FIDUCIA in se stessi
a parola fiducia deriva dalla radice latina “fides”: sentimento di sicurezza che si esprime nel confidare in qualcuno o in qualcosa. Si tratta pertanto di un particolare legame che unisce l’individuo con l’ambiente circostante; la fiducia può essere considerata un elemento chiave del funzionamento psichico, per affrontare tutte le prove della vita semplici o complesse. Avere fiducia significa affidare all’altro, in maniera libera, autonoma, senza timori di sorta e ansie, qualcosa di importante, come ad esempio sentimenti, incarichi, segreti, ruoli, amicizia. La fiducia è un ingrediente fondamentale per una relazione significativa, sia nei rapporti interpersonali, sia nell’ambito lavorativo, in quanto rende, senza dubbio, più incisiva la comunicazione e più forte un legame. Questo termine viene utilizzato quindi per definire non solo la capacità di un individuo di percepirsi globalmente, nella sua totalità, in maniera positiva - riconoscere le principali risorse personali - ma anche la consapevolezza di possedere tutte quelle competenze necessarie per far fronte e gestire le evenienze della vita.
ale percezione realistica del proprio valore, che nasce dalla stima di sé, è estremamente importante per l’individuo, non solo per definire e programmare gli obiettivi realisticamente, ma anche per la loro realizzazione in maniera più concreta possibile (senza aspettarsi molto dagli altri). Senza questa condizione psichica, la convinzione, l’impegno e la fermezza verso la realizzazione di qualsiasi progetto diventano impossibile. Con una mediocre ed incerta valutazione delle proprie capacità l’individuo dubita di essere in grado di gestire le varie richieste che si trova di fronte ed è perennemente insoddisfatto anche dei risultati che ha raggiunto, convinto di non essere all’altezza dei colleghi, degli amici e dei familiari (… un perenne confronto e dubbio amletico). Chi è insicuro delle proprie capacità e teme l’insuccesso, non solo affronta gli impegni della vita con eccessiva apprensione, ansia e dubbi, o nei casi estremi li evita adducendo qualche pretesto, ma si assicura inevitabilmente - con questa “strategia” di chiusura, rifiuto e pessimismo - insuccesso e delusione, consolidando ulteriormente l’immagine negativa che ha di se stesso.
onsiderato che noi siamo le nostre decisioni (la fiducia in se stessi influisce sul modo in cui si vedono le cose, si interagisce con la gente e l’ambiente circostante), se non crediamo in noi stessi saremo certamente disimpegnati nei loro confronti. Ma supportati dalla fiducia, fondamenta indiscutibile del benessere e della felicità di ciascun individuo, diventa possibile raggiungere soddisfazioni, risultati consoni alle proprie esigenze ma, soprattutto, padroneggiare - in maniera veramente gratificante - qualsiasi compito, impegnativo o meno, si presenti davanti. Molto spesso la disistima viene compensata attraverso una facciata di millanteria e vanagloria, che non aiuta sicuramente a creare fiducia in se stessi, anzi aggiunge tensione e preoccupazione maggiore, in quanto tutte le persone con cui ci si rapporta inviano di riflesso, amplificando ulteriormente, un’opinione scadente e una pessima immagine. Se l’autostima è scarsa e la fiducia in se stessi risulta mediocre, determinando una situazione di stallo, invalidante e di grande sofferenza psichica, per sciogliere questa difficoltà emotiva può essere necessario arrivare alle cause che ne sono all’origine, e in tal caso il supporto di un professionista competente può essere opportuno e consigliabile. La fiducia in se stessi comunque può essere rafforzata, non in modo superficiale ma autentico, quando ad esempio ci si riconosce in maniera consapevole di avere più talento e risorse di quanto si possa pensare, senza criticarsi eccessivamente, senza porsi esagerate evoluzioni e aspettarsi cose grandiose, in breve, quello che si è veramente (con pregi e difetti). Il vero problema è che molte persone hanno perso il contatto con quello che costituisce le risorse personali.
on dobbiamo dimenticare che una solida fiducia non è un fenomeno genetico ma semplicemente un’abilità che si costruire - mattone su mattone, giorno dopo giorno - attraverso una relazione positiva con l’ambiente circostante: non troppo frustrante e non troppo protettiva. Lo sviluppo della fiducia è legata sempre alle caratteristiche soggettive e alle richieste ambientali, quando questi due elementi entrano in conflitto viene compromesso il senso di fiducia e di autostima. I primi momenti di vita del bambino sono fondamentali per la formazione della sua personalità. Sono formativi in quanto consentono, attraverso i vari apprezzamenti e i riconoscimenti dei suoi successi, di garantire il senso di sicurezza, continuità, affidabilità e regolarità. Si diventa adulti a poco a poco, sempre gradatamente, non bisogna bruciare le tappe evolutive. E’ in questa fase che si gioca tutto, il bambino riceve impressioni molto profonde e prende solidissime abitudini: diventa pauroso o intraprendente, fiducioso o dissimulatore, gioioso o triste.
