mercoledì 8 aprile 2015

-ANSIA. Fermarla si può.


Fermare  l’Ansia …  si può


Risultati immagini per ansia nei dipinti

iente è più familiare dell’ansia quotidiana. Tanti ne soffrono, tutti la temono, molti la negano. Una condizione che quando si fa intensa e minacciosa, oltre a disturbare l’armonia della vita, compromette tutte le capacità operative. E’sempre accompagnata da un’atmosfera “velenosa”, una serie di malesseri sfumati, una sensazione di incertezza, di apprensione e di profonda  inquietudine. Uno stato di equilibrio precario dovuto a una risposta esagerata verso situazioni interpretate come pericolose per il soggetto o per i propri cari. Un fenomeno del tutto immotivato rispetto alla reale pericolosità dell’evento che può essere soltanto immaginato o anticipato nella propria mente; può essere stimolante o paralizzante, può modificare le difese attive, oppure segnalare alla propria coscienza il sorgere di una profonda disarmonia emotiva. La dimensione ansiosa ostacola il potere decisionale, esprime uno stato emotivo di continua inquietudine di cui il soggetto, spesso, non riesce a collegarla ad una specifica causa. Si presenta con un’irrequietezza generale, un allarme prolungato, uno smarrimento di fronte a qualcosa che non si riesce ad “afferrare” o a gestire completamente: una snervante attesa ad un evento che, probabilmente, non prenderà mai “forma”. L’ansioso - pieno di dubbi e contraddizioni - è in balia degli eventi, ingigantisce in maniera ingiustificata i rischi e gli ostacoli della vita; si sente costantemente minacciato, disorientato, inadeguato nel gestire ed affrontare gli impegni quotidiani. 

n rimuginare incessante, un porsi continuamente delle domande oziose, un proiettarsi in un tempo inesistente (futuro): ecco i veri “amici” dell’ansia. Spesso però la sua funzione è quella di mettere in guardia, di riportare un nuovo equilibrio, raccontare un disagio con cui non si vuole entrare in contatto: l’esistenza procede su un binario morto e va in una direzione estranea al soggetto. Così facendo si ritrova ben presto imprigionato, lontano da se stesso, da quel sentire che fa vivere, che fa cambiare di momento in momento, che fa sperimentare delle emozioni, fa sentire aperti, spontanei e naturali: rende i rapporti più veri e più autentici. L’ansia, infatti, in tutte le gradazioni in cui viene percepita, va comunque intesa come un campanello d’allarme da non trascurare (forza trasformatrice), sia quando si cronicizza, sia quando si presenta inaspettatamente. Non serve allarmarsi ma neanche liquidarla con la convinzione che “Tanto prima o poi passerà” oppure come semplice fattore caratteriale: è necessario, in ogni caso, concedersi sempre le dovute attenzioni. Nessuno è ansioso per natura, tutti sono suscettibili a sperimentare l’ansia, ma quando questa accompagna ogni azione, anche banale, non si tratta di un elemento innocuo della personalità ma l’effetto di meccanismi che coinvolgono un modo di reagire non del tutto vantaggioso. E’ una modalità reattiva a uno stile di vita innaturale, a situazioni che, nel tempo, si sono dimostrate insostenibili e poco adeguate del vivere sereno. Tale fenomeno emerge quando ci si adegua in maniera esagerata ad uno standard esterno fatto di convenzioni, di luoghi comuni, di “buona educazione”. Le norme di convivenza sono sicuramente molto importanti, nessuno lo nega, ma quando si trasformano in una recita continua annullano il talento, spengono completamente le idee, le energie e l’entusiasmo nel fare le cose. Quando si interrompe questo circolo vizioso, di “essere come gli altri si aspettano” ecco, come d’incanto, emergere improvvisamente un atteggiamento più naturale e di buon senso. L’ansia colpisce soprattutto individui che conducono uno stile di vita ordinato e troppo “a modo”, senza imprevisti e cambiamenti, colpi di testa o bizzarrie: tendenza a rinnegare gli istinti e le vere necessità. Soggetti caratterizzati da uno stile di vita “eccessivamente” regolare e artefatto, ispirato a troppe norme e principi, improntato alla ricerca della perfezione. Persone con poche soddisfazioni ma con molte illusioni. 

uò arrivare all’improvviso, senza trombe e tamburi, annunciandosi con un senso di irrequietezza generale, la testa annebbiata, facilità al pianto ed insonnia. Molte sono le situazioni scatenanti che fanno affiorare un’emotività “sconosciuta” e una psiche “accelerata”: rapporti interpersonali, senso di colpa, sessualità, imprevisti, prestazioni impossibili, lavoro, routine. La condizione ansiosa, inoltre, provoca uno stato di ipereccitabilità di tutta quella parte del sistema nervoso centrale che non è controllabile dalla volontà. L’ansia, in tal modo, fa andare in tilt il corpo e la psiche determinando, a seconda della sua intensità, i “soliti” disagi fisiologici: tachicardia, brividi, vampate, contratture, vertigini e ronzii, turbe mestruali, cali di vista, bocca secca, afte, ipersudorazione, formicolii alle estremità, schiena bloccata, difficoltà digestive, cambiamenti improvvisi di temperatura, aumento della respirazione, diarrea e crampi allo stomaco. Quando compare sulla scena, c’è sempre una spiegazione, pur misteriosa, che la giustifica. In realtà, compare nei momenti di trasformazione, quando è necessario cambiare rotta alla propria vita ma, soprattutto, in chi vive il futuro minaccioso, in chi non riesce ad allontanarsi dalle catene dei luoghi comuni, in chi teme i cambiamenti e gli imprevisti. Per la personalità ansiosa, infatti, vivere qualcosa di diverso significa mettere in crisi le proprie certezze. 

Risultati immagini per ansia nei dipintiCOSA FARE. Alcune strategie, di seguito indicate, potrebbero risultare paradossali o superficiali, magari troppo morbide per sconfiggere questo mostro che è l’ansia. Ma se l’ansia è una grandiosa opportunità per “svegliarsi”, ascoltare i veri desideri e guardare se stessi con un’attenzione diversa, può diventare una preziosa compagna di viaggio. Può essere curata se si sa come accoglierla. Non serve usare maniere forti, bisogna con morbidezza tenerle testa, interpretando ciò che vuol dire con la sua inquietudine: una grande occasione per riprendere in mano la propria vita. Quando lo stato ansioso si scatena, il sistema nervoso centrale richiede una compensazione biochimica immediata, ovvero una alimentazione adeguata: i cibi giusti possono controllare lo stato ansioso e ridurre la crisi. Con un buon rilassamento, inoltre, il batticuore ritrova piano piano il  suo ritmo giusto. Un auto massaggio psicosomatico ben fatto può eliminare tensioni, contratture, nervosismo e insonnia. Il “soffio della vita”, cioè un volume polmonare adeguato, può tenere sotto controllo i cambiamenti fisiologici prodotti  dall’ansia.


NB. Le informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore educativo, non prescrittivo.


Bonipozzi dott. Claudio  Tel. 349.1050551- 0532.476055
   E mail: bonipozzi@libero.it
 

Nessun commento:

Posta un commento