venerdì 23 settembre 2022

 

Quel fantastico mondo della Medicina Psicosomatica ...


SISTEMA   ENDOCRINO


chi tende alle infezioni cerca sempre di evitare i conflitti apertamente, ma proprio per questo, non essendo in grado di prendere decisioni, vive in uno stato perennemente conflittuale.

' costituito da ghiandole che secernano ormoni direttamente nel sangue. Le ghiandole più importanti sono: ipofisi, epifisi, paratiroide, tiroide, pancreas, surrenali, testicolo e ovaio.

potiroidismo tutto funziona al rallentatore: un corpo apatico, stanco, depresso che “accumula” e trattiene (anche vecchi rancori) … scoraggiamento, tristezza e senso di colpa: un ritirarsi di fronte alle richieste della vita.

pertiroidismosi brucia ogni cosa … una vita relazionale e lavorativa di corsa, frenetica, accelerata, frettolosa: iperattività fisica e mentale per affermarsi e raggiungere autonomia … allerta, agitazione, nervosismo e sfinimento (battito cardiaco accelerato, occhi sporgenti che sembrano uscire dalle orbite: segnalano terrore) … un’ambizione accestiva, un forte bisogno di dimostrare e di piacere agli altri (i propri desideri e bisogni sembrano, in ogni situazione, passare al secondo posto).

ancreatite (pancreas infiammato)fenomeno spesso connesso ad una mescolanza di rabbia, frustrazione, tristezza e ribellione nei confronti di cose o situazioni vissute come inaccettabili ed ingiuste: una situazione esistenziale che non fluisce liberamente … una sensazione di aver perso tutto ciò che la vita offre di “zuccherato”… un forte desiderio di vivere in maniera “dionisiaca(sregolatezza) nettamente in contrasto con forze “apollinee(morale) … Un aiuto naturale Juglans regia MG, Ribes nigrum MG.

eucopenia (numero di globuli bianchi inferiore al normale) … arrendersi, rinunciare, alzare bandiera bianca, non si ha più voglia di reagire, di combattere … perdita di fiducia nelle proprie capacità, nelle cose e nella vita.

upus eritematosodifficoltà a difendersi, ad affermarsi, a manifestare le proprie contrarietà, ad opporsi alle piccole ingiustizie: una grande rinuncia personale e un continuo affidarsi agli altri … una forte rabbia rimossa che non avendo potuto esprimersi irrita ed autoaggredisce (il “lupo” attacca le difese immunitarie) … Un aiuto naturale: Ribes nigrum MG.


a capacità difensiva del sistema immunitario può essere messa in relazione con uno stato depressivo sia fisico che mentale; l’organismo ha più difficoltà a difendersi dalle infezioni quando si è più “tristi”, quando ci si trova in una condizione emotiva in cui risulta più difficile difendere le proprie posizioni, i propri spazi, le proprie idee, i propri sentimenti da aggressioni e “pressioni” esterne … il proprio spazio di libero movimento si riduce e ogni cosa diventa ostile.

Ghiandole surrenali.


e surrenali sono collocate alla sommità dei reni. Una loro parte interna (midollare) produce vari neurotrasmettitori: noradrenalina, adrenalina e dopamina. Mentre la parte esterna produce i seguenti ormoni: cortisolo, aldosterone e androgeni. Chi ha problemi alle ghiandole surrenali è confuso nel gestire le emozioni, dubita che la strada intrapresa sia quella buona, non sa quale intraprendere o come uscirne, gira in tondo, si avvita su se stesso e non avanza mai, può sentirsi minacciato, bloccato nell'agire, sfinito e scoraggiato. I Chakra coinvolti sono il primo, terzo e quarto.

Ipofisi (pituitaria).

' la ghiandola endocrina che dirige l'orchestra: regola altre ghiandole. Produce vari ormoni: antidiuretico (ritenzione dei liquidi), TSH (regola la tiroide), l'ACTH che gestisce il funzionamento della corteccia surrenale, l'ormone che regola la maturazione del follicolo ovarico e il funzionamento dei testicoli. Tale struttura rappresenta l'equilibrio e la capacità nel gestire la propria vita. Quando perdiamo tale "controllo" perché si è dominati dalla paura o dalla disistima, a percepire la propria vera identità, all'interno dell'organismo è facile che si crei un disequilibrio ... ecco allora che l'ipofisi compensa il tutto aumentando o diminuendo la produzione ormonale. Un problema in questa ghiandola indica che la persona in questione si trova in una situazione in cui non vede una via d'uscita ... un fenomeno insopportabile e contrario alla sua natura. Il Chakra. coinvolto è il sesto.

