amare. 


n esso è scritto tutto, in maniera indelebile, la nostra storia, i tratti della nostra personalità più reconditi, la nostra capacità di reagire e, soprattutto, filtrare gli stimoli ambientali. E’ in questo luogo che dimora, spesso assopito, il talento, si decide la sopravvivenza, si “processa” ciò che si è appreso e si “digerisce” la realtà. Per questo motivo è un organo che per funzionare bene deve essere pulito, malleabile, flessibile, lucido e libero da tutte quelle cianfrusaglie che spengono le energie cerebrali, compromettono e mettono in pericolo la sua corretta funzionalità. Spesso, però, non lo rispettiamo affatto, lo riempiamo di parole vuote ed inutili fino ad “intasarlo” completamente. Si rigenera e si nutre, invece, attraverso sogni ad occhi aperti, buonumore, soddisfazione, fantasia, sessualità, suggestioni, passioni (aree cerebrali deputate al piacere), ma rischia di invecchiare velocemente, inquinarsi e di “seccarsi” quando lo priviamo della felicità, lo occupiamo di ossessioni, autocontrollo, scetticismo, autocritiche e rimuginazioni… attivando, in tal modo, circuiti neuronali inutili e del tutto “abusivi”. A scanso di equivoci, comunque, è bene ricordare che tale struttura può essere stimolata alla massima potenza, non solo da condizioni favorevoli, ma anche da semplici atteggiamenti e stati emotivi, se non eccessivi, come ansia, stress e piccole preoccupazioni quotidiane. 


hi conduce una vita competitiva, ad esempio, oltre a tenere il cervello allenato, svilupperà e potenzierà il lobo temporale destro, in quanto lo usa più spesso e in modi diversi (impatto benefico sui neurotrasmettitori). Mai portare avanti la propria esistenza, comunque, con il pilota automatico cioè vivere una vita ripetitiva, banale, noiosa, sempre uguale perché inevitabilmente si attiveranno le solite connessioni neuronali e le stesse aree cerebrali favorendo, in tal modo, il declino della funzionalità cerebrale. Se lo usiamo male, non possiamo ignorarlo, immediatamente si fa sentire attraverso alcune precise funzioni cognitive: memoria ballerina, distrazioni improvvise, difficoltà di apprendimento, scarsa concentrazione e perdita di lucidità. Quando non dà il massimo, viene messo all’angolo perché bloccato dentro schemi contorti, intasato dai dubbi e dalle paure, produce una infinità di “frutti velenosi” (danni fisici): al bando, quindi, schemi fissi, false mete, rimuginazioni, sensi di colpa e pseudo - valori. Sarà davvero salutare, pertanto, far sfumare il turbinio di pensieri parassiti che a volte ci riempie la testa in maniera esagerata. Sono i modi d’essere dannosi infatti che, facendolo funzionare a velocità ridotta, segnano il suo declino, modificano la chimica cerebrale (flusso sanguigno), lo atrofizzano (neuroni, sinapsi) e lo espongono ad alterazioni degenerative. Molte malattie neurodegenerative, infatti, nonostante un netto miglioramento delle condizioni di vita, da alcuni decenni, colpiscono sempre più una popolazione meno senile perché, spesso, si usa male questa meravigliosa massa cerebrale. Tra le patologie più diffuse e devastanti troviamo il morbo di Parkinson (persona rigida, trattenuta, con la tendenza a controllare tutto, combattuta tra agire e non agire), morbo di Alzheimer (demenza che attacca alcune funzioni cognitive come ad esempio la memoria; problemi vascolari e perdita di funzionalità dei neuroni; il cervello si svuota ed annulla la spazzatura mentale, desidera liberarsi dai vari obblighi), depressione (si cresce in un clima in cui i propri modi di pensare e le proprie idee sono sempre peggiori di quelle degli altri; persone incapaci di prendere il comando della propria vita), obesità (difficoltà ad identificare i propri bisogni autentici; più si “sfama” un’identità fasulla più quella autentica chiede nutrimento). Per comprendere e realizzare quanto sopra esposto non sempre è facile: ogni persona dovrebbe concentrarsi sulle proprie sensazioni, scavare, perseverare, investire del tempo per se stessa e fare molta attenzione a non impantanarsi in abitudini, luoghi comuni, atmosfere stagnanti, e schifezze mentali che inchiodano sempre al tappeto.






oco si parla dell’interiorità, delle risorse interiori, di quanto può influire uno stile di vita, certi atteggiamenti mentali e alcuni modi di vedere il mondo sulle somatizzazioni … delle potenti difese che il cervello possiede se non è schiacciato da regole rigide e controlli eccessivi, soffocato dalle cianfrusaglie, da un senso di impotenza diffuso, da una condizione esistenziale insoddisfacente e dagli stati d’animo protratti nel tempo ... RICORDA, un atteggiamento mentale distaccato e libero da ritmi frenetici risveglia le proprie risorse, fa  davvero rinascere. Ogni stato d’animo, infatti, fin dalla tenere età, influenza in modo più o meno significativo e profondo le aree del cervello che agiscono direttamente sugli ormoni e sul sistema immunitario … TIENI  sempre presente, che una vita piena di disagi, di delusioni, di insoddisfazioni e di frustrazioni sono tutte condizioni esistenziali che non solo minacciano in profondità la propria identità più autentica ma oscurano completamente il senso profondo della vita ... fanno ammalare. Ogni cambiamento ringiovanisce, una nuova vita basata sulla passione e la creatività, attivando le aree cerebrali specifiche non solo ci allontana dallo stress ma “spinge” anche a soffermarsi su se stessi, insegna ad avere più cura per la propria persona e aiuta ad esprimere tutte le emozioni represse … esprimere se stessi, la propria unicità. Esaminare attentamente il rapporto tra “malattia” e psiche permette di scoprire tutti quei veleni, apparentemente non visibili, ma che possono intossicare o soffocare completamente l’organismo.




