Stanchezza …
oco si parla dell’interiorità, delle risorse interiori, di quanto può influire uno stile di vita, certi atteggiamenti mentali e alcuni modi di vedere il mondo sulle somatizzazioni … delle potenti difese che il cervello possiede se non è schiacciato da regole rigide e controlli eccessivi, soffocato dalle cianfrusaglie, da un senso di impotenza diffuso, da una condizione esistenziale insoddisfacente e dagli stati d’animo protratti nel tempo ... RICORDA, un atteggiamento mentale distaccato e libero da ritmi frenetici risveglia le proprie risorse, fa davvero rinascere. Ogni stato d’animo, infatti, fin dalla tenere età, influenza in modo più o meno significativo e profondo le aree del cervello che agiscono direttamente sugli ormoni e sul sistema immunitario … TIENI sempre presente, che una vita piena di disagi, di delusioni, di insoddisfazioni e di frustrazioni sono tutte condizioni esistenziali che non solo minacciano in profondità la propria identità più autentica ma oscurano completamente il senso profondo della vita ... fanno ammalare. Ogni cambiamento ringiovanisce, una nuova vita basata sulla passione e la creatività, attivando le aree cerebrali specifiche non solo ci allontana dallo stress ma “spinge” anche a soffermarsi su se stessi, insegna ad avere più cura per la propria persona e aiuta ad esprimere tutte le emozioni represse … esprimere se stessi, la propria unicità. Esaminare attentamente il rapporto tra “malattia” e psiche permette di scoprire tutti quei veleni, apparentemente non visibili, ma che possono intossicare o soffocare completamente l’organismo.
ltra cosa, decisamente più seria, è la stanchezza cronica (CFS: Chronic Fatigue Sindrome) che comprende una condizione costante di stanchezza con presenza di alcuni sintomi particolarmente significativi: febbricola, dolori muscolari e articolari, cefalea, depressione, irritabilità, disturbi cognitivi. Questa sindrome, molto spesso, è il primo segnale di una depressione, non riconosciuta, caratterizzata da apatia, delusione, crollo di importanti aspettative, mancanza di entusiasmo e di desideri, in breve, il soggetto ha perso la voglia di vivere. La persona particolarmente affaticata è sempre troppo coinvolta dai suoi pensieri, dalle sue preoccupazioni, timori e paure, a tal punto che la bloccano, consumando completamente la sua energia. Lo stato emotivo, infatti, è fondamentale per determinare il livello di energia. Quando si vive un’esperienza di depressione, di dolore o di tristezza, il livello di energia tende ad abbassarsi. Al contrario quando si è felici, allegri il livello energetico sale. Il manifestarsi della CFS indica, comunque, che le risorse energetiche del corpo sono effettivamente state intaccate e che ce n’è una concreta minore disponibilità. Perciò “tirare avanti” a tutti i costi, oppure resistere, stringere i denti, banalizzando il problema, è quanto di più controproducente si possa fare. Allo stesso modo però, un breve riposo di uno o due giorni non solo può rivelarsi insufficiente ma addirittura dannoso perché il corpo non fa nemmeno in tempo a fermarsi e subito deve riprendere le sue attività. E’ necessario pertanto considerare seriamente la possibilità di un periodo non di stacco totale dall’attività, ma di parziale riduzione degli impegni e della velocità con cui vengono affrontati: lentezza che non vuol dire assolutamente immobilità. Naturalmente le energie riconquistate non devono essere messe al servizio del vecchio stile di vita. La strategia vincente terapeutica pertanto sarà quella di attivare metodiche psicosomatiche rivolte a migliorare la persona nella sua interezza.
ttribuire un’eziologia
psicosomatica alle malattie incontra, spesso, nel pensiero comune, molte
resistenze e parecchia irritazione: difficile accettare che siamo sempre noi a
generare il ‘male’. Alcuni giustamente diranno, ma tutte quelle cose che
respiriamo e ingeriamo non contano proprio nulla? Certamente. Non va comunque
dimenticato che sono proprio i disagi prolungati nel tempo che compromettono il
funzionamento del sistema immunitario e, quindi, con difese ‘basse’ anche le
cose più banali risultano difficili da 'neutralizzare'.
Bonipozzi dott. Claudio Tel.349.1050551 - 0532.476055
E mail: bonipozzi@libero.it
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NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo non prescrittivo.
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