Diabete

una patologia metabolica cronica legata ad una disfunzione del pancreas, con carenza di attività insulinica (ipoglicemia). Oltre ad un eccesso di urina, provoca stanchezza, una sete esagerata e una fame eccessiva … se non curato può portare a complicazioni serie come cecità e problemi renali. Nel diabete le implicazioni psicologiche, dovute anche alle oggettive limitazioni della libertà del soggetto, sono fortissimi e ben visibili. E’ un disturbo che colpisce essenzialmente il "controllo" delle emozioni e il tema relazionale del “gestire”. Sono persone caratterizzate da "carenza" affettiva, da un vuoto insopportabile, da una profonda tristezza interiore, turbate da sentimenti di abbandono e insicurezza … si sentono vittime di un destino ostile e persecutorio. L’ambiente in cui hanno vissuto è stato iperprotettivo e, spesso, autosvalutante. La riduzione dell’affetto produce una condizione emotiva di fame che dà luogo, indipendentemente dal mangiare, ad un metabolismo della fame simile a quel del soggetto diabetico. I tratti depressivi mascherati - accompagnati da una fragilità emotiva e da rimpianti della loro condizione vita - segnalano un grande bisogno di attenzione e di amore … un perenne conflitto fra dipendenza ed autonomia. Le persone depresse hanno un rischio raddoppiato di ammalarsi di questa malattia. In questa patologia saranno coinvolti i terzo e il quarto Chakra (relazioni).

l diabete mellito ... troppo zucchero in "circolo" rende la vita davvero "amara".

' un disturbo cronico del metabolismo che ha origine nel pancreas caratterizzato da una insufficiente produzione di insulina. Il termine mellito si riferisce alle variazioni dei livelli di glucosio nel sangue. E' innegabile che certi tratti psicologici, attraverso comportamenti alimentari (appetito, insaziabile, obesità), favoriscono l'insorgenza della patologia. L'obesità è risaputo spesso ha fondamenta antichissime: si spiega con frustrazioni orali precocissime. Se tutto ciò, poi, si scontra con lo stress psicologico quotidiano può svolgere un ruolo scatenante o aggravante. Tale fenomeno ha effetti somatopichici: dipendenza da medicamenti e le limitazioni alimentari provocano sia un depressione mascherata accompagnata da rassegnazione, sia un atteggiamento di opposizione e di diniego nel rispetto delle prescrizioni mediche. Alcuni autori hanno messo in evidenza nei diabetici (a seconda dell'età e del livello del disturbo), oltre a irrequietezza, fretta e ansia, forti desideri di attenzione e atteggiamenti che li portano alla dipendenza. Difficoltà sessuali maschili, inoltre, possono essere il segnale di inizio dell'esperienza diabetica.

a tavola, ATTENZIONE agli sbalzi glicemici (la dieta, in caso di diabete conclamato, deve essere sempre personalizza e formulata da professionisti qualificati … le notizie di seguito indicate sono solo per informare e stimolare la ricerca soggettiva su questa patologia delicata e complessa, NO ‘fai da te’): carboidrati complessi e integrali, antiossidanti, alghe, spinaci, finocchi, carciofi, broccoli … eliminare il più possibile farina di tipo ‘00’, alcol, dolci, bibite gassate, sale, ridurre il peso corporeo, bere acqua e aumentare il numero degli spuntini.

ONONUCLEOSI (apparato immunitario: milza) … malattia infettiva collegata a problemi della milza, colpisce il sistema linfatico, si trasmette per contatto diretto orofaringeo - bacio - o mediante il sangue … un farsi violenza con ritmi impossibili per raggiungere progetti prefissati (la malattia segnala di rallentare!  persone competitive che si colpevolizzano, bloccano il fluire della vita sia a livello psichico sia sul piano organico: un vulcano in continua eruttazione (non smette mai di criticare o sminuire se stesso o gli altri).