Risultati immagini per testa nei dipintiCOSA FARE.  Come per ogni parte del corpo anche per il cervello esiste la famosa locuzione: usalo così non lo perderai. Tenerlo attivo, con la stessa regolarità con cui si tiene in allenamento ogni organo del corpo, non solo è un nostro diritto e dovere ma, nel tempo, ci regalerà doni di inestimabile valore (lucidità, giovinezza, leggerezza, prontezza, felicità, equilibrio, mente pulita, creatività, serenità, spontaneità). Il rilassamento, inoltre, non solo ha un effetto benefico sul fisico, ma aiuta a tenere in vita le cellule e a preservare tutte le funzioni cognitive (memoria, parlare, ragionare, ricordare, apprendere) legate alla corteccia cerebrale (buona circolazione sanguigna e corretta ossigenazione cerebrale) riducendo, nel contempo, stress e ansia. Liberare e rilassare la mente, dunque, ha un effetto positivo sulla salute cerebrale e fisica. Nel progetto per mantenerlo giovane non deve mai mancare una corretta alimentazione (evitare i grassi saturi), ridurre il più possibile lo stress (quello nocivo) e soprattutto vivere in modo naturale. Piccola curiosità: per verificare l’età del proprio cervello si deve chiudere gli occhi e stare in piedi su una gamba sola, quanto più si riesce a stare in piedi, senza perdere l’equilibrio, tanto più il cervello è giovane!



l cervello pesa meno di un chilo e mezzo (2% della massa corporea di un individuo di 75Kg), a tutt’oggi, è la struttura più complessa e meno conosciuta del corpo umano.  Il cervello (ca. 80%) è fatto di acqua, strutture fisiche e biochimiche. Non è sicuramente - a livello di dimensioni - un organo straordinario, ma lo è senza ombra di dubbio in termini di potenza. Usa il 25% dell’ossigeno e dello zucchero in circolo nell’organismo. Le strutture anatomiche cerebrali si dividono in due tipi di funzioni: esecutiva (funzioni di natura intellettuale) e rettiliana (emozioni). E’ dalla nascita che si “decide” quale parte del cervello è opportuno sviluppare e quale è meglio lasciar perdere (un mondo ricco d’amore stimolerà l’emisfero destro … al contrario, una vita piena di “calcoli”, l’emisfero sinistro). Quindi, quanto più si usano certe aree cerebrali, tanto più si svilupperanno quelle particolari terminazioni nervose (neuroni) mentre è vero il contrario per quei neuroni che non si usano … cerca, allora, attraverso nuove attività mentali di utilizzare quella parte cerebrale che solitamente non usi, anche invertire l’ordine degli interessi quotidiani  (RICORDA, gli stimoli sempre uguali lo rattrappiscono, cambia la routine quotidiana perché lo danneggi): aumenteranno o diventeranno più forti e veloci neuroni e dendriti. 


l modo in cui stimoliamo il cervello, fin dalla tenera età, l’allenamento di quella struttura neuronale, farà sviluppare sana e forte quella zona nervosa particolarmente coinvolta (più l’area è grande più verrà irrorata dal sangue, ossigenata) … mentre le altre parti, meno irrorate dal sangue saranno più “deboli”; le connessioni neuronali risulteranno meno sviluppate e presenteranno difficoltà ad elaborare stimoli e informazioni … GENETICA o AMBIENTE? … nessuno, a livello scientifico, è in grado di dare una risposta univoca a questo grande quesito, ma è indubbio che da un certo tipo di cultura e da una particolare struttura sociale si impara a far lavorare di più o di meno quella particolare area cerebrale … il cervello si “DETERIORA” dai tormenti continui, dalla perdita di certezze, dai lutti e dai problemi finanziari … si RIGENERA attraverso il buon cibo, l’attività fisica, i rapporti con la gente, la meditazione, divertimento e grandi … grandi risate … VITAMINE e INTEGRATORI che possono essere d’aiuto nella funzionalità cerebrale (memoria, umore): vitamina Bc (folati) che si trova nei fagioli rossi, germe di grano, negli spinaci, carciofi, nei broccoli, nelle uova, nella soia e nel lievito di birra, assieme alle vitamine B6 (pollo banane, patate, lenticchie, trota, spinaci, lievito di birra) e B12 (salmone, uova, emmental, latte, fegato di manzo, tonno, crusca di fiocchi d’avena, agnello) … lo proteggi mangiando anche mandorle, salmone e miele … tutto ciò è utile alla circolazione sanguigna e favorisce la salute delle arterie (vedasi apparato cardiocircolatorio).


ttribuire un’eziologia psicosomatica alle malattie incontra, spesso, nel pensiero comune, molte resistenze e parecchia irritazione: difficile accettare che siamo sempre noi a generare il ‘male’. Alcuni giustamente diranno, ma tutte quelle cose che respiriamo e ingeriamo non contano proprio nulla? Certamente. Non va comunque dimenticato che sono proprio i disagi prolungati nel tempo che compromettono il funzionamento del sistema immunitario e, quindi, con difese ‘basse’ anche le cose più banali risultano difficili da 'neutralizzare'.

 
Risultati immagini per cervello che scoppia

NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.


Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – 0532.476055 
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