efiniamo Tic una manifestazione
patologica caratterizzata da movimenti involontari, rapidi e ripetitivi; o
dall’emissione non intenzionale di suoni o vocalizzi. Consegue in genere a un
impulso violento, ma può essere soppresso con la volontà, anche se ciò provoca
una forte tensione. Esacerbati dallo stress e dall’ansia, i tic si attenuano
durante lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e scompaiono nel
sonno. La loro intensità non è costante, potendo variare nel corso delle
settimane o dei mesi. L’esordio avviene in genere nella fanciullezza o
nell’adolescenza, raramente dopo i 40 anni. I tic per lo più, sono localizzati
nel volto (occhi, bocca, orecchie),
ma possono anche essere abbastanza
generalizzati. Ciò che li caratterizza è, infatti, la ripetitività, tanto che
si ritiene che il termine “tic” abbia un’origine onomatopeica, evocando un’idea
ripetitiva come il “tic – tac” dell’orologio.
i solito i tic compaiono tra i 6
e gli 8 anni, o nella pubertà, e sono tre volte più comuni nei maschi che nelle
femmine. Possono essere motori o vocali ed entrambe queste forme possono essere
semplici (strizzare gli occhi, tossire,
borbottare, ecc.) o complesse (colpirsi,
saltare, ripetere parole e frasi). Sono esempi di tic vocali complessi la
coprolalia (… uso di parole oscene),
la palilalia (… ripetizione dei propri
suoni), l’ecolalia (… ripetizione dei
suoni di un’altra persona), l’ecocinesi (…
imitazione dei movimenti di qualcuno). Il manuale diagnostico dei disturbi
mentali differenzia in modo chiaro le varie forme di tic: il Disturbo di
Taurette, il Disturbo Cronico da Tic Motori o Vocali e il Disturbo Transitorio
da Tic.
l Disturbo di Tourette è
caratterizzato da un’insufficiente coordinazione motoria, tic vocali e,
talvolta, da eccessi nel senso dell’umorismo e comportamento stravagante.
Solitamente questo disturbo comincia con emissioni vocali simili al
raschiamento della voce e della tosse. Successivamente queste evolvono in
parole distinguibili. La coprolalia o i suoni ecolalici sono frequentemente
presenti ed hanno il significato di controllare l’insorgenza di pensieri
inaccettabili. Espressioni come “taci”, “non dirlo”, “sta zitto” hanno questa
funzione e sono di comune osservazione. Per formulare questa diagnosi occorre:
· Che siano presenti anche se non contemporaneamente, sia
tic motori multipli che uno o più tic vocali;
· Che i tic si manifestino molte volte, quasi ogni giorno, per
più di un anno;
· Che la collocazione anatomica, il numero, la frequenza e
la gravità dei tic cambino nel corso del tempo.
l Disturbo Transitorio da Tic si differenzia dalle precedenti forme in quanto i tic si manifestano varie volte quasi ogni giorno, per almeno due settimane, ma non più a lungo di un anno. In casi rari, dopo un periodo di remissione, il disturbo può sfociare in Disturbo di Tourette o di Disturbo Cronico da Tic Motori o Vocali. Tutte e tre le forme descritte, comunque, si manifestano prima dei 21 anni, si acuiscono con lo stress, scompaiono durante il sonno e si attenuano quando il soggetto è immerso in qualche attività particolarmente coinvolgente (leggere, disegnare). Solo nei casi gravi di Tourette i tic possono interferire nelle attività quotidiane come il leggere o lo scrivere. Le tre forme si distinguono, oltre che per le caratteristiche cliniche descritte, anche per l’evoluzione e la prognosi.
l Disturbo Transitorio da Tic solitamente si risolve spontaneamente
o in seguito a psicoterapia, mentre il Disturbo Cronico e il Disturbo di
Tourette tendono a persistere con un decorso più o meno variabile.
Le cause. Nel corso
del tempo i fattori eziologici considerati sono stati dapprima di ordine
organico e psicologico, successivamente di ordine multifattoriale. Alcuni
autori, pur considerando anche i fattori psichici, dettero molta importanza ai
fattori ereditari, mentre l’orientamento di impostazione psicoanalitica
privilegiò l’aspetto psicologico, seppur con interpretazioni contrastanti, in
quanto basate su singoli casi. Attualmente si tende a ipotizzare un’eziologia
multifattoriale, costituita da un insieme di fattori, fra cui influenze
genetiche, le anormalità neurologiche e gli stress esterni. Depone per questo
tipo di eziologia il fatto che i tic si manifestano spesso nelle stesse
famiglie e insorgono o si acuiscono nei momenti di particolare tensione
emotiva.
l problema eziologico, tuttavia, è ancora per molti aspetti oscuri.
Fare diagnosi di tic non è particolarmente difficile, ma occorre tener presente
che alcune alterazioni del movimento, molto simili ai tic, si possono
manifestare in alcuni stati neurologici. Talvolta i disturbi da tic sono
associati ad altre patologie di natura emotiva (bambini iperattivi, tratti ossessivi). E’ bene ricordare,
comunque, che tutte le forme di tic, possono comparire anche in personalità ben
adattate, nelle quali il tic è la sola manifestazione che provoca difficoltà
nell’ambiente familiare e sociale.
osa fare. E’
indispensabile che i pazienti affetti da tic abbiano la comprensione delle
persone che li circondano, perché solitamente provano disagio per il loro
disturbo. Una volta diagnosticato il tipo di tic è necessario avvisare i
familiari della vera natura del problema e avvertirli di non dedicarvi
particolare attenzione, ma neppure di scherzare o adottare un approccio punitivo,
perché sia i rimproveri che l’ilarità accrescono l’ansia, acuiscono sintomi e
possono determinare l’insorgere di uno stato emotivo doloroso (nel caso in cui i sentimenti di vergogna
e colpa vengano sottolineati dall’ambiente si può determinare anche uno stato
depressivo). Il bambino o l’adolescente dovrà, inoltre, essere preparato ad
affrontare il problema a scuola e a tale scopo l’eventualità che egli sia preso
in giro dai compagni (che francamente
non è poi così remota) dovrà essere affrontata e discussa con franchezza.
Un approccio psicoterapico è sempre utile. Le tecniche usate dipendono da vari
fattori: patologia, personalità, età,
maturità e la sua disponibilità a collaborare con il terapeuta. Esistono terapia
di grande efficacia che mirano ad un sollievo sintomatico (rilassamento muscolare progressivo, ipnosi medica) e
orientamenti scientifici che tendono ad una riorganizzazione della personalità (in particolar modo quando ci sono
presenti tratti ossessivi). Stimolare nel ragazzo la relazione
interpersonale, riconoscere e verbalizzare pensieri e sentimenti.
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Nel
corso del loro sviluppo, i bambini particolarmente emotivi
possono presentare dei tic, cioè dei movimenti
muscolari involontari, improvvisi e ricorrenti. Nella maggior parte dei casi si
tratta, fortunatamente, di sintomi transitori. Talvolta, però, possono essere
la spia di tensioni e conflitti, di un malessere sottostante che è
consigliabile affrontare sul nascere.
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0532.476055
Bonipozzi dott. Claudio Tel. 349.1050551 - E mail: bonipozzi@libero.it
NB. Le
informazioni e le interpretazioni terapeutiche contenute in questo
articolo non sostituiscono in nessun modo il parere del proprio medico
di base, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi
diagnosi o terapia specifica. Il presente articolo pertanto ha un
valore educativo, non prescrittivo.
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