TIROIDEla ricerca della propria identità.





a tiroide è una ghiandola endocrina costituita da due lobi laterali, collocata nella parte anteriore del collo, davanti alla trachea, a destra e a sinistra della laringe. Il suo compito è quello di secernere due tipi di ormoni, sotto l’influsso di un ormone prodotto a sua volta dall’ipofisi anteriore (ghiandola situata al centro della base cranica), i cui effetti sono rivolti essenzialmente al controllo del metabolismo e conseguentemente alla crescita e allo sviluppo psicofisico. Queste sostanze, comunque, oltre ad avere un ruolo decisivo nei processi di crescita, regolano la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, le funzioni respiratorie ed intestinali, aumentano la temperatura, potenziano incredibilmente l’aspetto vigile e l’attività intellettiva. La ghiandola endocrina tiroidea quindi regola il metabolismo corporeo, questo significa che da essa dipende la velocità con cui si bruciano gli alimenti. Quando il ritmo metabolico è troppo rapido, vi è una tendenza all’iperattività e agli scatti impulsivi. Se invece il ritmo metabolico è troppo lento, si possono manifestare sintomi quali indolenza, pigrizia, senso di stanchezza, mancanza di voglia, obesità. La tiroide svolge anche un ruolo importante nella regolazione della temperatura corporea. Se abitualmente si hanno le estremità fredde può darsi che manchi lo iodio, necessario per mantenere in salute la ghiandola in questione. Se si ha la tendenza a mettere su peso con facilità, e risulta difficile perdere il peso accumulato, forse il problema è proprio la mancanza di iodio.
 

a funzionalità tiroidea dipende, infatti, dalla presenza di iodio (il fabbisogno è particolarmente elevato durante l’adolescenza perché si cresce rapidamente) una carenza di tale minerale induce un calo della funzionalità tiroidea, caratterizzata, appunto, da un aumento di peso, diminuzione dell’appetito, digestione faticosa, stitichezza, letargia, apatia. Talvolta, però, la tiroide è iperfunzionante. Ne risulta un aumento del tasso metabolico che porta quindi ad un calo di peso, all’aumento dell’appetito, ad una digestione rapida; il ritmo cardiaco e la pressione aumentano, e così con i tremori muscolari, il nervosismo: la persona tende a diventare aggressiva, eccitabile, apprensiva. Le attività mentali, il modo di parlare, lo stato dei capelli, delle unghie, della pelle e dei denti dipendono, il più delle volte, dal buon funzionamento della ghiandola tiroide. La tiroide funziona pressappoco come l’acceleratore di un’auto: accelera e rallenta l’attività dell’organismo (determina istante per istante, una corretta velocità del metabolismo). Molto spesso, il vivere in modo torbido e sonnolente, oppure in maniera vibrante e carico di energia dipende, infatti, dall’ormone tiroideo. Man mano che passa il tempo inoltre la ghiandola spesso rallenta la sua attività. Le reazioni delle persone che si trovano in quel periodo evolutivo della vita che corrisponde alla menopausa e all’andropausa mostrano cambiamenti addirittura stupefacenti. L’equilibrio ormonale pertanto si modifica e le persone sono messe di fronte a condizioni che fino ad allora non conoscevano. In sintesi, i disturbi tiroidei sono: l’ipotiroidismo (diminuzione di ormoni nel sangue: rallentamento delle funzioni organiche e debolezza cronica), l’ipertiroidismo (aumento della funzione, ipersecrezione degli ormoni tiroidei: metabolismo accelerato, tachicardia, sudorazione, insonnia, ipertensione, intolleranza alle temperature alte), le infiammazioni ed i tumori. Un disturbo alla tiroide esprime in genere un problema nella definizione della propria identità, indica la ricerca di un punto fermo e stabile.