eve diventare adulto, attraverso una sufficiente libertà - nel massimo rispetto dei suoi tempi e delle sue competenze - e contemporaneamente deve percepire la sicurezza che scaturisce dall’autorità che il genitore esercita (caratteriste mai contrapposte: libertà e autorità sono bisogni inscindibili e complementari). Tutto ciò che va ad accelerare la crescita (competenze fisiologiche, cognitive, sociali) non fa altro che turbarla e ritardarla, ma soprattutto, crea una profonda fragilità. I figli non imparano esclusivamente attraverso le parole e consigli, ma vivendo con loro in maniera realistica e reagendo sempre in maniera spontanea a ogni avvenimento. Superare insieme le piccole difficoltà esistenziali permette di sviluppare una valida capacità emotiva in grado di superare disagi molto più importanti. Le cose più spiacevoli per un bambino sono le incomprensioni e i continui litigi familiari in quanto con tali comportamenti si distrugge il senso di fiducia futuro: i genitori, è bene ricordare, sono gli strumenti e l’equipaggiamento per gestire la vita.
ICORDA, cerca di essere
un po’ più “egoista”, prendi tutto
ciò che puoi dalla tua vita, senza naturalmente essere lesivo verso altri …
cerca di essere naturale, spontaneo e senza maschera, evita di vivere in
funzione di qualcosa o di qualcuno perché primo o poi paghi ‘dazio’, PRENDI fin che puoi, divertiti, mangia
cibi “buoni”, gustati se lo desideri in
compagnia o da solo, a cena o in un momento di relax, un buon bicchiere di vino
o qualunque cosa che ti piaccia veramente … cerca di essere orgoglioso del tuo
corpo, riconosci il suo valore gratificandolo con calorosi contatti, piacevoli sapori,
gradevoli suoni, eccitanti visioni e intensi profumi … non smettere mai di “studiare”,
INFORMATI continuamente, SAPPILO, noi impariamo anche dalle
persone antipatiche ed odiose, prendi da loro quello che ti fa star bene e
ricambiale con la tua naturalezza e spontaneità senza esprimere giudizi di
valore verso te stesso o verso di loro … goditi le cose intorno, gustale
lentamente attraverso i tuoi sensi … NON
TEMERE, sono le sensazioni che ti mettono sulla strada giusta, ti
permettono di scegliere, di sentirti bene e in solida salute: di vivere più a
lungo … non lasciarti sfuggire niente, ‘INVESTI’
sulla tua felicità personale, sulla salute, sul lavoro e, perché no, anche su
una buona situazione finanziaria che meglio si confà col tuo stile di vita …
partecipa attivamente al tuo benessere
ON
lasciare la gestione della tua vita in mano alla ‘fortuna’ o alle ‘stelle’, NON avere paura, affronta anche le cose
difficili, non temere le sfide complesse e sottili, perché nel tuo arsenale
fisiologico hai parecchie armi potenti e complesse in grado di rispondere con
saggezza al nemico, alla fine, altro non scoprirai che possiedi buoni contenuti
mentali e, con stupore, una grande intelligenza e una fervida immaginazione (l’insicuro
impiegherà un po’ di più di tempo a conoscere queste sue preziose e latenti
qualità, ma con un costante allenamento raggiungerà il traguardo) … non
lasciare MAI il compito di
‘aggiustare’ la tua esistenza ad altri …la
posta in gioco è davvero alta: la tua felicità! RICORDA, con un discreto divertimento, una giusta attenzione e una
buona concentrazione non solo puoi raggiunge la massima efficienza, ma è anche
possibile far pendere la bilancia verso di te,
con le mosse giuste, CREDIMI, NON è difficile influenzare le
avversità a tuo vantaggio.
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre doveroso ed indispensabile rivolgersi per la
diagnosi e la terapia specifica. Questo articolo pertanto ha valore
educativo, non prescrittivo.
http://www.studiobonipozzi.it/
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – 0532.476055
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 – 0532.476055
E mail: bonipozzi@libero.it
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