n aspetto particolarmente interessante dell’ipertiroidismo è che spesso si manifesta – o peggiora – improvvisamente a seguito di una forte emozione oppure in situazioni critiche (decessi, incidenti, separazioni, litigi, conflitti familiari, perdita della figura protettiva, del lavoro e della casa). I rapporti interpersonali sono tendenzialmente di breve durata e caratterizzati da brusche chiusure e riaperture. Si nota generalmente in queste persone la tendenza a correre in “avanti”, a bruciare la vita; un’esistenza vissuta in maniera frettolosa e caratterizzata da una forte ansietà. Troviamo questi soggetti, proprio per la loro frenesia, sempre pronti ad adempiere, anche in eccesso, ai loro compiti e doveri (il rallentamento provoca angoscia). E’ inoltre possibile che sia presente tremore, evidente quando il soggetto stende le braccia e le mani in avanti, associato a palpitazioni e sudorazione. Sembra che le cause dello “stile ipertiroideo” siano da rintracciare nell’infanzia: è probabile che questi soggetti siano stati costretti a raggiungere una propria autonomia (crescere in fretta) per la quale non erano maturi per affrontare adeguatamente, senza l’appoggio delle figure di riferimento, le situazioni ed i compiti loro assegnati. In questi soggetti dunque c’è stata una spinta eccessiva alla responsabilità (un muro senza fondamenta!). Un individuo che sviluppa ipertiroidismo è generalmente deluso perché non riesce a realizzare ciò che vuole, in questo modo è sempre continuamente sottoposto ad un devastante stress emotivo (anche le piccole cose diventano insormontabili). A volte possono segnalare un desiderio di rivincita, di espansione, far vedere agli altri ciò di cui sono in grado di fare. 


soggetti ipotiroidei, invece, sono caratterizzati da un’immagine statica, apatica, l’eloquio diventa lento e monotono, indifferente: è come se intorno a loro non accadesse mai niente di interessante, di stimolante. Tutta questa sintomatologia inoltre, caratterizzata dalla passività, dal non fare, dal perché mai continuare, tanto non ci riesco, nessuno può capirmi, è simile e rientra, per vari aspetti, inequivocabilmente nel quadro clinico depressivo. Infatti, come il depresso, essi sono ripiegati su se stessi, riducono le attività al minimo indispensabile e lasciano “scorrere” le cose nella più freddezza ed indifferenza. Queste persone non manifestano alcun interesse a partecipare alla battaglia della vita e non evidenziano nessun tipo di interesse nei suoi confronti. Gli occhi particolarmente stanchi ed incredibilmente infossati sono nettamente in contrasto con quelli accesi, pronti ad uscire dalle orbite (esoftalmo) dei loro partner ipertiroidei. La loro indolenza e la loro apatia, priva completamente di interessi, si oppongono decisamente all’iperattivismo degli altri. I soggetti ipotiroidei non muovono un passo. Gli altri si agitano senza mai raggiungere la meta. Questi estremi, questi due poli, paradossalmente, hanno in comune un tema: il posto nella vita. Tra la carenza in un caso, e l’eccesso nell’altro, si trovano entrambi a metà strada dalla vera vita (per intenderci, quella fatta di entusiasmi, di gratificazioni, di soddisfazioni e di giocosità … ma anche quella che richiede una presa di posizione per la soluzione dei conflitti). L’indifferenza con la quale i soggetti affrontano ogni cosa deve trasformarsi in curiosità, interesse e consapevolezza. Il compito non consiste nel lasciarsi scuotere da tutto, bensì nel chiedere pazientemente alla vita di indicare quale sia il proprio posto … non la rassegnazione verso l’esistenza. Il Chakra in tensione è il quinto.

ozzo (tumefazione della tiroide). Si riscontra in soggetti troppo concentrati su se stessi, che non “mollano”, pretendono troppo da se stessi investendo tutte le energie su mete ambiziose, per raggiungere determinati obiettivi più per dimostrare a se stessi e agli altri di valere, di essere in grado di realizzare certi progetti … essendo un gonfiore può segnalare anche un forte risentimento, recente o antico, verso qualcuno.

l’ipertiroidismo può segnalare un blocco dell’aggressività, difficoltà ad esprimere e gestire questo sentimento … soggetti troppo attivi (così non hanno il tempo di pensare) che si nascondono dietro il buonismo, sempre disponibili, collaborativi, bravi e col sorriso sulle labbra (una strategia per stimolare riconoscenza e “gestire” l’altro, perché non ha fiducia, teme di essere nuovamente deluso) … vuol fare ogni cosa tutto da solo perché è convinto di non trovare nell’altro vero sostegno e una giusta assistenza … troppo impegnato e responsabile (febbrile, ossessiva disponibilità), un’autonomia imposta fin dalla nascita da un ambiente che non considera adeguatamente e che non rispetta i tempi altrui, poco sensibile e svalutativo … NON fare tutto da solo, chiedi aiuto, impara a delegare, smettila di sacrificarti inutilmente!

i cibi giusti non solo proteggono, mantengono uno stato psicofisico di salute, fanno vivere meglio e più a lungo, ma possono rendere più forte la tiroide: fegato di maiale, spinaci, insalata, noci (Vit. A per l’ipertiroidismo), pasta, baccalà, palombo, merluzzo, alghe … attenzione ai broccoli, cavolfiore, cavoli perché, ostacolando l’assorbimento dello iodio nell’intestino, possono aumentare il volume della tiroide (gozzo endemico).



Le  ALLERGIE


’allergia è una patologia del sistema immunitario caratterizzata da una reazione sproporzionata nei confronti di alcune sostanze di per sé innocue come la polvere di casa, il polline, pelo animale o determinati cibi. E’ un aumento della reattività dell’organismo al contatto di un agente aggressivo (allergene) di solito dopo che è già avvenuto, in passato, un contatto con tale sostanza. In realtà, il sistema immunitario considera alcune sostanze come “nemiche” e, quindi, stimola il corpo a difendersi da esse anche se non ce ne sarebbe bisogno (ipersensibile e sempre all’erta). In questo fenomeno, pertanto, l’organismo reagisce mettendo nel circolo sanguigno un’ondata di istamina, la sostanza chimica che determina il gonfiore e delle secrezioni acquose del naso, degli occhi e dei seni paranasali. Per comprendere comunque le allergie respiratorie è indispensabile ricordare che i sintomi manifestati sono collegati con la dimensione aerea (tutto ciò che viene veicolato dall’aria sia in termini di sostanze che di impressioni psichiche: molecole odorose che hanno valenza affettiva e sessuale). Attraverso l’inspirazione portiamo dentro di noi l’esterno, lo lasciamo passare accogliendolo per poi restituirlo trasformato attraverso l’espirazione. Ma anche il sangue, che assorbe le sostanze contenute nell’aria, è l’altro canale attraverso il quale “metabolizziamo” l’ambiente circostante facendolo nostro. In effetti, la respirazione riflette e rivela processi emotivi ed affettivi. La sofferenza riduce la profondità del respiro, mentre la felicità la fa aumentare; le persone ansiose hanno una respirazione superficiale ed irregolare, e così via. 


a respirazione e la percezione degli odori rappresentano una fondamentale modalità, per il corpo e per la mente, di entrare in contatto con il mondo circostante. Può però accadere che durante questo scambio avvenga l’incontro con cose, situazioni, persone vissute come ostili o fastidiose. Non di rado le allergie respiratorie sono accompagnate da un particolare atteggiamento, più o meno consapevole, di intolleranza, paura e chiusura nei confronti dell’ambiente circostante, e quindi di irrigidimento di fronte alle proposte di cambiamenti che da questo provengono. Esprime, da un punto di vista psichico, anche la difficoltà a stabilire dei confini ben precisi tra se stessi ed il mondo circostante, evidenziando nel contempo un senso di identità piuttosto instabile. Da tutto ciò emerge la tendenza a stare sempre sulla difensiva e a percepire continuamente potenziali aggressori (nemici = allergeni) ovunque, favorendo su se stessi la tendenza continua a non lasciarsi andare. Come per altre manifestazioni allergiche, nella rinite il problema principale è la difesa nei confronti di stimoli emozionali vissuti come troppo coinvolgenti o preponderanti. L’allergico può esprimere con la sua sintomatologia il bisogno di eliminare dalla propria vista o di liberarsi il più velocemente possibile di situazioni, cose, persone dalle quali si sente minacciato o emarginato: rimane sempre sulle difensive e, soprattutto, utilizza comportamenti rigidi ed inflessibili (non sopporta il nuovo). Se non riesce a far fronte a queste sorgenti di sofferenza e frustrazione, e viene impedita l’espressione del proprio disagio o della propria depressione, può subentrare insomma quella lacrimazione forzata, che permette di manifestare in maniera innocente ad esempio il proprio vissuto depressivo, inerente una perdita, una rinuncia, un lutto che ha investito il proprio campo affettivo.


n pratica, fornisce l’occasione per dare via libera alle lacrime senza timore di mostrarsi vulnerabili o di essere feriti. Secondo il linguaggio psicosomatico ciò che avviene nel corpo trova sempre un corrispettivo nella nostra psiche e viceversa. Ogni reazione allergica quindi ha una sua “ragione” psicologica scatenante. Infatti, l’allergia non è solamente una modalità reattiva del nostro corpo a qualcosa di esterno. L’allergia è un segnale d’allarme, che mette in luce una personalità particolarmente fragile, sensibile e diffidente, che ha serie difficoltà a lasciarsi andare a causa, ovviamente, di una scarsa adattabilità a tutto ciò che lo circonda. L’allergico, il più delle volte, nutre avversione per qualcuno, non lo tollera più ma sente anche il bisogno di intraprendere una relazione profonda e privilegiata di dipendenza con una figura di riferimento (conflitto ed ambivalenza). Può essere una struttura sociale, partner, familiare o amico (sapersi “staccare” da certi vincoli simbiotici rinforza sia a livello fisico sia a livello psichico). Questo punto di riferimento diventa così importante che non può assolutamente permettersi di perderlo e, quindi, cerca a tutti i costi di mantenere il legame attraverso rapporti particolarmente morbosi, come se non avesse nessuna altra scelta (relazione asimmetrica e sbilanciata caratterizzata da sentimenti di avversione, di ostilità e di rancore non espressi). Il soggetto allergico è spesso molto disciplinato e ossequioso alle regole anche quando non le condivide, proprio per evitare scontri con gli altri (essere più elastici, meno intolleranti e rigidi, permetterà di rinforzare mente e corpo).

NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.

sapevate che alcuni rimedi fitoterapici come Echinacea , Uncaria , Astragalo e Curcuma (compressa) hanno un’azione protettiva dai virus e batteri, possono preparare l’organismo a superare i capricci dell’inverno perché rinforzano il sistema immunitario.

Pancreas.


a un importante ruolo nella digestione, perché apporta le sostanze necessarie all’assimilazione degli alimenti. Interviene con la milza nell’azione immunologia dell’organismo, quindi tutti i processi di lotta antinfezione dell’organismo passano attraverso il pancreas. Agisce anche sul sistema nervoso. L’abuso di medicamenti, di zucchero e di caffè ne sono le principali cause. Quando il fegato non riesce ad espletare completamente il suo lavoro, stimola il pancreas, che si esaurisce e rende il soggetto vulnerabile alle malattie infettive e ai disordini nervosi. Mentre il pancreas aggredisce il sistema nervoso, dobbiamo tener presente che a loro volta gli stress e le emozioni affettive attaccano il pancreas; queste aggressioni, se si ripetono, influenzano enormemente il processo digestivo che non potrà più svolgersi normalmente e provocherà la liberazione di un gran numero di tossine nel sangue accelerando così il processo di degenerazione cellulare. Un buon equilibrio ghiandolare dipende da una buona attività del pancreas.

sempre il pancreas che conserva il cobalto necessario a una buona ossigenazione del sangue. Se vi è uno squilibrio, vengono accelerati tutti i processi cancerogeni. Dolore a livello dei muscoli addominali indicano un iperfunzionamento di quest’organo, che sfortunatamente fin dall’infanzia è stato sottoposto a un consumo eccessivo di bevande zuccherate, di caramelle che si danno ai bimbi per tenerli buoni o come ricompensa. Le sue manifestazioni: reazione a livello della pelle con rigonfiamenti e pruriti, insufficiente immunologia e difficoltà alla cicatrizzazione, nervosismo, stanchezza mattutina, ventre duro e sensibile alla palpazione, con gonfiori contigui, eccessiva stanchezza dopo uno sforzo, ulcere, mali di testa continui, reumatismo cronico, disturbi a livello della concentrazione. Un forte shock affettivo può provocare un trauma al pancreas. Sono dannosi: caffè (maggior nemico… chi ha problemi in questo organo, non appena bevuto un caffè sentirà bruciore di stomaco), grassi (cotti o saturi), zucchero. Quando il pancreas è saturo, se si beve alcolici le mani e le caviglie si gonfiano. La milza e il pancreas hanno bisogno degli zuccheri organici contenuti nei cereali (tranne in caso di diabete). Infiammazione della milza: asparagi, barbabietole, cicoria, ribes nero. Atonia al pancreas: melanzane. Viene stimolato con il sapore dolce. Per equilibrare tale organo, massaggiare la vertebra dorsale 11 (D11: stanchezza mancanza di tono, cattiva digestione, gonfiore gastrointestinale, facilità alle malattie, cicatrizzazione difficoltosa). La sua massima espressione energetica è dalle ore 9 alle ore 11.

... i problemi immunitari nascono quando si è in un continuo stato di allerta o ci si lascia influenzare fino a dipendere completamente dagli altri.


a tendenza ad ammalarsi spesso (calo delle difese immunitarie) segnala sempre una difficoltà a difendere la propria individualità, mentre per le malattie autoimmuni (m.di Crohn, lupus, dermatiti) abbiamo a che fare con una spersonalizzazione globale: distruzione di un falso se stesso.

CONCLUSIONI   e   piccole   CURIOSITA’


n quasi tutte le affezioni endocrine si notano dei quadri clinici piuttosto interessanti. Praticamente in tutti le patologie del sistema endocrino si osservano delle modificazioni di carattere psichico. Si hanno disturbi psichici provocati dagli effetti biochimici e psicologici degli ormoni soprattutto a livello cerebrale e sui sistemi metabolici. Anche i cambiamenti corporei provocati dalle disfunzioni endocrine esercitano un’influenza a livello psichico. Tale fenomeno - inserito nel vissuto psichico del soggetto - è facilmente riscontrabile nella modificazione dell’immagine corporea (Morbo di Cushing: ipertrofizzazione della ghiandola cortico-surrenale) e alle alterazioni sessuali indotte dal diabete. L’ipertiroidismo è sovente connesso ad angoscia, irritabilità nervosismo tali da indurre a ipotizzare una squilibrio nevrotico. Si manifesta spesso improvvisamente in conseguenza di una forte emozione o di situazioni critiche. Si sviluppa una predisposizione quando è presente nella famiglia biologica del soggetto in questione forti influenze sociali. Depressi, incidenti, esperienze di perdite possono non solo scatenare il malessere tiroideo, ma anche produrre un peggioramento in un ipertiroidismo stabilizzato. Anche quando tali cause apparenti sono assenti, un’anamnesi precisa e accurata rivela quasi sempre una situazione particolare che dà luogo alla tensione. I soggetti il cui l’equilibrio emotivo è piuttosto labile “inciampano” con più probabilità in un decorso complicato e in ricadute.

 

a frequente irrequietezza interiore e motoria, l’agitazione e la facile irritabilità, sono conseguenze di un’elevata secrezione ormonale tiroidea. Troviamo questi soggetti sempre pronti ad adempiere anche in eccesso ai loro doveri. Sembra che molti di loro siano stati costretti nell’infanzia a un’autonomia per la quale non erano maturi (morte, litigi, separazioni, conflitti familiari). Danno l’impressione di una maturità che tuttavia non è adeguata ad affrontare tutte le situazioni e che riesce a malapena a mascherare la debolezza e la paura interiore della separazione e della responsabilità o della vita sessuale adulta. Le loro preoccupazioni possono estendersi anche alla sopravvivenza stessa, in quanto l’idea della morte e del morire svolgono un ruolo notevole nella loro immaginazione. Il diabete (mellito), invece, è un disturbo cronico dell’intero metabolismo ed è caratterizzato da un’insufficiente attività insulinica. Il metabolismo dei grassi e delle proteine è coinvolto quanto quello dei carboidrati, tuttavia il termine “Mellito” si riferisce alle variazioni dei livelli di glucosio nel sangue. Esistono delle correlazioni psico – fisiologiche, in quanto l’aumentata liberazione di alcune sostanze nervose sotto la tensione emotiva e fisica inibisce il rilascio dell’insulina delle cellule prodotte dal pancreas; ciò a sua volta può indurre alterazioni nel metabolismo dei carboidrati, simili a quelle riscontrate nel diabete. Lo stress emotivo può indurre livelli elevati di glicemia. La maggior parte dei diabetici sa perfettamente che almeno in un settore la loro “omeostasi” non è ben regolata e pertanto sono turbati da sentimenti di insicurezza. Questo incertezza può esercitare un’influenza negativa sull’intera strategia di vita ed essi arrivano al punto di organizzare tutta la vita intorno al loro disturbo. I conflitti e bisogni non orali di questi individui vengono soddisfatti con il cibo. 


ossono quindi manifestarsi appetito eccessivo e obesità, con induzione di iperglicemia costante. In conseguenza dell’identificazione del cibo con l’amore, la riduzione dell’affetto produce un’esperienza emotiva di fame che, dà luogo, indipendentemente dell’ingestione del cibo, a un metabolismo della fame che sembra corrispondere a quello del paziente diabetico. Inoltre, le paure inconsce costanti per tutta la vita inducono una reazione accompagnata dall’iperglicemia. Poiché il rilascio della tensione psicologica non ha mai luogo, il diabete può svilupparsi dall’iperglicemia così prodottasi. Una patologia che spesso è accompagnata da soprappeso, disturbi circolatori, renali, cutanei. Si tratta di solito di un malessere che si instaura lentamente (tipo II). L’atteggiamento generale del diabetico può essere quello di chi, pur “affamato” d’amore e soprattutto timoroso di perderlo, instaura rapporti di dipendenza, ribellandosi inconsciamente a questi nello stesso momento. Oppure, potrebbe tentare di mantenere alcuni rapporti di tipo infantile, in cui la richiesta di amore è accompagnata da un fare aggressivo perché la risposta ottenuta sembra sempre sotto le aspettative … o, ancora, esprimere un atteggiamento iper – protettivo nei confronti delle persone care (si limita l’autonomia degli altri ma anche la propria). 


e ghiandole surrenali, invece, attraverso la produzione ormonale (adrenalina e noradrenalina: midollare surrenale; corticoidi e aldosterone: corticale surrenale) svolgono un ruolo di adattamento (lotta o fuga). Fondamentale nell’affrontare le difficoltà e gli imprevisti della vita quotidiana oppure, se necessario, fuggire davanti a essi. Una disfunzione di queste ghiandole si trova in persone ansiose che presentano enorme difficoltà a prendersi cura di se stesse: disfattiste e, soprattutto, si concentrato solo sulle cose che non vanno. Un’irregolarità della loro funzione determina stanchezza e tristezza, problemi digestivi, ipotensione e una maggiore vulnerabilità nei confronti dello stress e delle malattie in generale. E’ sempre un segnale che riguarda la voglia di vivere, di far fronte alle piccole o grandi questioni della vita e di gestire lo stress. Nella Sindrome di Cushing troviamo un iperfunzionamento della corteccia surrenale (cortico surrenale). Il soggetto si presenta con il viso arrotondato, obesità nella parte alta del corpo, schiena incurvata, arti con tutti i segnali di atrofizzazione e ossa indebolite. Spesso si sente incompreso, si trova in difficoltà a gestire le emozioni e confuso nelle modalità risolutive. Correlazione viso - apparato endocrino. I problemi al pancreas si manifestano con dolori a livello dei muscoli addominali, pruriti e rigonfiamenti della pelle, insufficiente cicatrizzazione, ventre duro e gonfio, sensazione di stanchezza eccessiva dopo uno sforzo, mal di testa continui e disturbi della concentrazione. La disfunzione tiroidea, invece, si visualizza attraverso gli occhi spenti, infossati, naso camuso, labbra grosse, sensazione di freddo agli occhi, viso e palpebre gonfie, pelle secca e perdita dei peli.


APEVATE che ... le vitamine E, B1, B5, C, l'Acido Paraminobenzoico e lo Zinco rinforzano il sistema immunitario.

sapevate che i semi di lino aiutano - eliminando le tossine - la funzionalità epatica e il sistema immunitario … la Spirulina platentis è un buon rimedio per il sistema immunitario e per l’organismo in difficoltà.


NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.


Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 

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